Fare lo zaino, ripetizioni a chi non ce la può fare.

Fare lo zaino, per me è frustrante.
Non perché a tetris sono sempre stato scarso, non perché il mio zaino sia scomodo; ma perché io vengo qui sul forum e leggo di voi maledetti che per farvi un trekking di centocinquanta giorni nel deserto del niente partite con zainetti da 25 litri in cui riuscite a far stare tutto.
Li mortacci vostra, come fate?

Io sto preparando un'uscita (una passeggiata) da due giorni... Ed ecco che ho riempito uno zaino grosso come una panda 4x4.

Metto tenda, sacco a pelo, stuoia e cambio di vestiti e già ho lo zaino che fa fatica a chiudersi.

A costo di farmi dare del babbeo, ma per favore qualcuno mi dà ripetizioni di zaino?

Ogni volta che vado su per un sentiero va a finire che sembro la vecchietta di Labyrinth, carico come un mulo, che viene superato da agili centosessantenni invalidi di guerra che cercano di non ridermi in faccia.

Insomma, ne va della mia dignità.



Per fare un esempio: uscita di due giorni a Prali (circa 2400 metri slm)==> zaino Salewa kailua II 80 litri
-tenda micra II
-sacco a pelo
-materassino
-cambio completo
-poncho
-gavetta e fornello
-carta, luce, coltello, kit soccorso, telefono da lancio, libro, borraccia, taccuino.
-cibo

Tutta 'sta roba ci sta a malapena. Mi viene il dubbio che io non sappia usare uno zaino.
 
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Materassino e tends fuori, in 60 litri dovrebbe starci tutto.
Il materassino si potrebbe lasciare a casa .... fa un bel po di volume
 
Anche io alle prese con lo zaino tra poco per una settimana in val di Fassa.

Un consiglio sull'argomento visto che siete più esperti di me sicuramente, io ho scoperto la montagna in estate solo l'anno scorso.

Secondo voi meglio portare una mantellina/poncho o un kway classico, quello che si lega in vita per intenderci?

Consigliate di portare anche i pantaloni impermeabili della kway o non sono necessari?
 
La tematica sollevata da Mattia di tanto in tanto tocca eccome anche a me ...
... spesso mi ci trovo con le cerniere tirate quasi che saltano, i cordini con roba appesa dappertutto che non so più dove mettercela tanto da ciondolare ogni passo e rimbalzare dappertutto quasi da scombussolare la camminata ... e allora a stringere, compensare , bilanciare, ottimizzare pesi e volumi con algoritmi da missione spaziale ! ;)

Eppure c'e' gente che riesce farci stare accessori multimediali con cannoni fotografici lunghi 1 metro oltre alle suddette comodità per bivaccare, materiale da sicura x affrontare pareti rocciose e glaciali e chi più ne ha più ne metta ...
E lo stoccaggio del cibo in più giorni , anche quello è un bel mistero ... tanto da farmi venire il dubbio di essermi perso per strada il lancio di qualche innovativa stampante 3D da trekking che sforna panini imbottiti nonchè primi e secondi piatti già pronti e fumanti da consumare all'istante interfacciata wi-fi con smartphone di ultimissima generazione dai quali si digita il menù della giornata ... :rofl::biggrin:
 
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E lo stoccaggio del cibo in più giorni , anche quello è un bel mistero ... tanto da farmi venire il dubbio di essermi perso per strada il lancio di qualche innovativa stampante 3D da trekking che sforna panini imbottiti nonchè primi e secondi piatti già pronti e fumanti da consumare all'istante interfacciata wi-fi con smartphone di ultimissima generazione dai quali si digita il menù della giornata ... :rofl::biggrin:

togli tutte le confezioni originali! Io i cibi tipo buste li re-impacchetto sotto vuoto.
Il riso è un'ottima risorsa.
Poi son i farinacei tipo panini che giocano sul volume. "L'old school" impone di portarsi panini con insaccati. Io non li porto, o ne porto pochi giusto per il primo giorno. Per due giorni di trekking non ci son problemi, almeno un paio di panini, anche per la colazione col cioccolato, li porto. In trekking di più giorni è impensabile. Li sostituisco con bannock (miscela di farina, sale e lievito), pancakes oppure tortillas che son piatte e si impaccano bene.
Poi vado di cibi "densi" e calorici: salamini, patatine rotte e reimbustate, burro d'arachidi...
 
Per fare un esempio: uscita di due giorni a Prali (circa 2400 metri slm)==> zaino ferrino kailua II 80 litri
-tenda micra II
-sacco a pelo
-materassino
-cambio completo
-poncho
-gavetta e fornello
-carta, luce, coltello, kit soccorso, telefono da lancio, libro, borraccia, taccuino.
-cibo.

Ciao, io uso uno zaino da 35 l e anche io riesco a far entrare tutto a malapena.. Ma riesco a far entrare tutto perchè limito al minimo le cose indispensabili! Ti spiego.. La tenda è l'unica cosa che attacco fuori, dentro ci metto a partire dal fondo: sacco a pelo, materassino autogonfiante, felpa, guscio, 4 l di acqua, maglietta a maniche lunghe calzini e mutande, kit soccorso, cappello, cibo.. Nelle tasche laterali metto torcia e coltello.. Non porto fornellino e gavette perchè per stare una notte sono un peso inutile, mi porto un mezzo kg di pane e scatolette di tonno e carne oltre a qualche merendina e frutta secca.. In questo modo ho tutti i macronutrienti e le calorie indispensabili per affrontare la salita senza dover portare peso inutile. Non so tu che intendi per ricambio, forse porti il pigiama oppure un pantalone in più.. Porta solo cose che userai al 100% altrimenti evitale perchè quella che dovrebbe essere una salita piacevole può diventare una brutta esperienza.. La prima volta io portai dietro 2/3 felpe, un asciugamano e tutte altre cose inutili che non usai che mi fecero andare a velocitá lumaca mentre i miei amici dovevano aspettarmi e la ricordo come un esperienza traumatica..
 
4 l d'acqua + sacco a pelo già a occhio e croce dovrebbero riempire tutto uno zaino da 35 l! Anch'io resto ammirato e stupefatto, per non dire incredulo dall'abilità di certe persone (tante) che scrivono di stipare in così piccoli volumi anche scatolette, filoni di pane etc. e magari stando sotto i 7/8 kg. E poi non capisco come sia possibile non comprendere anche un pile e un guscio visto il tempo sempre imprevedibile della montagna.
 
Imparare dai francesi: baguette tassativamente fuori :D
Grande famiglia transalpina supertecnica in tutto (anche nella pagnotta: in vista perchè non si dica che si nascondono barrette) si prepara per la salita a 3208 metri
meditate gente :)
nm_115.JPG
Vedi l'allegato 73703
 
Dunque i miei tre giorni boschivi, quindi con camminate e allestimento campo funzionano così:

- Zaino 35L

- Attacco sotto tarp e amaca (l'amaca entra bene con la sua sacca dentro quella del tarp), di lato il modulo in cfc di deca e la coperta.

lo zaino ha 4 tasche che vanno da quella principale grande, ad una media, ad una piccola con una piccolissima in cima (si tratta del classico zainetto tipo militare), ecco come le riempio.

- In quella piccolissima in alto tengo frontale e bussola, se la ho anche la macchinetta foto.

- Nella tascona: kit primo soccorso in una tasca a cerniera, un giacchino impermeabile, cambio maglietta e calzini, a seconda del tempo un'ulteriore maglioncino leggero in lana. Nella retina che c'è sempre nella tascona tengo 3 spezzoni di cordino che uso per l'amaca ed il tarp, più un quarto per esigenze varie), sega a telaio smontata e se il tipo di uscita lo richiede accetta bacho da 800g. a questo punto rimane un po di spazio per una busta di riso o farro di quelli da scaldare una decina di minuti ed un piatto di alluminio. Il piatto poggia sullo schienale interno dello zaino e ci appoggio dentro le buste, così guadagno spazio, così avanza anche un minimo spazio.

- nella tasca media scatolina emergenza e pacco di tabacco riempito di esche (corteccia di betulla, soprattutto e un po di erba secca), monocolo, tazza di metallo che chiamo "la mia dispensa" infatti dentro ci tengo le posate ripiegabili una pallina tipo sorpresa ovetto kinder con dentro il sale ed un flaconcino con l'olio (questi ultimi due smarriti durante l'ultima uscita con amici, ma si rimedia facile), avanza spazio per un altro po di cibo, generalmente riempito in parte con sacchettini di frutta secca tipo noci e mandorle.

- Nella tasca piccola la borraccia osperey 58 con la sua gavetta in acciaio, ci entrana precisa precisa.

- Appesi davanti allo zaino 3 moschettoni.

Il gioco sta nell'appendere bene le cose fuori in modo che non si muovano e che rendano accessibili le tasche.
 
Per un solo weekend, o più, non portate cambi!!!!
l'omo ha da puzzà, o come si dice.
Fidatevi è roba inutile.
Per il week end, in uscite anche tardo invernali, porto solo quello che ho addosso e in più termica (maglia e calzamaglia) e calze calde per dormire.

Adesso che siamo stati a nord in Norvegia, per 15 giorni di trekking in tenda, ci siamo portati come cambi (oltre quello che avevamo addosso, esclusa la sopracitata lista per la notte):

- Una maglietta sintetica a maniche corte
- 2 paia di mutande (alla fine uno non è stato mai usato)
- 2 paia di calzini extra da trekking (uno non è stato mai usato)

Morale, basta solo un cambio di biancheria. Quando si lava la roba sporca si mette ad asciugare attaccata allo zaino (io a volte me la metto addosso bagnata, asciuga in pochissimo in questo modo), e si mette quello che si ha di pulito.
Non serve nulla di più.
 
Mi chiedo e vi chiedo, se non è meglio avere uno zaino da 60 l per un' uscita da più giorni, piuttosto che uno da 35/40 l a cui devi appendere mille cose che rischi si slaccino, si forino tra i rovi o comunque che ti sbilsciano maggiormente rispetto al caso in cui lo zaino contiene tutto al suo interno?
 
Concordo anch'io sul 60 litri (o +) ma la pigrizia la fa da padrone tanto che negli anni scorsi ero arrivato ad elaborare la teoria del bastian contrario:
- gite brevi con zaino grosso e spezzate in più giorni
- gite lunghe con due/tremila metri di dislivello veloci ed in giornata e con zaino piccolo

Lo sapevo che questa discussione avrebbe scatenato un putiferio, lo sapevooooo ... ;)

g
 
Mi chiedo e vi chiedo, se non è meglio avere uno zaino da 60 l per un' uscita da più giorni, piuttosto che uno da 35/40 l a cui devi appendere mille cose che rischi si slaccino, si forino tra i rovi o comunque che ti sbilsciano maggiormente rispetto al caso in cui lo zaino contiene tutto al suo interno?
A mio modesto avviso, la risposta è si! Meglio un 60 lt con tutto dentro.
 
sicuramente meglio tenere tutto nello zaino, però il materiale legato fuori se sistemato bene non da particolari problemi, se non quello di impigliarsi in eventuali passaggi angusti. Che il materiale si slacci o si allenti, se i nodi son fatti bene la vedo dura, ma è pur vero che in uno zaino stipato al massimo una certa tolleranza e quindi un certo aggiustamento autonomo del materiale ci sarà, quindi prima di appendere le cose fuori conviene caricarsi il sacco e "maltrattarlo" un po, in modo che tutto vada al suo postoe si possano effetuare legature efficaci. In questo modo anche svuotando in parte lo zaino (ad esempio prendendo la giacca sul fondo) il materiale fuori starà al suo posto.

Io ho 2 zaini, questo da 35 che però secondo me va più verso i 30, ed un ortovox da 42L che uso per i trekking classici o se ho bisogno di più spazio. In realtà avevo puntato alcuni zaini più capienti, ma non ho quattrini e quindi mi destreggio con quel che ho, oltretutto il bisogno aguzza l'ingegno :)
 
Si fa, si fa! I coltellazzi li porto alla cintura, sia il vic che il lama fissa, tanto dove capito generalmente son solo io e non ho problemi di passare da assassino boschivo :) Riguardo allo spazio in primavera/estate/autunno portando solo la coperta si risparmia, idem con il tarp al posto della tenda, in inverno con il saccoletto uso l'ortovox, poi non avendo sostanzialmente cambi (solo calzini come dicevo e se la stagione è incerta un maglioncino) si risparmia altro spazio
 
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