Ciao ragazzi!
Mi capita molto spesso, su questo e altri forum, di leggere cose, riguardo gli strumenti da taglio, che si ripetono spesso, quasi fossero verità inconfutabili che è impossibile smentire.
Alcune di queste opinioni le ritengo da sempre delle baggianate tipiche dei forum, realtà che vivono solo dentro ai monitor, ma che in natura si dimostrano per quello che sono. Mentre per altre ho iniziato a chiedermi se davvero queste frasi tanto di moda, fossero realmente valide, o se fossero frutto della massa che tende a condizionare chi desidera dare un parere, senza volersi discostare dall’opinione più diffusa.
Vi riporto alcune delle cose che sento spesso ripetere, ma che, a mio parere, sono tutt’altro che veritiere, nella speranza di avere un vostro riscontro, così da condividere, una volta per tutte, i pareri su queste opinioni tanto decantate sui coltelli e co.
Premetto che le mie sono perlopiù considerazioni da tenere conto in un contesto non di semplice trekking, dove davvero basta una lama che consenta di tagliare il salamino, ma più che altro in situazioni di camping dove con le lame ci si lavora per fare campo o attività varie.
1)Un coltello con punta di tipo tanto è inutile in outdoor, e la punta tanto è difficile da affilare.
La punta tanto è robusta, più di una comune clip point, offre ottime doti di penetrazione, non implica troppe differenze nell’uso del coltello, forse solo nel chopping ruba un po’ di centimetri ma nulla più; non ho mai capito perché venga tanto misfrattata.
L’opinione riguardo alle difficoltà sull’affilatura di una punta tanto, è un idiozia megagalattica! Possiedo un paio di coltelli con punta tanto, e non li affilo con un'unica passata, ma affilo prima una parte, e successivamente l’ultima porzione di lama, entrambe sono dritte, operazione decisamente più semplice che affilare un'unica lunga porzione di lama che forma una curva in punta.
Piccola nota, mi è capitato, tempo fa, di dover fare dei trucioli per il fuoco con un cold steel g.i. tanto; l’avevo utilizzato parecchio, e la lama non era molto affilata, per cui avevo difficoltà, poi ho provato ad utilizzare la parte di lama a ridosso della punta, e sono riuscito a farli.
La parte finale della lama, quella che forma il tipico angolo che ricorda, mooolto vagamente, l’omonimo coltello giapponese, non entra spesso in gioco, in questo modo viene preservata, offrendoci una porzione di lama sempre affilata.
2)La roncola è il miglior strumento "survival", è perfetto per ogni situazione outdoor, e non serve altro.
Ammiro molto questo strumento, e mi capita di utilizzarlo spesso per fare lavori nella casa in campagna, ma spesso, e qui forse mi tirerò addosso le antipatie di molti, questo strumento viene letteralmente idealizzato e sopravvalutato.
Il fatto che esista da secoli, e che i nostri nonni lo hanno sempre utilizzato senza lamentarsi, non significa nulla se teniamo conto delle diverse attività che svolgiamo rispetto ai nostri trisavoli.
La roncola o pennato è perfetto per tenere a bada la vegetazione a ridosso delle case, orti, o aree di lavoro; ripulire aree dalla bassa vegetazione, tagliare canne, sfrondare pali, tagliare piccoli rami, e sistemare sentieri avvolti dalla vegetazione; insomma tutte le attività per cui è stata concepita, e per cui è stata utilizzata dai nostri nonni, che erano principalmente contadini agricoltori o allevatori, e che avevano appunto le necessità sopracitate.
Certo che si può usare come un accetta per spaccare legna grossa, certo che si può azzardare del batoning, certo che è possibile farci degli intagli di precisione, ma non è certo lo strumento ideale per questi compiti, e visto l’ingombro e il peso, IMHO, a meno che i compiti in cui la roncola eccelle non siano certi e molti, forse conviene orientarsi su altro.
(San Pietro da Verona, che è stato ucciso da un brigante con una roncola, è daccordo con me)
3)L’acciaio al carbonio non va bene per il cibo perché lascia sapore metallico.
Alzi la mano chi non ha mai sentito pronunciare questa frase….
Nessuno?...immaginavo.
L’acciaio al carbonio ossida più facilmente, ma da qui a dire che lascia per forza sapore metallico sul cibo ce ne passa.
Sfido che se utilizzate un coltello ampiamente ossidato per tagliare e mescolare il cibo, forse vi sembrerà di mangiare un frullato di chiodi, ma a me è capitato più volte di utilizzare coltelli al carbonio per lavorare il cibo, e non ho mai avuto alcun problema. Ovviamente mi prendo un minimo di cura delle lame al carbonio, ma mi limito a pulire e asciugare le lame al rientro da un escursione, e metterci un pochino d’olio di vaselina.
Ho provato anche a tagliare alcune fette di salame con un mora 511 a cui non ho mai fatto la minima manutenzione, e che inizia a presentare sulla lama una patina tipica da ossidazione; e nemmeno in questo caso ho sentito sapore metallico.
Se fra voi c’è qualcuno col palato di Carlo Cracco che giura di sentire sapore metallico sul salamino dopo averlo tagliato con un Opinel Carbon, mi piacerebbe saperlo, forse sono io che ho il palato di un camionista..
4)Mai usare una lama per sfregare un acciarino, sennò si rovina il filo!
Ok, ammetto che questa è una curiosità, e che non sono sicuro che sia una bufala.
Per accendere il camino uso un acciarino, e per sfregarlo un piccolo e vecchio folder, che uso sfregando dalla parte della lama poiché il dorso è smussato. Circa un anno fa avevo passato sulla mola questo coltellino, ed ora, dopo averlo sfregato molte e molte volte sul firesteel con la lama, quest’ultima non presenta il minimo segno di usura. Utilizzo la parte iniziale della lama, che appare forse solo meno affilata del resto del coltellino, niente di più.
Non so se può essere un fattore da prendere in considerazione, ma ho notato che spesso anche Bear Grylls utilizza la lama per sfregare il firesteel.
Preciso che comunque, almeno fino a che non ne sarò costretto, non utilizzo la lama del coltello per sfregare l’acciarino, in quanto sono molto più comodo con la piastrina in dotazione.
5)Ma quale coltellone/accetta/segaccio, con un victorinox ci fai di tutto!
Qui rasentiamo la comicità.
Premetto che mi riferisco a chi sostiene che con un piccolo folder è possibile svolgere tutti i compiti gravosi generalmente destinati a ben altri attrezzi, e non a chi sostiene di poter fare a meno di tali attrezzi arrangiandosi senza nulla.
Ho sentito più di una volta questa frase, spesso quando qualcuno chiedeva consiglio su che attrezzi portare per campeggiare; se coltellino più coltellone, folder più accetta, coltello più sega….e poi salta su il solito commentone: Io faccio tutto con un opinel 10 e non ho mai avuto problemi!
Ammetto di essere sempre rimasto un po’ imbarazzato di fronte a certi commenti, certo come scritto sopra per un semplice trekking di qualche ora basta e avanza un piccolo folder, ma per chi vuole fare campo qualche attrezzo da lavoro credo sia d’obbligo a meno che non si voglia impiegare molto più tempo e fatica.
Se dovessi fare legna per il fuoco e preparare un piccolo riparo, o ancora costruire qualche utensile, avendo a disposizione solo un opinel o un victorinox, probabilmente ci riuscirei, ma credo che lo farei senza l’ausilio di questo piccolo coltello, che sarebbe più di impaccio che altro (con un eccezione forse alla sega del vic).
Con un coltello medio/grande è possibile svolgere anche i lavori di un coltello piccolo, il contrario non è davvero possibile, e questa verità, ci porta all’ultimo falso mito da sfatare.
6)Con il coltellone ci fai un po’ di tutto, ma niente bene
(sopra, un try stick fatto con un fkmd israeli tracker)
(Un pò di woodcraft col mio tops tahoma field knife)
(un work in progress di un rifugio per la notte che ho fatto col mio fox parang)
L’affermazione che con un coltello da campo, diciamo dai 7” in su, non si riesca né a lavorare di precisione, né a spaccare legna decentemente, mi dà la quasi certezza che chi lo ha scritto, non abbia mai utilizzato realmente questo genere di attrezzi.
Ovvio che è più semplice segare un ramo che tagliarlo col coltello, certo che è più efficiente un accetta nello spaccare legna, sicuro che una roncola andrà meglio per ripulire attorno al campo, sfrondare rami, o aprirsi un varco fra i rovi, daccordo che un piccolo fisso o un folder saranno più comodi per lavoretti di precisione; ma si sta parlando di quattro strumenti specializzati, attrezzi con uso specifico, mentre un buon coltellone dovrebbe quantomeno consentirci di riuscire, nel migliore dei modi e nel limite del possibile, di svolgere, da solo, il lavoro di 3 o 4 attrezzi.
Questione di scelte e di approccio, a me gratifica molto sapere di aver fatto tante cose, molto diverse fra loro, con un unico strumento sfruttato al meglio delle sue possibilità, e le soddisfazioni vanno oltre la banale verità che con diversi strumenti dedicati avrei fatto un po’ meno fatica.
Sono molto, molto, e ancora molto curioso di sapere che ne pensate!
per chi lo desidera, fate un copia incolla di quanto segue per avere un riassunto delle domande.
Domanda:
La punta tanto è inutile e difficile da affilare.
Risposta:
Domanda:
La roncola è il miglior strumento multiruolo con cui ci si fa tutto
Risposta:
Domanda:
L'acciaio carbonioso lascia sapore metallico sul cibo
Risposta:
Domanda:
Mai sfregare l'acciarino con la lama, altrimenti si rovina
Risposta:
Domanda:
Non c'è bisogno di chissà quali strumenti, con un folder ci fai di tutto
Risposta:
Domanda:
Il coltello da campo è inutile,troppo grosso per i lavori di precisione, e troppo piccolo per i lavori pesanti
Risposta:
Mi capita molto spesso, su questo e altri forum, di leggere cose, riguardo gli strumenti da taglio, che si ripetono spesso, quasi fossero verità inconfutabili che è impossibile smentire.
Alcune di queste opinioni le ritengo da sempre delle baggianate tipiche dei forum, realtà che vivono solo dentro ai monitor, ma che in natura si dimostrano per quello che sono. Mentre per altre ho iniziato a chiedermi se davvero queste frasi tanto di moda, fossero realmente valide, o se fossero frutto della massa che tende a condizionare chi desidera dare un parere, senza volersi discostare dall’opinione più diffusa.
Vi riporto alcune delle cose che sento spesso ripetere, ma che, a mio parere, sono tutt’altro che veritiere, nella speranza di avere un vostro riscontro, così da condividere, una volta per tutte, i pareri su queste opinioni tanto decantate sui coltelli e co.
Premetto che le mie sono perlopiù considerazioni da tenere conto in un contesto non di semplice trekking, dove davvero basta una lama che consenta di tagliare il salamino, ma più che altro in situazioni di camping dove con le lame ci si lavora per fare campo o attività varie.
1)Un coltello con punta di tipo tanto è inutile in outdoor, e la punta tanto è difficile da affilare.
La punta tanto è robusta, più di una comune clip point, offre ottime doti di penetrazione, non implica troppe differenze nell’uso del coltello, forse solo nel chopping ruba un po’ di centimetri ma nulla più; non ho mai capito perché venga tanto misfrattata.
L’opinione riguardo alle difficoltà sull’affilatura di una punta tanto, è un idiozia megagalattica! Possiedo un paio di coltelli con punta tanto, e non li affilo con un'unica passata, ma affilo prima una parte, e successivamente l’ultima porzione di lama, entrambe sono dritte, operazione decisamente più semplice che affilare un'unica lunga porzione di lama che forma una curva in punta.
Piccola nota, mi è capitato, tempo fa, di dover fare dei trucioli per il fuoco con un cold steel g.i. tanto; l’avevo utilizzato parecchio, e la lama non era molto affilata, per cui avevo difficoltà, poi ho provato ad utilizzare la parte di lama a ridosso della punta, e sono riuscito a farli.
La parte finale della lama, quella che forma il tipico angolo che ricorda, mooolto vagamente, l’omonimo coltello giapponese, non entra spesso in gioco, in questo modo viene preservata, offrendoci una porzione di lama sempre affilata.
2)La roncola è il miglior strumento "survival", è perfetto per ogni situazione outdoor, e non serve altro.
Ammiro molto questo strumento, e mi capita di utilizzarlo spesso per fare lavori nella casa in campagna, ma spesso, e qui forse mi tirerò addosso le antipatie di molti, questo strumento viene letteralmente idealizzato e sopravvalutato.
Il fatto che esista da secoli, e che i nostri nonni lo hanno sempre utilizzato senza lamentarsi, non significa nulla se teniamo conto delle diverse attività che svolgiamo rispetto ai nostri trisavoli.
La roncola o pennato è perfetto per tenere a bada la vegetazione a ridosso delle case, orti, o aree di lavoro; ripulire aree dalla bassa vegetazione, tagliare canne, sfrondare pali, tagliare piccoli rami, e sistemare sentieri avvolti dalla vegetazione; insomma tutte le attività per cui è stata concepita, e per cui è stata utilizzata dai nostri nonni, che erano principalmente contadini agricoltori o allevatori, e che avevano appunto le necessità sopracitate.
Certo che si può usare come un accetta per spaccare legna grossa, certo che si può azzardare del batoning, certo che è possibile farci degli intagli di precisione, ma non è certo lo strumento ideale per questi compiti, e visto l’ingombro e il peso, IMHO, a meno che i compiti in cui la roncola eccelle non siano certi e molti, forse conviene orientarsi su altro.
(San Pietro da Verona, che è stato ucciso da un brigante con una roncola, è daccordo con me)
3)L’acciaio al carbonio non va bene per il cibo perché lascia sapore metallico.
Alzi la mano chi non ha mai sentito pronunciare questa frase….
Nessuno?...immaginavo.
L’acciaio al carbonio ossida più facilmente, ma da qui a dire che lascia per forza sapore metallico sul cibo ce ne passa.
Sfido che se utilizzate un coltello ampiamente ossidato per tagliare e mescolare il cibo, forse vi sembrerà di mangiare un frullato di chiodi, ma a me è capitato più volte di utilizzare coltelli al carbonio per lavorare il cibo, e non ho mai avuto alcun problema. Ovviamente mi prendo un minimo di cura delle lame al carbonio, ma mi limito a pulire e asciugare le lame al rientro da un escursione, e metterci un pochino d’olio di vaselina.
Ho provato anche a tagliare alcune fette di salame con un mora 511 a cui non ho mai fatto la minima manutenzione, e che inizia a presentare sulla lama una patina tipica da ossidazione; e nemmeno in questo caso ho sentito sapore metallico.
Se fra voi c’è qualcuno col palato di Carlo Cracco che giura di sentire sapore metallico sul salamino dopo averlo tagliato con un Opinel Carbon, mi piacerebbe saperlo, forse sono io che ho il palato di un camionista..
4)Mai usare una lama per sfregare un acciarino, sennò si rovina il filo!
Ok, ammetto che questa è una curiosità, e che non sono sicuro che sia una bufala.
Per accendere il camino uso un acciarino, e per sfregarlo un piccolo e vecchio folder, che uso sfregando dalla parte della lama poiché il dorso è smussato. Circa un anno fa avevo passato sulla mola questo coltellino, ed ora, dopo averlo sfregato molte e molte volte sul firesteel con la lama, quest’ultima non presenta il minimo segno di usura. Utilizzo la parte iniziale della lama, che appare forse solo meno affilata del resto del coltellino, niente di più.
Non so se può essere un fattore da prendere in considerazione, ma ho notato che spesso anche Bear Grylls utilizza la lama per sfregare il firesteel.
Preciso che comunque, almeno fino a che non ne sarò costretto, non utilizzo la lama del coltello per sfregare l’acciarino, in quanto sono molto più comodo con la piastrina in dotazione.
5)Ma quale coltellone/accetta/segaccio, con un victorinox ci fai di tutto!
Qui rasentiamo la comicità.
Premetto che mi riferisco a chi sostiene che con un piccolo folder è possibile svolgere tutti i compiti gravosi generalmente destinati a ben altri attrezzi, e non a chi sostiene di poter fare a meno di tali attrezzi arrangiandosi senza nulla.
Ho sentito più di una volta questa frase, spesso quando qualcuno chiedeva consiglio su che attrezzi portare per campeggiare; se coltellino più coltellone, folder più accetta, coltello più sega….e poi salta su il solito commentone: Io faccio tutto con un opinel 10 e non ho mai avuto problemi!
Ammetto di essere sempre rimasto un po’ imbarazzato di fronte a certi commenti, certo come scritto sopra per un semplice trekking di qualche ora basta e avanza un piccolo folder, ma per chi vuole fare campo qualche attrezzo da lavoro credo sia d’obbligo a meno che non si voglia impiegare molto più tempo e fatica.
Se dovessi fare legna per il fuoco e preparare un piccolo riparo, o ancora costruire qualche utensile, avendo a disposizione solo un opinel o un victorinox, probabilmente ci riuscirei, ma credo che lo farei senza l’ausilio di questo piccolo coltello, che sarebbe più di impaccio che altro (con un eccezione forse alla sega del vic).
Con un coltello medio/grande è possibile svolgere anche i lavori di un coltello piccolo, il contrario non è davvero possibile, e questa verità, ci porta all’ultimo falso mito da sfatare.
6)Con il coltellone ci fai un po’ di tutto, ma niente bene
(sopra, un try stick fatto con un fkmd israeli tracker)
(Un pò di woodcraft col mio tops tahoma field knife)
(un work in progress di un rifugio per la notte che ho fatto col mio fox parang)
L’affermazione che con un coltello da campo, diciamo dai 7” in su, non si riesca né a lavorare di precisione, né a spaccare legna decentemente, mi dà la quasi certezza che chi lo ha scritto, non abbia mai utilizzato realmente questo genere di attrezzi.
Ovvio che è più semplice segare un ramo che tagliarlo col coltello, certo che è più efficiente un accetta nello spaccare legna, sicuro che una roncola andrà meglio per ripulire attorno al campo, sfrondare rami, o aprirsi un varco fra i rovi, daccordo che un piccolo fisso o un folder saranno più comodi per lavoretti di precisione; ma si sta parlando di quattro strumenti specializzati, attrezzi con uso specifico, mentre un buon coltellone dovrebbe quantomeno consentirci di riuscire, nel migliore dei modi e nel limite del possibile, di svolgere, da solo, il lavoro di 3 o 4 attrezzi.
Questione di scelte e di approccio, a me gratifica molto sapere di aver fatto tante cose, molto diverse fra loro, con un unico strumento sfruttato al meglio delle sue possibilità, e le soddisfazioni vanno oltre la banale verità che con diversi strumenti dedicati avrei fatto un po’ meno fatica.
Sono molto, molto, e ancora molto curioso di sapere che ne pensate!
per chi lo desidera, fate un copia incolla di quanto segue per avere un riassunto delle domande.
Domanda:
La punta tanto è inutile e difficile da affilare.
Risposta:
Domanda:
La roncola è il miglior strumento multiruolo con cui ci si fa tutto
Risposta:
Domanda:
L'acciaio carbonioso lascia sapore metallico sul cibo
Risposta:
Domanda:
Mai sfregare l'acciarino con la lama, altrimenti si rovina
Risposta:
Domanda:
Non c'è bisogno di chissà quali strumenti, con un folder ci fai di tutto
Risposta:
Domanda:
Il coltello da campo è inutile,troppo grosso per i lavori di precisione, e troppo piccolo per i lavori pesanti
Risposta:
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