Sono felice vittima di una cara amica che mi trascina a cogliere more ed orapi il cui sogno è scoprire piante di lamponi, per non parlare di asparagi selvatici e di contatti con loschi figuri che forniscono sottobanco (gratis, peraltro) la proibita radice di Genziana con cui produrre l'omonimo amaro.
Sarà che sono sotto la nefasta influenza di libro scritto da una coppia di anglosassoni (australiani credo) che sostengono come in ere preistoriche la selezione naturale della specie abbia agito anche in base ai ruoli sociali, che nelle tribù primitive prevedevano per la donna il ruolo di cercatrice / raccoglitrice di frutti e bacche e per gli uomini il ruolo di cacciatore, ma ho maturato la convinzione che nelle ragazze la tendenza (spesso compulsiva) a "raccogliere" sia più spinta che negli uomini.
I quali vanno sì negli ambienti naturali a raccogliere però (chissà perché) solo cose con un palese valore economico come funghi e tartufi.
Io sono del genere che non vorrebbe lasciare dietro di sé nemmeno l'impronta del piede né vorrebbe portar via dalla natura altro che il ricordo e, comunque, l'opportunità di cogliere anche solo delle more (con poca fatica e senza alcun danno per l'ambiente naturale) non mi eccita minimamente.
E voi di che genere siete?
Anche voi coltivate il pregiudizio sessista della donna raccoglitrice? Oppure ammettete francamente di raccogliere e gustare more e lamponi in quantità industriali senza sentivi per questo schiavi del vostro lato femminile?
Sarà che sono sotto la nefasta influenza di libro scritto da una coppia di anglosassoni (australiani credo) che sostengono come in ere preistoriche la selezione naturale della specie abbia agito anche in base ai ruoli sociali, che nelle tribù primitive prevedevano per la donna il ruolo di cercatrice / raccoglitrice di frutti e bacche e per gli uomini il ruolo di cacciatore, ma ho maturato la convinzione che nelle ragazze la tendenza (spesso compulsiva) a "raccogliere" sia più spinta che negli uomini.
I quali vanno sì negli ambienti naturali a raccogliere però (chissà perché) solo cose con un palese valore economico come funghi e tartufi.
Io sono del genere che non vorrebbe lasciare dietro di sé nemmeno l'impronta del piede né vorrebbe portar via dalla natura altro che il ricordo e, comunque, l'opportunità di cogliere anche solo delle more (con poca fatica e senza alcun danno per l'ambiente naturale) non mi eccita minimamente.
E voi di che genere siete?
Anche voi coltivate il pregiudizio sessista della donna raccoglitrice? Oppure ammettete francamente di raccogliere e gustare more e lamponi in quantità industriali senza sentivi per questo schiavi del vostro lato femminile?