- Parchi d'Abruzzo
-
- Parco Nazionale della Majella
Dati
Data: Domenica 3 novembre 2013
Regione e provincia: Abruzzo, Chieti
Località di partenza: Gole di S. Spirito, Fara S. Martino mt. 480
Località di arrivo: Capo Le Macchie, Fara S. Martino mt.680
Tempo di percorrenza: 10h45m (con poche e brevissime soste)
Chilometri: + di 25
Grado di difficoltà: EE
Descrizione delle difficoltà: lunghezza del percorso ed alcuni tratti fuori sentiero molto accidentati
Periodo consigliato: senza neve
Segnaletica: presente fino alla valle Chiarina e dalla Grotta dei Callarelli
Dislivello in salita: + di 2000 mt.
Dislivello in discesa: 1800 mt.
Quota massima: 2265 mt., sulla sella del Pizzone
Descrizione
Quando arrivano le perturbazioni atlantiche e buona parte della penisola e' sotto l'acqua, una sicurezza per andare in montagna: la Majella ed in particolare il suo versante orientale, sempre protetto e con al massimo solo vento. Quindi Fara San Martino la cui valle e i suoi dintorni offrono parecchie possibili escursioni.
Partito senza meta, comunque presto perche' si parte molto in basso ed i giri che mi piacciono sono sempre lunghetti, mi dirigo nel classico vallone che dalle gole risale fino a Monte Amaro, vallone percorso tante volte e di cui ormai conosco quasi ogni pietra, vallone che divido in tre parti: la prima, che termina a Bocca dei Valloni solitamente mi serve per capire se per me è una buona giornata di forma e quindi posso osare.
In questa occasione ci ho messo un'ora e per me e' un ottima partenza, poi proprio durante la colazione che mi fermo a consumare sul tavolone e' arrivato un ex pastore farese al quale ho chiesto informazioni; cosi grazie alle sue indicazioni ho deciso di puntare verso la Valle delle Mandrelle che si raggiunge dopo circa due ore da Bocca dei Valloni.
Non ci sono mai stato ma esperti Maiellari mi hanno decantato la bellezza di questa valle pochissimo frequentata e selvaggia quanto basta.
Ed allora su per la faggeta di Macchia Lunga fino alla Fonte Milazzo e svoltare subito dopo per il sentiero F4 che, attraverso il bel pianoro erboso di Piano della Casa e la grotta-rifugio del celebre pastore Domenico, traversa tutto il crinale che scende da Monte S. Angelo per andare ad immettersi nella Valle delle Mandrelle proprio dove dalla sella fra Acquaviva e Pizzone scende la minuscola Valle Chiarina.
In questo punto, complice anche il vento che man mano si sale e' sempre più sostenuto, decido di affrontare la dura e sconnessa pettata per guadagnare la sella sotto i contrafforti rocciosi dell'Acquaviva e, una volta su, provare a "conquistare" la vetta del Monte Pizzone.
Poi scendero' per la Valle dell'Acquaviva fino ai Callarelli per tornare a Bocca dei Valloni attraverso la Val Serviera.
Ma non e' andata proprio così: intanto niente cima di giornata perche il Pizzone ed i suoi pinomughi mi hanno respinto e poi perchè dopo la scomodissima discesa per la valle dell'Acquaviva, la carenza di acqua mi ha costretto a prendere il sentiero per Capo le Macchie, obbligandomi ad allungare di molto il giro e finire di massacrarmi le ginocchia nella discesa da Colle Bandiera.
Alla fine il giro e' diventato un anello e che anello, e non è mancato neanche il ritorno alla macchina giù alle Gole con la solita frontale
Le foto di giornata : Sulla Maiella Orientale 03/11/2013
Data: Domenica 3 novembre 2013
Regione e provincia: Abruzzo, Chieti
Località di partenza: Gole di S. Spirito, Fara S. Martino mt. 480
Località di arrivo: Capo Le Macchie, Fara S. Martino mt.680
Tempo di percorrenza: 10h45m (con poche e brevissime soste)
Chilometri: + di 25
Grado di difficoltà: EE
Descrizione delle difficoltà: lunghezza del percorso ed alcuni tratti fuori sentiero molto accidentati
Periodo consigliato: senza neve
Segnaletica: presente fino alla valle Chiarina e dalla Grotta dei Callarelli
Dislivello in salita: + di 2000 mt.
Dislivello in discesa: 1800 mt.
Quota massima: 2265 mt., sulla sella del Pizzone
Descrizione
Quando arrivano le perturbazioni atlantiche e buona parte della penisola e' sotto l'acqua, una sicurezza per andare in montagna: la Majella ed in particolare il suo versante orientale, sempre protetto e con al massimo solo vento. Quindi Fara San Martino la cui valle e i suoi dintorni offrono parecchie possibili escursioni.
Partito senza meta, comunque presto perche' si parte molto in basso ed i giri che mi piacciono sono sempre lunghetti, mi dirigo nel classico vallone che dalle gole risale fino a Monte Amaro, vallone percorso tante volte e di cui ormai conosco quasi ogni pietra, vallone che divido in tre parti: la prima, che termina a Bocca dei Valloni solitamente mi serve per capire se per me è una buona giornata di forma e quindi posso osare.
In questa occasione ci ho messo un'ora e per me e' un ottima partenza, poi proprio durante la colazione che mi fermo a consumare sul tavolone e' arrivato un ex pastore farese al quale ho chiesto informazioni; cosi grazie alle sue indicazioni ho deciso di puntare verso la Valle delle Mandrelle che si raggiunge dopo circa due ore da Bocca dei Valloni.
Non ci sono mai stato ma esperti Maiellari mi hanno decantato la bellezza di questa valle pochissimo frequentata e selvaggia quanto basta.
Ed allora su per la faggeta di Macchia Lunga fino alla Fonte Milazzo e svoltare subito dopo per il sentiero F4 che, attraverso il bel pianoro erboso di Piano della Casa e la grotta-rifugio del celebre pastore Domenico, traversa tutto il crinale che scende da Monte S. Angelo per andare ad immettersi nella Valle delle Mandrelle proprio dove dalla sella fra Acquaviva e Pizzone scende la minuscola Valle Chiarina.
In questo punto, complice anche il vento che man mano si sale e' sempre più sostenuto, decido di affrontare la dura e sconnessa pettata per guadagnare la sella sotto i contrafforti rocciosi dell'Acquaviva e, una volta su, provare a "conquistare" la vetta del Monte Pizzone.
Poi scendero' per la Valle dell'Acquaviva fino ai Callarelli per tornare a Bocca dei Valloni attraverso la Val Serviera.
Ma non e' andata proprio così: intanto niente cima di giornata perche il Pizzone ed i suoi pinomughi mi hanno respinto e poi perchè dopo la scomodissima discesa per la valle dell'Acquaviva, la carenza di acqua mi ha costretto a prendere il sentiero per Capo le Macchie, obbligandomi ad allungare di molto il giro e finire di massacrarmi le ginocchia nella discesa da Colle Bandiera.
Alla fine il giro e' diventato un anello e che anello, e non è mancato neanche il ritorno alla macchina giù alle Gole con la solita frontale
Le foto di giornata : Sulla Maiella Orientale 03/11/2013
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