Nuovo mattino

Ciao, qualcuno saprebbe spiegarmi il movimento alpinistico "Nuovo mattino" so che la sua espressione significa cambiamento e innovazione, ma in pratica cosa ha portato questo movimento?


grazie a tutti!
 
Non so se c'è stato un seguito al livello di movimento ma le idee da cui è nato sono sentite anche adesso, anche se forse non abbastanza...

"Con l'incremento dei mezzi tecnici si è creduto di progredire, ma in realtà non si è fatto che regredire sul piano umano. A poco a poco si è creata l'illusione di poter salire ovunque, si è creduto ingenuamente di poter aprire il territorio alpinistico a chiunque, usufruendo dei mezzi aggiornatissimi che la tecnica ci ha messo a disposizione. La stessa illusione amarissima la sta vivendo la società occidentale, la quale, credendo assai presuntuosamente di assoggettare la natura ai propri voleri, sta assistendo impotente alla distruzione del pianeta"
(G. Motti, Rivista Fila, 2-1976)
 
Ciao Raffaello, no, il Nuovo Mattino non ha portato solo le scarpette d'arrampicata, ma molto di più. Innanzitutto è un movimento complesso, perché i gruppi erano molti: c'erano i piemontesi del Caporal nella Valle dell'Orco, guidati da Motti, poi c'erano i Sassisti della Val di Mello, i trentini e alto atesini, i romani... anche se il nome fu dato da Motti, le idee si rincorrevano e il modello Yosemite ha influenzato un po' tutti, pur nelle differenze di interpretazione.
Per capirci qualcosa, ti consiglio di leggere qui http://www.banff.it/storia-dellarrampicata-libera-2/
tutta la storia, partendo magari dal capitolo uno (io ti ho linkato il due, che è quello che tratta del periodo in particolare).
Poi ci sono due bei documentari, che sono Patabang, sulla Val di Mello, e Cannabis Rock, sulla Valle dell'Orco e rispettivi gruppi.

Comunque, visto che arrampichi, ti consiglio di incominciare a guardare le vie che hanno aperto i vari protagonisti di quell'epoca. Studiare le guide d'arrampicata e poi ripetere quelle vie, mettendole a confronto con quelle aperte prima e dopo, è il miglior modo per studiare la storia dell'alpinismo.
 
Ultima modifica:
Mi spiego meglio, che cambiamenti ha portato? forse l'introduzione delle scarpette d'arrampicata?

Permettimi e perdonami, ma se "riduci" la domanda a cosa abbia portato di tecnico il Nuovo Mattino (a parte che semmai sarebbe l'inverso, domandarsi cioè cosa abbia voluto "eliminare", ad esempio le ferite lasciate nelle rocce dall'uso dei chiodi), allora mi sembri un po' fuori strada.

Mediaticamente parlando il movimento è stato un po' carbonaro (nel senso che è rimasto tanto noto in ambito alpinistico quanto poco conosciuto altrove), ma proprio questo gli aggiunge fascino. Se provi a indagare e scoprire da solo cosa sia stato (i libri e le riviste sono quasi introvabili, ma il web aiuta tra reminiscenze di epoche analogiche e recensioni successive) sono convinto che apprezzerai molto, soprattutto la figura di Gian Piero Motti ed i suoi scritti che molto spesso, nel descrivere l'alpinista ed il mondo dell'alpinismo, in realtà possono essere trasposti a descrivere il mondo e l'uomo ed il mondo tout court, in quanto tali.
 
C'è un bel film sul gruppo di Motti, si chiama "Cannabis Rock" ed è uscito per Fandango qualche anno fa, si trova anche in DVD. Ci sono immagini storiche, interviste ai superstiti di quell'esperienza, ecc...l'ho visto ed è molto carino. In questi periodi invece sta girando per i festivals un altro film su quei periodi e ci spostiamo dal Piemonte alla Lombardia, la pellicola si chiama "Patabang", come la storica via in Val di Mello e la storia tratta proprio di quelle zone. Questo non l'ho visto personalmente, non ancora per lo meno, ma lo ha visionato un amico e mi ha detto che merita.
 
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