Sempre piu vegani e vegetariani.

I biocrociati del dio vegano
struggendo il pianeta ma an-
che come si possa aspirare a un
mondo fatto di giustizia, com-
passione, sostenibilità – valori
che i vegani attribuiscono uni-
camente a se stessi – anche da
un punto di vista non vegano.
» ELISABETTA AMBROSI
Chi si è stupito dell’as-
salto di una quindici-
na di vegani al risto-
rante di Carlo Cracco
al grido di “Cracco assassino”
(perché reo di aver cucinato
un piatto a base di piccione nel
corso della trasmissione Ma-
sterchef), non è forse un habi-
tué delle librerie. Infatti da
qualche tempo a questa parte,
queste ultime sono popolate
da romanzi per lo più ironici
con protagonisti vegani che
tentano di convertire il carni-
voro di turno alla propria, su-
periore, religione.
E SOPRATTUTTO tocca un
LA REPLICA
DELLO CHEF
Il veganesimo?
Oggi c’è vento,
domani sarà nuvoloso
e dopodomani chissà
Cucino carne da 35
anni, non smetterò
per gli animalisti
DIETRO L’IRONIA, però, si na-
sconde il tragico e cioè un con-
flitto di civiltà ormai plateal-
mente in atto: non tanto, ba-
nalmente, tra carnivori e vega-
ni, ma tra chi mangia per vive-
re – e pure si interroga su ciò
che mangia, di tanto in tanto, e
modifica la sua alimentazione
di conseguenza –, e chi lette-
ralmente vive per mangiare,
perché ha fatto del veganesi-
mo una vera e propria religio-
ne, con conseguente visione
manichea del mondo e relativi
sistematici tentativi di evan-
gelizzare le persone intorno a
sé.
Il veganesimo, chi conosce
un vegano lo sa, è molto più che
un modo di nutrirsi: è una vi-
sione del mondo, un culto,
un’ascesi progressiva e inarre-
stabile in ogni ambito di vita.
LA MARGHERITA
Una manifestazione di vegani a favore dei diritti degli animali
Il resto è impuro
Il compromesso
è impossibile,
l’unica via per salvare
il pianeta è la loro
L’opzione offerta a chi vegano
non è da parte di questi nuovi
biocrociati non è mai il com-
promesso – che non esiste –
ma una conversione radicale,
con sistematica spoliazione di
tutto ciò che apparteneva al
passato. Il dialogo di fatto è im-
possibile, o lo è purché si arrivi
alle medesime conclusioni sul
veganesimo radicale come u-
nica strada per salvare il pia-
neta dalla rovina (in questo
senso è anche un’escatologia).
Ed è per questo, con le dovute
eccezioni, che i vegani sono
sostanzialmente intolleranti e
spesso verbalmente violenti.
Basta postare qualcosa sul
web che sia contrario al vega-
nesimo per ricevere centinaia
di insulti, oppure, quando va
bene, commenti pedagogici e
paternalisti e inviti a infor-
marsi sull’orrore che si cela
dietro una mozzarella di muc-
ca o un uovo fresco. Ma forse
perché sostenere la secolariz-
zazione è duro, e l’uomo ha bi-
sogno sempre di una fede, la
religione vegetariana sta rapi-
damente diventando senso
comune, se non moda.
COSÌ NON SOLO crescono ra-
pidamente i vegetariani, ma
tutti noi ci sentiamo ormai in
soggezione nel mangiare car-
ne o insaccati, nell’introdurre
nel nostro corpo del glutine,
nell’utilizzare zucchero bian-
co, nel mangiare frutta e ver-
dura non biologica. La cosa
non è un male in sé, se non fos-
se che l’unilateralità è soffo-
cante e cominciano a scarseg-
giare visioni del mondo alter-
native e altrettanto argomen-
tate. Ad esempio è un bene che
sia stato pubblicato in Italia
(da Sonzogno) un libro che ha
fatto molto scalpore negli Usa,
Il mito vegetariano, della fem-
minista ex vegana Leirre Kei-
th. L’autrice, che rivela di aver
ricevuto numerose minacce e
messaggi di odio, spiega non
solo come l’agricoltura stia di-
punto fondamentale: “Per
qualcuno che vive c’è qualcun
altro che deve morire, siamo
tutti predatori prima di diven-
tare prede”, e vale pure per noi
che da morti diventiamo cibo
per la terra. Si può anche non
essere d’accordo, ma il suo è
l’esempio di un pensiero che
rompe il senso comune e istilla
quanto meno alcuni dubbi. E
visto che l’alimentazione ri-
schia, ormai è chiaro, di diven-
tare la nuova metafisica, è be-
ne riprendere in mano la ri-
flessione di Weber tra etica
della convinzione, che fa rife-
rimento a principi assoluti
senza curarsi delle conse-
guenze, e etica della responsa-
bilità, che si cura del rapporto
tra mezzi e fini ma soprattutto
non è scevra da dubbi. Molti
vegani, mentre affermano di
incarnare la seconda, sono in-
vece soprattutto espressione
della prima, propria dei credi
religiosi. Altri, tra cui anche
vegani, hanno più dubbi che
certezze. E soprattutto non
convertono, ma al massimo
fanno appello alla forza mite e
silenziosa – e sempre vincente
– dell’esempio.​
 
S

Speleoalp

Guest
Vabbè io sono onnivoro convinto e non me ne pento e non mi sento "scorretto" con qualcosa e qualcuno.

Poi ognuno è libero di fare le "proprie scelte", se uno desidera essere vegetariano, vegano, crudista o altro buon per lui e fa bene a seguire ciò che lo rende a proprio agio.
Il problema, ma questo arriva da tutte le parti, che sia dal carnivoro, dal vegano o dal vegetariano è indifferente, quando si inizia a predicare che il proprio approccio, la propria filosofia siano "migliori, più rispettosi e via dicendo" verso X e X. mentre gli altri X e X. Basterebbe dire che ognuno segue le proprie volontà... punto.

Ad ognuno il suo, senza giudicare e criticare le scelte altrui.... in definitiva.

"Ovviamente diverso se uno fa certi discorsi e poi vive realmente in una tribù in mezzo all'Amazzonia, Borneo, Foresta....fuori da tutto e da tutto "

Bisognerebbe forse ritenere sbagliato il comportamento in natura e:
- dire al carnivoro di mangiare vegetali, perché è scorretto e brutto come fà?
- dire al vegetariano di mangiare carne, perché è scorretto e brutto come fa?
- dire all'onnivoro di decidere solo una delle risorse, perché è scorretto come fa?

Alla fine i grandi discorsi non reggono, gli animali sono esseri viventi, ma anche i vegetali.
Quindi meglio fare come meglio si crede nel rispetto degli altri e delle loro scelte senza fare grossi discorsoni da superiori.

Mh.....
 
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D

Derrick

Guest
Un conto sono le scelte "non violente" che sono rispettabili e un conto sono le seghe mentali.
Il Budda raccomandava ai suoi frati, durante la questua, di accettare inviti a mangiare anche se in tavola c'era carne, e di mangiare carne, per non offendere chi ospitalmente offre. Quindi anche per Budda il valore della "non violenza" del cibo veniva dopo rispetto ad altri valori, e alla situazione di fatto.

Poi naturalmente c'è sempre il letteralista invasato. Ci sono frati buddisti che filtrano l'acqua con un colino per essere sicuri di non mangiare frammenti di insetti che potrebbero trovarsi nell'acqua. Pippe mentali. Andrebbero informati sul fatto che ingerendo acqua mangiano una miriade di microbi VIVI!

Il vegano moderno è invasato come quei frati, ma è molto peggio, perché ha tutta la violenza e tutta la volontà di "raddrizzare i torti" tipica del mondo occidentale. Ora il vegano ti dice che sei un assassino perché mangi carne, domani si sentirà in dovere di spararti addosso per fermare l'eccidio. A furia di dirti assassino, si convincerà che assassino lo sei veramente. A furia di dirsi che la vita di un animale vale quanto quella di un uomo, si convincerà che la tua vita vale quanto quella di un cane, "anzi meno, perché il cane non è violento e tu sì".

Ero in Inghilterra tra l'89 e il '90 e ricordo un omicidio commesso da una organizzazione, l'ALF, Animal Liberation Front. Fecero un agguato a un ricercatore che faceva vivisezione e lo uccisero a colpi d'arma da fuoco per strada, stile BR.

La retorica aggressiva di questa gente va combattuta e ribattuta punto per punto. Gli assassini sono loro, oltre che spostati. Io boicotto i vegani. Se un ristorante fa ANCHE "cucina vegana" io mangio comunque altrove, perché questa gente non mi piace.

E si limitassero a non uccidere! Non raccolgono le uova perché è un furto fatto alle galline, non raccolgono il miele perché è un furto fatto alle api! Non indosserebbero cuoio neanche di animali morti per cause naturali. Malati pericolosi!
 
@Joker sempre contro quelli di sinistra èh?..fascistone!!!:rofl::rofl:

Comunque visto che siamo in tema faccio una precisazione : vegetarianesimo è una dieta , il veganismo è un movimento ma diventa sempre più un ideologia ..cioè i vegan sono vegetariani ma vegani
 
a essere pignoli, veganismo e' una visione piu' estrema di vegetarianismo: niente latticini e niente uova.

il problema non e' cosa uno pensa o cosa si sente di mangiare o di fare. ho qualche amico vegano, non ho problemi, uno o due pescano pure! il problema e' quando si passa il limite tra veganesimo e vegazzaresimo, tra animalismo e animalarismo. il problema sono le boiate di certi gruppi politicizzati e molto paraculati. il problema e' quando, da una parte o dall'altra, si smette di usare i neuroni. il problema e' quando si vuole imporre la propria ideologia, anche con la forza.

comunque, siccome giro molto per supermercati, il boom e' stato a inizio anno. ora siamo gia' in contrazione, a parte in un supermercato in tutti gli altri ho visto ridursi di molto gli scaffali di prodotti "veg".

personalmente, da onnivoro pescatore e all'epoca anche pseudocacciatore, a me rompe molto il fatto che ho visto atti di vero squadrismo in 5 o 6 col coltello in mano contro il classico nonno che va a pesca col nipotino, oppure contro gli studenti e ricercatori universitari, spesso per partito preso senza avere la minima idea di cosa facciano. quando invece c'e' da rompersi le scatole e andare a caccia dei bracconieri legati alle mafie dell'est, o recuperare animali in situazioni difficili o pericolose, questi supereroi spariscono, e tocca a noi pescatori e cacciatori. i pesci non sono pucciosi, o sono questi fanatici ad essere ipocriti?

EDIT: e lo ripeto, ho amici vegani con cui vado d'accordissimo. il problema non e' l'ideologia o cosa mangiano. il problema e' l'intolleranza, l'ignoranza e il fanatismo
 
Ti riferisci al famoso cuoco? Hanno fatto benissimo, tante me ne hanno dette quando ero piccolo perché ero vegetariano tanto se la tengano adesso che il vento è cambiato
 
C

ciclotore2

Guest
Onnivoro impenitente, senza preclusioni e paranoie alimentari di sorta. Ovviamente preferisco un bel sottofiletto ai ferri piuttosto che a minestroni e verdure lesse... De gustibus...
 
Io, da quanto ho capito, le motivazioni che spingono al veganesimo sono tre (qualcuno si ispira più ad una qualcuno più ad un'altra):

-Animalismo: non vogliono né uccidere né sfruttare gli animali.

-Salutismo: sono convinti che mangiare carne e derivati nuocia alla salute.

-Ambientalismo: ritengono che gli allevamenti, soprattutto quelli intensivi, siano dannosi per l'ambiente.

La prima motivazione mi tocca marginalmente. Non provo piacere nel sapere che la nostra sussistenza si poggi sulla morte di altri esseri viventi ma la ritengo una base dell'esistenza: qualsiasi casa o strada (che non sono realizzate per la semplice sopravvivenza innegabile ad ogni forma di vita ma sono, comprese quelle dei vegani, realizzate per comodità che ci "estrapolano" dal naturale processo naturale) uccide e toglie spazio vitale a miliardi di esseri viventi. Per essere totalmente integralisti dovremmo tornare a vivere come i boscimani i quali, anche se uccideranno direttamente qualche animale, ne risparmiano indirettamente milioni di altri.

La seconda anche mi convince poco: sono sì convinto che troppa carne e derivati non facciano bene, ma un consumo moderato preferibilmente da capi allevati in modo più naturale eviti carenze difficili da compensare solo con vegetali (non dimentichiamo che popolazioni come gli Inuit, oltre a cibarsi esclusivamente di carne (lassù non cresce altro), si nutrono di carne di carnivoro come le foche alzandosi ancora sulla catena alimentare).

La terza è quella che mi tocca maggiormente e infatti compro carne da allevamenti piuttosto fidati e ci limitiamo nel consumo mentre le uova le forniscono le mie galline.

Io posso riconoscere che a chi sta a cuore il benessere di un animale poi sia duro con chi invece non se ne curi (se spostassimo l'argomento ai maltrattamenti umani penso che ognuno di noi sarebbe, almeno a parole, infuriato e intollerante) ma alcuni vegani mi pare che vivano proprio in un mondo utopistico.

Ad esempio, una volta ho visto un loro "spot" che mostrava due foto: la prima di una carcassa sanguinolenta al macello, la seconda di un bambino che abbracciava un vitello. Sotto c'era una scritta che diceva all'incirca: "Quale mondo preferisci??"

Ora! La seconda foto era piuttosto ingannevole poiché in un mondo vegano non sarebbe stata possibile: se non ci fosse un qualche allevatore che le custodisce le varie specie di animali da allevamento si dovrebbero per forza si cose estinguere.

Cioè: se io adesso volessi diventare vegano dovrei "liberare" le mie galline ... ma non era immorale abbandonare gli animali domestici??? Oppure dovrei continuare a tenerle ma lasciarle affondare nelle uova che fanno??

Come pure gli animali da compagnia come cani e gatti: loro mangiano carne e vengono nutriti tramite scatolette di animali allevati ... perché la loro vita vale di più di quella del loro "cibo" che non hanno meritato cacciandolo???
 
Ho solo riportato un articolo, del fatto quotidiano, per far aprire una discussione aperta a tutti, se ci fosse qulache vegano sarebbe interessante sapere il perche della scelta di questo stile di vita ed approfondirlo.
Ho fatto una cena coi vegani e mi sono sembrate persone sociali e amichevoli, rispetto tutte le usanze e gli stili di vita. Mi pongo una domanda, la maggiorparte dei vegani sono hippie che amano la natura, fumare erba, insomma che persona è un vegano?
 
Certo che voi parlate di violenza.. ma non è violenza quella delle famiglie , quella della scuola che ti insegna che uomo è onnivoro per cui non può non mangiare carne , quelle cazzate per cui dei professori" sostengono che l'uomo non può non mangiare carne? O dei vitelli sgozzati in vetrina e poi appesi sanguinanti nelle macellerie?
Quelle bestie che mangiano chili di carne di manzo ai lati della strada e poi deridono chi si da un limite, ti vengono a fare lezioni di morale
E quella dei supermercati dove tutto , tutto contiene carne di animali o di insetti , lo strutto nel pane la cocciniglia nelle caramelle , la gommalacca ; i risotti che contengono tracce di pesce ma che poi sono a base di pesce , o i dadi vegetali? La gelatina alimentare è a base di ginocchio di mucca
Non è violenza quella dei bracconieri in toscana che uccidono centinaia di cinghiali in un giorno solo e ci guadagnano milioni e non pagano le tasse, che volete da me ; siete voi che siete in torto... ma da generazioni
 
Certo che voi parlate di violenza.. ma non è violenza quella delle famiglie , quella della scuola che ti insegna che uomo è onnivoro per cui non può non mangiare carne , quelle cazzate per cui dei professori" sostengono che l'uomo non può non mangiare carne? O dei vitelli sgozzati in vetrina e poi appesi sanguinanti nelle macellerie?
Quelle bestie che mangiano chili di carne di manzo ai lati della strada e poi deridono chi si da un limite, ti vengono a fare lezioni di morale
E quella dei supermercati dove tutto , tutto contiene carne di animali o di insetti , lo strutto nel pane la cocciniglia nelle caramelle , la gommalacca ; i risotti che contengono tracce di pesce ma che poi sono a base di pesce , o i dadi vegetali? La gelatina alimentare è a base di ginocchio di mucca
Non è violenza quella dei bracconieri in toscana che uccidono centinaia di cinghiali in un giorno solo e ci guadagnano milioni e non pagano le tasse, che volete da me ; siete voi che siete in torto... ma da generazioni
Voi chi?
 
prima di tutto credo si possa parlare di tradizione, bagaglio geoculturale, poi quelli che ti hanno deriso saranno dei coglioni come dei coglioni credo si stia parlando chi sbandiera una qual si voglia consapevolezza e realtà assoluta, la via sta nel mezzo e nella tolleranza, chiudo ma chiudo veramente dicendo che i bambini fanno più capricci a mangiare frutta e verdura te lo garantisco e poi, per chi ha orecchie per ascoltare e sale in zucca per comprendere, anche le colture di ogni genere hanno modificato stravolto e continuano a distruggere il pianeta, altro che bestiame
 
D

Derrick

Guest
Il vegano tipico è uno che ha un cane o un gatto che ha chiamato Giorgio, o Piero.
Lo ha fatto castrare "perché così non si piglia un'infezione ai genitali" (è per il suo bene, capisci?).
Poi ha scoperto che comprarsi un cane per compagnia, e castrarlo, non è "sfruttare gli animali per il proprio tornaconto" ma è "essere profondo amante della natura".
Da questo momento il nostro amico vegano, che è sempre molto narcisista e innamorato di sé stesso, si chiede: come posso essere un'anima ancora più bella? Semplice, eliminando lo sfruttamento del mondo animale dalla mia vita.

Quindi il nostro vegano non compra più miele (perché si ottiene con l'immorale sfruttamento delle api) e non ha la cinta di cuoio (perché trasuda sangue). Però farà castrare anche il prossimo cane.
 
Ultima modifica di un moderatore:
"Voi chi" voi che dite queste cacchiate "ognuno è libero di fare come vuole" e poi venite a chiedere a noi che abbiamo fatto una scelta spiegazioni , voi (chi si sente citato) che mangiate sia la carne di allevamento sia quella cacciata , sia quella di allevamento intensivo sia quello biologico , sia quella di vitello sia quella di mucca sia quella di cavallo sia le piante che la frutta , che i funghi che gli animali che gli insetti.. in somma ve ne fregate , la vostra è una domanda fasulla , tanto continuerete a fregarvene anche dopo , prima datevi una regola poi venite a chiedere.
Però voglio rispondervi lo stesso : quando aprite una mela essa è staccata dall'albero non ha più fonti di sussistenza autonome la aprite e non reagisce , dentro ci sono i semi che buttate per terra e crescerà un altro albero, se provate a assassinare un animale e spargere le sue membra per terra non crescerà niente
Se per la frutta tutte le religioni e filosofie del mondo dicono che soffrono in maniera diversa da noi , che hanno una coscienza più grande per gli animali è palese che gli state facendo del male non c'è scusante.
 
multiquoteeeeeeeeeeee :D

Ti riferisci al famoso cuoco? Hanno fatto benissimo, tante me ne hanno dette quando ero piccolo perché ero vegetariano tanto se la tengano adesso che il vento è cambiato

del cuoco non me ne frega nulla. io posso parlare per la mia zona, dove agisce (male) una nota associazione animalara/vegazzara e non posso affatto parlarne bene. i loro capoccia, a fine anni '90, andavano a rompere le balle ai cani randagi e toccava a noi ragazzi del posto andare a tirarli fuori dai casini. ora fanno tanto casino contro i pescatori, ma contro i bracconieri della mafia dell'este siamo noi pescatori a farci il culo quadro, non loro.

il vento non e' cambiato. e' la moda del momento, tra un paio di anni calera', anzi i numeri stanno gia' calando (statisticamente gran parte di vegani e vegetariani dopo un paio di anni tornano onnivori).

e comunque secondo me sbagli. se tu non te la senti di mangiare carne non venire a rompere a chi la mangia. io non faccio irruzione nei ristoranti vegani a chiedere salamelle. li evito e basta.

Onnivoro impenitente, senza preclusioni e paranoie alimentari di sorta. Ovviamente preferisco un bel sottofiletto ai ferri piuttosto che a minestroni e verdure lesse... De gustibus...

amen. ma il vivi e lascia vivere pare desueto.

Ho solo riportato un articolo, del fatto quotidiano, per far aprire una discussione aperta a tutti, se ci fosse qulache vegano sarebbe interessante sapere il perche della scelta di questo stile di vita ed approfondirlo.
Ho fatto una cena coi vegani e mi sono sembrate persone sociali e amichevoli, rispetto tutte le usanze e gli stili di vita. Mi pongo una domanda, la maggiorparte dei vegani sono hippie che amano la natura, fumare erba, insomma che persona è un vegano?

questo e' un ottimo spunto. a parte che ci sono molti tipi di vegani.

Certo che voi parlate di violenza.. ma non è violenza quella delle famiglie , quella della scuola che ti insegna che uomo è onnivoro per cui non può non mangiare carne , quelle cazzate per cui dei professori" sostengono che l'uomo non può non mangiare carne? O dei vitelli sgozzati in vetrina e poi appesi sanguinanti nelle macellerie?
Quelle bestie che mangiano chili di carne di manzo ai lati della strada e poi deridono chi si da un limite, ti vengono a fare lezioni di morale
E quella dei supermercati dove tutto , tutto contiene carne di animali o di insetti , lo strutto nel pane la cocciniglia nelle caramelle , la gommalacca ; i risotti che contengono tracce di pesce ma che poi sono a base di pesce , o i dadi vegetali? La gelatina alimentare è a base di ginocchio di mucca
Non è violenza quella dei bracconieri in toscana che uccidono centinaia di cinghiali in un giorno solo e ci guadagnano milioni e non pagano le tasse, che volete da me ; siete voi che siete in torto... ma da generazioni

ma pensi che la natura non sia specista? pensi che un branco di cani randagi e affamati rispetti la tua decisione di essere vegano? (per esperienza diretta, dato che una volta ho subito un attacco non provocato, e in quel momento mi vedevano come il loro prossimo pasto: no, ti fanno fuori e basta. e non gliene faccio una colpa, ma mi sono difeso e bene. e' stato agghiacciante, ma non posso dire che non sia naturale)

per la natura noi siamo solo e soltanto carbonio organicato. il resto sono tutte tare nostre, da una parte e dall'altra.

prima di tutto credo si possa parlare di tradizione, bagaglio geoculturale, poi quelli che ti hanno deriso saranno dei coglioni come dei coglioni credo si stia parlando chi sbandiera una qual si voglia consapevolezza e realtà assoluta, la via sta nel mezzo e nella tolleranza, chiudo ma chiudo veramente dicendo che i bambini fanno più capricci a mangiare frutta e verdura te lo garantisco e poi, per chi ha orecchie per ascoltare e sale in zucca per comprendere, anche le colture di ogni genere hanno modificato stravolto e continuano a distruggere il pianeta, altro che bestiame

amen.

Il vegano tipico è uno che ha un cane o un gatto che ha chiamato Giorgio, o Piero.
Lo ha fatto castrare "perché così non si piglia un'infezione ai genitali" (è per il suo bene, capisci?).
Poi ha scoperto che comprarsi un cane per compagnia, e castrarlo, non è "sfruttare gli animali per il proprio tornaconto" ma è "essere profondo amante della natura".
Da questo momento il nostro amico vegano, che è sempre molto narcisista e innamorato di sé stesso, si chiede: come posso essere un'anima ancora più bella? Semplice, eliminando lo sfruttamento del mondo animale dalla mia vita.

Quindi il nostro vegano non compra più miele (perché si ottiene con l'immorale sfruttamento delle api) e non ha la cinta di cuoio (perché trasuda sangue). Però farà anche il prossimo cane.

peccato che gran parte della frutta sia da angiosperme con impollinazione entomofila :D

Eh no pare che i facinorosi siano i vegani che vanno a violentare il povero cuoco che ha fatto un sacco di soldi ammazzando animali

Leggi un po quello che ha scritto Derrick per sapere chi è facinoroso

si, sono facinorosi. chiunque tenti di imporre la sua idea con la forza per me e' un idiota e un facinoroso.

e comunque non e' odio, e' alimentazione. io non odio maiali e polli, ne ho rispetto. come tu non odi il prodotto vegetale che mangi. beh, le piante soffrono e hanno sviluppato adattamenti contro l'erbivoria, che per loro e' predazione, da tempi immani.

"Voi chi" voi che dite queste cacchiate "ognuno è libero di fare come vuole" e poi venite a chiedere a noi che abbiamo fatto una scelta spiegazioni , voi (chi si sente citato) che mangiate sia la carne di allevamento sia quella cacciata , sia quella di allevamento intensivo sia quello biologico , sia quella di vitello sia quella di mucca sia quella di cavallo sia le piante che la frutta , che i funghi che gli animali che gli insetti.. in somma ve ne fregate , la vostra è una domanda fasulla , tanto continuerete a fregarvene anche dopo , prima datevi una regola poi venite a chiedere.
Però voglio rispondervi lo stesso : quando aprite una mela essa è staccata dall'albero non ha più fonti di sussistenza autonome la aprite e non reagisce , dentro ci sono i semi che buttate per terra e crescerà un altro albero, se provate a assassinare un animale e spargere le sue membra per terra non crescerà niente
Se per la frutta tutte le religioni e filosofie del mondo dicono che soffrono in maniera diversa da noi , che hanno una coscienza più grande per gli animali è palese che gli state facendo del male non c'è scusante.

l'evoluzione della frutta ha portato a un tradeoff che, per la pianta, causa una notevole dispersione di energia al solo fine di propagare i semi a distanza (in geobotanica questo e' spiegato molto bene)

pensi che la pianta ci regali la sua frutta allegramente? e che sia felice di farla e di farsela strappare? e che sia come credi? ti diro' di piu': gran parte delle rosacee, a cui appartengono varie piante da frutta, "avvelenano" il terreno intorno a loro per evitare che possano nascere altre piante vicine. per la pianta e' una perdita di energia e una sofferenza. ripeto, e' dai tempi delle alghe cellulari che le piante hanno adattamenti contro la predazione. e la frutta, secondo alcuni, e' un po' come la coda delle lucertole, ti lascio qualcosa purche' non mi mangi, e gia' che ci sono ti frego e ne approfitto per farti portare i miei semi distante da me dove possono germogliare.

evito poi i discorsi sulle problematiche di resa e di principi nutrizionali, molto complesse, ma mi permetto di dire che in nome della frutta sono state fomentate rivolte e guerre. la united fruit corporation, ora chiquita, ha messo a ferro e fuoco una nazione in nome dei suoi incassi sulla frutta. in africa asia e america latina le coltivazioni di frutta hanno devastato economie ed ecosistemi locali. no, purtroppo non e' cosi' facile. sarebbe un discorso lungo e complesso, molto complesso. ma non e' vero che non c'e' violenza.

se tu mi dici che non te la senti di mangiare carne, te ne do atto. a me va benissimo. se mi dici che la frutta non e' violenta, non ci siamo proprio. e vale per tutto. abbiamo un impatto ecologico, e personalmente ritengo che l'impatto minore ce l'abbiano popoli con una alimentazione onnivora di coltura e allevamento di sussistenza di specie di origine locale.

poi cosa ti senti o meno di mangiare a me non importa affatto. per me se vuoi mangiare racchette da ping pong e gomme da cancellare rosse e blu va benissimo. solo dividerei chi si preoccupa per la tua alimentazione dal punto di vista nutrizionale (non e' facile fare una dieta vegana completa ed equilibrata, specie se senza integratori; non e' del tutto impossibile ma neppure facile) dagli idioti che vogliono solo prendere in giro chiunque e misurare il mondo secondo loro.

Ma anche le piante soffrono?

in breve: si.
 
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