Cerco amici per cambiare vita

Come da titolo...e come accennato nella mia presentazione, mi sono iscritto per carpire consigli su una scelta radicale che voglio fare dopo tanto tempo di indecisione: andare a vivere con poco nella natura. Il problema è che non ho conoscenze, nemmeno basilari, ma solo la volontà di provarci. Ho una vita difficile, senza amici e tanta sofferenza. Cerco qualcuno che voglia partire assieme a me e aiutarsi a vicenda per provare a cavarsela nei boschi. So che può sembrare una cosa assurda ma forse c'è chi come me sente questo bisogno. Accetto anche consigli o uno scambio di vedute. Grazie a chi si farà vivo.
 
Lo sentiamo un po' tutti il "richiamo della foresta" ma c'è da preparare e prepararsi tanto prima.
Leggi, studia, impara tutto quello che puoi.
Altrimenti, come indica il tuo nickname, rischi la fine di MC Candless...
 
Ciao Dario, come ti hanno accennato ma anche un mio pensiero, più si è in pochi e di conseguenza più le tue conoscenze devono essere maggiori.
So che esistono piccole comunità che adottano uno stile di vita così, potresti valutare un periodo per formati a questa vita dura ma sana che hai scelto.
 
Ciao!

Leggendoti mi viene spontaneo pensare che un passo intermedio, di natura comunitaria, potrebbe sposare le tue mancanze anche più di ciò che ti prefiggi.

Ma al di là di questa valutazione prettamente personale, considera che entrare nella dimensione degli ecovillaggi, od anche solo del workaway, potrebbe prima di tutto metterti nella condizione di imparare tante conoscenze basilari mettendole subito in pratica e, anzi, barattando il tuo lavoro e disponibilità ad imparare con vitto e alloggio.

I vantaggi evidenti sono la possibilità di imparare limitando il più possibile le spese, ritrovandosi al contempo circondati da persone che, beninteso, non saranno sempre le migliori persone possibili (come ovvio che sia) ma sarà quanto meno facile che condividiate di base una certa affinità verso la vita in Natura.
 
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... Ho una vita difficile, senza amici e tanta sofferenza. ...
Sembri in cerca di una via di fuga, per questo ti dico fai attenzione: se il malessere è qualcosa che ti porti dentro, questo ti seguirà dovunque andrai.
Prima di prendere qualsiasi decisione, oltre a cercare acquisire le abilità che ti mancano, come ti stato già suggerito, dovresti raggiungere una pace interiore che ti faccia vivere la tua avventura come la ricerca di un paradiso, non come una fuga dall' inferno.
Perché quando tutto si riduce a fuggire dall' inferno si corre il rischio di finire in un inferno peggiore.
 
Ciao!

Leggendoti mi viene spontaneo pensare che un passo intermedio, di natura comunitaria, potrebbe sposare le tue mancanze anche più di ciò che ti prefiggi.

Ma al di là di questa valutazione prettamente personale, considera che entrare nella dimensione degli ecovillaggi, od anche solo del workaway, potrebbe prima di tutto metterti nella condizione di imparare tante conoscenze basilari mettendole subito in pratica e, anzi, barattando il tuo lavoro e disponibilità ad imparare con vitto e alloggio.

I vantaggi evidenti sono la possibilità di imparare limitando il più possibile le spese, ritrovandosi al contempo circondati da persone che, beninteso, non saranno sempre le migliori persone possibili (come ovvio che sia) ma sarà quanto meno facile che condividiate di base una certa affinità verso la vita in Natura.
Grazie dello spunto! Però dando una sbircia vedo che molti hanno a che fare con l'olismo e per fede io da queste cose mi volgio tenere ben lontano. Secondo sono un tipo critico con la maggior parte delle persone.
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Sembri in cerca di una via di fuga, per questo ti dico fai attenzione: se il malessere è qualcosa che ti porti dentro, questo ti seguirà dovunque andrai.
Prima di prendere qualsiasi decisione, oltre a cercare acquisire le abilità che ti mancano, come ti stato già suggerito, dovresti raggiungere una pace interiore che ti faccia vivere la tua avventura come la ricerca di un paradiso, non come una fuga dall' inferno.
Perché quando tutto si riduce a fuggire dall' inferno si corre il rischio di finire in un inferno peggiore.
Grazie. Può essere...ma all'inferno forse ci finisco se non provo. Comunque volevo fare una prova, qualcosa di provvisorio.
 
Sembri in cerca di una via di fuga, per questo ti dico fai attenzione: se il malessere è qualcosa che ti porti dentro, questo ti seguirà dovunque andrai.
Prima di prendere qualsiasi decisione, oltre a cercare acquisire le abilità che ti mancano, come ti stato già suggerito, dovresti raggiungere una pace interiore che ti faccia vivere la tua avventura come la ricerca di un paradiso, non come una fuga dall' inferno.
Perché quando tutto si riduce a fuggire dall' inferno si corre il rischio di finire in un inferno peggiore.
10 e lode
 
Grazie dello spunto! Però dando una sbircia vedo che molti hanno a che fare con l'olismo e per fede io da queste cose mi volgio tenere ben lontano. Secondo sono un tipo critico con la maggior parte delle persone.
Comprendo, ma considera che il tuo stesso invito è un appello alla fiducia e all’elasticità. In ogni caso potresti fare presenti le tue esigenze, per così dire, spirituali anticipando la volontà di non voler essere coinvolto in attività particolari a chi di dovere. Di solito c'è sempre un colloquio o comunque scambio di messaggi e chiamate per comprendere reciprocamente se ci siano basi per cooperare.

Sul criticismo... Beh, c'è di che lavorassi su ed imparare, esattamente come su tutto il resto. La Natura invita ad arrangiarsi con quel che si ha, in mancanza di meglio, e se pure ti arrivasse un possibile compagno d’avventura è davvero difficile che questi, sulla carta, soddisfi tutti i requisiti se particolarmente critici.

Onestamente, se riconosci (ed è comunque una bella prova d’osservazione) del criticismo da parte tua tale da poter minare le interazioni, credo che questo più che un deterrente possa essere visto come uno stimolo ulteriore a testare la vita comunitaria.
Cosa che potresti fare anche solo per una settimana alla volta, per dire.

Infine, senza entrare nel dettaglio di ciò che possa risultare inappropriato per la tua fede, molte attività promosse come “olistiche” sfociano poi essenzialmente in laboratori creativi ed esperienze meditative che, etichette a parte, possono facilmente essere integrate in ambiti spirituali codificati, o religiosi, senza dissacrare alcunché.
Ma questa è giusta una parentesi personale.
 
Quoto @appenninocentrale .
La parte più difficile nei cambiamenti è riconoscere che ciò che non amiamo degli altri o del mondo è in realtà qualcosa che non sopportiamo di noi. E non potendo accettera de vederlo, usiamo gli altri/il mondo come specchio.
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Quando non lo sopportiamo più è dentro di noi che non lo dopportiamo più. Lasciarlo negli altri è l'inizio. Salvo poi trivate che ce lo siamo portati dentro noi stessi. Lì inizia il vero cambio di vita.
 
Siccome leggo risposte che giudicano le mie motivazioni come dettate da qualche malessere o "problema" verso l'altro (se così posso sintetizzare), specifico che non ho nessun problema o malessere ontologico. Forse, come qualcun'altro, riesco a vedere una qualche patologia sociale imperante, chiara a chi ha animo puro e sensibile (e son pochi individui a quanto pare). Certamente vivo anche situazioni personali difficili, ma queste se ne andranno via da me laddove io fisicamente me ne distacchi.
 
Mi spiace e comprendo tu ti senta giudicato, a dimostrazione di quanto a cuore ti stia ciò che hai condiviso con una platea di assoluti estranei.
D’altra parte, questa forma di apprensione ti dimostra quanto seriamente sia stato accolto il tuo appello. Tanto seriamente che chiunque ti abbia risposto non ha potuto fare a meno di sentire il peso della responsabilità del replicare in relazione ad un desiderio, una scelta radicale così delicata e importante.
E quelli che hai percepito essere “giudizi” sono una possibilità se non reale quantomeno realistica dietro tutto ciò che hai scritto.
Perché mentre tu sai precisamente a cosa si riferiscono le tue parole, da questa parte noi abbiamo soltanto le parole che hai scritto e scrivi e che per forza di cose lasciano adito a tante interpretazioni della realtà che vivi.

Per cui, prendi tutto come una dimostrazione di buona fede e la conferma che nessuno ti abbia letto con superficialità.
 
Ma non puoi fare come tutti (se non l'hai già fatto) prenderti uno zaino e farti qualche mese sabatico in bici o a piedi in un cammino? ti levi da dove sei , ti svuoti la testa dal quotidiano e puoi pensare in modo differente.

Per me essere ospitato da un Vegano, fu un trauma dal quale non mi sono più ripreso :rofl:
 
Il problema è che non ho conoscenze, nemmeno basilari, ma solo la volontà di provarci. Ho una vita difficile, senza amici e tanta sofferenza. Cerco qualcuno che voglia partire assieme a me e aiutarsi a vicenda per provare a cavarsela nei boschi. So che può sembrare una cosa assurda ma forse c'è chi come me sente questo bisogno. Accetto anche consigli o uno scambio di vedute. Grazie a chi si farà vivo.
Nemmeno la mia vita è stata né è ora 'sto granché. Ma un po' di anni sulle spalle purtroppo li ho e ho capito che la mente verrà sempre con noi. Ce la portiamo dietro. Andare a vivere in una condizione dove la sopravvivenza è materialmente difficile e piena di problemi, non fa che acuire quelli che abbiamo già. Io un desiderio non tanto diverso dal tuo ce l'ho sempre avuto e avrei sempre desiderato vivere in montagna. Ma non in una capanna senza riparo, senza comodità, con una vita di stenti, al contrario una situazione materiamente comoda che non posso avere altrimenti l'avrei già fatto. Tanto per capire, riscaldamento e spazio per i miei libri, il pianoforte e il laboratorio con tutti gli altri miei hobby :D

Dato che forse a torto vedo nei tuoi pensieri anche qualcosa dei miei spero che siano di quelle cose che si scrivono in momenti più grigi del solito poi passano. Però c'è chi ha fatto scelte così. Penso a quel personaggio famoso di cui non ricordo il nome che se ne è andato a vivere in un bus abbandonato in Alaska se ricordo bene. Ha fatto una morte brutta da solo, abbandonato e senza nessuno. Persino io che sono parecchio misantropo e da questo punto di vista piuttosto estremo, non credo sarei felice in situazioni così.

Più realistico sarebbe avere amici che condividono un certo modello di vita possibile, non estremo, prendere una bella proprietà con diversi fabbricati separati in modo da avere la propria vita ma sapere che chiunque può contare sugli altri. Anche in queste condizioni reali in tre casi su cinque che conosco sono finiti con gli avvocati :D Per un altro è solo questione di tempo e probabilmente anche l'ultimo. Non dico sia un destino che non si possano fare cose così ma penso sia molto poco probabile
 
una scelta radicale che voglio fare dopo tanto tempo di indecisione: andare a vivere con poco nella natura. Il problema è che non ho conoscenze, nemmeno basilari, ma solo la volontà di provarci.

Hai detto niente!

Per vivere nella e della Natura, occorre come minimo essere in grado di cacciare, pescare e saper conoscere, trovare e raccogliere vegetali, oltre ad avere una costante disponibilità di acqua potabile.

Ti occorrerà del fuoco per scaldarti d'inverno per cui devi essere in grado di usare agevolemente scuri, accette e seghe (immagino no motoseghe altrimenti si aggiunge il problema di reperire il carburante).

Tralasciamo poi la necessità di essere autorizzato a cacciare, pescare, raccogliere vegetali e tagliare legna...

Secondo me potresti iniziare con qualche situazione dove cercano del personale per gestire baite, rifugi o altre località isolate e poi da lì, magari, con l'aumentare dell'esperienza, fare ulteriori passi.

Se non l'hai fatto, prova a leggerti "Le otto montagne" ;)

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Siccome leggo risposte che giudicano le mie motivazioni come dettate da qualche malessere o "problema"


qualche patologia sociale imperante, chiara a chi ha animo puro e sensibile
Oramai è cultura comune che volersi disataccare da un mondo perennemente "on grid " (che termine di emme) sia sintomo di qualche patologia.

Che pena....sentirle queste cose.

Uno può anche fare l'imboscato in centro ma non è proprio la stessa cosa. Ma lo può fare.. Io faccio l'imboscato in un paesino,mi faccio il part time in fabbrica,e il resto del mondo vada a fare...esatto! proprio lì

Alcuni hanno detto cose giuste. Ti servirà un tetto sopra alla testa,ti servirà scaldarti e avere luce. insomma ti servirà un "minimo di".

Quello che invece non ti servirà affatto sono i pensieri "tossici" e certi personaggi del kasier che sono tutti "alternativi di sta..." e poi si vestono elegante per l'evento in disco o il compleanno del compagno di corso.

I poser e gli sporcamutande evitali,perchè sono gli anelli deboli che fanno sempre fallire tutto.

Ps..."il film il vento fa il suo c/sorso" io lo gudico un film di emme perchè il protagonista non ha di che mangiare e ...fuma...tra le altre cose.

E tra i tanti errori che fa,oltre alla gente di emme che incontra e sa solo subire.
 
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Concordo con @busdriver
Diciamo che sul filone "vivere off grid" ci hanno costruito sopra una cultura main stream non indifferente, un po come la cultura della van life.

Sembra che se non la vedi cosi, sei un criminale colluso con il sistema, una persona insensibile, poi ci parli un attimo e stranamente sono TUTTI cittadini .

Devo trovarmi un Valtellinese di pianura (tipo me) che ti dice "vado a fare la van life " o "vado a vivere off grid" :rofl:
 
Sembra che se non la vedi cosi, sei un criminale colluso con il sistema, una persona insensibile
Difatti,adesso il tutto si è spostato sul discorso energia.

Sempre con gli stessi odiosi toni. adesso se non ricopri i TUOI spazi con pannelli fotovoltaici sembra che sei un criminale.

Ma PRESENTE! E contento di esserlo visto che l'unico misero pannellino che ho fa da tetto alla cuccia del gatto e produce esclusivamente per me per non avere trasformatore per campanello e qualche luce di emergenza e un pioneer KEH a cassette. E il giorno che si esaurirà (ammesso che lo farà) continerà a fare il tetto della cuccia del gatto e se proprio lo devo cambiare due mazzate e via in discarica a spesa zero.

Cosicchè con la stufa a legna che fa anche da cucina dovesse andare a mign"allegre donnine" la rete non vado a tozzare contro nulla e in sostanza vivo lo stesso magari intonando un me ne frego.

E sono ancoea più contento di essere definito insensibile in certi discorsi,specialmente da chi è un poser in tutto. fa tanto l'ecokey del razzo e lo vedi al lounge bar esclusivamente con la birra in mano o con il coctailino da fallito 24/24 a lamentarsi.
E poi sale sull'airbus per andare nel mar rosso con la vacanza che paga a rate
 
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Come da titolo...e come accennato nella mia presentazione, mi sono iscritto per carpire consigli su una scelta radicale che voglio fare dopo tanto tempo di indecisione: andare a vivere con poco nella natura. Il problema è che non ho conoscenze, nemmeno basilari, ma solo la volontà di provarci. Ho una vita difficile, senza amici e tanta sofferenza. Cerco qualcuno che voglia partire assieme a me e aiutarsi a vicenda per provare a cavarsela nei boschi. So che può sembrare una cosa assurda ma forse c'è chi come me sente questo bisogno. Accetto anche consigli o uno scambio di vedute. Grazie a chi si farà vivo.
Mi sembri me in questo periodo....ho preso e sono andato per 2 notti sugli Appennini con il mio cane quando c'è stata la famosa bufera di neve, ecco io ero lì in mezzo a rilassarmi hahaha ti parlo anche da persona che ha passato la depressione, stato in psichiatrie 7 volte, so cosa vuol dire volere scappare da tutto e tutti per vivere apprezzando le Piccole cose.....lasciati dare un consiglio.....riorganizza la mente e RALLENTA, perché per vivere nei boschi la mente deve essere lucida e non è facile.
Comunque scrivimi in privato, magari organizziamo qualche uscita insieme, anche io non ho tanti amici
 
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