Sinceramente io invece sono d'idee differenti, per me, portarmi il "mio" coltello è indispensabile.
Nella vita d'indispensabile c'è respirare, alimentarsi ed evacuare; tutto il resto non è indispensabile e questo a maggior ragione se le condizioni ambientali sono di tipo mite, però, sinceramente le mie aspettative non sono così primordiali.
In escursione un coltello, piccolo o grande, non è indispensabile, indubbiamente si può fare anche senza, c'è chi fa vita di montagna, o quant'altro, addirittura senza gli scarponi, addirittura senza qualsiasi tipo di scarpa, solo con i piedi nudi, eppure credo che moltissimi in questo forum sono concordi nel asserire che gli scarponi sono indispensabili e che debbano essere scelti e provati con cura, non i primi che capitano, poi si possono anche mettere i primi che capitano, c'è chi è tornato dalla russia con gli stracci ai piedi figuriamoci se non si possono mettere i primi che si trovano ...... però "io", lo ammetto, non ho difficoltà a riconoscerlo, che invece preferisco degli scarponi e che sono indispensabili, diversamente, si "fà" ma come ? sicuramente non come se fosse una passeggiata che è lo scopo per il quale, io, vado in giro.
Dove voglio arrivare ? ..... io faccio qualcosa di non indispensabile (e per me andare in montagna non è indispensabile, nel senso che posso vivere lo stesso senza, vedi il mio discorso di apertura ..... mangiare, respirare ed evacuare) se ho la possibilità di farlo come voglio io, anche se il medico me l'ha ordinato di muovermi non sono obbligato a farlo per forza in montagna, posso anche fare km e km sul tapis roulante di casa e ottenere in sostanza la stessa cosa (sul piano fisico); per cui se decido di prendere lo zaino lo faccio alle mie condizioni.
Le "mie" condizioni dicono che voglio un determinato coltello e non il primo che capita o il nulla perché, per me, opinione personale, senza non mi diverto, non mi sento a mio agio, non ritengo di poter affrontare gli imprevisti come vorrei ect ect ect ect. Non mi ritengo, però, prediligendo coltelli dalla lama generosa, un esaltato ne altro, come non ritengo che chi preferisca soluzioni più discrete o il nulla sia meno "degno" di me di andare in montagna o che solo "lui" viva il contatto con la natura nel giusto modo.
Però, e questo non sono a dirlo io ma è la pratica, ci sono delle differenze fra un coltellone un coltellino o il niente. Marginali o enormi in virtù delle circostanze che però non sono sempre quelle previste.
Si può tagliare una giovane betulla anche con il seghetto di un Victor Inox ma anche con un seghetto a serramanico e, se posso, io scelgo la seconda, certo se capita, non ho altro anche la prima, per cui se ipotizzo di tagliar legna, io, mi porto il seghetto e diventa indispensabile senza nessuna remora.
Sezionare tronchetti per fare il fuoco non è indispensabile, indubbiamente, ma se ho il "mio" coltello, molto probabilmente, non mi pongo neanche il problema, e mi farò meno remore se avessi un victorinox e sempre lo stesso tronchetto poichè, il "mio" coltello, mi da più fiducia (poi si romperà anche lui, non dico mica di no), certo posso anche cercare soluzioni alternative ma questo lo posso fare anche se ho il "mio" coltello, la differenza dov'è ? nelle opportunità
Intendiamoci questo è il mio modo di vivere, non dico che il mio sia giusto o sbagliato, ma trovo che il "tanto ci si arrangia" non sia così alla portata di tutti ne che sia, per forza, un metodo valido solo perché più "avventuroso", io, gusto mio, opinione mia e come tale opinabile da chiunque, preferisco avere più opportunità di scelta che di meno.
Non è questione di assolutismi o di imposizioni, l'uomo non è nato con il coltello in mano, ne con le scarpe ai piedi, ma, pur non essendo indispensabili, preferisco avere sia il primo che i secondi come dico "io"
Tra parentesi, qualsiasi cosa è inutile, è zavorra, è peso..... quando non si usa, quando invece la si usa diventa utile.
Ciao
, Gianluca