Dati
Data: martedì 25 e mercoledì 26 agosto 2015
Località: Alpi Pennine, Vallese, CH
Località di partenza ed arrivo: Saas Grund
Tempo di percorrenza: 2h + 7h
Grado di difficoltà: E + PD
Descrizione delle difficoltà: ghiacciaio molto crepacciato, ripido fino a 40°
Dislivello in salita: 750 mt. + 900 mt.
Quota massima: Weissmies 4017 mt.
Accesso stradale: da Milano via passo del Sempione a Brig, poi dopo Visp prendere per Saas Fee fino a Saas Grund -4 ore circa-
Descrizione
Per il terzo anno consecutivo un gruppo di amici (appassionati di montagna) conosciutisi su questo forum attraversano mezza Italia per cercare sulle Alpi l'aria fine dei 4000.
E, dopo Castore e Roccia Nera, sconfinamento in Svizzera nella valle di Saas per fare conoscenza con i numerosi giganti che fanno da contorno alla Saastal, appunto.
Per l'occasione siamo in sei, sei amici di un gruppo che frequenta regolarmente gli Appennini centrali, oltre al sottoscritto ci sono:
Andrea (Bjorn), Flavio (Berserker), Lisa (Lisa 82), Andrea (il mitico Henry Thoreau) e Francesco (Gerifalco).
La salita
Da Saas Grund si può salire in cabinovia fino alla stazione di Hohsaas dove c'è un ristorante allestito anche da albergo/rifugio ( 75€ la mezza pensione 8€ un litro d'acqua da una spillatrice!), io ho preferito scendere alla stazione intermedia di Kreutzboden, da dove in due ore con un comodo sentiero che passa per la storica Weissmieshutte e le piste da sci, si arriva ad Hohsaas 3142 mt.
Nel pomeriggio, mentre io arrivo al rifugio ed i miei amici si "riscaldano" sulla vicina e tosta ferrata dello Jeginhorn, le nubi si diradano e scoprono un incredibile panorama di montagne e ancora montagne, e per ultimo la nostra meta di domani, il Weissmies.
Dal rifugio si scende fino ad incrociare la morena del ghiacciaio, poi una ventina di minuti su rocce e sfasciumi detritici, prima di mettere piede sul Triftgletscher, molto crepacciato nella zone bassa.
Sul ghiacciaio si sale sulla sx guadagnando poca quota e zigzagando tra gli innumerevoli crepacci dall'apparenza non proprio innocua (uno molto piccolo con un ponticello spesso una trentina di cm. e' il piu' brutto: da un buco guardo dentro e scopro un baratro come un centro comm.le), si arriva sotto l'impressionante parete NO dove inizia il pezzo più complicato della via ( seracchi come palazzi).
Niente di che ma su di una parete ripida e bucata occorrono piede fermo e massima concentrazione per superare una cinquantina di metri e sbucare su di un tratto dolce alla cui fine si attacca un pezzo molto ripido ed anche abbastanza lungo, che oltre a portarci al sole, ci conduce alla pronunciata sella a 3820 mt.
Panorama molto bello ed a sx la cresta che ci porterà in vetta ancora in ombra, anch'essa con tratti intorno a 40° di pendenza.
Solo Lisa non raggiunge la cima ed anzi preferisce aspettarci a meta' via (giornata stupenda e senza vento) per via di problemi fisici.
La discesa per la stessa via richiede ancora attenzione, e velocità nell'attraversamento della zona seraccata. In definitiva bella salita, non lunga e senza passaggi tecnici, ed in ambiente glaciale veramente molto bello;
non si tratta pero' di una semplice passeggiata, seracchi e crepacci rappresentano veri pericoli oggettivi.
Però per il mio tredicesimo 4000 non poteva andare meglio
Saluti a tutti
Giuseppe
Le mie foto su https://picasaweb.google.com/117439...es4023Mt2526082015?authuser=0&feat=directlink
Data: martedì 25 e mercoledì 26 agosto 2015
Località: Alpi Pennine, Vallese, CH
Località di partenza ed arrivo: Saas Grund
Tempo di percorrenza: 2h + 7h
Grado di difficoltà: E + PD
Descrizione delle difficoltà: ghiacciaio molto crepacciato, ripido fino a 40°
Dislivello in salita: 750 mt. + 900 mt.
Quota massima: Weissmies 4017 mt.
Accesso stradale: da Milano via passo del Sempione a Brig, poi dopo Visp prendere per Saas Fee fino a Saas Grund -4 ore circa-
Descrizione
Per il terzo anno consecutivo un gruppo di amici (appassionati di montagna) conosciutisi su questo forum attraversano mezza Italia per cercare sulle Alpi l'aria fine dei 4000.
E, dopo Castore e Roccia Nera, sconfinamento in Svizzera nella valle di Saas per fare conoscenza con i numerosi giganti che fanno da contorno alla Saastal, appunto.
Per l'occasione siamo in sei, sei amici di un gruppo che frequenta regolarmente gli Appennini centrali, oltre al sottoscritto ci sono:
Andrea (Bjorn), Flavio (Berserker), Lisa (Lisa 82), Andrea (il mitico Henry Thoreau) e Francesco (Gerifalco).
La salita
Da Saas Grund si può salire in cabinovia fino alla stazione di Hohsaas dove c'è un ristorante allestito anche da albergo/rifugio ( 75€ la mezza pensione 8€ un litro d'acqua da una spillatrice!), io ho preferito scendere alla stazione intermedia di Kreutzboden, da dove in due ore con un comodo sentiero che passa per la storica Weissmieshutte e le piste da sci, si arriva ad Hohsaas 3142 mt.
Nel pomeriggio, mentre io arrivo al rifugio ed i miei amici si "riscaldano" sulla vicina e tosta ferrata dello Jeginhorn, le nubi si diradano e scoprono un incredibile panorama di montagne e ancora montagne, e per ultimo la nostra meta di domani, il Weissmies.
Dal rifugio si scende fino ad incrociare la morena del ghiacciaio, poi una ventina di minuti su rocce e sfasciumi detritici, prima di mettere piede sul Triftgletscher, molto crepacciato nella zone bassa.
Sul ghiacciaio si sale sulla sx guadagnando poca quota e zigzagando tra gli innumerevoli crepacci dall'apparenza non proprio innocua (uno molto piccolo con un ponticello spesso una trentina di cm. e' il piu' brutto: da un buco guardo dentro e scopro un baratro come un centro comm.le), si arriva sotto l'impressionante parete NO dove inizia il pezzo più complicato della via ( seracchi come palazzi).
Niente di che ma su di una parete ripida e bucata occorrono piede fermo e massima concentrazione per superare una cinquantina di metri e sbucare su di un tratto dolce alla cui fine si attacca un pezzo molto ripido ed anche abbastanza lungo, che oltre a portarci al sole, ci conduce alla pronunciata sella a 3820 mt.
Panorama molto bello ed a sx la cresta che ci porterà in vetta ancora in ombra, anch'essa con tratti intorno a 40° di pendenza.
Solo Lisa non raggiunge la cima ed anzi preferisce aspettarci a meta' via (giornata stupenda e senza vento) per via di problemi fisici.
La discesa per la stessa via richiede ancora attenzione, e velocità nell'attraversamento della zona seraccata. In definitiva bella salita, non lunga e senza passaggi tecnici, ed in ambiente glaciale veramente molto bello;
non si tratta pero' di una semplice passeggiata, seracchi e crepacci rappresentano veri pericoli oggettivi.
Però per il mio tredicesimo 4000 non poteva andare meglio
Saluti a tutti
Giuseppe
Le mie foto su https://picasaweb.google.com/117439...es4023Mt2526082015?authuser=0&feat=directlink