Critica: il coltello da bushcraft senza il fuoco!

Dunque, parlando con un mio “amico” e volendo acquistare un coltello da bushcraft mi ha chiesto un consiglio.

Ora per me è dura dare un consiglio, se di per se la parola bushcraft è abusata.

Per molti il coltello da bushcraft deve:

Batonare e choppare come non ci fosse un domani, per ricavare le esche per il fuoco, fare i ricciolini e avere il dorso a 90 gradi per fare la lanuggine e usarla con il ferro cerio.

E se non accendi il fuoco che fai? Non ti serve manco il coltello a sto punto no?

Per molti il bushcraft è questo: andare in mezzo ai boschi, accendere il fuocarello con l’acciarino e il coltello, fare 2 salsicce alla brace e via.

Beh ma questo non è bushcraft, è fare un bbq scomodo!

Ecco! Quando si consiglia un coltello da bushcraft si dovrebbe pensare a tutti gli altri scopi che dovrebbe compiere un coltello.

- avere buone doti di taglio
- creazioni di utensili
- creazioni di tacche, incastri etc
- lavorare il cibo


Sono queste in realtà le cose più utili, per me, per un coltello da bushcraft!

In più la cosa che non si pensa mai è: il
Dove si va a fare bushcraft, ogni luogo ha una sua vegetazione, dove servono lame diverse.

È bello fare i video con betulle e abeti, e se nella tua zona hai solo macchia mediterranea? Con alberi torti e pieni di nodi.

Ricapitolando, spesso i neofiti vedono, invogliati dai social e altro, ad associare il coltello da bushcraft come ad uno strumento da abbinare all’acciarino e alla creazione del fuoco, infatti spesso si vendono coltelli denominati bushcraft appunto con l’acciarino nel fodero.

Secondo me è una vera stron***a

Che cosa ne pensate?
 
finalmente qualcuno che dice le cose come stanno :si:

io che sono pigro e svaccato mi rifiuto direttamente di fare bushcraft, resto fieramente convinto del mio pescasvacco :p ma c'e' veramente gente che taglia due rami col seghetto del vic, gli da' fuoco con lo zippo e si sente bear grylls

battute a parte, il discorso della vegetazione poi e' verissimo, assolutamente verissimo. stando a certa gente e' tutto uguale e bisogna fare tutto allo stesso modo, cosa che trovo allucinante. che te ne fai di un'accetta se attorno a te hai solo ortiche alte 2 metri? spoiler: camminando in modo particolare, a semicerchi, riesci ad appiattirle e a crearti spazi aperti in mezzo. ma di sicuro non ci fai il fuoco. e se ci cadi sopra vedi le stelle.
 
Ora per me è dura dare un consiglio, se di per se la parola bushcraft è abusata.

Per molti il coltello da bushcraft deve:

Batonare e choppare come non ci fosse un domani, per ricavare le esche per il fuoco, fare i ricciolini e avere il dorso a 90 gradi per fare la lanuggine e usarla con il ferro cerio.

E se non accendi il fuoco che fai? Non ti serve manco il coltello a sto punto no?

Per molti il bushcraft è questo: andare in mezzo ai boschi, accendere il fuocarello con l’acciarino e il coltello, fare 2 salsicce alla brace e via.

Beh ma questo non è bushcraft, è fare un bbq scomodo!

Ecco! Quando si consiglia un coltello da bushcraft si dovrebbe pensare a tutti gli altri scopi che dovrebbe compiere un coltello.

- avere buone doti di taglio
- creazioni di utensili
- creazioni di tacche, incastri etc
- lavorare il cibo


Sono queste in realtà le cose più utili, per me, per un coltello da bushcraft!

In più la cosa che non si pensa mai è: il
Dove si va a fare bushcraft, ogni luogo ha una sua vegetazione, dove servono lame diverse.

È bello fare i video con betulle e abeti, e se nella tua zona hai solo macchia mediterranea? Con alberi torti e pieni di nodi.

Ricapitolando, spesso i neofiti vedono, invogliati dai social e altro, ad associare il coltello da bushcraft come ad uno strumento da abbinare all’acciarino e alla creazione del fuoco, infatti spesso si vendono coltelli denominati bushcraft appunto con l’acciarino nel fodero.

Secondo me è una vera stron***a

Che cosa ne pensate?
Per prima cosa andrebbe chiarito che cos'è il bushcraft.
<Che cos' è il Bushcraft? | Page 7 | Avventurosamente
L'ultima risposta di @Nessmuksson la trovo davvero riassuntiva.

Il fuoco è utilizzato come fulcro perchè è attrattivo, fare il fuoco con il coltello ha un nonsochè di wild anche se sei in giardino a casa. Se fai il fuoco con due pezzi di legno sfregati invece stai facendo "survivol" (scusate la O, l'ho messa apposta)
Se fai il fuoco con il bic non sei nè bushcrafter, nè survivalista nè avventuroso. Non sei nulla. un figlio della città.
Sono ironico si è capito anche senza le faccine?
Batonare e choppare come non ci fosse un domani, per ricavare le esche per il fuoco, fare i ricciolini e avere il dorso a 90 gradi per fare la lanuggine e usarla con il ferro cerio.

E se non accendi il fuoco che fai? Non ti serve manco il coltello a sto punto no?

Eh infatti se non fai il fuoco non sei bushcraft ... se non lo fai con il coltello... meno che mai. Poi però devono fare la cacca nel bosco e non la sotterrano o coprono, e poi il giorno dopo ci ficcano un piede sopra e la settimana dopo vanno a comprarsi la paletta ultralight in titanio per sotterrare la merda, perchè prendere da terra un bastone e fare mezza buca era troppo semplice, troppo poco bushcraft.

Senza contare che il fuoco da noi non lo puoi nemmeno fare. Anche perché è davvero pericoloso. Mio nonno ha fatto il partigiano in montagna e mi ha insegnato che il fuoco non si fa nel bosco ma in luoghi più sicuri.

Io il coltello lo preferisco nella sua versione migliore (per me), resistente ma tagliente, non troppo grande, un 10cm di lama spesso 4mm basta e avanza, magari con un bel dorso stondato comodo da usare e una bella punta fine. Per tagliare i tronchi, quando effettivamente serve, bastano due alberi e far leva, se no, avendo un fuoco va bene quello se no una bella sega è il migliore strumento che uno possa portarsi dietro.
Il coltello multiruolo o da campo che va tanto di moda che se non hai almeno 15cm di lama non è un coltello, nasce per avere un unico strumento da campo in caso di situazione in cui non si possa portarsi dietro più strumenti. Il coltello deve poter fare tutto perchè non abbiamo altre scelte.
Va da sè che ha poco senso portarsi dietro un unico coltello per fare tutto abbinandoci sega, accetta, coltello piccolo per tagliare, coltellino di riserva, coltello della riserva della riserva. A quel punto tantovale portare strumenti specifici per ogni compito.
Ecco! Quando si consiglia un coltello da bushcraft si dovrebbe pensare a tutti gli altri scopi che dovrebbe compiere un coltello.

- avere buone doti di taglio
- creazioni di utensili
- creazioni di tacche, incastri etc
- lavorare il cibo

Sono queste in realtà le cose più utili, per me, per un coltello da bushcraft!

Infatti secondo me, il "coltello da fuoco" è una cagata perché con qualunque coltello puoi fare un fuoco e pure senza il coltello. Non ha senso scegliere geometrie e doti di taglio in base alla capacità o meno di accendere un fuoco.
Il coltello deve avere proprio quelle caratteristiche per essere valido.
Il coltello bushlore tanto amato dai bushcrafter, secondo me è un coltello poco funzionale.
Serve solo per fare alcune cose e in altre è assolutamente poco comodo. Ci sono lame altrettanto robuste ma che almeno ci puoi tagliare del cibo per mangiare.

In più la cosa che non si pensa mai è: il
Dove si va a fare bushcraft, ogni luogo ha una sua vegetazione, dove servono lame diverse.

È bello fare i video con betulle e abeti, e se nella tua zona hai solo macchia mediterranea? Con alberi torti e pieni di nodi.
Lascia stare... non so voi ma io in tanti anni di montagna ho trovato più ciocchi di merda che i tronchi belli lisci e puliti che si spaccano con un colpo.

Comunque, personalmente, e spero si veda anche nei video che faccio, le doti di taglio di una lama sono essenziali nell'uso reale. Con il coltello si taglia, si incide, si lavora il legno, i coltelli sono fatti per tagliare non per farci cose assurde. Detto questo ci sono coltelli che invece sono fatti per quello e non vi trovo nulla di male nell'usarli. Anzi. Il bello è anche divertirsi con le lame.
 
Che cosa ne pensate?
io penso che il tuo ragionamento sia molto giusto ma la questione sollevata va in crisi quando deve essere confinata e delimitata da un termine ( bushcraft in questo caso).
E quando si tira una linea non è mai una faccenda inclusiva ma esclusiva, cioè che tende ad escludere tutto il resto.
Io non uso mai il coltello come striker e aggiungo che un acciarino è bello da usare ( e va saputo usare) ma il bic è più efficiente!
Non faccio bushcraft così? Chissenefrega! Mica lo faccio per cercare il consenso degli altri, lo faccio per me e solo per me.
E qui apro un altro punto: mostrare quello che si fa e come lo si fa ad un forum come questo è per avere un confronto e un giudizio di una comunità sempre rivolto al miglioramento di sé stessi.
Il confronto è crescita.
Ma quando viene inteso come una vetrina per pavoneggiarsi e per sentirsi migliori degli altri rimanendo bloccati alle proprie convinzioni... beh, lì la tristezza e il grottesco prendono il sopravvento
 
io penso che il tuo ragionamento sia molto giusto ma la questione sollevata va in crisi quando deve essere confinata e delimitata da un termine ( bushcraft in questo caso).
E quando si tira una linea non è mai una faccenda inclusiva ma esclusiva, cioè che tende ad escludere tutto il resto.
Io non uso mai il coltello come striker e aggiungo che un acciarino è bello da usare ( e va saputo usare) ma il bic è più efficiente!
Non faccio bushcraft così? Chissenefrega! Mica lo faccio per cercare il consenso degli altri, lo faccio per me e solo per me.
E qui apro un altro punto: mostrare quello che si fa e come lo si fa ad un forum come questo è per avere un confronto e un giudizio di una comunità sempre rivolto al miglioramento di sé stessi.
Il confronto è crescita.
Ma quando viene inteso come una vetrina per pavoneggiarsi e per sentirsi migliori degli altri rimanendo bloccati alle proprie convinzioni... beh, lì la tristezza e il grottesco prendono il sopravvento.
Ricordo quando un annetto fa mi chiedesti se facevo bushcraft....e io ti risposi che non sapevo di cosa si trattasse :lol:
Io lo faccio per necessità....lo chiamo vivere nella natura :biggrin: e far fronte alle necessità.
Spesso mi chiedo se tutti coloro i quali si divertono a fare la vita all'aria aperta super accessoriati, in caso di vera necessità, sarebbero in grado di catturare e uccidere un animale per cibarsene?

Anche se in realtà, purtroppo, l'uomo è abbastanza bravo a uccidere....ma un conto è sparare un animale che corre o vola, un altro conto è dover finire un animale intrappolato ad esempio.....essere in grado di finirlo senza causare sofferenze inutili, essere in grado di scuoiare se ce ne è bisogno, non rovinare irrimediabilmente le carni....ma questi sono altri discorsi
 
Ultima modifica:
Sono anche mode, uno guarda dei video, e poi si compra un set ultralight ipertecnologico su amazon, magari “camo” o “tattico” ( altri termini abusati come lo e’ ultimamente “resilienza”) anche se magari non e’ ancora mai uscito in natura…
L’ultralight poi, altra cosa divertente… vedere persone che ne parlano, e che limano 20 grammi al costo di decine di euro, quando guardandoli vedi che sono almeno 10/20kg sovrappeso… cosa legittima, ma che cozza con la filosofia ultralight!

In generale, credo che guardando cosa si porta dietro un boscaiolo, o cosa si portava un trapper nel west, sia più educativo di tanti video teorici.

Certi concetti poi sono etichettati oggi con termini inglesi, che fanno figo, ma sono presenti nel nostro retaggio da secoli almeno… ad esempio accumulare a casa scorte per fronteggiare almeno una settimana, e magari avere due taniche di carburante con altre scorte utili tipo di carta igienica o armi da caccia, e’ da “prepper” , lo sapevate?

“Less is more”, diceva un tale…
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Ricordo quando un annetto fa mi chiedesti se facevo bushcraft....e io ti risposi che non sapevo di cosa si trattasse :lol:
Io lo faccio per necessità....lo chiamo vivere nella natura :biggrin: e far fronte alle necessità.
Spesso mi chiedo se tutti coloro i quali si divertono a fare la vita all'aria aperta super accessoriati, in caso di vera necessità, sarebbero in grado di catturare e uccidere un animale per cibarsene?

Anche se in realtà, purtroppo, l'uomo è abbastanza bravo a uccidere....ma un conto è sparare un animale che corre o vola, un altro conto è dover finire un animale intrappolato ad esempio.....essere in grado di finirlo senza causare sofferenze inutili, essere in grado di scuoiare se ce ne è bisogno, non rovinare irrimediabilmente le carni....ma questi sono altri discorsi
C’è gente che non sa pulire un pesce o un pollo comprati al supermercato nella propria cucina…
 
:rofl: prepper è l'altro termine che quando ho scoperto ho riso per ore.
Che poi anche qui ci sarebbe da distinguere.
Una cosa è comprare 100 scatolette di tonno e metterle in dispensa......un altra cosa è pescare, cacciare, raccogliere, allevare o coltivare le proprie scorte in estate per l'inverno e in inverno per l'estate
 
Secondo me va bene anche comprare le scatolette di tonno. Io ad esempio tengo sempre degli alimenti a lunga scadenza li pronti, per abitudine. Alla fine tener li e poi consumare a rotazione 20kg di conserva, 15 di pasta e 5 di riso non costa nulla ma nel caso ti permetterebbero di sopravvivere per un po’. Conosco gente che vive con il frigo vuoto perennemente.

Certo abitassi in campagna o avessi uno spazio mio anch’io mi diletterei con orto conserve etc.


Tornando sui coltelli, io ad esempio dopo migliaia di euro spese in coltelli sono arrivato alla triade Sissipuukko (90€), Victorinox con seghetto (20€) e Mora companion (15€)… con delle pietre arrivi a 150€ e ci copri il 95% dei bisogni.

Poi vabe, ho tipo 4 esemplari di ciascuno ma giusto per ahaha
 
:rofl: prepper è l'altro termine che quando ho scoperto ho riso per ore.
Che poi anche qui ci sarebbe da distinguere.
Una cosa è comprare 100 scatolette di tonno e metterle in dispensa......un altra cosa è pescare, cacciare, raccogliere, allevare o coltivare le proprie scorte in estate per l'inverno e in inverno per l'estate
Il prepping é una cosa abbastanza specifica in realtà, non credo ci possano essere grossi dubbi sul fatto che significhi sostanzialmente l'essere preparati (più che altro accumulando scorte di cibo e attrezzatura) ad un eventuale sconvolgimento socio economico del posto in cui si vive, sia esso causato da eventi naturali, guerre o invasione di alieni.

Sul bushcraft, beh, la confusione è tanta, e come sempre c'è chi ci marcia sopra. All'esame CSEN mi sono permesso di scrivere nel titolo la parola 'Bushcraft' nella tesina in cui trattavo di sistemi di giunzione con corde(naturali o meno) e intagli, e a momenti l'esaminatore di linciava....per andare al campo base aveva raccolto dell'argilla e dell'erba secca e camminando aveva plasmato una ciotola. 'Dopo la metto sul fuoco e domani la uso per bere, questo', mi disse, 'é bushcraft'. Meno male che a parte il titolo il resto andava bene! Di Bushcrafter vero in giro ne vedo pochi, la maggior parte fa campeggio più o meno scomodo (me incluso) e selfie (me escluso).
 
Ricordo quando un annetto fa mi chiedesti se facevo bushcraft....e io ti risposi che non sapevo di cosa si trattasse :lol:
Io lo faccio per necessità....lo chiamo vivere nella natura :biggrin: e far fronte alle necessità.
Spesso mi chiedo se tutti coloro i quali si divertono a fare la vita all'aria aperta super accessoriati, in caso di vera necessità, sarebbero in grado di catturare e uccidere un animale per cibarsene?

Anche se in realtà, purtroppo, l'uomo è abbastanza bravo a uccidere....ma un conto è sparare un animale che corre o vola, un altro conto è dover finire un animale intrappolato ad esempio.....essere in grado di finirlo senza causare sofferenze inutili, essere in grado di scuoiare se ce ne è bisogno, non rovinare irrimediabilmente le carni....ma questi sono altri discorsi
Mi ricordo anche io quel momento: sicuramente da quel giorno qualcosa è cambiato. :D
Dici bene, la nostra necessità ci ha fatto fare "bushcraft" prima ancora di conoscerne il termine, ma anche i nostri nonni facevano altrettanto e per fortuna noi siamo e discendiamo da contadini.
Ci sono persone che abitano in città, lavorano in città e non vedono un filo d'erba per giorni: per me il loro personale "richiamo della foresta" con lo zaino in spalla nel we è già bushcraft, indipendentemente da come svolgeranno la loro uscita, con che livello di conoscenza e con quali attrezzature.
Lo trovo ugualmente un atteggiamento rivolto verso una direzione giusta.
Ecco che allora "L'ultima risposta di @Nessmuksson" citata da @zUorro perde, per me, di significato perché guarda solo all'aspetto tecnico; solo chi sa fare veramente determinate pratiche e possiede determinate conoscenze è un vero bushcrafter! Per me è una dichiarazione incompleta, conta tantissimo anche l'aspetto mentale, o per meglio dire, l'attitudine psicologica rivolta ad una ricerca interiore.
 
Penso fermamente che non ci sono regole precise da seguire per dire "faccio bushcraft"
ognuno lo pratica come meglio crede in base alle proprie esigenze, capacità e limiti l' importante che tutto avvenga nel pieno rispetto della natura.
Kneda996 condivido tutto quello che hai detto al 100% in questi anni e scoppiata la mania "dell' avventura " grazie ai media e sicuramente molti pensano che un coltello da 300 euro e un abbigliamento da 1000 si può andare in mezzo ai Carpazi e sopravvivere un mese.
Io sin da piccolo sono stato introdotto (anche non avessi voluto) alle attività in natura soprattutto per esigenza andare a fare legna che voleva dire partire alle sei di mattina e tornare alle cinque di sera con pranzo in mezzo al bosco costruire slitte per trasportare legna e fieno, quando avevo sei anni al mio paese c'erano due asini ( tenuti come oracoli ) e slitte mi ricordo che qualcuno aveva anche un asse con due ruote di legno da mettere sotto la slitta per agevolare il trasporto sull'unica stradina del paese per non parlare dell'acqua che si andava a prendere alle sorgenti del Gorgazzo o della Livenza che si trovano nei paesi sottostanti che distano a un'ora abbondante di cammino su una mulattiera (la Ristocca) tutta in salita (l'acquedotto al mio paese lo hanno portato nel 1975)
In conclusione il mio approccio alle attività in natura oltre per necessità e scaturito soprattutto dalla grande passione ogni volta che vado su in montagna e al pomeriggio ho voglia di farmi un thè non vado in casa accendo il fornello e mi siedo davanti al caminetto, ma prendo il monospalla acqua e pentolino e in due minuti sono in mezzo al bosco accendo il fuoco (questa è la grande fortuna di avere il bosco fuori di casa) sicuramente non si potrà definire "bushcraft ma mi fa sentire bene
 
Dal mio punto di vista è sempre meglio avere un coltello dietro piuttosto che non averlo, ma dalle mie parti essendo vietato accendere fuochi e abbattere arbusti; a non volersela rischiare e stare nelle regole, è buono solo per tagliare il salame e il formaggio.

Premesso ciò per me il tipo di acciaio è di importanza molto secondaria :biggrin:
 
in questi anni e' scoppiata la mania "dell' avventura " grazie ai media e sicuramente molti pensano che un coltello da 300 euro e un abbigliamento da 1000 si può andare in mezzo ai Carpazi e sopravvivere un mese.
corsi e ricorsi. Questa frase fa impressione perche', parola per parola, sembra scritta a meta' anni '80, quando l'Italia scopri' dall'oggi al domani coltelloni di Rambo col manico cavo, Jacek Palkiewicz, sahariane con cinquemila tasche... Vedi "Noi Uomini Duri", 1987:
Noi_uomini_duri_(film).png
 
Per prima cosa andrebbe chiarito che cos'è il bushcraft.
<Che cos' è il Bushcraft? | Page 7 | Avventurosamente
L'ultima risposta di @Nessmuksson la trovo davvero riassuntiva.

prendendo le parole di @Nessmuksson, che mi sembrano fantastiche:

l bushcraft è quell'attività che ti permette anziché di portare una parte di casa tua nel bosco, di trasformare per un periodo di tempo limitato, un angolo di bosco in casa tua"

aggiungerei, possibilmente portandosi meno utensili possibili, quindi cercando di crearli direttamente nel bosco, o adattandosi ad esso.

è pur vero che non si può generalizzare, non si può dire, usi la tenda allora non è bushcraft, sei solo un campeggiatore, non usi il firesteel ma i fiammiferi allora sei un peracottaio, ma poi, ma sticazzi!

Dato che per molti, compreso me, è uno sfogo, un bisogno di evadere, di stare a contatto con la natura, uno deve stare BENE in quel frangente, sempre troppo limitato, ognuno si porta quel che vuole, e fa quel che vuole, poi con l'esperienza e la voglia, magari si inizia a portare sempre meno roba, perché ha imparato nel tempo (almeno questo è l'augurio) a costruirsi quello che serve nella natura stessa.

il succo della discussione che molte volte, forse troppe, si consiglia un coltello da bushcraft come l'utensile per accendere il fuoco, quando pensarla così è davvero limitante.
 
Per molti il bushcraft è questo: andare in mezzo ai boschi, accendere il fuocarello con l’acciarino e il coltello, fare 2 salsicce alla brace e via.

Beh ma questo non è bushcraft, è fare un bbq scomodo!
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è pur vero che non si può generalizzare, non si può dire, usi la tenda allora non è bushcraft, sei solo un campeggiatore, non usi il firesteel ma i fiammiferi allora sei un peracottaio, ma poi, ma sticazzi!

Dato che per molti, compreso me, è uno sfogo, un bisogno di evadere, di stare a contatto con la natura, uno deve stare BENE in quel frangente, sempre troppo limitato, ognuno si porta quel che vuole, e fa quel che vuole, poi con l'esperienza e la voglia, magari si inizia a portare sempre meno roba, perché ha imparato nel tempo (almeno questo è l'augurio) a costruirsi quello che serve nella natura stessa.
Hai evoluto il tuo pensiero e questo è segno di molta intelligenza.
Ti faccio i miei complimenti più sinceri.
 
Condivido aggiungendo che spesso si ancheà per scontato che tutti debbano lavorare nelle medesime maniere,... ma la realtà é che il tutto parte dal modo di lavorare della persona che lo fà, dalle sue ambizioni, aspettative, preferenze, abitudini, capacità ovviamente acquisite, ecc... Spesso come, viene scritto, la gente si fà condizionare dai social, forum, video manuali, ecc... che di fatto parlano di "modi di fare degli altri", tra i tanti esistenti e che non sono regole assolute, che poi sia la maggioranza o la minoranza, famosi o sconosciuti poco conta.

Ma la realtà é che può bastare una piccolissima lama per fare tutto quel che serve per stare in natura, come preferire il coltellone, ecc... Indifferentemente dai contesti, stagioni, durata,...

Bushcraft dovrebbe comunque significare saper fare quel che serve per vivere nella natura, di natura e con la natura,... almeno, le sue origini, basi,... poi gli attrezzi sono un'aggiunta. D'altra parte se si perdono gli attrezzi si blocca tutto? Si é fregati? Non penso proprio,... poi anche quì dipende tutto dalle filosofie con cui le persone si vogliono approcciare,... Per quello dò sempre poca importanza alle definizioni, alla teoria, alla pratica,... ma molto di più al razzolare in base alle filosofie che si predicano.
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D'altra parte se si vuole essere oggettivi e tralasciando le proprie interpretazioni e preferenze, le definizioni tipo "bushcraft" lasciano molto spazio all'interpretazione e alla preferenza personale. Ovvio che possono esserci estremi che portano a praticare del semplice campeggio, ecc... ma senza quegli estremi ci sono molte variati e di sicuro i mille-mila scontri che si trovano quà e là sono più per polemizzare o non accettare il fare altrui, volendo che il proprio sia il migliore, più giusto, ecc... Cosa senza senso ed inutile. Il mondo é bello perché vario ed onestamente da tutto si può apprendere qualcosa.

L'unica cosa un pò cerca é che più materiale si porta da casa e più ci si allontana dal "vivere in natura, di natura e con la natura", dal saperlo e volerlo fare. NON C'È NULLA DI MALE O SBAGLIATO, SEMPLICEMENTE DIVERSO. Oggettivamente parlando.
 
Io appena mi metto a fare dei test con l'acciarino e/o tiro fuori un coltello dallo zaino (un Puuuko della Marttiini) provoco l'apparizione di astanti che mi guardano fissi e severi come se stessi macellando Bambi.
Li tengo nello zaino per emergenza, non mi serve il telefono, se mi slogo una caviglia faccio qualche scintilla ed aspetto il genio della conformità che esca dalla lampada per cazziarmi.
 
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