In un precedente post (Materiali > accessori vari > bastone, chiedo consigli) avevo chiesto suggerimenti per migliorare il mio bastone da trekking.
Grazie ai vostri suggerimenti sono riuscito, infine, a migliorare le caratteristiche di questo strumento per me molto utile. A chi fosse interessato consiglio di leggere il precedente post in maniera che quanto scrivo su questo risulti più comprensibile (soprattutto per gli obiettivi che mi ero prefissato di raggiungere con questo nuovo legno).
Il ramo di ulivo che vedete sotto ha una diam. di circa 49 mm. Ed è stagionato da circa 3 anni. Come già detto (nel primo post) questo legno è abbastanza duro e risponde pienamente alla necessità di robustezza che deve avere un bastone sottoposto a sollecitazioni. Risulta però difficile da lavorare con il coltello, anche se niente è impossibile. Come potete notare il ramo è storto, ma questo non è un problema in quanto lo taglierò nel punto di piegatura e faro due mezzi bastoni che poi collegherò insieme col sistema che vedremo
Potevo lavorarlo con la piana
Ma per motivi di tempo ho preferito trattarlo con la pialla elettrica.
Proseguo il lavoro dando di pialla e girando il bastone di volta in volta in maniera da dargli il giusto diametro che nel mio caso è di 25 mm. Diametro che ritengo più che sufficiente per darmi la necessaria robustezza, stabilità e leggerezza.
Man mano che procedo, calibro alla mano, lo misuro per dargli le dimensioni del vecchio bastone.
Finito il primo mezzo bastone procedo col secondo.
Quando ho terminato proseguo col carteggiare per farlo arrotondare eliminando gli spigoli che lascia la pialla. Nel mio caso ho usato una levigatrice a nastro, ma si può fare bene anche a mano, è solo questione di tempo. Ho iniziato con una 180 per finire con una carta abrasiva da 500
Per unire i due pezzi in un primo tempo avevo pensato di utilizzare due raccordi idraulici, il risultato è stato questo:
La giunzione è apprezzabile esteticamente ed anche robusta, ma aumenta il peso considerevolmente, allora ho preferito ritornare al tubo di alluminio al quale ho praticato un foro per poi effettuare un taglio con la smerigliatrice per applicargli uno stringi sella che mi sono procurato in un negozio per ciclisti.
Lo stringi sella aveva un diametro superiore al tubo di alluminio, ho applicato quindi una gomma che ho incollato con dell’attak e tenuto sotto pressione per un po’.
La soluzione è buona, il bastone non si muove e posso inserirlo e toglierlo quanto mi pare con facilità.
Tocca all’impugnatura. Anche questa deve essere smontabile. Seguendo sempre i consigli degli avventurosi ho applicato sulla testa del bastone un raccordo idraulico. Il tappo devo incastrarlo nell’impugnatura per consentirmi lo smontaggio.
A questo punto ho dovuto scegliere il pezzo di tronchetto da utilizzare per l’impugnatura che, finito, deve avere un diametro di 35 mm (ideale per la mia mano).
Tra i due della foto qui riportata ho scelto quello di sotto per due motivi:
1° - il legno è ben stagionato (quello di sopra è verde);
2° - la forma si avvicina di più a ciò che mi serve.
Ecco il lavoro quasi finito confrontato con il manico del precedente bastone. Il gancio in questo caso è molto più efficiente.
Con una necchia da 20mm pratico un foro nel manico e con lo scalpello rifinisco il buco per dargli una forma esagonale tale da poter inserire il tappo.
Nel tappo, precedentemente ho praticato un foro per far passare una vite da collegare col manico.
Dentro il foro del manico ho messo dell’attak per migliorare la presa. Per chi volesse cimentarsi, suggerisco di allargare di qualche mm il foro del manico alla base per consentire alla colla di espandersi.
Ecco il risultato:
Andiamo adesso alla punta del bastone.
Nel bastone precedente, ogni volta che attraversavo un torrente, mi entrava dell’acqua all’interno del puntale. Per preservare il legno dall’umidità ho utilizzato questo prodotto…
che riveste il legno di una specie di gomma.
A questo punto ho applicato il puntale che (cannibalizzando il precedente bastone) ho ricavato dallo strumento che utilizzano i contadini per mettere i semi sul terreno. Il puntale si vede sulla foto sotto insieme agli altri pezzi di cui è composto il bastone.
Suggerimento: per chi volesse utilizzare questo tipo di puntale è opportuno che lo stesso abbia la forma come in questo disegno. Solo conico, infatti, potrebbe comportare difficoltà a collocarlo sul bastone, mentre la combinazione cilindro/cono rende il tutto più stabile.
Questo il risultato finale
Questo bastone pesa 910 gr contro i 720 del precedente. Per alleggerirlo ho accorciato il manico di circa 3 cm praticandovi anche una specie di foro. Ho accorciato anche il bastone di circa 2 cm e ho completato il tutto con un paio di mani di flatting. Sempre nel manico ho fatto un altro foro da 10 mm per passarvi del cordino.
Con apposita legatura potrei avvolgere una quindicina di mt di paracord attorno al bastone, ma si appesantirebbe e preferisco mantenermi leggero.
Per lo stesso motivo non ho applicato un altro raccordo alla fine del manico (a mò di lancia) che mi avrebbe consentito di allungare il bastone in caso dovessi prendere frutti o altro più in alto del normale. Inoltre non potrei utilizzare il manico come martello x i picchetti.
Riepilogando, così com’è potrei utilizzarlo per:
Piantare picchetti;
abbassare rami per raccogliere legna o frutta;
Bloccare serpenti;
Costruirmi un rifugio;
difesa personale;
Ma anche:
lanciare un cordino al di là di un ostacolo o su un albero per agganciarci una fune
Appendere di tutto o quasi
Grattarmi la schiena
Stabilire una volta e per tutte chi comanda in famiglia
E’ tutto, spero di essere stato utile, rimango in attesa di Vs osservazioni.
Grazie!
Grazie ai vostri suggerimenti sono riuscito, infine, a migliorare le caratteristiche di questo strumento per me molto utile. A chi fosse interessato consiglio di leggere il precedente post in maniera che quanto scrivo su questo risulti più comprensibile (soprattutto per gli obiettivi che mi ero prefissato di raggiungere con questo nuovo legno).
Il ramo di ulivo che vedete sotto ha una diam. di circa 49 mm. Ed è stagionato da circa 3 anni. Come già detto (nel primo post) questo legno è abbastanza duro e risponde pienamente alla necessità di robustezza che deve avere un bastone sottoposto a sollecitazioni. Risulta però difficile da lavorare con il coltello, anche se niente è impossibile. Come potete notare il ramo è storto, ma questo non è un problema in quanto lo taglierò nel punto di piegatura e faro due mezzi bastoni che poi collegherò insieme col sistema che vedremo
Potevo lavorarlo con la piana
Ma per motivi di tempo ho preferito trattarlo con la pialla elettrica.
Proseguo il lavoro dando di pialla e girando il bastone di volta in volta in maniera da dargli il giusto diametro che nel mio caso è di 25 mm. Diametro che ritengo più che sufficiente per darmi la necessaria robustezza, stabilità e leggerezza.
Man mano che procedo, calibro alla mano, lo misuro per dargli le dimensioni del vecchio bastone.
Finito il primo mezzo bastone procedo col secondo.
Quando ho terminato proseguo col carteggiare per farlo arrotondare eliminando gli spigoli che lascia la pialla. Nel mio caso ho usato una levigatrice a nastro, ma si può fare bene anche a mano, è solo questione di tempo. Ho iniziato con una 180 per finire con una carta abrasiva da 500
Per unire i due pezzi in un primo tempo avevo pensato di utilizzare due raccordi idraulici, il risultato è stato questo:
La giunzione è apprezzabile esteticamente ed anche robusta, ma aumenta il peso considerevolmente, allora ho preferito ritornare al tubo di alluminio al quale ho praticato un foro per poi effettuare un taglio con la smerigliatrice per applicargli uno stringi sella che mi sono procurato in un negozio per ciclisti.
Lo stringi sella aveva un diametro superiore al tubo di alluminio, ho applicato quindi una gomma che ho incollato con dell’attak e tenuto sotto pressione per un po’.
La soluzione è buona, il bastone non si muove e posso inserirlo e toglierlo quanto mi pare con facilità.
Tocca all’impugnatura. Anche questa deve essere smontabile. Seguendo sempre i consigli degli avventurosi ho applicato sulla testa del bastone un raccordo idraulico. Il tappo devo incastrarlo nell’impugnatura per consentirmi lo smontaggio.
A questo punto ho dovuto scegliere il pezzo di tronchetto da utilizzare per l’impugnatura che, finito, deve avere un diametro di 35 mm (ideale per la mia mano).
Tra i due della foto qui riportata ho scelto quello di sotto per due motivi:
1° - il legno è ben stagionato (quello di sopra è verde);
2° - la forma si avvicina di più a ciò che mi serve.
Ecco il lavoro quasi finito confrontato con il manico del precedente bastone. Il gancio in questo caso è molto più efficiente.
Con una necchia da 20mm pratico un foro nel manico e con lo scalpello rifinisco il buco per dargli una forma esagonale tale da poter inserire il tappo.
Nel tappo, precedentemente ho praticato un foro per far passare una vite da collegare col manico.
Dentro il foro del manico ho messo dell’attak per migliorare la presa. Per chi volesse cimentarsi, suggerisco di allargare di qualche mm il foro del manico alla base per consentire alla colla di espandersi.
Ecco il risultato:
Andiamo adesso alla punta del bastone.
Nel bastone precedente, ogni volta che attraversavo un torrente, mi entrava dell’acqua all’interno del puntale. Per preservare il legno dall’umidità ho utilizzato questo prodotto…
che riveste il legno di una specie di gomma.
A questo punto ho applicato il puntale che (cannibalizzando il precedente bastone) ho ricavato dallo strumento che utilizzano i contadini per mettere i semi sul terreno. Il puntale si vede sulla foto sotto insieme agli altri pezzi di cui è composto il bastone.
Suggerimento: per chi volesse utilizzare questo tipo di puntale è opportuno che lo stesso abbia la forma come in questo disegno. Solo conico, infatti, potrebbe comportare difficoltà a collocarlo sul bastone, mentre la combinazione cilindro/cono rende il tutto più stabile.
Questo il risultato finale
Questo bastone pesa 910 gr contro i 720 del precedente. Per alleggerirlo ho accorciato il manico di circa 3 cm praticandovi anche una specie di foro. Ho accorciato anche il bastone di circa 2 cm e ho completato il tutto con un paio di mani di flatting. Sempre nel manico ho fatto un altro foro da 10 mm per passarvi del cordino.
Con apposita legatura potrei avvolgere una quindicina di mt di paracord attorno al bastone, ma si appesantirebbe e preferisco mantenermi leggero.
Per lo stesso motivo non ho applicato un altro raccordo alla fine del manico (a mò di lancia) che mi avrebbe consentito di allungare il bastone in caso dovessi prendere frutti o altro più in alto del normale. Inoltre non potrei utilizzare il manico come martello x i picchetti.
Riepilogando, così com’è potrei utilizzarlo per:
Piantare picchetti;
abbassare rami per raccogliere legna o frutta;
Bloccare serpenti;
Costruirmi un rifugio;
difesa personale;
Ma anche:
lanciare un cordino al di là di un ostacolo o su un albero per agganciarci una fune
Appendere di tutto o quasi
Grattarmi la schiena
Stabilire una volta e per tutte chi comanda in famiglia
E’ tutto, spero di essere stato utile, rimango in attesa di Vs osservazioni.
Grazie!
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