Non necessariamente, nel senso che un aiuto, a mio modesto avviso, potrà venire dal non sprecare il cibo o ridurre tale spresco.@znnglc Accadrà quanto già accaduto sull'isola di Pasqua, Rapa Nui insegna......almeno dovrebbe......
Spesso per fare un passo avanti, bisogna farne uno o più indietro, ma questo concetto, per troppi, sembra difficile da capire.
Ciao.
Lorenzo.
Per forza voi sardi non fate parte del continente, avete gli anticorpi con la coppola e il fucile, siete naturalmente immuni e poi sarebbe un peccato mortale rinunciare al porceddu fatto sotto terra .....in sardegna si mangia molta carne e è ai primi posti per longevità, non ci sono prove sulla correlazione fra cancro e carni rosse
appunto, e poi non è carne rossa , rimane sempre la questione pesce , i vegani non lo mangiano ma i giapponesi lo mangiano e campano quanto o più dei sardi, attendo risposte sulla questione pesce - veganesimo,Per forza voi sardi non fate parte del continente, avete gli anticorpi con la coppola e il fucile, siete naturalmente immuni e poi sarebbe un peccato mortale rinunciare al porceddu fatto sotto terra .....
Ciao , Gianluca
Le tabelle con le calorie medie e le suddivisioni nei tre macronutrienti sono di banale reperibilità.resta il punto che per produrre in noi umani i nutrienti equivalenti a un kg di manzo mi serve piu' di un kg di riso o patate
Mi sa che non l'hai letto con attenzione.
.
giustissima osservazione, la mucca trasforma cioò che noi non possiamo trasfoirmare in energia , e il discorso vale per la pecora il maiale ecc, ma anche fra le diverse specie, la pecora pascola dove non pascola la mucca e l'uomo ha imparato a ottimizzare l'uso del pascolo (per ottimizzare intendo non sprecare) di etrre marginali che non darebberosaro' greve. per quel kg di raccolto edibile, quanta parte della pianta non e' edibile? benissimo, la mucca puo' sfoltirla quasi al 100%. quindi il valore in l/kg, nel caso della mucca, scende notevolmente perche' permette di riciclare altra sostanza organica che altrimenti sarebbe sprecata.
sul "quante persone sfama", quei numeri a me sembrano una boiata immane. a meno che uno non abbia una alimentazione al 100% di sole patate, di solo riso o di soli polli.
sul discorso dei rendimenti energetici, guardate che vale anche per la materia vegetale che mangiamo. verissimo che si evita un livello, resta il punto che per produrre in noi umani i nutrienti equivalenti a un kg di manzo mi serve piu' di un kg di riso o patate.
di solito in questi casi il problema è la raccolta, trasporto stoccaggio e la resa comparativamente ad altre fonti , credo che la Germania stia sviluppando l'uso del biogasho solo una domanda: tutto lo scarto di verde che noi non digeriamo e non mangiamo, come lo usiamo, dato che spesso non e' adatto ai digestori per fare biogas?
nessuno ha letto bene quello studio... non dice proprio quel che hanno sparato sul titolo del giornale, come al solito.
ho solo una domanda: tutto lo scarto di verde che noi non digeriamo e non mangiamo, come lo usiamo, dato che spesso non e' adatto ai digestori per fare biogas?
L'articolo era per dimostrare che era quanto mai opinabile quel aveva scritto walterfishing in merito a quello che sarebbe successo se il mondo si orientasse verso il veganismo:
- impatto ecologico enorme. noi non digeriamo la cellulosa e abbiamo bisogno di grandi quantita' di alcuni nutrienti di cui le piante sono relativamente povere. tutte le produzioni vegetali producono grandi quantita' di scarti. per nutrirci servirebbero estensioni enormi di terreno. non se ne esce, bisognerebbe distruggere quasi tutte le foreste e ancora non basterebbe.
- problemi di gestione del terreno. niente animali di allevamento = solo concime chimico o importato da chissa' dove a prezzi esorbitanti. poco dopo il terreno smetterebbe di rendere come prima.
- problemi idrologici e climatici correlati al disboscamento per le coltivazioni
Lo studio in questione dice in sostanza l'opposto, che lo scenario vegano - se in via ipotetica venisse realizzato - sarebbe ecologicamente ed economicamente il meno impattante, come risulta dal commento del Fatto che riportava lo studio.
http://www.ilfattoquotidiano.it/201...81-milioni-di-morti-in-meno-nel-2050/2576917/
Che poi una conversione verso il veganismo - almeno quello per scelta morale, nel senso che ho esposto prima - non si possa realizzare in tempi men che biblici, è esattamente quello che ho sostenuto nei precedenti interventi, quando dicevo che è privo di concretezza parlare dei possibili problemi derivanti da una rapida conversione al veganismo, tipo i miliardi di animali d'allevamento da mantenere e simili, perché una simile situazione non può esistere.
Ciao
Roberto
Ma ti pare che la redazione online de Il Fatto Quotidiano abbia la competenza, il tempo e la pazienza di leggere uno studio universitario e di capirci qualcosa, anche ne avesse la competenza? Spara cazzate il Guardian, figurati la redazione online del Fatto (che non ha nulla a che fare col Fatto, spero per il Fatto, visto che il giornale online fa veramente pena).
1 - in quello più qualificato, sulla base delle adesioni ricevute, che le madri vegane (e non vegetariane) devono semplicemente fare attenzione al rischio di carenza di alcuni elementi da integrare "se necessario" e quindi la mancanza di sola carne non era neanche presa in considerazione.
muti il senso del testo. Esprimere con "devono semplicemente fare attenzione" e poi "se necessario", comunica un problema di scarsa rilevanza o un rischio di scarsa probabilità, dove pare basti gettare un occhio e tutto andrà bene...Le madri che allattano e che evitano carne, pesce, pollame, uova e latticini hanno un rischio importante di carenza di calcio, ferro e vitamina B12 che potrebbe causare problemi di salute ai figli.
muti il senso del testo (...)
Al contrario, la frase originale era "hanno un rischio importante". Si noti l'indicativo e il fatto che questo rischio sia definito importante. Il senso è di un problema reale e da non sottovalutare!
Continuiamo:
Le madri che allattano e che evitano carne, pesce, pollame, uova e latticini hanno un rischio importante di carenza di calcio, ferro e vitamina B12 che potrebbe causare problemi di salute ai figli.
(...)
Quindi si deve leggere: le madri vegane hanno un rischio importante di non avere abbastanza calcio, ferro e vitamina B12. E le madri vegetariane, quelle che assumono latticini e uova? Evidentemente no, perché la dietetica da decenni riconosce che la dieta ridondantemente definita latto-ovo-vegetariana (cioè vegetariana) non crea alcun problema.
(...)
Ma cosa succede per i figli delle madri vegane cui è diretta quindi l'indicazione? Il rapporto dice:
Questi devono essere controllati regolarmente da un pediatra e ricevere integrazioni con vitamina B12, ferro e calcio se necessario.
Come "se necessario"? Dovrebbe essere automatico: madre che allatta senza assumere alimenti di origine animale (non solo carne) = carenza di calcio, ferro e vitamina B12. Invece no, si aggiunge un "se necessario" perché non è detto che sia così (salvo pensare a madri capaci di gestire da sole (senza pediatra) talmente bene le carenze ventilate da non aver bisogno di integrazione).
Di fatto questo paragrafo mostra di essere stato oggetto di una notevole discussione, perché oggi nella comunità scientifica queste certezze non ci sono neppure per i vegani, così da essere uscito un testo alquanto bizzarro, che di fatto si limita a dire "attenzione alle carenze che possono esserci - ma non necessariamente ci sono - nelle madri vegane" in calcio, ferro e vitamina B12.
il problema per me non e' (come detto prima) il veganesimo in se, ma l'applicazione fanatica, infondata e assoluta dello stesso.
sei vegano? ok. vuoi imporlo al mondo? non ci siamo. hai avuto miglioramenti sulla tua salute? va bene, puo' essere. pensi che tutti avranno gli stessi miglioramenti? un bel cavolo, anzi.
Caro @rob62 aspetto la tua risposta (...) non devi andare lontano per leggere che chi mangia carne è un assassino, è uno che ha qualche squilibrio mentale e lo vedi quando ha di fronte una bistecca e gli sale la libido, che chi maneggia carne "puzza"... Le trovi qui, queste belle affermazioni.
Per il valore statistico prossimo allo zero che ha la mia esperienza, comunque ti dico che pure io (giudica tu se sono uno con cui si può ragionare od un licantropo verbale e non) prima di colloquiare qui con te e altri (non tutti, come ti evidenziavo prima) ho sempre avuto cattive esperienze.
(...)
Ho fatto una cena coi vegani e mi sono sembrate persone sociali e amichevoli, rispetto tutte le usanze e gli stili di vita. Mi pongo una domanda, la maggior parte dei vegani sono hippie che amano la natura, fumare erba, insomma che persona è un vegano?
i migliori frenatori della diffusione del veganismo, che dovreste sostenere nella loro attività, visti i risultati, sono proprio i soggetti "impositori", che per me spesso hanno abbracciato il veganismo solo perché sono crollate altre ideologie (religiose e politiche) che permettevano di sentirsi bravi, buoni e migliori degli altri ...per "menar le mani", almeno in senso metaforico.