Italia e crisi energetica

di fattibile ci sono solo esperimenti, niente a livello di produzione di massa, qui si sta parlando di una cosa strategica, l'energia che ti assicura la sovranità , non di esperimenti , senza energia sei schiavo di chi possiede il nucleare e il petrolio, e i costi devono essere comparati ai concorrenti, o sei fuori dala commercio internazionale , non sono bruscolini
 
... senza energia sei schiavo di chi possiede il nucleare e il petrolio, e i costi devono essere comparati ai concorrenti, o sei fuori dala commercio internazionale , non sono bruscolini
verissimo
però io è da un po' che mi chiedo seriamente se non sarebbe il caso di diventare un po' marginali nel commercio internazionale... non del tutto ...un po'
giusto per cominciare ad evitare di mangiare salse fatte coi pomodori cinesi, come tanti altri prodotti
che portano solo allergie e intolleranze.

Così che tornerebbe ad essere conveniente coltivare in italia e vivremmo con un po' più di qualità vera
anche rinunciando a cambiare continuamente lo smartphone.

Di sicuro il nostro commercio verso l'estero ne risentirebbe perché l'energia ci costerebbe di più
e quindi avremmo costi di produzione maggiori... perderemmo nelle produzioni di bassa qualità
(ma credo che ci stiamo andando a perdere comunque) ma crescerebbero le produzioni di qualità elevata
(che invece stiamo andando a perdere )

Qualità può essere anche la creazione di centrali innovative che oggi sono solo esperimenti
ma che possono diventare realtà all'avanguardia e che poi si potrebbero esportare.
 
verissimo
però io è da un po' che mi chiedo seriamente se non sarebbe il caso di diventare un po' marginali nel commercio internazionale... non del tutto ...un po'
giusto per cominciare ad evitare di mangiare salse fatte coi pomodori cinesi, come tanti altri prodotti
che portano solo allergie e intolleranze.

Così che tornerebbe ad essere conveniente coltivare in italia e vivremmo con un po' più di qualità vera
anche rinunciando a cambiare continuamente lo smartphone.

Di sicuro il nostro commercio verso l'estero ne risentirebbe perché l'energia ci costerebbe di più
e quindi avremmo costi di produzione maggiori... perderemmo nelle produzioni di bassa qualità
(ma credo che ci stiamo andando a perdere comunque) ma crescerebbero le produzioni di qualità elevata
(che invece stiamo andando a perdere )

Qualità può essere anche la creazione di centrali innovative che oggi sono solo esperimenti
ma che possono diventare realtà all'avanguardia e che poi si potrebbero esportare.
questa dei cinesi è una specie di spauracchio, in realtà importiamo grano, olio, legumi, isolarsi vuol dire fare la fame , anche perchè esistono i vantaggi comparati, se produci meglio di altrei le scarpe vendi scarpe e comprio grano per massimizzare il vantaggio
 
questa dei cinesi è una specie di spauracchio, in realtà importiamo grano, olio, legumi, isolarsi vuol dire fare la fame , anche perchè esistono i vantaggi comparati, se produci meglio di altrei le scarpe vendi scarpe e comprio grano per massimizzare il vantaggio
non concordo su questo.
Il nostro paese produce ottimi grani ottimo olio ottimi pomodori... ma ad un costo maggiore di quello che può produrre un campo sterminato in USA o in Cina...anche perché non hanno problemi ad utilizzare OGM e pesticidi
da noi vietati.
Certo siamo anche bravi a fare scarpe .... e occhiali ...ma sono nicchie produttive e sono molto soggette a falsificazioni.

si è vero che poi abbiamo anche la terra dei fuochi ..... tutto è migliorabile. :D
 
la teoria dei vantaggi comparati deriva da un certo Adam Smith, nel '700, se il grano costa meno in USA lo devi prendere in USA altrimenti devi aumentare i salari per sfamarci e sei fuori mercato, , per l'energia è uguale , devi trovare la fonte meno costosa o sei fuori mercato
 
per le rinnovabili, idroelettrico a parte c'è il problema della continuità della produzione, l'energia non si mette in magazzino, va prodotta continuamnete anche quando non c'è il sole

Certo che l'energia elettrica si può immagazzinare e se ne può produrre così tanta da alimentare le industrie che producono batterie di stoccaggio.
 
[/QUOTE]sulle rinnovabili sei troppo ottimista, anche sull'olio di colza , per usare solo rinnovabili devi rinunciare a tante cose prodotte dall'indutria, l'industria non va a fotovoltaico e neanche le macchine[/QUOTE]

Non sono ottimista. Credo sia l'unica scelta possibile
 
di fattibile ci sono solo esperimenti, niente a livello di produzione di massa, qui si sta parlando di una cosa strategica, l'energia che ti assicura la sovranità , non di esperimenti , senza energia sei schiavo di chi possiede il nucleare e il petrolio, e i costi devono essere comparati ai concorrenti, o sei fuori dala commercio internazionale , non sono bruscolini


L'energia costa a seconda di quanto vogliono che costi. Le rinnovabili occupano la parte di mercato che vogliono che occupi. Ripeto: c'è tutta la tecnologia per avere ORA una produzione per la maggior parte pulita. Dovremmo essere solo così saggi da utilizzare il rimanente petrolio per un necessario periodo di conversione a livello tecnico, e a livello personale/sociale da cambiare radicalmente mente.


Abbiamo o non abbiamo capito che NON POSSIAMO continuare in questo modo? Abbiamo o non abbiamo capito stiamo mettendo a repentaglio le sorti dell'intero ecosistema?

Qui stiamo discutendo tutti con intelligenza, ma mi sembra che ci si stia confrontando sì su temi importanti, ma tutto sommato marginali sul vero unico problema.

Ci fermiamo a guardare una parte della frase del nostro interlocutore, contestandola, ma magari perdendo l'essenza del discorso.

Esempio: non ho detto che la colza sia una soluzione; ne ho riportato l'esempio solo per far capire come siano disponibili oggi delle alternative più convenienti,ecologiche, e alla portata di tutti e NON CI PERMETTONO di usarle.

Su questo possiamo essere d'accordo?

Se siamo d'accordo su questo, ragioniamo del PERCHE' non ci permettono di usarle, CHI è che lo fa e COSA possiamo fare noi uomini comuni per cercare di vivere meglio.[/QUOTE]
 
L'energia costa a seconda di quanto vogliono che costi. Le rinnovabili occupano la parte di mercato che vogliono che occupi. Ripeto: c'è tutta la tecnologia per avere ORA una produzione per la maggior parte pulita. Dovremmo essere solo così saggi da utilizzare il rimanente petrolio per un necessario periodo di conversione a livello tecnico, e a livello personale/sociale da cambiare radicalmente mente.


Abbiamo o non abbiamo capito che NON POSSIAMO continuare in questo modo? Abbiamo o non abbiamo capito stiamo mettendo a repentaglio le sorti dell'intero ecosistema?

Qui stiamo discutendo tutti con intelligenza, ma mi sembra che ci si stia confrontando sì su temi importanti, ma tutto sommato marginali sul vero unico problema.

Ci fermiamo a guardare una parte della frase del nostro interlocutore, contestandola, ma magari perdendo l'essenza del discorso.

Esempio: non ho detto che la colza sia una soluzione; ne ho riportato l'esempio solo per far capire come siano disponibili oggi delle alternative più convenienti,ecologiche, e alla portata di tutti e NON CI PERMETTONO di usarle.

Su questo possiamo essere d'accordo?

Se siamo d'accordo su questo, ragioniamo del PERCHE' non ci permettono di usarle, CHI è che lo fa e COSA possiamo fare noi uomini comuni per cercare di vivere meglio.
[/QUOTE]
non ti seguo su questo, nessuno impedisce nulla , solo che conviene a tutti usare il fossile, è come il bio , costa di più e pochi lo consumano, poi usare la colza nei motori cosa comprta i termini di superficie agricola sottratta ad altri usi? , pensaci
 
D

Derrick

Guest
E allo stesso modo per il dato di morti di tumore. Se aumentasse di 100 volte rispetto al normale, magari in ipotesi è normale morire di tumore per un lupo su 1000, se diventasse a Cernobil 1 lupo morto di tumore su 50, il tasso di mortalità da cancro sarebbe aumentato di 50 volte cioè spaventosamente

Mi correggo da me. Aumenterebbe di 20 volte. Eppure alle elementari in matematica andavo forte...
 
D

Derrick

Guest
la teoria dei vantaggi comparati deriva da un certo Adam Smith, nel '700, se il grano costa meno in USA lo devi prendere in USA altrimenti devi aumentare i salari per sfamarci e sei fuori mercato, , per l'energia è uguale , devi trovare la fonte meno costosa o sei fuori mercato

La teoria economica che dici in realtà è di Ricardo, ed è la teoria fondamentale del commercio internazionale. Anche se l'Inghilterra producesse sia vino che tessuti a prezzo inferiore del Portogallo, posto che si viva in un mondo in cui il commercio internazionale è fatto solo di queste due merci tra questi due paesi, se l'Inghilterra ha un vantaggio comparativo a produrre tessuti anziché vino, il risultato sarà che l'Inghilterra comprerà vino dal Portogallo e il Portogallo tessuti dall'Inghilterra.

La teoria del commercio internazionale è ciò che ci spinge ad aprire i mercati. Il consumatore beneficia tanto più quanto più i mercati sono aperti. Sono due secoli che la teoria è ampiamente verificata nella pratica.
 
D

Derrick

Guest
@Freewolf
Si sente spesso, nei forum, la tesi complottista, che ha sempre questo schema che poi è, in sostanza, la base dell'ideologia grillina:
Il prodotto salvifico esiste da X anni (può essere il motore a idrogeno, la turbina eolica, il biocombustibile da biomasse, l'auto elettrica, ecc.);
Però non ha sfondato. Perché?
Perché c'è un complotto da parte dei soliti sabotatori (qui inserisci a scelta: banche, petrolieri, ebrei, streghe, eretici, omosessuali, zingari, politici, fascisti, americani, CIA ecc.).

Se però vai a scavare, vedi che la risposta è sempre in un meccanismo economico, che fa sì che la massa, facendo scelte razionali, rifiuti tecnologie ancora non mature.

Le fonti di energia rinnovabili (eolico/solare) sono costose senza sussidi, improponibili;
Le auto a energia elettrica hanno poca autonomia, pesano troppo, sono costose;
Le biomasse sono usatissime e infatti vengono accusate di affamare il pianeta (perché il complottista, se fai quello che dice lui, cioè coltivare colza o soia o bambù per produrre energia, poi ti dirà che stai complottando per affamare il mondo);
Le auto a idrogeno a ciclo Otto hanno bombole da 200 o 300 atmosfere che non tutti si mettono volentieri sotto il sedere e non hanno una rete distributiva;
Le auto a metano: vedi auto a idrogeno;
Le auto a celle di combustibile (fuel cell) a idrogeno: vedi auto elettriche;
Le auto ibride spostano l'inquinamento nella parte iniziale del percorso, ma alla fine tutta l'energia elettrica che consumano l'hanno prodotta col motore a combustione interna;
L'olio di colza ti fa casini terrificanti con le sonde del motore, necessarie per soddisfare i requisiti Euro N che, a loro volta, sono il risultato delle pressioni ambientaliste;
Il combustibile diesel in vendita contiene già, obbligatoriamente, in tutte le pompe, una certa percentuale (il 10%?) di biodiesel;
Il costo di una rete di immagazzinamento (mega batterie), per poter usare elettrico ed eolico in modo continuo, è spaventoso al momento;
ecc. ecc.

In sostanza il mio consiglio è di non dare retta ai tanti profeti alla Pietro d'Arimatea che non fanno che gridare "se non fosse per gli ebrei non avremmo la siccità", perché è facile trovare un capro espiatorio e pensare che senza di lui il mondo sarebbe un posto più felice, ma non è così.

Qualcuno ha appropriatamente definito il fascismo come "la soluzione semplice a un problema complesso". Non ci sono complotti. Ci sono problemi complessi, senza soluzioni semplici o immediate.
 
La teoria economica che dici in realtà è di Ricardo, ed è la teoria fondamentale del commercio internazionale. Anche se l'Inghilterra producesse sia vino che tessuti a prezzo inferiore del Portogallo, posto che si viva in un mondo in cui il commercio internazionale è fatto solo di queste due merci tra questi due paesi, se l'Inghilterra ha un vantaggio comparativo a produrre tessuti anziché vino, il risultato sarà che l'Inghilterra comprerà vino dal Portogallo e il Portogallo tessuti dall'Inghilterra.

La teoria del commercio internazionale è ciò che ci spinge ad aprire i mercati. Il consumatore beneficia tanto più quanto più i mercati sono aperti. Sono due secoli che la teoria è ampiamente verificata nella pratica.
la teoria è di Ricardo ma partiva dalle polemiche di Adam Smith contro il protezionismo e il mercantilismo
 
sulle rinnovabili sei troppo ottimista, anche sull'olio di colza , per usare solo rinnovabili devi rinunciare a tante cose prodotte dall'indutria, l'industria non va a fotovoltaico e neanche le macchine[/QUOTE]

Non sono ottimista. Credo sia l'unica scelta possibile[/QUOTE]
è l'unica scelta impossibile invece, 100% di rinnovabili
 
non ti seguo su questo, nessuno impedisce nulla , solo che conviene a tutti usare il fossile, è come il bio , costa di più e pochi lo consumano, poi usare la colza nei motori cosa comprta i termini di superficie agricola sottratta ad altri usi? , pensaci[/QUOTE]
Nessuno impedisce nulla? Non so veramente cosa dire.
Partiamo dall'esempio concreto. Posseggo un'auto che ha trent'anni. Posseggo significa che l'ho comprata. Con i miei soldi. Ora, per far funzionare l'auto serve un combustibile. Se scoprissi che la mia auto va col brodo di gallina vecchia, credo che avrei diritto di mettercelo. Se rompo il motore è il motore della mia auto. Una sola controindicazione, in teoria, ci potrebbe essere e verte sul possibile effetto che ha la mia azione sugli altri e sulla società. Esempio: la mia auto inquina di più. In realtà, con la colza, la mia auto inquina MENO. Allora, ad uno Stato che guarda al BENE COMUNE, dovrebbe incentivare l'uso di questo carburante naturale e rinnovabile. E invece me lo IMPEDISCE. Se mi becca, mi becco una multa salata. Sono additato come un ladro. Potrei anche aver usato l'olio di frittura esausto, riciclando un materiale di scarto e di difficile eliminazione. NO, NON POSSO. Perché? Perché devo comprare il petrolio che costa 35 dollari al barile e alla pompa poco meno di quando veniva venduto a 100.
E' questo complottismo?
Siccome a me sembra sia solo la cruda realtà, che il popolino prima a dopo deglutisce come lo sciroppo per la tosse, ora ci resta da chiederci chi sono questi,perché si muovano così, e cosa possiamo fare noi come singoli e come società per far andare le cose meglio, radicalmente meglio.
E qui rispondo a Derrick. Scusami, ma quello che hai scritto mi ha fatto ridere. Non voglio scontrarmi con te; ti considero molto intelligente e mi piacerebbe conoscerti.
Potrei risponderti punto per punto (magari, appena posso, lo faccio), ma ora penso che ognuno veda quello che vuol vedere. Ovviamente ci sono anch'io dentro.
Solo vorrei continuare a esortare tutti, almeno, a pensare che siamo animali, che siamo un tutt'Uno con la Natura. Più ce ne allontaniamo, più saremo lontano da noi stessi e più saremo infelici.
 
non ti seguo su questo, nessuno impedisce nulla , solo che conviene a tutti usare il fossile, è come il bio , costa di più e pochi lo consumano, poi usare la colza nei motori cosa comprta i termini di superficie agricola sottratta ad altri usi? , pensaci
Nessuno impedisce nulla? Non so veramente cosa dire.
Partiamo dall'esempio concreto. Posseggo un'auto che ha trent'anni. Posseggo significa che l'ho comprata. Con i miei soldi. Ora, per far funzionare l'auto serve un combustibile. Se scoprissi che la mia auto va col brodo di gallina vecchia, credo che avrei diritto di mettercelo. Se rompo il motore è il motore della mia auto. Una sola controindicazione, in teoria, ci potrebbe essere e verte sul possibile effetto che ha la mia azione sugli altri e sulla società. Esempio: la mia auto inquina di più. In realtà, con la colza, la mia auto inquina MENO. Allora, ad uno Stato che guarda al BENE COMUNE, dovrebbe incentivare l'uso di questo carburante naturale e rinnovabile. E invece me lo IMPEDISCE. Se mi becca, mi becco una multa salata. Sono additato come un ladro. Potrei anche aver usato l'olio di frittura esausto, riciclando un materiale di scarto e di difficile eliminazione. NO, NON POSSO. Perché? Perché devo comprare il petrolio che costa 35 dollari al barile e alla pompa poco meno di quando veniva venduto a 100.
E' questo complottismo?
Siccome a me sembra sia solo la cruda realtà, che il popolino prima a dopo deglutisce come lo sciroppo per la tosse, ora ci resta da chiederci chi sono questi,perché si muovano così, e cosa possiamo fare noi come singoli e come società per far andare le cose meglio, radicalmente meglio.
E qui rispondo a Derrick. Scusami, ma quello che hai scritto mi ha fatto ridere. Non voglio scontrarmi con te; ti considero molto intelligente e mi piacerebbe conoscerti.
Potrei risponderti punto per punto (magari, appena posso, lo faccio), ma ora penso che ognuno veda quello che vuol vedere. Ovviamente ci sono anch'io dentro.
Solo vorrei continuare a esortare tutti, almeno, a pensare che siamo animali, che siamo un tutt'Uno con la Natura. Più ce ne allontaniamo, più saremo lontano da noi stessi e più saremo infelici.[/QUOTE]
e chi ti impedisce di usare brodo al posto di benzina? fai pure, solo chiedo di quante galline avremmo bisogno? con al colza inquina meno e quanti ettari ci vorrebbero per far andare 40 milioni di autoveicoli in italia, fai qualche calcolo
 
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