Come avevo raccontato qui, a metà aprile Mafalda, merla spavalda,
e Gastone, coniuge fifone (questa è l'unica foto che sono riuscito a fargli nel nido, perché fuggiva sempre ad ali levate)
hanno costruito abusivamente (a mia insaputa!) una lussuosa dimora, riattando un vecchio nido scassato; il 21 aprile Mafalda ha scodellato quattro uova che si sono schiuse tra il 5 e il 6 maggio.
È stato un periodo in cui sono stato tenuto sotto stretta osservazione.
Mafalda ha dimostrato di essere una merla poliedrica, facendo un po' di tutto:
la giardiniera…
… la pensierosa…
… l'equilibrista…
… la palombara…
… la severa matrona…
… e la tenera mammina…
… la pavoncella…
… la gendarme…
… la pantofolaia...
… e persino la fachira!
Come immaginabile, l'attività principale di queste settimane è stato l'allevamento dei marmocchi per la serie
FA-ME! FA-ME! FA-ME! FA-ME! FA-ME! FA-ME!
La dieta base era formata da lombrichi, che Mafalda spacciava inizialmente per pizzoccheri, dato che i picciriddi avevano gli occhi chiusi e quindi non vedevano cosa gli cacciava in gola.
E a me? Niente?
I pizzochebrichi sono nutrienti e il gruppetto si sviluppa bene.
Ma non di soli pizzocchebrichi venivano imbottiti, infatti qui vediamo Mafalda imboccarli con una "gustosa" lumaca (spacciata per strudel di mele con la glassa).
E così i piccoli crescevano, dimostrando palesemente perché l'evoluzione abbia selezionato per la sopravvivenza i nidiacei con occhi chiusi: se li avessero avuti subito aperti, avrebbero sicuramente preferito morire di fame piuttosto che inghiottire quella roba.
Passando i giorni però, i pollastri aprono gli occhi e potete vedere come li strabuzzano quando gli arriva una lucertola che, avendo già perso la coda, non aveva altri oboli mangerecci da offrire.
Però Mafalda è una brava imbonitrice ed è riuscita a fargli credere di essere dei pitoncini!
In realtà questi sono due fermi immagine di un divertente (tranne per la povera lucertola defunta) filmato, in cui alla fine il poveretto ha capito di non essere un pitoncino ed ha dovuto risputare quel che con tanta fatica aveva ingollato.
Mafalda e Gastone si davano il cambio, qui li vedete assieme (lui sul tetto e lei sulla rete)...
...ma in realtà Gastone passava gran parte del tempo, prima di arrivare, a canticchiare e passeggiare con le vettovaglie in bocca.
Così che gran parte del lavoro era a carico di Mafalda.
Grazie a questi incontri ravvicinati ho imparato un paio di cose che non sapevo: la prima è che, a differenza di quel che pensavo, i marmocchi non si lanciavano a chiedere la pappa finché Mafalda non faceva una specie di squot-squot.
Allora si gettavano in un'affannata gara, come potete vedere in queste foto.
Mafalda arriva, ma il gruppetto resta lì fermo.
Parte il segnale "la pappa l'è pronta". I due in mezzo sembrerebbero in pole position.
Il terzo in basso a destra apre la bocca ma senza molte speranze; il quarto a sinistra sembra addirittura continuare a dormire, come se avesse la pancia piena.
In realtà non è così ed ecco che si lancia di colpo con uno scatto rapidissimo…
… tanto da costringere Mafalda a sollevarsi, sfilando praticamente una parte di lombrico già ingurgitato dal fratellino.
Nonostante la spietata concorrenza, il quartetto riesce a crescere senza problemi, ronfando e...
... facendo esercizi di stretching.
Sempre scrutando il cielo in attesa della pappa.
Ma babbo Gastone non arriva mai?
È già, Gastone è sempre in giro a fare il bellimbusto, fischiettando e danzando sui tetti vicini, tanto più che in giro c'era anche un'altra merlozza... proprio vero, gli uomini che mascalzoni!
Ah è così? Stasera lo aggiusto io il signorino!
Naturalmente ho avvisato Gastone, che ha preferito quella sera pernottare in un posto sicuramente meno pericoloso...
In quel periodo è arrivata anche una pesante grandinata, che avrebbe probabilmente tritato anche i pulcini, vista l'infelice scelta di Mafalda e Gastone di fare il nido in un posto tutt'altro che riparato.
Ma per loro fortuna, essendo prevista da tempo, ho provveduto a mettere adeguato riparo.
Tra lombrichi ...
... e code di lucertola (questa volta la poveretta l'ha scampata)…
… i signorini sono diventati grandi e grossi.
E l'altra cosa che ho imparato? Beh, visto quello che ingurgitavano i cocchi di mamma, c'era da immaginare anche un'adeguata emissione di "scarti", che avrebbero reso la zona un letamaio.
Quindi stavo preparandomi a sostenere anche la spesa per l'acquisto di un considerevole numero di mini-pampers.
Invece ho scoperto il sistema ecologico adottato, basato su un perfetto riciclaggio integrale coordinato.
In pratica tutte le volte che un pargolo inghiottiva qualcosa, provvedeva anche ad emettere lo scarto e quindi Mafalda (e presumo anche Gastone) osservavano con attenzione quello che stava per succedere, al fine di intervenire tempestivamente.
Il pulcino più a sinistra ha appena ingurgitato uno dei gustosissimi manicaretti portati da Mafalda…
… e quindi si prepara a fare popò sotto il suo occhio attento.
Pronti, via!
Et voilà, aaaahm, pappa buona!
Roba da leccarsi il becco...
Tenendo conto che sono in quattro, potete immaginarvi che razza di vita hanno fatto Mafalda e Gastone, e visto che fanno tre nidiate all'anno… buon appetito!
Comunque per facilitare la vita a lorsignori (e variare la dieta ...), avevo piazzato lì vicino un recipiente traforato in cui mettevo mangime pellettato per i merli, che pure non era particolarmente gradito, a differenza di pezzetti di cracker di sola acqua e farina, pezzetti di fetta biscottata integrale e pezzetti di mele.
Alcune altre foto:
Squadriglia aerea d'assalto pronta a ... ronfare.
Per la serie "e figl so' piezz 'e core":
Questa mangiatoia potrebbe essere riciclata per la prossima nidiata.
Ma chi è?
Il solito rompiscatole, dovevo immaginarmelo.
Sparviera....
... o picciona?
Se non la smetti di pettegolare, la mia mamma ti dà una beccata sul naso fortissimissimissima, hai capito?!
Il 18 maggio arrivo a casa la sera e vedo nido vuoto. Però poco dopo vedo arrivare Mafalda; allora guardo intorno e vedo che c'erano ancora due bamboccioni che restavano sulla siepe, anche se non sono riuscito a fotografarli se non così, perché sono spariti quasi subito nascondendosi dietro i vasi.
Un momento cara Mafalda, prima di andar via bisogna saldare il conto!
Allora, tra costi per la sanatoria edilizia, servizio di colazione in camera, servizio di protezione antigrandine, affitto del terreno, utilizzo del buffet e della piscina per quasi un mese, sono 1500 euro tondi. Mi faccia avere il codice fiscale che le preparo la fattura.
Il giorno dopo mi sono visto recapitare questa raccomandata.
Dopo lunga ed estenuante trattativa, abbiamo concordato che pagavo 250 euro cash "del color del suo piumaggio" e 250 con un buono per l'uso del buffet e della piscina (che come vedete hanno cominciato subito ad utilizzare).
E pure il bamboccione si portano dietro!!
Vabbè, vedo se riesco a recuperare qualcosa, magari con Expo c'è più richiesta.
Se conoscete qualche pennuto interessato, inviatemelo che gli faccio uno sconto e vi do la provvigione.
Ciao
Roberto
e Gastone, coniuge fifone (questa è l'unica foto che sono riuscito a fargli nel nido, perché fuggiva sempre ad ali levate)
hanno costruito abusivamente (a mia insaputa!) una lussuosa dimora, riattando un vecchio nido scassato; il 21 aprile Mafalda ha scodellato quattro uova che si sono schiuse tra il 5 e il 6 maggio.
È stato un periodo in cui sono stato tenuto sotto stretta osservazione.
Mafalda ha dimostrato di essere una merla poliedrica, facendo un po' di tutto:
la giardiniera…
… la pensierosa…
… l'equilibrista…
… la palombara…
… la severa matrona…
… e la tenera mammina…
… la pavoncella…
… la gendarme…
… la pantofolaia...
… e persino la fachira!
Come immaginabile, l'attività principale di queste settimane è stato l'allevamento dei marmocchi per la serie
FA-ME! FA-ME! FA-ME! FA-ME! FA-ME! FA-ME!
La dieta base era formata da lombrichi, che Mafalda spacciava inizialmente per pizzoccheri, dato che i picciriddi avevano gli occhi chiusi e quindi non vedevano cosa gli cacciava in gola.
E a me? Niente?
I pizzochebrichi sono nutrienti e il gruppetto si sviluppa bene.
Ma non di soli pizzocchebrichi venivano imbottiti, infatti qui vediamo Mafalda imboccarli con una "gustosa" lumaca (spacciata per strudel di mele con la glassa).
E così i piccoli crescevano, dimostrando palesemente perché l'evoluzione abbia selezionato per la sopravvivenza i nidiacei con occhi chiusi: se li avessero avuti subito aperti, avrebbero sicuramente preferito morire di fame piuttosto che inghiottire quella roba.
Passando i giorni però, i pollastri aprono gli occhi e potete vedere come li strabuzzano quando gli arriva una lucertola che, avendo già perso la coda, non aveva altri oboli mangerecci da offrire.
Però Mafalda è una brava imbonitrice ed è riuscita a fargli credere di essere dei pitoncini!
In realtà questi sono due fermi immagine di un divertente (tranne per la povera lucertola defunta) filmato, in cui alla fine il poveretto ha capito di non essere un pitoncino ed ha dovuto risputare quel che con tanta fatica aveva ingollato.
Mafalda e Gastone si davano il cambio, qui li vedete assieme (lui sul tetto e lei sulla rete)...
...ma in realtà Gastone passava gran parte del tempo, prima di arrivare, a canticchiare e passeggiare con le vettovaglie in bocca.
Così che gran parte del lavoro era a carico di Mafalda.
Grazie a questi incontri ravvicinati ho imparato un paio di cose che non sapevo: la prima è che, a differenza di quel che pensavo, i marmocchi non si lanciavano a chiedere la pappa finché Mafalda non faceva una specie di squot-squot.
Allora si gettavano in un'affannata gara, come potete vedere in queste foto.
Mafalda arriva, ma il gruppetto resta lì fermo.
Parte il segnale "la pappa l'è pronta". I due in mezzo sembrerebbero in pole position.
Il terzo in basso a destra apre la bocca ma senza molte speranze; il quarto a sinistra sembra addirittura continuare a dormire, come se avesse la pancia piena.
In realtà non è così ed ecco che si lancia di colpo con uno scatto rapidissimo…
… tanto da costringere Mafalda a sollevarsi, sfilando praticamente una parte di lombrico già ingurgitato dal fratellino.
Nonostante la spietata concorrenza, il quartetto riesce a crescere senza problemi, ronfando e...
... facendo esercizi di stretching.
Sempre scrutando il cielo in attesa della pappa.
Ma babbo Gastone non arriva mai?
È già, Gastone è sempre in giro a fare il bellimbusto, fischiettando e danzando sui tetti vicini, tanto più che in giro c'era anche un'altra merlozza... proprio vero, gli uomini che mascalzoni!
Ah è così? Stasera lo aggiusto io il signorino!
Naturalmente ho avvisato Gastone, che ha preferito quella sera pernottare in un posto sicuramente meno pericoloso...
In quel periodo è arrivata anche una pesante grandinata, che avrebbe probabilmente tritato anche i pulcini, vista l'infelice scelta di Mafalda e Gastone di fare il nido in un posto tutt'altro che riparato.
Ma per loro fortuna, essendo prevista da tempo, ho provveduto a mettere adeguato riparo.
Tra lombrichi ...
... e code di lucertola (questa volta la poveretta l'ha scampata)…
… i signorini sono diventati grandi e grossi.
E l'altra cosa che ho imparato? Beh, visto quello che ingurgitavano i cocchi di mamma, c'era da immaginare anche un'adeguata emissione di "scarti", che avrebbero reso la zona un letamaio.
Quindi stavo preparandomi a sostenere anche la spesa per l'acquisto di un considerevole numero di mini-pampers.
Invece ho scoperto il sistema ecologico adottato, basato su un perfetto riciclaggio integrale coordinato.
In pratica tutte le volte che un pargolo inghiottiva qualcosa, provvedeva anche ad emettere lo scarto e quindi Mafalda (e presumo anche Gastone) osservavano con attenzione quello che stava per succedere, al fine di intervenire tempestivamente.
Il pulcino più a sinistra ha appena ingurgitato uno dei gustosissimi manicaretti portati da Mafalda…
… e quindi si prepara a fare popò sotto il suo occhio attento.
Pronti, via!
Et voilà, aaaahm, pappa buona!
Roba da leccarsi il becco...
Tenendo conto che sono in quattro, potete immaginarvi che razza di vita hanno fatto Mafalda e Gastone, e visto che fanno tre nidiate all'anno… buon appetito!
Comunque per facilitare la vita a lorsignori (e variare la dieta ...), avevo piazzato lì vicino un recipiente traforato in cui mettevo mangime pellettato per i merli, che pure non era particolarmente gradito, a differenza di pezzetti di cracker di sola acqua e farina, pezzetti di fetta biscottata integrale e pezzetti di mele.
Alcune altre foto:
Squadriglia aerea d'assalto pronta a ... ronfare.
Per la serie "e figl so' piezz 'e core":
Questa mangiatoia potrebbe essere riciclata per la prossima nidiata.
Ma chi è?
Il solito rompiscatole, dovevo immaginarmelo.
Sparviera....
... o picciona?
Se non la smetti di pettegolare, la mia mamma ti dà una beccata sul naso fortissimissimissima, hai capito?!
Il 18 maggio arrivo a casa la sera e vedo nido vuoto. Però poco dopo vedo arrivare Mafalda; allora guardo intorno e vedo che c'erano ancora due bamboccioni che restavano sulla siepe, anche se non sono riuscito a fotografarli se non così, perché sono spariti quasi subito nascondendosi dietro i vasi.
Un momento cara Mafalda, prima di andar via bisogna saldare il conto!
Allora, tra costi per la sanatoria edilizia, servizio di colazione in camera, servizio di protezione antigrandine, affitto del terreno, utilizzo del buffet e della piscina per quasi un mese, sono 1500 euro tondi. Mi faccia avere il codice fiscale che le preparo la fattura.
Il giorno dopo mi sono visto recapitare questa raccomandata.
Dopo lunga ed estenuante trattativa, abbiamo concordato che pagavo 250 euro cash "del color del suo piumaggio" e 250 con un buono per l'uso del buffet e della piscina (che come vedete hanno cominciato subito ad utilizzare).
E pure il bamboccione si portano dietro!!
Vabbè, vedo se riesco a recuperare qualcosa, magari con Expo c'è più richiesta.
Se conoscete qualche pennuto interessato, inviatemelo che gli faccio uno sconto e vi do la provvigione.
Ciao
Roberto
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