Dati
Data: 19/07/2016
Regione e provincia: Piemonte - TO
Località di partenza: Grange della Valle (1.820 m)
Località di arrivo: Grange della Valle (1.820 m)
Tempo di percorrenza: 4h + 3h
Chilometri: 12
Grado di difficoltà: F
Descrizione delle difficoltà: ghiacciaio
Periodo consigliato: estate-autunno
Segnaletica: tacche bianco-rosse, gialle, ometti
Dislivello in salita: 1.550 m
Dislivello in discesa: 1.550 m
Quota massima: 3.365 m
Accesso stradale: Sulla SS24 (Susa) dopo Exilles in direzione Salbertrand, girare a destra in direzione Grange della Valle, seguire i cartelli. verso la fine la strada diventa sterrata ma percorribile, lasciare la macchina in prossimità della barra, vicino al rifugio Levi Molinari
Descrizione
L'idea era di andare all'Uja di Ciamarella, ma i 1.800 metri di dislivello ci hanno spaventati, e abbiamo scelto il Niblè che fa' solo 1.600 , decisamente meno.
Lasciamo la macchina in una degli spiazzi prima della barra, sono le 08:00 e non c'è nessuno, questo quello che si vede dalla partenza.
Proseguiamo sulla sterrata, teniamo il ponte per il rifugio a sinistra e prendiamo il sentiero 803 che attraversa il Vallone di Galambra. La segnaletica è buona, all'inzio c'è qualche sparuto albero.
Ma finiscono molto presto, ci inoltriamo nel vallone, il sentiero sale tra pratoni, alla nostra destra il Niblè che ancora non si vede.
Ecco il primo avvistamento di giornata una marmotta (o si dice Marmottere )
La pendenza del sentiero non da tregua, si sale per ripidi tornati tra pratoni, e come sempre il kima non si ferma mai.
Si sale senza pietà, intorno a 2.300 metri troviamo una fontana che ci darà ristoro, soprattutto al ritorno, è qualche metro fuori sentiero, state attenti a non farvela sfuggire.
Man mano che si sale, compaiono sempre più pietre, ma l'arrivo non si vede ancora.
C'è anche un tratto attrezzato, di cui non si capisce l'utilità.
Il kima viene squalificato per utilizzo della corda non necessario . Dovrà ripetere l'escursione da capo.
Il sentiero si trasforma in pietraia fino a diventare di sfasciumi e il bivacco non si vede ancora.
Finalmente fa' capolino il bivacco in mezzo agli sfasciumi, e compare anche un'allegra famigliola di stambecchi, che non sono nella foto.
Raggiungiamo il bivacco Blais (2.920 m), è in ordine con una decina di posti letto, un tavolo. Facciamo 10 minuti di sosta per fare uno spuntino.
Li vicino uno stambecco fa' merenda insieme con noi.
Sulla destra finalmente appare la nostra meta sullo sfondo.
Davanti vallate francesi con il bellissimo lago d'Ambin.
Ci dirigiamo verso il Niblè, il primo tratto è in comoda cresta, la strada è indicata da frequenti ometti. Passato il primo tratto spunta finalmente il ghiacciaio.
Alla fine del tratto in cresta troviamo la croce Blais, dopo il sentiero rimane pianeggiante tra gli sfasciumi.
Passati gli sfasciumi raggiungiamo finalmente il ghiacciaio e inforchiamo picca e ramponi.
Ci attende un canalino, breve ma ripido, il kima lo assale con ferocia inaudita
Passato il canalino, sbagliamo strada , strano non capita mai, e finiamo fuori del ghiacciaio tra sfasciumi franosissimi, controlliamo il gps e capito l'errore torniamo sul ghiacciaio.
Proseguiamo in traverso e troviamo un ometto ad indicarci l'attacco del sentiro alla fine del ghiacciaio.
Riprende il sentiero tra gli sfasciumi, mancano 100 metri di dislivello, saliamo faticosamente verso la vetta.
Arrivati in prossimità della vetta, altri stambecchi, qui perdiamo nuovamente la bussola , io mi faccio trarre in inganno da una roccia, che non era la cima,
kima scende il filo di cresta e va dritto, continua ad andare dritto , io trovo finalmente la traccia giusta
è giungo sulla croce di vetta, e richiamo il kima prima che finisca in Francia.
Eccolo tornato indietro alla croce di vetta
Li vicino un'altra croce in legno e la mitica campana, non resistiamo e la suoniamo entrambi.
La giornata è spettacolare , sono qualche nuvola verso la bassa Val di Susa, ci godiamo gli splendidi panorami mentre pranzo.
Fino a qui non abbiamo incontrato nessuno, una vetta solitaria come piace al @Piervi.
Rimaniamo ancora un po' e pubblichiamo dalla vetta un post in diretta su Avventurosamente.
Decidiamo che è ora di tornare, al bivacco è sempre pieno di stambecchi.
Sotto il bivacco un avvistamento indescrivibile, incontriamo un escursionista che saliva in mutande !?!
Una cosa mai vista, turbati riprendiamo la nostra discesa e dopo una breve sosta ristoratrice alla fontana torniamo alla macchina.
Splendida gita con il buon @kima, col senno di poi anche la Ciamarella era fattibile, la settimana prossima.
PS: dalla regia mi dicono che c'è un messaggio importante...
la corda del kima lo ringrazia per la splendida passeggiata aggratis
PPS: te l'avevo detto
Data: 19/07/2016
Regione e provincia: Piemonte - TO
Località di partenza: Grange della Valle (1.820 m)
Località di arrivo: Grange della Valle (1.820 m)
Tempo di percorrenza: 4h + 3h
Chilometri: 12
Grado di difficoltà: F
Descrizione delle difficoltà: ghiacciaio
Periodo consigliato: estate-autunno
Segnaletica: tacche bianco-rosse, gialle, ometti
Dislivello in salita: 1.550 m
Dislivello in discesa: 1.550 m
Quota massima: 3.365 m
Accesso stradale: Sulla SS24 (Susa) dopo Exilles in direzione Salbertrand, girare a destra in direzione Grange della Valle, seguire i cartelli. verso la fine la strada diventa sterrata ma percorribile, lasciare la macchina in prossimità della barra, vicino al rifugio Levi Molinari
Descrizione
L'idea era di andare all'Uja di Ciamarella, ma i 1.800 metri di dislivello ci hanno spaventati, e abbiamo scelto il Niblè che fa' solo 1.600 , decisamente meno.
Lasciamo la macchina in una degli spiazzi prima della barra, sono le 08:00 e non c'è nessuno, questo quello che si vede dalla partenza.
Proseguiamo sulla sterrata, teniamo il ponte per il rifugio a sinistra e prendiamo il sentiero 803 che attraversa il Vallone di Galambra. La segnaletica è buona, all'inzio c'è qualche sparuto albero.
Ma finiscono molto presto, ci inoltriamo nel vallone, il sentiero sale tra pratoni, alla nostra destra il Niblè che ancora non si vede.
Ecco il primo avvistamento di giornata una marmotta (o si dice Marmottere )
La pendenza del sentiero non da tregua, si sale per ripidi tornati tra pratoni, e come sempre il kima non si ferma mai.
Si sale senza pietà, intorno a 2.300 metri troviamo una fontana che ci darà ristoro, soprattutto al ritorno, è qualche metro fuori sentiero, state attenti a non farvela sfuggire.
C'è anche un tratto attrezzato, di cui non si capisce l'utilità.
Il kima viene squalificato per utilizzo della corda non necessario . Dovrà ripetere l'escursione da capo.
Il sentiero si trasforma in pietraia fino a diventare di sfasciumi e il bivacco non si vede ancora.
Raggiungiamo il bivacco Blais (2.920 m), è in ordine con una decina di posti letto, un tavolo. Facciamo 10 minuti di sosta per fare uno spuntino.
Sulla destra finalmente appare la nostra meta sullo sfondo.
Davanti vallate francesi con il bellissimo lago d'Ambin.
Ci dirigiamo verso il Niblè, il primo tratto è in comoda cresta, la strada è indicata da frequenti ometti. Passato il primo tratto spunta finalmente il ghiacciaio.
Proseguiamo in traverso e troviamo un ometto ad indicarci l'attacco del sentiro alla fine del ghiacciaio.
kima scende il filo di cresta e va dritto, continua ad andare dritto , io trovo finalmente la traccia giusta
è giungo sulla croce di vetta, e richiamo il kima prima che finisca in Francia.
Eccolo tornato indietro alla croce di vetta
La giornata è spettacolare , sono qualche nuvola verso la bassa Val di Susa, ci godiamo gli splendidi panorami mentre pranzo.
Fino a qui non abbiamo incontrato nessuno, una vetta solitaria come piace al @Piervi.
Rimaniamo ancora un po' e pubblichiamo dalla vetta un post in diretta su Avventurosamente.
Decidiamo che è ora di tornare, al bivacco è sempre pieno di stambecchi.
Una cosa mai vista, turbati riprendiamo la nostra discesa e dopo una breve sosta ristoratrice alla fontana torniamo alla macchina.
Splendida gita con il buon @kima, col senno di poi anche la Ciamarella era fattibile, la settimana prossima.
PS: dalla regia mi dicono che c'è un messaggio importante...
la corda del kima lo ringrazia per la splendida passeggiata aggratis
PPS: te l'avevo detto
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