Come si dorme con il fuoco? - Irraggiamento Calore

Cercasndo sul forum e anche in rete non trovo nulla su questo argomento.......un fuoco a legna sino a quanto cm può irraggiare il suo calore? Una schermature posteriore quanto aumenta il calore percepito? A quanti cm dobbiamo dormire distanti dal fuoco per percepirne gli effetti positivi?..........vediamo se riusciamo a capirci qualcosa tutti assieme :biggrin:
 
lord zeb, l'irraggiamento non è una teoria ma realtà. E' difficile schematizzare il tutto dicendo che: "la distanza giusta per dormire dal fuoco è X" in quanto la superfice dietro che irraggia può comportarsi in maniera diversa in relazione alla situazione in cui si trova. Il vento potrebbe permetterci di stare più vicini al fuoco, o più lontani a secondo da dove tira.

Come in tutte le cose serve farle con la testa e verificare, cercando comunque di non stare troppo vicini in quanto eventuali faville potrebbero bruciarci il sacco a pelo o ancora peggio noi.
 
Lord Zeb,

se saresti disposto a cambiare la tua domanda in:

"Come si dorme con il fuoco"

sono sicuro che molti qui' ti potranno aiutare, ci sono de principi ben collaudati che poi devi adattare a seconda delle condizioni.
 
S

Speleoalp

Guest
Io ci dormo sempre cosi, ahah ma senza sacco a pelo. In quanto preferisco o sacco a pelo.... o fuoco e la mia scelta ricade sempre sulla seconda, ahahah
Per quanto mi riguarda non segue regole precise, anche perché tutto dipende dalla grandezza del fuoco che si ha a disposizione.

- Se il fuoco sarà mantenuto grosso, non servirà nessun tipo di riflettore, protezione o simili... perché farà talmente caldo che darà quasi fastidio...
- Uno troppo piccolo non riuscirà a sfruttare ne riflettore anteriore ne posteriori...

L'unica cosa.... ovvia, è sistemare il giaciglio ad una distanza in cui sentiamo del calore piacevole in base al fuoco che abbiamo ;)
Io solitamente, ma solo indicativamente... poi và fatto tutto sul momento... tengo circa un braccio di distanza dal fuoco.
Cerco di stare sempre vicino a quella misura, così riesco a controllare il fuoco, cibo, ecc anche dal giaciglio ;)
 

Allegati

  • 5c.JPG
    5c.JPG
    267,7 KB · Visite: 374
  • 10a.JPG
    10a.JPG
    236,1 KB · Visite: 372
  • 15.jpg
    15.jpg
    216,5 KB · Visite: 374
Ultima modifica di un moderatore:
S

Speleoalp

Guest
Con questo invece sudavi anche senza in pantaloncini e a parecchia distanza, ahahah Dipende tutto dalla grandezza ;)
Chiaramente mantenendo un rapporto logico tra calore e sicurezza,...
 

Allegati

  • IMG_9615.JPG
    IMG_9615.JPG
    37,3 KB · Visite: 285
S

Speleoalp

Guest
ahahah, vero, lo ammetto... sono colpevole :woot:
Raramente non uso un fuoco per cucinare, riscaldarmi o altri lavori ;))

Ormai ho più sangue "Neanderthal" che "Sapiens Sapiens",ahah
 
S

Speleoalp

Guest
Ah, quello certo e non solo per quelli ;) Selezione naturale con le leggi della natura.... ma rientra nel discorso "fuoco per cucinare e nutrirsi e la natura non fa tante storie per il diritto al procacciarsi del cibo", ahahahahah
 
Come dice Luca dipende dalla situazione e dai fattori ambientali; diciamo che un fuoco lungo parallelo al bivacco ti dovrebbe irradiare dalla testa ai piedi quando sei sdraiato, poi ovvio, ci sono tot fattori che contribuiscono a rendelo più o meno efficiente o...fastidioso...se il vento cambia e decide di affumicarti...buon divertimento! Una volta ho rischiato di far la fine del povero salmone! Scherzi a parte riguardo la distanza dal bivacco anche li dipende; se è un riparo naturale tipo una balma lo faccio ad una distanza che mi permetta di girarci un intorno, se è molto freddo vado anche di deflettore e fidati che in un caso del genere il tepore è quasi assicurato, pannello dietro il fuoco e roccia dietro di te...spettacolo; se son col tarp tendo a tenerlo a distanza, in realtà mi affido più al saccoletto che alla fiamma, ho sempre paura di bucare il telo. Comunque la miglior regola è sperimentare, se non proprio per una notte intera almeno per la giornata, così da capire il come ed il perché del fuoco da bivacco. e soprattutto come reagisci tu all'addiaccio.
 
S

Speleoalp

Guest
Ah, cambiato il "titolo", ahah Allora se il fuoco è fatto bene, duraturo.... si dorme benissimo, anche in mutande e a 2000 m.s.m in pieno inverno, ahahah
 
S

Speleoalp

Guest
Purtroppo il tutto và a finire sul piano personale, scelte di filosofie...
In quanto anche dopo mille uscite, con qualunque filosofia, capacità ed esperienze... nulla è certo e universale.

Basta avere un piccolo acciacco e si starà male comunque, freddo,ecc...

Bisogna solo scegliere la filosofia, appassionarsi e fare le uscite in base a quella ;))
 
S

Speleoalp

Guest
Io consiglio sempre una cosa, non avere sicuramente paura a fare un'uscita anche senza materiale, se si è quasi certi di avere il fuoco. Ma piuttosto mi farei qualche domanda anche con mille materiali tecnologici a disposizione... ma senza fuoco.
In quanto il fuoco è dinamico.... i materiali sono passivi e prima o poi l'aria all'interno si raffredda.

Poi in tutti casi, a meno che tu non sia chissà in quale landa desolata.... in caso di problemi a parte l'orgoglio... nessuno ti impedisce di tornare
 
La mia è un'esperienza particolare, quella dei campi notturni nel deserto: di solito io dormo in un angolo buio su una brandina leggerissima e sacco a pelo, sempre senza tenda perchè mi piace, svegliandomi di notte, notare la rotazione della volta stellata, cogliere qualche stella cadente o i frettolosi satelliti artificiali, ma le guide locali normalmente si avvolgono in una spessa trapunta di cotone CON I PIEDI NUDI fuori dalla stessa, le piante rivolte al mucchio di braci che si sono formate dopo il falò serale (fatto con legna di solito portata dall'Italia, abete per partire e faggio per mantenere).
 
Alto Basso