Le situazioni in cui possa scattare il "Survival" possono scaturire in maniera molto diversa.
Disastri naturali: siamo a casa .... Il coltello può anche servire, ma non certo per accendere fuochi o scuoiare uno stambecco.
Stesso evento, terremoto/alluvione ma ci troviamo per strada, che so di ritorno dal lavoro. Ora io non so voi ma quando vado a lavoro o a fare la spesa non mi porto dietro l'ESEE6, al massimo ho il victorinox o, quando mi sento particolarmente sovversivo un pieghevole.
Cambiamo scenario.
Vado in escursione e finalmente sono libero di portarmi l' ESEE6 ...
Torniamo seri, ripeto, vado in escursione... mi perdo. Può capitare, non sarei ne il primo ne l'ultimo. Facciamo anche che mi sono allontanato alcune decine di migliaia di milioni di km dal più vicino insediamento umano, siamo sicuri che mi basti avere un coltello?
Non sarebbe forse più importante sapere quali funghi posso mangiare e quali no? Quali frutti sono velenosi e quali no? Sotto quali piante posso trovare dei tuberi commestibili? Ci sono delle erbe con cui posso all'eventualità curarmi?
Che direzione mi conviene prendere per trovare dell'acqua? ecc ecc ecc....
Con questo non voglio dire che il coltello non sia importante, anzi, lo reputo fondamentale ma cerchiamo di ricordare tutti che, se non ho tutte queste conoscenze, ma solo uno zaino pieno delle migliori lame, migliori accette e migliori seghe, non sono uno costretto al survival, ma UN CARPENTIERE DISPERSO NELLA NATURA
Non me ne volere se ti ho quotato a spizzichi e bocconi .... è solo per risparmiare byte
..... e per avere un filo a cui agganciarmi.
Condivido perfettamente il tuo pensiero ed è ovvio che avere un coltello non salva nessuno, è quello che c'è fra le due orecchie (e non mi riferisco agli occhiali) che di fatto ti "salva". Avere con sè una astronave e non saperla usare, o non sapere che rotta prendere, è solo in un inutile e dispendioso trasporto di ferro e nulla di più ma questo non toglie, però, che nel momento in cui c'è l'hai, e lo sai usare, questo ti possa essere d'aiuto come può essere d'aiuto sapere quali radici/frutti mangiare e quali no (i funghi non valgono la pena, apporto irrisorio di calorie e rischi notevoli d'avvelenamento se non si conoscono, sono buoni con il risotto o fritti ma come "sopravvivenza" molto meno) come trattare l'acqua ect. ect.
La sopravvivenza, in montagna, che non necessariamente corrisponde a "mi hanno paracadutato dietro le linee nemiche con Rambo, mi sono ferito toccando terra ed ho perso tutto l'equipaggiamento ad esclusione di quello che avevo attaccato alla cintura", è anche la capacità di risolvere gli imprevisti che possono andare dal dormire all'addiaccio perchè improvvisamente è calata la nebbia e non trovi più il sentiero (capita ed è capitato) e la tua "gita" non prevedeva la notte a, mai capitato, perdere lo zaino in seguito ad una caduta rovinosa passando dall'eterna necessità di farsi un fuoco.
Certo non è sopravvivenza alla Rambo, forse è più un disagio per alcuni e per altri è solo un divertente imprevisto, ma ciò non toglie che sono situazioni che possono capitare anche quì e, per il mio modo di pensare che ovviamente è il "mio", sarebbe sciocco non considerare questo solo perchè siamo in Italia paese altamente antropizzato e non siamo in Canada.
In venticinque anni ed oltre di patente mi è capitato una sola volta di dover utilizzare la ruota di scorta ma non mi sognerei mai di andare in giro, in auto, senza la ruota di scorta perchè con la "fortuna" che ho io come minimo buco contemporaneamente due ruote. Certo, oltre alla ruota, devo saperla cambiare ..... ma prima devo averla
.... e se non la sò cambiare posso sempre sperare che qualche anima pia lo sappia fare e mi aiuti
.... oppure posso essere io che la cambio a chi non è in grado di farlo o che si trova senza.
In secondo luogo è vero che posso richiedere l'intervento dei servizi d'emergenza in caso di necessità (basta avere un telefonino o dare precise istruzioni a chi magari resta a casa, cosa quest'ultima estremamente più importante ma non esclusiva) ma sinceramente lo farei solo se effettivamente mi trovassi in una condizione tale che effettivamente siamo in una situazione di vita o di potenziale morte ..... mi rompo una gamba, la prima cosa che faccio è chiamare i soccorsi e poi faccio tutto quello che mi è possibile fare ..... mi perdo nella nebbia, non sono ferito, non sono a -20°C, non piove ne nevica, ho idea di cosa fare, non chiamo i soccorsi che poi come minimo mi fanno pagare l'equivalente di una Panda.
Chiamarla "sopravvivenza" è troppo perchè non siamo Rambo ne facciamo i Rambo ? ..... benissimo ..... perfettamente d'accordo ..... chiamiamola "gestione delle emergenze" ? ..... sarà più "bella" come parola ma concettualmente non è che cambi poi molto, certo abbiamo escluso i vietcong e gli zombie ma rimangono molte altre cose che comunque non sono lo stesso simpatiche.
Il discorso "emergenza" è un argomento che va affrontato a 360 gradi, il coltello è solo uno di quei gradi ma in certi contesti è un "grado" importante, in altri molto meno, e per quanto trovi confortante averne uno, in montagna, probabilmente lo scambierei per un bivy d'emergenza o un telo, una coperta termica d'emergenza, un fischietto, un accendino ed una torcia ..... ovviamente funzionanti
..... e magari una borraccia con gavettino di alluminio ..... se poi mi lasciate anche la fiaschetta con la grappa chi se ne frega del coltello
Ciao
, Gianluca