Dati
Data: 26/10/2014
Regione: Valle d'Aosta
Località di partenza: Verrand (fraz. di Pré-Saint Didier), 1270m
Località di arrivo: Morgex 980m
Tempo di percorrenza: 9h
Chilometri: una ventina, non so
Grado di difficoltà: E
Dislivello in salita: 1700m
Dislivello in discesa: 2000m
Quota massima: 2930m
Descrizione
È tanto tempo che non scrivo una relazione di una mia uscita. Voglio ricominciare da questa bellissima escursione di (ormai) un anno fa o poco meno, nel pieno dell'autunno valdostano. Gita remunerativa e faticosa, condotta in solitaria sino alla cima e poi in compagnia di un altro solitario al rientro.
Il 26 ottobre 2014 è una domenica da sogno, con cielo sereno e aria frizzantina. L'autunno procede a passi lenti e la mitezza di settembre prima e di ottobre poi consente ai larici di assumere lentissimamente una colorazione dorata che manterranno sino a metà novembre, all'arrivo della prima seria nevicata stagionale.
L'obbiettivo della giornata è compiere un anello partendo dal luogo dove abito (Verrand), salendo in cima alla Tête de Liconi (2930m) che incombe proprio sopra casa e ridiscendere per un altro versante con una picchiata di 2000m verso Morgex.
Parto la mattina verso le 9:00 e imbocco il sentiero che da Verrand sale ripido attraverso un bosco misto di larici, abeti e latifoglie varie. Dopo poco a vista si amplia e mostra tutta l'imponenza del Monte Bianco che sovrasta il M. Chétif (2345m) e domina il paese di Courmayeur.
Verso sud-ovest è il M. Crammont (2730m) a svettare e relegare nell'ombra l'ameno Vallone d'Arp.
I colori d'autunno ormai tingono la flora tutt'intorno ma anche la fauna non è da meno visto che incontro alcuni camosci in livrea insolitamente scura, quasi nera (purtroppo non sono riuscito a fotografarli).
Verso sud dove troviamo la Valle di La Thuile.
Da 2000m di quota, di nuovo la conca di Courmayeur (1220m), il M. Chétif e la vetta del M. Bianco, insieme a molte cime satelliti.
Dietro una betulla variopinta spuntano l'Aiguille des Glaciers (3801m) e le Aiguilles de Tré-la-Tête (3923m), ai margini occidentali del Massiccio del Bianco e proiettate verso la Francia.
Raggiunto un panoramico bivio a quota 2024m presso la baita di Piagnoley, si ridiscende ai 1951m di Tirecorne, villaggio in bella posizione sopra la conca di Courmayeur.
M. Bianco, un comignolo e... il M. Maudit (4468m) nel buco.
Superato Tirecorne, si traversa sul versante settentrionale del monte, freddo e ombroso, dal quale si apre la vista verso Les Grandes Jorasses (4208m) che spuntano oltre la gobba del Mont de la Saxe.
In alto spunta il Col Liconi (2671m) che devo raggiungere con ripido percorso.
Continuando a salire la vista verso il Massiccio del M. Bianco si fa sempre più ampia.
Da destra arriva un altro sentiero, sempre proveniente da Tirecorne.
Arrivato al Col Liconi, verso sud scende il vallone omonimo alla cui testata è presente il famoso Lac Liconi (2555m).
Dal colle, piegando a sud si prosegue verso la Testa di Liconi. L'ultimo tratto si svolge in un versante esposto a nord-est, coperto dun po' di neve caduta nei giorni precedenti. Un laghetto gelato a 2800m testimonia il clima rigido delle alte quote.
Dopo una mezz'oretta dal colle si giunge in cima dove esiste la costruzione del Bivacco Pascal. Potrebbe essere una buona idea passarvi una notte prima o poi...
Il panorama dalla cima è spaziale a 360°. Domina la scena ovviamente il Massiccio del Monte Bianco ma interessanti sono anche le vedute verso sud e verso il Piccolo S. Bernardo.
Poco sotto la cima c'è una colonia di stambecchi a prendere il sole.
La discesa verso Morgex avviene per il versante sud, di tutt'altro genere: erboso, assolato e ripido. Da questo versante d'inverno scendono valanghe anche imponenti che raggiungono il fondovalle, percorrendo quasi 2000m di dislivello. Nel 1999 a seguito di una valanga enorme alcune case di una frazione di Morgex furono danneggiate e una donna morì sotto le macerie del proprio tetto.
Ultima foto lungo il percorso di discesa. Sullo sfondo Grivola e Gran Paradiso.
Dalla cima in un'oretta e tre quarti si arriva a Morgex. Poi rimedio un passaggio e sono a casa, sempre più convinto che questa sia la migliore stagione per camminare sui monti.
Data: 26/10/2014
Regione: Valle d'Aosta
Località di partenza: Verrand (fraz. di Pré-Saint Didier), 1270m
Località di arrivo: Morgex 980m
Tempo di percorrenza: 9h
Chilometri: una ventina, non so
Grado di difficoltà: E
Dislivello in salita: 1700m
Dislivello in discesa: 2000m
Quota massima: 2930m
Descrizione
È tanto tempo che non scrivo una relazione di una mia uscita. Voglio ricominciare da questa bellissima escursione di (ormai) un anno fa o poco meno, nel pieno dell'autunno valdostano. Gita remunerativa e faticosa, condotta in solitaria sino alla cima e poi in compagnia di un altro solitario al rientro.
Il 26 ottobre 2014 è una domenica da sogno, con cielo sereno e aria frizzantina. L'autunno procede a passi lenti e la mitezza di settembre prima e di ottobre poi consente ai larici di assumere lentissimamente una colorazione dorata che manterranno sino a metà novembre, all'arrivo della prima seria nevicata stagionale.
L'obbiettivo della giornata è compiere un anello partendo dal luogo dove abito (Verrand), salendo in cima alla Tête de Liconi (2930m) che incombe proprio sopra casa e ridiscendere per un altro versante con una picchiata di 2000m verso Morgex.
Parto la mattina verso le 9:00 e imbocco il sentiero che da Verrand sale ripido attraverso un bosco misto di larici, abeti e latifoglie varie. Dopo poco a vista si amplia e mostra tutta l'imponenza del Monte Bianco che sovrasta il M. Chétif (2345m) e domina il paese di Courmayeur.
Verso sud-ovest è il M. Crammont (2730m) a svettare e relegare nell'ombra l'ameno Vallone d'Arp.
I colori d'autunno ormai tingono la flora tutt'intorno ma anche la fauna non è da meno visto che incontro alcuni camosci in livrea insolitamente scura, quasi nera (purtroppo non sono riuscito a fotografarli).
Verso sud dove troviamo la Valle di La Thuile.
Da 2000m di quota, di nuovo la conca di Courmayeur (1220m), il M. Chétif e la vetta del M. Bianco, insieme a molte cime satelliti.
Dietro una betulla variopinta spuntano l'Aiguille des Glaciers (3801m) e le Aiguilles de Tré-la-Tête (3923m), ai margini occidentali del Massiccio del Bianco e proiettate verso la Francia.
Raggiunto un panoramico bivio a quota 2024m presso la baita di Piagnoley, si ridiscende ai 1951m di Tirecorne, villaggio in bella posizione sopra la conca di Courmayeur.
M. Bianco, un comignolo e... il M. Maudit (4468m) nel buco.
Superato Tirecorne, si traversa sul versante settentrionale del monte, freddo e ombroso, dal quale si apre la vista verso Les Grandes Jorasses (4208m) che spuntano oltre la gobba del Mont de la Saxe.
In alto spunta il Col Liconi (2671m) che devo raggiungere con ripido percorso.
Continuando a salire la vista verso il Massiccio del M. Bianco si fa sempre più ampia.
Da destra arriva un altro sentiero, sempre proveniente da Tirecorne.
Arrivato al Col Liconi, verso sud scende il vallone omonimo alla cui testata è presente il famoso Lac Liconi (2555m).
Dal colle, piegando a sud si prosegue verso la Testa di Liconi. L'ultimo tratto si svolge in un versante esposto a nord-est, coperto dun po' di neve caduta nei giorni precedenti. Un laghetto gelato a 2800m testimonia il clima rigido delle alte quote.
Dopo una mezz'oretta dal colle si giunge in cima dove esiste la costruzione del Bivacco Pascal. Potrebbe essere una buona idea passarvi una notte prima o poi...
Il panorama dalla cima è spaziale a 360°. Domina la scena ovviamente il Massiccio del Monte Bianco ma interessanti sono anche le vedute verso sud e verso il Piccolo S. Bernardo.
Poco sotto la cima c'è una colonia di stambecchi a prendere il sole.
La discesa verso Morgex avviene per il versante sud, di tutt'altro genere: erboso, assolato e ripido. Da questo versante d'inverno scendono valanghe anche imponenti che raggiungono il fondovalle, percorrendo quasi 2000m di dislivello. Nel 1999 a seguito di una valanga enorme alcune case di una frazione di Morgex furono danneggiate e una donna morì sotto le macerie del proprio tetto.
Ultima foto lungo il percorso di discesa. Sullo sfondo Grivola e Gran Paradiso.
Dalla cima in un'oretta e tre quarti si arriva a Morgex. Poi rimedio un passaggio e sono a casa, sempre più convinto che questa sia la migliore stagione per camminare sui monti.