- Parchi del Lazio
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- Parco Regionale dei Monti Simbruini
Negli ultimi tempi ho condiviso davvero poco (quasi niente) le mie uscite.
Ma non potevo non condividere l'uscita di sabato scorso per le emozioni e soprattutto per il senso di libertà che mi ha regalato.
Si è trattato della mia prima in invernale sul Viglio: ormai ci sono salito in tutte le stagioni e da vari versanti. Ma per fortuna le alternative non sono ancora finite
Partenza classica dal Valico di Sant'Antonio, da dove in breve si raggiunge Fonte della Moscosa: da qui si prende un sentiero che taglia a mezza costa il versante che da su Filettino. Eravamo alla ricerca di un canalino da risalire.
Il canale a tratti sembrava quasi un canyon, molto suggestivo.
Purtroppo ad un certo punto siamo stati costretti ad uscirne per le condizioni che abbiamo trovato e non è più stato possibile rientrarci.
L'ascesa prosegue a ritmo costante, unica difficoltà le condizioni pessime della neve che oltre a farci faticare non poco, in alcuni casi non garantivano nemmeno sicurezza sufficiente. Qualche tratto di pendenza maggiore ci ha impegnato anche fisicamente.
In questa foto si intravede in primo piano il Cotento e l'Anti Cotento. Dietro il Tarino.
Sbuchiamo nei pressi della fine del canale, poco sotto il sentiero che porta al Viglio. Comincia ad aprirsi il panorama, la giornata è fantastica e siamo stati davvero fortunati.
Impossibile non fermarsi ad ogni passo per ammirare il panorama: mi dimentico della stanchezza.
Puntiamo verso la statua di San Giovanni: la vetta del Viglio è a portata di mano. Ma sono davvero stanco e devo conservare le energie per il rientro. Non voglio strafare e per oggi mi accontento, anzi: sono stato ripagato ben oltre le aspettative.
Breve pausa e qualche scatto: il panorama si allarga.
La Majella:
Sua Maestà:
Il Velino:
E' dura ripartire sapendo di lasciare questo paradiso.
Mettere un piede davanti all'altro mi ha richiesto un sforzo mentale non indifferente.
Ormai fermarsi a fare qualche fotografia è solo una scusa per ritardare il più possibile l'inevitavile rientro a casa..
La statua di San Giovanni vista da sotto:
Qualche scorcio tra le rocce:
La cresta:
Il circolo glaciale:
Qualche altro scatto della discesa:
Classica fermata per chi frequenta il Viglio:
Ormai la giornata vole al termine donandoci, come se non bastasse, uno meraviglioso tramonto:
E infine quasi alla macchina alzo gli occhi e scopro questa scritta che non avevo mai visto (di li ci ero passato solo di notte ):
Ma non potevo non condividere l'uscita di sabato scorso per le emozioni e soprattutto per il senso di libertà che mi ha regalato.
Si è trattato della mia prima in invernale sul Viglio: ormai ci sono salito in tutte le stagioni e da vari versanti. Ma per fortuna le alternative non sono ancora finite
Partenza classica dal Valico di Sant'Antonio, da dove in breve si raggiunge Fonte della Moscosa: da qui si prende un sentiero che taglia a mezza costa il versante che da su Filettino. Eravamo alla ricerca di un canalino da risalire.
Il canale a tratti sembrava quasi un canyon, molto suggestivo.
Purtroppo ad un certo punto siamo stati costretti ad uscirne per le condizioni che abbiamo trovato e non è più stato possibile rientrarci.
L'ascesa prosegue a ritmo costante, unica difficoltà le condizioni pessime della neve che oltre a farci faticare non poco, in alcuni casi non garantivano nemmeno sicurezza sufficiente. Qualche tratto di pendenza maggiore ci ha impegnato anche fisicamente.
In questa foto si intravede in primo piano il Cotento e l'Anti Cotento. Dietro il Tarino.
Sbuchiamo nei pressi della fine del canale, poco sotto il sentiero che porta al Viglio. Comincia ad aprirsi il panorama, la giornata è fantastica e siamo stati davvero fortunati.
Impossibile non fermarsi ad ogni passo per ammirare il panorama: mi dimentico della stanchezza.
Puntiamo verso la statua di San Giovanni: la vetta del Viglio è a portata di mano. Ma sono davvero stanco e devo conservare le energie per il rientro. Non voglio strafare e per oggi mi accontento, anzi: sono stato ripagato ben oltre le aspettative.
Breve pausa e qualche scatto: il panorama si allarga.
La Majella:
Sua Maestà:
Il Velino:
E' dura ripartire sapendo di lasciare questo paradiso.
Mettere un piede davanti all'altro mi ha richiesto un sforzo mentale non indifferente.
Ormai fermarsi a fare qualche fotografia è solo una scusa per ritardare il più possibile l'inevitavile rientro a casa..
La statua di San Giovanni vista da sotto:
Qualche scorcio tra le rocce:
La cresta:
Il circolo glaciale:
Qualche altro scatto della discesa:
Classica fermata per chi frequenta il Viglio:
Ormai la giornata vole al termine donandoci, come se non bastasse, uno meraviglioso tramonto:
E infine quasi alla macchina alzo gli occhi e scopro questa scritta che non avevo mai visto (di li ci ero passato solo di notte ):