Escursione Alpi Liguri - Monte Antoroto (2144) da Valdinferno (CN)

Dati

Data: 07/10/2015
Regione e provincia: Piemonte, Cuneo
Località di partenza: Valdinferno (CN)
Località di arrivo: Valdinferno (CN)
Tempo di percorrenza:
Chilometri: 14
Grado di difficoltà: E
Descrizione delle difficoltà: La presenza della neve, foglie e fango lungo il sentiero che conduce alla vetta del Monte ha reso questa parte del percorso particolarmente insidioso sopratutto nella fase di discesa. Sulla via del ritorno alcuni tratti del sentiero erano invasi dalle acque di ruscellamento.
Periodo consigliato:
Segnaletica: presente, ma nel tratto che conduce dal Rifugio Savona a Colla Bassa il sentiero e la segnaletica non sono sempre evidente.
Dislivello in salita: 930 mt
Dislivello in discesa: 930 mt
Quota massima:2144 mt
Accesso stradale: Uscire dall'autostrada A6 a Ceva e proseguire fino a Garessio dopo averla superata seguire l'indicazione per Valdinferno che si raggiunge in circa 5 Km mediante una strada stretta.

Descrizione

Profilo
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Percorso
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Giunto a Valdinferno
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E' presente un parcheggio sotto la chiesa nella quale lascio l'auto.
Grazie a la bella giornata si riesce già ad ammirare il panorama
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Seguo la stradina in cemento che conduce a alle Case Mulattieri.
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Dopo l’ultima cascina in località Mulattieri (m. 1418)
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giro a destra per il sentiero che sale nel bosco di faggi per raggiungere Rifugio Savona
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All'uscita del bosco un cartello indica la direzione da seguire
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ma priva di dirigermi verso il rifugio vado a vedere i ruderi presenti dietro il cartello
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Proseguo quindi sui pascoli di Pian Bersi
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e giungo nei pressi del rifugio Savona
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Prima di giungere al rifugio un cartello indica la direzione per raggiungere il Monte Antoroto
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rispetto a quanto avevo pianificato decido di seguire l'indicazione, purtroppo questo sentiero porta in un area dove l'accesso è consentito solo ai proprietari del fondo, torno indietro e supero il rifugio (m. 1528).
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e faccio una foto al panorama
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e proseguo verso Colla Bassa
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Intravedo il cartello di Colla Bassa
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e lo raggiungo
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Prima di iniziare a salire fotografo la cima dell'Antoroto
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proseguo quindi lungo l'esile traccia che, con uno stretto e ripidissimo zig-zag tra erba e roccette, sale lo sperone nord-est dell’Antoroto, dopo il primo tratto il sentiero si presenta così
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finisce la parte innevata ed si vede la vetta.
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Arrivato in vetta
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fotografo i panorami
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Scendo lungo il sentiero
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Arrivato a Colla Bassa mi dirigo verso Valdinferno seguendo l'itinerario che passa per il vallone del Rio della Bura.
Alcune foto:
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incontro alcuni tratti di sentiero invasi dall'acqua
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mi ricongiungo quindi con il percorso dell’andata a Case Mulattiera da dove raggiungo il parcheggio della chiesa.
 
Grazie per la visita e gli apprezzamenti.

Complice la bella giornata, l'ambiente naturale stupendo e non ultimo la cordialità dei abitanti di Valdinferno che ho incontrato è stata un escursione molto appagante.
 
L'Antoroto è un monte molto significativo per me: per anni l'ho visto tutte le mattine affacciandomi alla finestra (e anche adesso quando torno da quelle parti in roulotte è il primo a darmi il buon giorno :)). Ovviamente l'ho anche salito diverse volte per diverse vie ;).

È stato bello poterlo riammirare in veste autunnale.

Grazie particolari e complimenti :).
 
L'Antoroto è un monte molto significativo per me: per anni l'ho visto tutte le mattine affacciandomi alla finestra (e anche adesso quando torno da quelle parti in roulotte è il primo a darmi il buon giorno :)). Ovviamente l'ho anche salito diverse volte per diverse vie ;).

È stato bello poterlo riammirare in veste autunnale.

Grazie particolari e complimenti :).


Grazie per il bel reportage! E' un monte che non conosco (ancora), un motivo in più per tornare nel bellissimo cuneese.

Ma che strana architettura ha il rifugio Savona? :roll:

Grazie a voi per la visita e l'apprezzamento.

Confesso di essere innamorato delle Alpi del Cunese.
Impegni vari permettendo, spero di riuscire a fare qualche altro giro tra le Alpi Liguri e Marittime la prossima estate.

Effitivamente la struttura del rifugio Savona è particolare.
 
Mi stavo riguardando le foto in modo particolare quella dove si vede il Pizzo di Ormea, Roccate, Conoia e Mongioie con il Ciauiera in primo piano e il passo detto "Colla dei Termini" che costituiva una grande via di comunicazione tra l'alta valle Corsaglia e la val Tanaro e mi viene in mente quando negli anni 30 e 40 del secolo scorso vere e proprie orde di ragazze montagnine (tra le quali mia madre) la attraversavano ogni inizio inverno per venire a raccogliere le olive in Liguria.
Viaggio a piedi di circa 12/18 ore, dormendo in fienili, fino ad Ormea dove si sperava di salire su un qualche raro autocarro che scavalcando il Colle di Nava le portasse nei paesini vicino ad Imperia.
Si racconta che in inverno il paese di Dolcedo raddoppiasse gli abitanti a causa di queste giovani lavoratrici piemontesi quindi immagino si trattasse di circa 2000 persone.
Molte di loro, per sfuggire agli stenti della dura vita di montagna, cercarono di sposarsi e quindi stabilirsi in Liguria.
Scusate lo sfogo nostalgico :cry: ma per me queste montagne sono anche questo.
 
A me invece ricorda le punte e i campi speleo al Manolino o nelle Casere degli Stanti. Per combinazione, anche noi cercavamo la via che portasse in val Corsaglia (Mottera), solo che noi la cercavamo sotto terra :).

Interessante la testimonianza di tua madre, oltre alla "via del sale" anche quella (in senso inverso) "delle olive" :).
 
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