impermeabilità tende quechua

Massimom cosa intendi per effetto serra? Pensavo semplicemente di coprire la tenda con un telone quando sono assente (e ci sono alte probabilità di pioggia)...rischio condensa/caldo?

Per il resto penso userò un sottotelo...al momento sono indeciso tra quello deca e qualcosa di meno ortodosso da acquistare da leroy merlin.

Rischi che creando un tetto aggiuntivo non traspirante, all'interno della tenda aumenti temperatura e umidità, creandoti più un disagio che un effetto benefico...

La tenda ha bisogno di ciò solo quando inizia a perdere la sua impermeabilità
 
vabbè se ti fa acqua anche dalle cuciture nastrature che te la tieni a fare?
tra l'altro, se la protezione viene portata via da una bella folata di vento allora si che ci si trova in braghe di tela, il gioco vale la candela?


se la tenda è stata usata, le parti più sollecitate nell'uso sono le cuciture e nastrature.. le prime per la tensione a cui viene sottoposto il telo etcc le seconde per un decadimento progressivo delle capacità di adesione del mastice usato, e per le piegature ..
L'ago quando cuce il tessuto crea un foro che con la tensione può far cedere, anche se di poco, l'integrità del tessuto stesso.
le parti più a rischio in un tessuto cucito teso, sono proprio le cuciture e se la nastratura ha qualche anno non è raro ritrovarsela staccata con conseguente ingresso di acqua.
Il SeamGrip è una specie di "mastice elastico" sottile che chiude i microfori che dovessero essersi formati nel tempo.

questo vale anche per tutti i ripari fatti con tessuti nylon o poliestere.. anche il tarp :)
 
Alla fine ho preso il tarp...mi ispira sicurezza, poi chissà... Userò come sottotenda un classico retino verde bucherellato, giusto per trattenere (eventualmente) un pò di sporco.

Fase 2: vista la mia assoluta impreparazione sto cercando di apprendere qualche nodo base, almeno per legare (nel caso)il tarp agli alberi...attingo dai rambo-tutorials di youtube :D
 
Un dato del genere evidenzia la volontà di non essere trasparenti, d'altra parte la tenda è un articolo che si auspica che abbia prestazioni buone e durevoli.

Noto peraltro una scarsissima evoluzione tecnologica in questo campo per una evoluzione del mercato verso prodotti molto economici ma di scarsissima affidabilità nel tempo.

Quasi 20 anni fa' portai a riparare per un taglio accidentale la mia tendina da una donnina che qualche settimana fa' mi ha rivisto per una nuova piccola riparazione conseguente uno strappo (per un intrampolamento). Le ho detto l'ultima volta che ci siamo rivisti era vent'anni fa' e che tornavo ora a riparare questa tenda. Meravigliata mi ha confessato "la roba buona dura a lungo" e che prodotti così non se vede più. Peraltro me l'ha ben riparata per appena cinque euro (...ma dove la ritrovo una donnina così).

Eppure quella tendina in apparenza non sembrerebbe straordinaria. Una tenda igloo da trekking, piuttosto bassa che si adatta un po' a tutte le condizioni climatiche, non estreme. L'ho usata per tanti trekking estivi e per uscite anche invernali. Ha subito pioggia, grandine, vento forte. E non ha mai avuto un cedimento. L'unica volta che arrivò al limite, fu in una foce apuana, sottoposta a un vento molto forte, che temetti di volare via con lei... ma non ebbe un cedimento, solo i collegamenti tessili elasticizzati persero dopo quella prova elasticità e da almeno una quindicina d'anni è ancora così.

Niente alluminati, teli molto sottili completamente sintetici, paleria in alluminio, leggerissima 3 kg per 3 posti, con la peculiarità di poter smontare la tenda interna lasciando montato il soprattelo e se si lasciano collegati insieme di poterla tirare su insieme.

Si tratta di una VauDe Space II, che comprai ai saldi oltre vent'anni fa'.

Quel modello è fuori produzione, ma la VauDe è ancora uno dei marchi migliori. E' chiaro, non ha tende da 40 euro, ma se una tenda da 40 ti dura 4 anni, forse è meglio comprarne una più affidabile e più prestante da 200 che te ne dura almeno 20.

Buona avventura
 
Una volta si produceva per la durata, oggi si produce per il mero consumo. Quando la gente poteva permettersi poco il prodotto doveva rivelarsi anzitutto solido e ispirare sicurezza, questo probabilmente gli dava appeal, lo rendeva un investimento. Oggi il prodotto DEVE consumarsi entro breve perchè è programmato per un ciclo di vita breve, per essere rimpiazzato dal nuovissimo (ed altrettanto poco longevo) ritrovato supertecnologico che non puoi non avere perchè è anche trendy. Insomma, il progresso non vuole proprio emanciparci dalle dinamiche consumistiche. All'autosufficienza preferiamo (e ci fanno preferire) la perenne (ed indotta) insufficienza.

Detto questo perchè riflettevo sulle t-shirt di oggi. Ho ancora t-shirt di 15 anni fa, quasi nuove. Quelle di oggi si bucano e si consumano in 2 anni, stessa fascia di prezzo. Le tende, non so.
 
Alto Basso