"Vivere" e "ritrovarsi"

U

Utente 3704

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Ti svegli la mattina e senti quel profumo che difficilmente potresti sentire in città. L’aria fresca, il profumo delle piante, dell’erba…ti rendi conto che sei in un paradiso. Esci dalla tenda e vedi che il tuo riparo a retto durante la notte…e sarà l’idea, sarà la realtà, ma quasi mi sembra che la notte facesse meno freddo.
Appena esco mi accorgo che forse incomincio a far parte del paesaggio, una lepre passa a pochi metri dalla tenda e non sembra poi così tanto meravigliata nel vedermi. Forse avrà sentito il mio russare tutta notte? Chissà cosa pensa di me e della mia intrusione nel suo ambiente.
Ok, il mio corpo richiede coccole questa mattina…per cui un buon caffè caldo con biscotti e latte concentrato, qualche biscotto secco e via!!!
Ed ecco la prima sorpresa della giornata!!! Niente più latte concentrato!!! La sera prima quando mi sono gettato dietro la tenda o schiacciato tutto!!! Biscotti latte concentrato...e le formiche e qualche altro insetto si stanno facendo la “loro” colazione!!! Ecco lo sapevo…mai distrarsi dal nemico!!!

Passo la mattina a cercare legna, ho deciso che mi sposterò più in la questa mattina, e verso primo pomeriggio vado a prendere l’acqua al torrente...sembra quasi una giornata normale oggi. Ma mi rendo conto che ho sbagliato a pensarlo. La mattina mentre giro per la legna immerso in qualche pensiero sulla vita a cui mi sono sottratto, mi allontano dal sentiero principale e non vedo che metto il piede in un punto il cui terreno non è solido a sufficienza. Inizio a scivolare, e mi rendo conto che non riesco a fermarmi così facilmente! Dopo una decina di metri mi fermo aggrappandomi ad un ramo!!! Spaventato come non mai mi riprometto che devo tenere sempre la testa in allerta, perché non posso permettermi di farmi male. Proprio no!!! Guardo le mani e nella caduta ho riportato solo qualche taglietto…mi è andata bene. Molto, ma solo perché avevo su i guanti per proteggermi le mani dalla legna. A militare mi avevano insegnato che quando sei in “missione” devi aver su sempre i guanti, basta un semplice taglio per renderti di peso al gruppo e a te stesso.
E’ vero. Se avessi avuto le mani ferite avrei avuto difficoltà a recuperarmi la legna per il fuoco e a fare i normali lavori della giornata. E non oso pensare se mi fossi rotto un braccio o altro!!!
Massima attenzione. Sempre.

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U

Utente 3704

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Torno al campo base, con tutta la mia legna…la metto in ordine e mi faccio un caffè caldo (lo ammetto sono dipendente) e tutto sembra più bello. Oggi è freddo come gli altri giorni, ma sarà che stare in mezzo ai boschi mi ha rigenerato, sarà essere lontano dai guai di casa…non me ne frega nulla del freddo e sono felice come una Pasqua!!! (Detto popolare che non ho mai capito…)
Ok vado al torrente a prendere l’acqua…poi pranzerò. Mi salta l’idea che per una volta potrei mangiare due trote…non rientra nelle mie idee, ma penso che per una volta potrei farlo.
Scendo al torrente. Nel sentiero trovo “impronte” di vacca…ovvero sterco. In effetti in lontananza si sentono dei campanellini, ma dipende molto dal vento.

Arrivo al torrente e vedo le trote…la voglia è tanta…ma ci ripenso. Preferisco vederle in acqua. Ho ancora scorte a sufficienza e se andrò in paese a giorni prenderò un po’ di carne da fare sul fuoco, tanto la temperatura è bassa e resisterà per il viaggio tra il paese e il mio rifugio.

Mentre torno al rifugio mi rendo conto che nel paese abbandonato c’è qualcosa di diverso.
Qualcuno ha aperto la porta (quello che resta a dire il vero) di una casa. Ok probabilmente qualcuno che si è fatto una bella camminata. Torno al mio rifugio senza controllare le mie scorte, preferisco allontanarmi e non dare troppo nell’occhio.
Oggi mi faccio un piatto di pasta con acciughe e tonno…un bel piattone ci vuole!!! E poi bucato alla mia mimetica che è sporca da paura dopo il volo fatto!!!
Ho il sorriso sul mio viso, sto bene e il silenzio che a volte mi faceva paura è diventato quasi un piacere ora.
Questa esperienza mi sta rigenerando me ne rendo conto ogni istante di più!!!

Pranzo mi rilasso un poco e dopo poco incomincio fare la punta a dei rami...voglio fare delle specie di lance alte 50cm da mettere attorno al perimetro della tenda. Oggi lavoretto nuovo.
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....ma tutto questo accaparrare legna era perché non avevi molto altro da fare, serviva veramente (consumata) o ti era presa come una fissa ad accumularla. Insomma temevi di rimanere senza (formichina).
 
grande mystic! è sempre un piacere :D
già, anch'io come gippi mi son fatta la stessa domanda sulla legna....
 
B

BilboBaggins85

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Se si hanno le mani libere e si torna al rifugio, legna per il fuoco va sempre raccolta! ;) così dicono i manuali :)
Mystic ma hai capito poi chi ha aperto la porta in paese?? :ph34r:
 
Mystik ciao! E' un piacere seguirti nel racconto!
Dimmi un pò, quando avevi finito di fare tutti i "lavori" ordinari e stavi seduto a gustare il tuo meritatissimo caffè, cosa ti passava per la testa e soprattutto quali erano le tue sensazioni nella consapevolezza di essere solo in un bosco circondato da rumori e odori della natura?
Insomma, come vivevi quelle lunghe pause del "non far niente"?
 
U

Utente 3704

Guest
Ciao ragazzi, rispondo a qualche domanda e poi appena riesco vado avanti a scrivere.

La legna potrebbe sembrare una fissa, ma all'aria aperta e nel periodo che sono andato faceva un freddo bestia...ma più che altro era l'umidità a regnare da padrona. Lavarsi la sera o la mattina, fare asciugare gli abiti non era proprio impresa semplice. Oltretutto la legna raccolta a causa della pioggia e dell'umidità raramente era asciutta. Allora dovevo metterla più vicino possibile al fuoco per farla asciugare, e metterla in modo più possibile ordinata perchè lo spazio era quel che era.

Quando poi ero tranquillo...e non ero alla presa con legna e acqua cercavo di gustarmi il più possibile la natura e quello che mi ero costruito come riparo. La lettura mi ha accompagnato nelle notti attorno al fuoco...e scrivere le mie esperienze è stato molto utile...quasi come parlare con qualcuno che ti capisse.
Alcune volte avevo paura per quello che avevo scelto di fare, altre ero felice perchè sapevo che potevo tornare quando volevo. Altre ancora mi meravigliavo per quanto noi uomini stiamo distruggendo tutto in nome di un benessere che non esiste e che spesso ci isola ancor più della solitudine di un bosco.
Ho visto che gli animali spesso si avvicinavano e non erano poi così diffidenti come si vuol credere, e l'uomo nella sua esistenza spesso ha abusato di questo.
La natura offre molto ma richiede rispetto. Prendevo l'acqua in un torrente meraviglioso in cui c'erano trote, ma non avrebbe avuto senso nutrirsene senza un reale bisogno. Il cibo lo avevo avrei usato risorse che non servivano. Avevo una fonte di luce con il pannello solare, e avevo le torce, ma a parte in tenda non le utilizzavo mai...la luce del giorno mi dava il ritmo della giornata.
Ho imparato molto, anche a quanto sia faticoso stare in natura. Ma ho capito il potere che ha avuto nel ridarmi l'energia per affrontare di nuovo la "civiltà".
Pensavo a casa a quello che mi è successo al lavoro e ai miei affetti.
Spesso in mezzo alla bellezza della natura ti rendi conto che sei solo di passaggio.

Grazie a tutti ancora
 
Ciao ragazzi, rispondo a qualche domanda e poi appena riesco vado avanti a scrivere.

La legna potrebbe sembrare una fissa, ma all'aria aperta e nel periodo che sono andato faceva un freddo bestia...ma più che altro era l'umidità a regnare da padrona. Lavarsi la sera o la mattina, fare asciugare gli abiti non era proprio impresa semplice. Oltretutto la legna raccolta a causa della pioggia e dell'umidità raramente era asciutta. Allora dovevo metterla più vicino possibile al fuoco per farla asciugare, e metterla in modo più possibile ordinata perchè lo spazio era quel che era.

Quando poi ero tranquillo...e non ero alla presa con legna e acqua cercavo di gustarmi il più possibile la natura e quello che mi ero costruito come riparo. La lettura mi ha accompagnato nelle notti attorno al fuoco...e scrivere le mie esperienze è stato molto utile...quasi come parlare con qualcuno che ti capisse.
Alcune volte avevo paura per quello che avevo scelto di fare, altre ero felice perchè sapevo che potevo tornare quando volevo. Altre ancora mi meravigliavo per quanto noi uomini stiamo distruggendo tutto in nome di un benessere che non esiste e che spesso ci isola ancor più della solitudine di un bosco.
Ho visto che gli animali spesso si avvicinavano e non erano poi così diffidenti come si vuol credere, e l'uomo nella sua esistenza spesso ha abusato di questo.
La natura offre molto ma richiede rispetto. Prendevo l'acqua in un torrente meraviglioso in cui c'erano trote, ma non avrebbe avuto senso nutrirsene senza un reale bisogno. Il cibo lo avevo avrei usato risorse che non servivano. Avevo una fonte di luce con il pannello solare, e avevo le torce, ma a parte in tenda non le utilizzavo mai...la luce del giorno mi dava il ritmo della giornata.
Ho imparato molto, anche a quanto sia faticoso stare in natura. Ma ho capito il potere che ha avuto nel ridarmi l'energia per affrontare di nuovo la "civiltà".
Pensavo a casa a quello che mi è successo al lavoro e ai miei affetti.
Spesso in mezzo alla bellezza della natura ti rendi conto che sei solo di passaggio.

Grazie a tutti ancora


Verissimo. Ci aiuta a ridimensionare l'importanza di molte cose, in primis il nostro ego... ci fa vedere con occhio più disincantato e con trasparenza i problemi della nostra vita e dinanzi alla forza e alla meraviglia che hai intorno ti senti piccolo e anche grato di essere lì, vivo, con l'aria nei polmoni e il sole in faccia, nonostante tutto...
 
quanto è vero! gli animali non sono diffidenti e soprattutto sono silenziosi e non sono aggressivi senza motivo :D tutta la natura è in perfetta armonia...
 
Con questo topic ci si potrebbe tranquillamente tirar su' un libro.La prefazione Mystic, l'affiderei a Kiwi e Zimmer che con i loro ultimi interventi hanno posato la ciliegina sulla torta.;)
 
U

Utente 3704

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Passo il pomeriggio a prepararmi e a posare le "lance" a terra lungo il perimetro del rifugio...soddisfatto e felice verso sera mi rendo conto che se per sbaglio la notte qualcuno provasse ad avvicinarsi...beh, si farebbe un poco male. Ok dormirò più sicuro questa notte o forse dormirò come tutte le altri notti, cioè come un sasso!!!
Da quando sono qui mi rendo conto che la notte l'ultimo dei miei problemi è il dormire. Per quanto sia solo in mezzo ad un bosco e vicino ad un paese abbandonato, ogni volta che sono dentro la mia tenda mi sento al sicuro e riposo.
Prettamente una cosa psicologica me ne rendo conto perchè non è certo un foglio di nylon della tenda a proteggermi, ma mi sento sicuro li dentro. Lo sono sempre stato anche altrove quando mi capitava.
Mi rendo conto anche che il mio "rifugio" ora è diventato quasi invisibile all'occhio. Tra i rami di pino, tra la mezza grotta sono quasi invisibile. Solo il fuoco la notte si dovrebbe vedere, ma sinceramente a fuoco acceso non mi sono mai allontanato e quindi non saprei quanto si veda il fuoco la notte. Prossima cosa da verificare.

Verso sera scatta un bel brodo con legumi e una scatoletta di carne in scatola e piselli con dei cracker...e infine un pezzetto di cioccolato fondente. Un signore direi...sì-sì...alla faccia di tutto quello che succede nella civiltà.

Mentre sono vicino al fuoco nel post cena accendo per la prima volta il mio portatile. Non è la mancanza di civiltà che mi manca anzi...ma ho voglia di riguardarmi "in to the wild" e se la batteria regge...me lo sparo questa sera!!!

Le sensazioni di rividere il film mi fanno pensare e ripensare al mio stato. Ma sinceramente non mi rivedo molto. La mia condizione mi sembra differente. Decido comunque che non accenderò più il notebook se non quando tornerò in paese per i viveri. Non amo più la tecnologia. O per lo meno mi rendo conto che dove mi trovo ora non mi piace.

Mi giro dentro il mio sacco a pelo e mi lascio andare ad un sonno profondo.

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Passo il pomeriggio a prepararmi e a posare le "lance" a terra lungo il perimetro del rifugio...soddisfatto e felice verso sera mi rendo conto che se per sbaglio la notte qualcuno provasse ad avvicinarsi...beh, si farebbe un poco male. Ok dormirò più sicuro questa notte o forse dormirò come tutte le altri notti, cioè come un sasso!!!
Da quando sono qui mi rendo conto che la notte l'ultimo dei miei problemi è il dormire. Per quanto sia solo in mezzo ad un bosco e vicino ad un paese abbandonato, ogni volta che sono dentro la mia tenda mi sento al sicuro e riposo.
Prettamente una cosa psicologica me ne rendo conto perchè non è certo un foglio di nylon della tenda a proteggermi, ma mi sento sicuro li dentro. Lo sono sempre stato anche altrove quando mi capitava.
Mi rendo conto anche che il mio "rifugio" ora è diventato quasi invisibile all'occhio. Tra i rami di pino, tra la mezza grotta sono quasi invisibile. Solo il fuoco la notte si dovrebbe vedere, ma sinceramente a fuoco acceso non mi sono mai allontanato e quindi non saprei quanto si veda il fuoco la notte. Prossima cosa da verificare.

Verso sera scatta un bel brodo con legumi e una scatoletta di carne in scatola e piselli con dei cracker...e infine un pezzetto di cioccolato fondente. Un signore direi...sì-sì...alla faccia di tutto quello che succede nella civiltà.

Mentre sono vicino al fuoco nel post cena accendo per la prima volta il mio portatile. Non è la mancanza di civiltà che mi manca anzi...ma ho voglia di riguardarmi "in to the wild" e se la batteria regge...me lo sparo questa sera!!!

Le sensazioni di rividere il film mi fanno pensare e ripensare al mio stato. Ma sinceramente non mi rivedo molto. La mia condizione mi sembra differente. Decido comunque che non accenderò più il notebook se non quando tornerò in paese per i viveri. Non amo più la tecnologia. O per lo meno mi rendo conto che dove mi trovo ora non mi piace.

Mi giro dentro il mio sacco a pelo e mi lascio andare ad un sonno profondo.

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ci stai facendo rivivere ogni momento come se fosse una magia....coplimenti ancora....in gamba marco!
 
U

Utente 3704

Guest
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(gita in paese)

La notte passa come sempre, in maniera tranquilla. Forse qualche rumore in più, dovuto al fatto che gli animali del bosco si sono abituati alla mia presenza...ed io alla loro.
Fa freddo, più del solito devo dire.
Quando arriva mattina sono già pronto per una nuova attività. Caffè e biscotti secchi e subito a preparare la mia nuova e malsana idea.
Diciamo che di lavoro alla fine ce ne sempre. Legna-acqua-rifugio...cucinare, ma ho voglia di allenarmi. Forse potrà sembrare strano, ma ho voglia di fare pesi, di tirar su dei kg...eh eh eh sembrerò pazzo, ma potrebbe essere una buona occasione per rimettermi ulteriormente in forma.
Voglio andar a prendere un pò di pietre di forma regolare nelle case abbandonate e farmi una palestra modello età della pietra. Le idee le ho già nella mia testa. E quindi andrò alla ricerca di quello che mi serve.
Verso mezzo giorno ho già recuperato acqua al torrente e materiale per gli esercizi fisici. Legna non mi serve, per un paio di giorni ne dovrei avere, e poi oggi voglio andare in paese (quello abitato) a prendere un pò di viveri. Mi cucino un bel piatto di pasta con il tonno, mi faccio la barba, mi lavo e poi mi cambio. Svuoto completamente lo zaino e ci lascio solo dentro il notebook. Si parte. Destinazione civiltà.
Dopo un bel pò sono in paese. E vedere dopo tanto tempo la civiltà...beh fa veramente uno strano effetto...la gente si rivela curiosa, ma più perchè sono un forestiero che altro. Mi scambiano per un cacciatore e mi chiedono se ho preso cinghiali...trovo un bar, mi siedo e mi collego ad internet per rassicurare parenti a amici e per scrivere nel forum di avventurosamente.
Dopo aver fatto una bella spesa (pesante vi assicuro) e avendo ormai le gambe a pezzi decido di tornare al rifugio. Questa sera mangerò carne fresca e un pò di verdure
fatte su ardesia al fuoco (gnam).
Il viaggio di ritorno si fa più e più pesante. Le gambe sono letteralmente a pezzi, la schiena anche. Ho caricato troppo, ma il motivo c'è. Ho visto le previsioni meteo e NON sono per niente buone. No proprio no. Allora ho deciso di abbondare con il cibo. Oltretutto grazie al fresco notturno e diurno il cibo si conserva abbastanza bene devo dire!!!

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Mystic, legna acqua fuoco cibo ma non ti sei mai avventurato in qualche escursione? In pasese, sapevano del tuo campo? Incontri con la Forestale/CC/PS? Tutto quel tempo da solo non ti ha messo un po' di depressione addosso?
 
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