Due bimbi persi in montagna per una notte: la mamma li lascia «per cercare aiuto»

Breve OT (poi nemmeno tanto OT)
Io, come tu sai, non sono un amante del gps, ma ritengo che in escursione, oltre ad un fischietto e una torcia (non costano tanto e non pesano tanto), non guasta avere con se' sempre almeno la cartina dei sentieri e la bussola. Poi qualcuno dira' con "intelligente" sarcasmo che in montagna non serve andare con le razioni k al seguito, e sicuramente qualcun altro pensera' che solamente queste persone siano veri montanari..cosi' come sono veri montanari i vari fungaroli che periodicamente si perdono (e a volte muoiono) sui Lepini. Niente bussola, niente cartina dei sentieri, sono montanari del resto..
Certo, ci sono monti a noi a volte talmente conosciuti che ci andiamo senza portarci nulla..e nel 99% dei casi va tutto liscio..ma l'imprevisto e' sempre dietro l'angolo e avere lo zaino con se con il minimo di cose utili per un'escursione non credo sia una cosa da persone poco montanare.

Alessandro ti quoto in pieno.
La zona oggetto dell evento la conosco bene, diciamo sino a Campaegli, poiché oltre a farmi camminate per sentieri, batto i boschi in cerca di quache fungo.
Beh sarò matto, ma oltre al cesto di vimini a tracollo, porto sulle spalle uno zainetto, con poche cose dentro: acqua, panino o snack, 5mt di cordino da 5, coperta termica, piccolo kit di pronto soccorso, coltellino, accendino o acciarino ed una piccola esca, telefonino, piccola torcia (con batterie di ricambio buone anche per gps),fischietto e gps ( diciamo che mi serve a mappare le fungaie :biggrin: ). Il tutto volendo può stare dentro ad un tascapane.
Raramente vedo fungaioli con questo corredo e molte volte qualche amico e/o parente mi mena battute, chiedendomi perché mi porto dietro questi pesanti oggetti! :rofl:
Girando e rigirando, ho maturato spunti e riflessioni per cui ho ritenuto che tutti gli oggettini prima menzionati siano un... minimum safe to operate.... come dice un mio collega !!!
Spesso nei boschi ho preso storte, sono scivolato, ho visto inghiottitoi all ultimo ( nel vallone dell Autore per riuscire alle Vedute ve ne sono un po ... pari pari di una metrata di diametro... e non so quanto profondi!!), spesso e rapidamente cambia il tempo e sale la nebbia e ci vuole poco a riuscire a Camposecco ahahahah !!!
Ecco ora io non pretendo che la mamma media abbia seco un kit di sopravvivenza, ma almeno in montagna , anche per una passeggiata, prendiamo l abitudine di avere un...
Minimum Safe To Operate !!!
 
Dalle ultime letture, si sono persi per seguire uno scoiattolo, la mamma pensava di fare un percorso circolare ma si è persa.

Io posso solo dire che da ragazzino, partito con mio zio, mio fratello e mio cugino per una passeggiata in cerca di funghi, abbiamo cominciato una vera e propria ascensione su per la montagna dietro casa, e dai che saliamo ancora qualche minuto siamo arivati in cima, consumato quel poco che avevamo con noi, abbiamo spazzolato via tutti i mirtilli (enormi) che c'erano in quota, poi abbiamo cominciato la discesa. e dopo 12/13 ore dala partenza eravamo a casa, dove c'era elettricità pura per paura che ci fosse successo qualche cosa...... parliamo del 1975 o 1976, il secolo scorso insomma.
La paura a casa era dovuta alla presenza di piodere, ossia muri di roccia da cui in passato si ricavavano le piode per i tetti, che talvolta hanno un dislivello di una quarantina di metri e che scendendo sono quasi invisibili.

Mio zio si è preso di tutto, dall'irresponsabile all'irriferibile, noi ragazzi ci siamo divertiti un mondo.

Tornando alla vicenda della mamma e dei piccoli, adesso la magistratura indaga, poi magari ci si mettono i servizi sociali, salterà fuori di tuttos con una marea di casini con i controc....fiocchi, dato che quando questi enti ci si mettono non si sà mai come andrà a finire. Della serie l'autoreferenzialità delle burocrazie, ossia agisco per far sapere che ci sono.

Il problema reale era ed è, solo il fatto di aver lasciato i piccoli per cercare aiuto. Non conoscendo la zona non so giudicare compiutamente, ma ritengo che ci sia stato un po' di azzardo nella scelta.
 
Poi qualcuno dira' con "intelligente" sarcasmo che in montagna non serve andare con le razioni k al seguito, e sicuramente qualcun altro pensera' che solamente queste persone siano veri montanari..cosi' come sono veri montanari i vari fungaroli che periodicamente si perdono (e a volte muoiono) sui Lepini. Niente bussola, niente cartina dei sentieri, sono montanari del resto..
Certo, ci sono monti a noi a volte talmente conosciuti che ci andiamo senza portarci nulla..e nel 99% dei casi va tutto liscio..ma l'imprevisto e' sempre dietro l'angolo e avere lo zaino con se con il minimo di cose utili per un'escursione non credo sia una cosa da persone poco montanare.
Stiamo parlando delle regole base dell'escursionismo.

Mi sento chiamato in causa. Non ho scritto che non serve. Ho scritto che a me non servono. Nella mia esperienza ho potuto constatare che le tonnelata di ferraglia portate nello zaino non mi sono mai servite: come diceva qualcuno perdersi davvero nei nostri territori é da fessi e l'idea che se mi porto appresso roba per disboscare bosco atro mi tirerà fuori dai guai é pericolosa tanto se non più della superficialità. Ogni anno in montagna c'è gente che si faale o peggio equipaggiata come Simone Moro sul nanga. Ho l'impressione che si parli tanto e si combini poco.
Ma è solo un'impressione...
 
Mi sento chiamato in causa. Non ho scritto che non serve. Ho scritto che a me non servono. Nella mia esperienza ho potuto constatare che le tonnelata di ferraglia portate nello zaino non mi sono mai servite: come diceva qualcuno perdersi davvero nei nostri territori é da fessi e l'idea che se mi porto appresso roba per disboscare bosco atro mi tirerà fuori dai guai é pericolosa tanto se non più della superficialità. Ogni anno in montagna c'è gente che si faale o peggio equipaggiata come Simone Moro sul nanga. Ho l'impressione che si parli tanto e si combini poco.
Ma è solo un'impressione...

Guarda Bruno, non ti conosco di persona ma da quanto vedo (recensioni e foto) sembri un tipo con una certa esperienza di montagna e con un certo senno, quindi a maggior ragione mi sembrava strana una cosa del genere detta da te. Sicuramente non bisogna portarsi dietro mezza casa in escursione, ma mappa, bussola, una torcia e un minimo di acqua e viveri direi proprio di si, e immagino tu sia d'accordo.
Per quanto riguarda il dire tanto e combinare poco, sinceramente non mi sento chiamato in causa in quanto contribuisco come posso con recensioni su escursioni, alcune delle quali mai descritte prima nel forum.
A presto :)
 
Guarda Bruno, non ti conosco di persona ma da quanto vedo (recensioni e foto) sembri un tipo con una certa esperienza di montagna e con un certo senno, quindi a maggior ragione mi sembrava strana una cosa del genere detta da te. Sicuramente non bisogna portarsi dietro mezza casa in escursione, ma mappa, bussola, una torcia e un minimo di acqua e viveri direi proprio di si, e immagino tu sia d'accordo.
Per quanto riguarda il dire tanto e combinare poco, sinceramente non mi sento chiamato in causa in quanto contribuisco come posso con recensioni su escursioni, alcune delle quali mai descritte prima nel forum.
A presto :)
Perchè devi "immaginarti" che sia d'accordo?
Ha appena detto che lui non li ritiene necessari, per la sua esperienza. Da qui a dire che sono inutili ce ne passa. Ma a volte l'esperienza (o il senno) è molto più utile degli strumenti. Se uno si conosce, sa quali sono i sui limiti, di cosa ha bisogno e di cosa può fare a meno...
Non parlo per me, perchè anch'io porto spesso attrezzatura sovrabbondante per il piacere di averla e di usarla, ma l'esperienza e le capacità possono benissimo sostituirli.
Esempio stupido: se sono in forma fisica perfetta, il fatto di perdermi nei nostri boschi non mi spaventa, perchè posso sempre "vagare" a caso finchè non trovo una strada che mi riporta alla civilità, e l'esperienza accumulata mi aiuterà a capire quale può essere la strada o la strategia più rapida.
Se ho dei bambini con me, o delle persone più lente, il discorso cambia enormemente.
A volte ho come l'impressione che ognuno parli pensando alla propria esperienza (e di cosa altro si può parlare, in fondo?) senza cercare di immedesimarsi in chi ha di fronte: fa cose diverse, in modo diverso, in un ambiente diverso... quello che è giusto per uno, per l'altro è sbagliato.
 
Perchè devi "immaginarti" che sia d'accordo?

perche' ci sono delle regole base che ogni escursionista dovrebbe tenere in considerazione, indipendentemente dal grado di preparazione e di esperienza.
Io faccio fuori sentiero e posso non usare ne' cartina ne' bussola, ma li tengo con me, perche' so che 9 volte su 10 non mi serviranno, la decima volta forse si'.
Ma tornando alla signora in questione, credo forse che nemmeno una cartina e una bussola avrebbero compensato la mancanza di senno
 
Regole base?
io sono iscritto al Cai, e solitamente i soci sono noti per essere persone che seguono "le regole" per andare in montagna, perchè il modo giusto è quello scritto nei manuali...
Non rubarmi il ruolo! :D
Ho fatto apposta l'esempio nel post precedente, sperando che si capisse cosa intendevo.
Non è che sia stupido portarsi bussola e cartina, anzi. Ma perchè uno che dice che non li porta perchè a lui non servono, deve essere preso per "pazzo"?
Conosci John Muir? Lui le cartine non le aveva, eppure se l'è cavata benino lo stesso...
 
credo che la maggior parte di noi iscritti al forum sia abbastanza autosufficiente e vaccinata per svolgere escursioni in montagna da soli o in compagnia, con o senza bussola e/o cartina, lungo vie normali o vie alpinistiche, indipendentemente dal fatto se siamo soci CAI o meno. Quindi ritengo che sia inutile continuare a discutere.
Ricordo solamente che anche il piu' figo e il piu' esperto degli escursionisti puo' improvvisamente trovarsi, non per forza per colpa sua, in una situazione di cacca in cui magari un fischietto, o una torcia o una bussola possono non dico salvare la vita, ma quanto meno risolvere alcuni problemi
 
S

Speleoalp

Guest
Secondo me, per stare in tema degli ultimi scritti, nulla è indispensabile tranne il mangiare, dormire e avere un riparo rudimentale.
Questo non vuol dire che però sia abbastanza avere quello.

Secondo me un minimo di attrezzatura la si dovrebbe sempre avere, non perché si parla di materiale tecnico o di attività montane... ma perché per me è la normalità e la logica.
Si può sempre avere sete e fame, a casa o fuori... quindi perché durante un'escursione non dovrei avere qualcosa con me? (per fare il figo').
in casa può capitarmi di avere freddo e quindi mi metto una felpa... perché fuori non dovrebbe succedere? Quindi la porto.
Perché se vado a visitare una città nuova porto il navigatore in auto o cartina,ecc o chiedo a qualcuno e in montagna non posso portarmi una cartina?

Secondo me dire che le cose non sono indispensabili e non sono quelle che ci fanno andar bene in montagna è "più o meno" corretto.
Ma dire che non mi servono perché "io sono esperto e capace di fare tutto senza nulla e senza aiuto" è da arroganti a cui è sempre andato tutto bene.

Senza contare che è facile, perché poi il soccorritore non potrà fare la differenza tra un poveretto che equipaggiato giusto (il minimo giusto) ha avuto comunque sfortuna o tra quello che ha deciso di fare il "gradasso" e poi si è fatto male, perso o qualunque altro problema. inoltre mi sentire egoista e maleducato, siccome non tutto può servire solo a me, magari a qualcuno che incontro e che ha bisogno. E scommetto che non sarebbe apprezzata una legge che darebbe la possibilità al soccorritore di fare dietro front quando nota il motivo futile per cui una persona si è fatta male o ha avuto dei problemi. Di gente così è strapieno e comunque il discorso è molto semplice, si può essere bravi, esperti, sicuri quanto si vuole... ma se si è nel posto sbagliato al momento sbagliato il discorso finisce lì.
Quindi un minimo di materiale per me non è indispensabile, ma è logico, da buonsenso e da persone mature. Ovviamente non parlo di uscire con mille kit alla militaresca....
 
Andare in montagna senza un minimo di equipaggiamento, mi dispiace dirlo ma per me è da incoscenti. Almeno una maglia in più una coperta termica, una barretta, mezzo litro d' acqua, una torcia, un fischietto e magari anche una radio, pmr o lpd.
A me mi è capitato di aver brutti pensieri quest anno in un escursione a giugno...
4 zampe outdoor: Passo di Suola...a volte bisogna rinunciare.
Se mi capitava qualcosa li, mi rompevo un piede o peggio, senza nulla nello zaino, in una zona che non sarebbe passato nessuno, solo con Piva. Alla fine con questi pensieri in testa, ho girato i tacchi e son tornato giu. Ma anche tornando giu se sarei scivolato...
Bisogna sempre pensare che può succedere qualcosa: non serve per forza una valanga che ci sotterri, basta anche un mancamento per un calo di zuccheri o altro.
Non è vero che ci son delle regole per andare in montagna, però ci deve essere un minimo di buon senso, partendo dal dire dove si va, zona, sentieri che andremo a percorrere, meglio scrivendolo su un pezzo di carta. Non si può trascurare certe cose, non si può.
 
S

Speleoalp

Guest
Andare in montagna senza un minimo di equipaggiamento, mi dispiace dirlo ma per me è da incoscenti. Almeno una maglia in più una coperta termica, una barretta, mezzo litro d' acqua, una torcia, un fischietto e magari anche una radio, pmr o lpd.
A me mi è capitato di aver brutti pensieri quest anno in un escursione a giugno...
4 zampe outdoor: Passo di Suola...a volte bisogna rinunciare.
Se mi capitava qualcosa li, mi rompevo un piede o peggio, senza nulla nello zaino, in una zona che non sarebbe passato nessuno, solo con Piva. Alla fine con questi pensieri in testa, ho girato i tacchi e son tornato giu. Ma anche tornando giu se sarei scivolato...
Bisogna sempre pensare che può succedere qualcosa: non serve per forza una valanga che ci sotterri, basta anche un mancamento per un calo di zuccheri o altro.
Non è vero che ci son delle regole per andare in montagna, però ci deve essere un minimo di buon senso, partendo dal dire dove si va, zona, sentieri che andremo a percorrere, meglio scrivendolo su un pezzo di carta. Non si può trascurare certe cose, non si può.

Quoto
 
Speleoalp ha scritto:
Secondo me dire che le cose non sono indispensabili e non sono quelle che ci fanno andar bene in montagna è "più o meno" corretto. Ma dire che non mi servono perché "io sono esperto e capace di fare tutto senza nulla e senza aiuto" è da arroganti a cui è sempre andato tutto bene.
O forse davvero qualcuno è in grado di cavarsela benissimo da solo. Poi la sfiga colpisce quando meno te l'aspetti, ma vale anche mentre attraversi la strada. E per questo caso, come ti attrezzi?
Vuole essere provocatorio, ma solo un pochino. Ho portato ad esempio John Muir, esploratore, naturalista e alpinista americano. Avrà avuto sempre fortuna, ma si è anche sempre arrangiato con poco o niente, con quello che trovava. Aveva la bussola, al massimo.
La situazione in cui si muoveva era "abbastanza" diversa dalla tipica escursione di uno di noi, a me non verrebbe mai in mente di imitarlo. Ma so che le cose si possono fare anche in maniera diversa da come le faccio io, e ogni tanto mi pongo dei dubbi.

Anche il topic sui bastoncini: li usavo sempre, poi mi sono accorto che sono quasi più un intralcio che altro, e smetterò di usarli, o solo a volte, quando ho voglia.
L'ho già ripetuto, che nel mio zaino c'è sempre il minimo indispensabile, e anche di più. Ma tanto se dovesse capitarmi qualcosa ci sarà comunque chi dirà che me la sono andata a cercare, che non ero abbastanza preparato o attrezzato: "non aveva il gps!"

Nella filosofia di Speleoalp, dire che me la sono andata a cercare ha senso, visto che la scelta di uscire di casa è stata mia, e i pericoli oggettivi ci sono sempre. Ma lo so, e a seconda dell'attrezzatura che ho con me e soprattutto delle mie capacità, deciderò se proseguire o tornare indietro di fronte alle difficoltà.
Se poi un sasso cade e ti prende in testa, non c'è molto che puoi fare, come se il tizio in auto dietro di te ti tampona...
 
Non mi sognerei di andare su neve senza ramponi anche pensando che non mi serviranno. Mi é capitato di attraversare nevai imprevisti però senza di essi: il senno é poter, dover e saper valutare se é il caso di farlo.
Quando vado in momtagna a scalare mi porto ovviamente da bere e da mangiare ma so anche, per esperienza, che posso stare anche sei o sette ore senza mangiare e senza bere (c'ho scalato Sindarin all'Intermesoli così). É da incoscenti? Dipende. Anche da chi lo dice.
Penso con convinzione che tutte le menate su kit, zainetti, marsupi, e compagnia bella sia solo la ricerca dell'illusione della sicurezza. In montagna non esiste la sicurezza al 100%, é una chimera che ha inventato la nostra società che ci vuole stupidi e cerca di creare situazioni a "prova di stupidi".
In montagna, ma in generale nella vita, é più importante il grano salis. Allora invece di stare a smanfrinare sull'equipaggiamento (che é ovvio che sia importante ma non é detto essere indispensabile) credo che sia più importante mettersi alla prova, fare esperienza, assumersi la responsabilità dei rischi che certe attività comportano
 
S

Speleoalp

Guest
O forse davvero qualcuno è in grado di cavarsela benissimo da solo. Poi la sfiga colpisce quando meno te l'aspetti, ma vale anche mentre attraversi la strada. E per questo caso, come ti attrezzi?
Vuole essere provocatorio, ma solo un pochino. Ho portato ad esempio John Muir, esploratore, naturalista e alpinista americano. Avrà avuto sempre fortuna, ma si è anche sempre arrangiato con poco o niente, con quello che trovava. Aveva la bussola, al massimo.
La situazione in cui si muoveva era "abbastanza" diversa dalla tipica escursione di uno di noi, a me non verrebbe mai in mente di imitarlo. Ma so che le cose si possono fare anche in maniera diversa da come le faccio io, e ogni tanto mi pongo dei dubbi.

Anche il topic sui bastoncini: li usavo sempre, poi mi sono accorto che sono quasi più un intralcio che altro, e smetterò di usarli, o solo a volte, quando ho voglia.
L'ho già ripetuto, che nel mio zaino c'è sempre il minimo indispensabile, e anche di più. Ma tanto se dovesse capitarmi qualcosa ci sarà comunque chi dirà che me la sono andata a cercare, che non ero abbastanza preparato o attrezzato: "non aveva il gps!"

Nella filosofia di Speleoalp, dire che me la sono andata a cercare ha senso, visto che la scelta di uscire di casa è stata mia, e i pericoli oggettivi ci sono sempre. Ma lo so, e a seconda dell'attrezzatura che ho con me e soprattutto delle mie capacità, deciderò se proseguire o tornare indietro di fronte alle difficoltà.
Se poi un sasso cade e ti prende in testa, non c'è molto che puoi fare, come se il tizio in auto dietro di te ti tampona...

Non è vero, non intendo che uscire di casa equivale ad andarsela a cercare. Ma uscire facendo gli arroganti, per me è questo l' andarsela a cercare.
Non stò parlando degli appassionati, come me, della vita con e in natura... (se mi succede qualcosa sarò il primo a dire che è colpa mia...) ma dell'argomento di questa discussione, uscite di escursionisti o persone in cerca di divertimento e passeggio. Quindi perché mai non doversi portare delle bibite e qualche snack? Qualche giacchetto? e soprattutto fare i discorsi che non mi serve nulla e il materiale non serve....
 
S

Speleoalp

Guest
Comunque sia per non dilungarmi troppo....
Per me uno zainetto con il minimo è importante e se non è indispensabile è però intelligente. Che sia per andare fare un giro in città per tutto il giorno o che sia in montagna. Non ritengo che le esperienze rendano immuni da imprevisti e non ritengo il materiale minimo sia inutile entro certi limiti.

Ovviamente poi quando uno ha la passione per la vita in natura e con la natura e vuole fare un'uscita del genere è tutto differente e penso che chi lo fa è sempre il primo ad ammettere che và a suo rischio e pericolo, senza aspettative di divertimento... due passini e poi sono a casa per cena....
 
S

Speleoalp

Guest
Spiegati meglio please
Sarà difficile, io sono stupido in fatto di lingua e di scritti.

Ma ci provo.
Spesso mi vedo dire che uno è indipendente perché non usa tutta stà ferraglia ed equipaggiamenti vari da portarsi nello zaino e chi lo fa è solo uno che fa "storie",....

Però intanto anche queste persone hanno addosso dei vestiti comprati, un coltellino,....
Và benissimo, nessuna critica per queste cose...
Ma non è questione di essere migliori, più capaci ed esperti nel vivere arrangiandosi nella natura, ecc ma è solo questione di aver deciso di portare meno materiale.
Se poi uno è capace di arrangiarsi è una questione a parte e non centra con quello che uno preferisce portarsi in giro o meno.

Altrimenti la differenza sarebbe che io mi porto dietro il minimo perché lo ritengo giusto e utile e quello che mi critica invece usa "vestiti creati da lui", non usa un coltello comprato" e così via....

Altrimenti siamo tutti uguali ma con scelte diverse e non come danno a pensare certe critiche che sembrano sminuire altri e ingrandire certi,...
 
Mi autocito:
Peolo ha scritto:
Nella filosofia di Speleoalp, dire che me la sono andata a cercare ha senso, visto che la scelta di uscire di casa è stata mia, e i pericoli oggettivi ci sono sempre. Ma lo so, e a seconda dell'attrezzatura che ho con me e soprattutto delle mie capacità, deciderò se proseguire o tornare indietro di fronte alle difficoltà.
Se poi un sasso cade e ti prende in testa, non c'è molto che puoi fare, come se il tizio in auto dietro di te ti tampona...
Ma guarda che più o meno ti stavo dando ragione, i pericoli oggettivi sono lì, e sta a noi cercare di valutarli e capire se siamo all'altezza o meno. Se poi succede qualcosa e ci coglie alla sprovvista non possiamo dare la colpa alla sfortuna.

Il materiale è utile, ma non ti pone mai al sicuro da tutto, e anzi, se credi di potertela cavare perchè sei più attrezzato, tenderai a fare cose più pericolose. (Per usare un parolone: si chiama omeostasi del rischio) E ne sono stato una "vittima" anch'io. Quindi, prima la testa, e poi il materiale. Nessuno ha detto che è inutile, comuque.

Ma sono bravissimo a spiegarmi male, e Gaheris ha riassunto il mio punto di vista meglio di quanto ci sia riuscito io.

E' chiaro però che stavo parlando in generale, non strettamente di ciò che è successo in questo caso. Qua bastava almeno il cellulare carico...
 
S

Speleoalp

Guest
Mi autocito:

Ma guarda che più o meno ti stavo dando ragione, i pericoli oggettivi sono lì, e sta a noi cercare di valutarli e capire se siamo all'altezza o meno. Se poi succede qualcosa e ci coglie alla sprovvista non possiamo dare la colpa alla sfortuna.

Il materiale è utile, ma non ti pone mai al sicuro da tutto, e anzi, se credi di potertela cavare perchè sei più attrezzato, tenderai a fare cose più pericolose. (Per usare un parolone: si chiama omeostasi del rischio) E ne sono stato una "vittima" anch'io. Quindi, prima la testa, e poi il materiale. Nessuno ha detto che è inutile, comuque.

Ma sono bravissimo a spiegarmi male, e Gaheris ha riassunto il mio punto di vista meglio di quanto ci sia riuscito io.

E' chiaro però che stavo parlando in generale, non strettamente di ciò che è successo in questo caso. Qua bastava almeno il cellulare carico...

Ok, scusa... ho capito male io. Ma andava bene lo stesso ;))

Certamente, affidarsi al materiale per sentirsi al sicuro e come farlo basandosi sulla propria esperienza... sempre molto pericoloso.
Bisognerebbe fare sempre il tutto in maniera moderata e ponderata ;))
 
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