Utensili da taglio: sfatiamo qualche mito?

Ciao ragazzi!

Mi capita molto spesso, su questo e altri forum, di leggere cose, riguardo gli strumenti da taglio, che si ripetono spesso, quasi fossero verità inconfutabili che è impossibile smentire.

Alcune di queste opinioni le ritengo da sempre delle baggianate tipiche dei forum, realtà che vivono solo dentro ai monitor, ma che in natura si dimostrano per quello che sono. Mentre per altre ho iniziato a chiedermi se davvero queste frasi tanto di moda, fossero realmente valide, o se fossero frutto della massa che tende a condizionare chi desidera dare un parere, senza volersi discostare dall’opinione più diffusa.

Vi riporto alcune delle cose che sento spesso ripetere, ma che, a mio parere, sono tutt’altro che veritiere, nella speranza di avere un vostro riscontro, così da condividere, una volta per tutte, i pareri su queste opinioni tanto decantate sui coltelli e co.

Premetto che le mie sono perlopiù considerazioni da tenere conto in un contesto non di semplice trekking, dove davvero basta una lama che consenta di tagliare il salamino, ma più che altro in situazioni di camping dove con le lame ci si lavora per fare campo o attività varie.



1)Un coltello con punta di tipo tanto è inutile in outdoor, e la punta tanto è difficile da affilare.

fig-3.jpg


La punta tanto è robusta, più di una comune clip point, offre ottime doti di penetrazione, non implica troppe differenze nell’uso del coltello, forse solo nel chopping ruba un po’ di centimetri ma nulla più; non ho mai capito perché venga tanto misfrattata.

L’opinione riguardo alle difficoltà sull’affilatura di una punta tanto, è un idiozia megagalattica! Possiedo un paio di coltelli con punta tanto, e non li affilo con un'unica passata, ma affilo prima una parte, e successivamente l’ultima porzione di lama, entrambe sono dritte, operazione decisamente più semplice che affilare un'unica lunga porzione di lama che forma una curva in punta.

Piccola nota, mi è capitato, tempo fa, di dover fare dei trucioli per il fuoco con un cold steel g.i. tanto; l’avevo utilizzato parecchio, e la lama non era molto affilata, per cui avevo difficoltà, poi ho provato ad utilizzare la parte di lama a ridosso della punta, e sono riuscito a farli.

La parte finale della lama, quella che forma il tipico angolo che ricorda, mooolto vagamente, l’omonimo coltello giapponese, non entra spesso in gioco, in questo modo viene preservata, offrendoci una porzione di lama sempre affilata.


2)La roncola è il miglior strumento "survival", è perfetto per ogni situazione outdoor, e non serve altro.

Ammiro molto questo strumento, e mi capita di utilizzarlo spesso per fare lavori nella casa in campagna, ma spesso, e qui forse mi tirerò addosso le antipatie di molti, questo strumento viene letteralmente idealizzato e sopravvalutato.

Il fatto che esista da secoli, e che i nostri nonni lo hanno sempre utilizzato senza lamentarsi, non significa nulla se teniamo conto delle diverse attività che svolgiamo rispetto ai nostri trisavoli.

La roncola o pennato è perfetto per tenere a bada la vegetazione a ridosso delle case, orti, o aree di lavoro; ripulire aree dalla bassa vegetazione, tagliare canne, sfrondare pali, tagliare piccoli rami, e sistemare sentieri avvolti dalla vegetazione; insomma tutte le attività per cui è stata concepita, e per cui è stata utilizzata dai nostri nonni, che erano principalmente contadini agricoltori o allevatori, e che avevano appunto le necessità sopracitate.

Certo che si può usare come un accetta per spaccare legna grossa, certo che si può azzardare del batoning, certo che è possibile farci degli intagli di precisione, ma non è certo lo strumento ideale per questi compiti, e visto l’ingombro e il peso, IMHO, a meno che i compiti in cui la roncola eccelle non siano certi e molti, forse conviene orientarsi su altro.
santa roncola.jpg

(San Pietro da Verona, che è stato ucciso da un brigante con una roncola, è daccordo con me);)





3)L’acciaio al carbonio non va bene per il cibo perché lascia sapore metallico.

nails.jpg


Alzi la mano chi non ha mai sentito pronunciare questa frase….

Nessuno?...immaginavo.

L’acciaio al carbonio ossida più facilmente, ma da qui a dire che lascia per forza sapore metallico sul cibo ce ne passa.

Sfido che se utilizzate un coltello ampiamente ossidato per tagliare e mescolare il cibo, forse vi sembrerà di mangiare un frullato di chiodi, ma a me è capitato più volte di utilizzare coltelli al carbonio per lavorare il cibo, e non ho mai avuto alcun problema. Ovviamente mi prendo un minimo di cura delle lame al carbonio, ma mi limito a pulire e asciugare le lame al rientro da un escursione, e metterci un pochino d’olio di vaselina.

Ho provato anche a tagliare alcune fette di salame con un mora 511 a cui non ho mai fatto la minima manutenzione, e che inizia a presentare sulla lama una patina tipica da ossidazione; e nemmeno in questo caso ho sentito sapore metallico.

Se fra voi c’è qualcuno col palato di Carlo Cracco che giura di sentire sapore metallico sul salamino dopo averlo tagliato con un Opinel Carbon, mi piacerebbe saperlo, forse sono io che ho il palato di un camionista..


4)Mai usare una lama per sfregare un acciarino, sennò si rovina il filo!

Ok, ammetto che questa è una curiosità, e che non sono sicuro che sia una bufala.

Per accendere il camino uso un acciarino, e per sfregarlo un piccolo e vecchio folder, che uso sfregando dalla parte della lama poiché il dorso è smussato. Circa un anno fa avevo passato sulla mola questo coltellino, ed ora, dopo averlo sfregato molte e molte volte sul firesteel con la lama, quest’ultima non presenta il minimo segno di usura. Utilizzo la parte iniziale della lama, che appare forse solo meno affilata del resto del coltellino, niente di più.

Non so se può essere un fattore da prendere in considerazione, ma ho notato che spesso anche Bear Grylls utilizza la lama per sfregare il firesteel.

Preciso che comunque, almeno fino a che non ne sarò costretto, non utilizzo la lama del coltello per sfregare l’acciarino, in quanto sono molto più comodo con la piastrina in dotazione.





5)Ma quale coltellone/accetta/segaccio, con un victorinox ci fai di tutto!

vic tutto.jpg


Qui rasentiamo la comicità.

Premetto che mi riferisco a chi sostiene che con un piccolo folder è possibile svolgere tutti i compiti gravosi generalmente destinati a ben altri attrezzi, e non a chi sostiene di poter fare a meno di tali attrezzi arrangiandosi senza nulla.

Ho sentito più di una volta questa frase, spesso quando qualcuno chiedeva consiglio su che attrezzi portare per campeggiare; se coltellino più coltellone, folder più accetta, coltello più sega….e poi salta su il solito commentone: Io faccio tutto con un opinel 10 e non ho mai avuto problemi!

Ammetto di essere sempre rimasto un po’ imbarazzato di fronte a certi commenti, certo come scritto sopra per un semplice trekking di qualche ora basta e avanza un piccolo folder, ma per chi vuole fare campo qualche attrezzo da lavoro credo sia d’obbligo a meno che non si voglia impiegare molto più tempo e fatica.

Se dovessi fare legna per il fuoco e preparare un piccolo riparo, o ancora costruire qualche utensile, avendo a disposizione solo un opinel o un victorinox, probabilmente ci riuscirei, ma credo che lo farei senza l’ausilio di questo piccolo coltello, che sarebbe più di impaccio che altro (con un eccezione forse alla sega del vic).

Con un coltello medio/grande è possibile svolgere anche i lavori di un coltello piccolo, il contrario non è davvero possibile, e questa verità, ci porta all’ultimo falso mito da sfatare.





6)Con il coltellone ci fai un po’ di tutto, ma niente bene

IMG_20150911_181102.jpg

(sopra, un try stick fatto con un fkmd israeli tracker)
IMG_20160812_143211.jpg

(Un pò di woodcraft col mio tops tahoma field knife)

a-frame shelter.jpg

(un work in progress di un rifugio per la notte che ho fatto col mio fox parang)

L’affermazione che con un coltello da campo, diciamo dai 7” in su, non si riesca né a lavorare di precisione, né a spaccare legna decentemente, mi dà la quasi certezza che chi lo ha scritto, non abbia mai utilizzato realmente questo genere di attrezzi.

Ovvio che è più semplice segare un ramo che tagliarlo col coltello, certo che è più efficiente un accetta nello spaccare legna, sicuro che una roncola andrà meglio per ripulire attorno al campo, sfrondare rami, o aprirsi un varco fra i rovi, daccordo che un piccolo fisso o un folder saranno più comodi per lavoretti di precisione; ma si sta parlando di quattro strumenti specializzati, attrezzi con uso specifico, mentre un buon coltellone dovrebbe quantomeno consentirci di riuscire, nel migliore dei modi e nel limite del possibile, di svolgere, da solo, il lavoro di 3 o 4 attrezzi.

Questione di scelte e di approccio, a me gratifica molto sapere di aver fatto tante cose, molto diverse fra loro, con un unico strumento sfruttato al meglio delle sue possibilità, e le soddisfazioni vanno oltre la banale verità che con diversi strumenti dedicati avrei fatto un po’ meno fatica.

Sono molto, molto, e ancora molto curioso di sapere che ne pensate!

per chi lo desidera, fate un copia incolla di quanto segue per avere un riassunto delle domande.


Domanda:
La punta tanto è inutile e difficile da affilare.
Risposta:


Domanda:
La roncola è il miglior strumento multiruolo con cui ci si fa tutto
Risposta:


Domanda:
L'acciaio carbonioso lascia sapore metallico sul cibo
Risposta:


Domanda:
Mai sfregare l'acciarino con la lama, altrimenti si rovina
Risposta:


Domanda:
Non c'è bisogno di chissà quali strumenti, con un folder ci fai di tutto
Risposta:


Domanda:
Il coltello da campo è inutile,troppo grosso per i lavori di precisione, e troppo piccolo per i lavori pesanti
Risposta:
 

Allegati

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Effettivamente mi trovi d'accordo con te in tutti i punti più o meno.
Sulla punta tanto ok, forse può dare un po' fastidio il cambio d'angolo ma affilarla è semplicissimo, sono le curve la parte difficile semmai
La roncola nasce in un contesto ben preciso e per utilizzi ben definiti, ottima senza dubbio ma definirla un tuttofare è un'utopia secondo me, basta provare a tagliarci un salame su di un tagliere.
Il sapore che lasciano gli acciai al carbonio secondo me dipende molto dagli acciai e da come sono tenuti, ad esempio l'opinel non troppo curato lascia effettivamente un brutto sapore ferroso, cosa che con altri carboniosi non ho riascontrato.
Usare il filo come striker per l'accairino non farà bene al filo ok, ma il ferrocerio è piuttosto morbido e secondo me il danno reale al filo è molto limitato; al massimo non taglierà più a rasoio..
I folder hanno il grosso limite derivante dalla loro struttura: un blocco, per quanto solido e preciso sia, non si può paragonare ad una lama fissa; usare pesantemente un chiudibile significa sollecitare il meccanismo di apertura e chiusura, peggiorando i giochi e rischiare di rovinare o rompere il coltello stesso.
Il coltello da campo è vero che non è un'accetta e neanche un piccolo puukko super maneggevole, ma permette di fare una serie molto ampia di lavori. Non ci incidi delle statue e non ci abbatti le piante secolari ma ti permette di svolgere tranquillamente tutti i compiti di un campo di qualche giorno, senza strafare..
E poi, come tante altre cose, spesso non è l'oggetto a fare la differenza ma la mano di chi lo usa!
 
Ho un opinel da anni e ormai la lama è completamente ossidata, ho provato a tagliarci della carne una volta e il gusto è terrificante, non che sia determinante la cosa, anche perché nei boschi non ho mai seguito il bon ton, quindi se non ho le posate mani e denti vanno benissimo :biggrin:
 
Intervento interessante e ben fatto, bravissimo Greengabri.
Mi trovi d'accordo su tutte le tue considerazioni, soprattutto la prima relativa alle punte tanto.
 
Ho un opinel da anni e ormai la lama è completamente ossidata, ho provato a tagliarci della carne una volta e il gusto è terrificante, non che sia determinante la cosa, anche perché nei boschi non ho mai seguito il bon ton, quindi se non ho le posate mani e denti vanno benissimo :biggrin:

Puoi riportarla lucida con della carta vetrata, più la fai a specchio più la renderai resistente all'ossidazione.

Se invece è ossido passivo, non dovrebbe lasciare sapore metallico.
 
Bene!
Sono contento di vedere che già qualcuno si trova daccordo con me nella maggioranza dei punti, dai che piano piano riusciremo a estirpare queste credenze popolari!:p:si:


la lama è completamente ossidata, ho provato a tagliarci della carne una volta e il gusto è terrificante
@Skoll Certo, daccordo con te, infatti ho scritto:

Sfido che se utilizzate un coltello ampiamente ossidato per tagliare e mescolare il cibo, forse vi sembrerà di mangiare un frullato di chiodi
Mi riferivo al fatto che molti utenti sconsigliano totalmente di utilizzare carboniosi sul cibo, avendo la convinzione che lasciano sempre sapore metallico, anche quando il coltello è tenuto bene.
 
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Purtroppo nei forum, ma anche nella vita di tutti i giorni trovi le persone competenti, quelle meno ferrate, quelle che non sanno nulla sull'argomento ma tacciono e, i peggiori, quelli che non ne sanno un tubo e mettono insieme un'accozzaglia di informazioni e se poi ciò che hanno detto risulta sbagliato è colpa dell'attrezzo.. :ka: non mi riferisco a nessuno in particolare ovviamente.
E così si alimentano quei miti e quelle leggende assurde..

Chiusa parentesi, parlando di cibo e carboniosi: la lama in sé non da problemi nel trattare il cibo, preparare il pranzo e simili, il problema viene da quello che si forma sopra! Se uno ci taglia cibi umidi, acidi e non fa manutenzione o la fa male per lo scopo si forma l'ossido che essendo "morbido" si trasferisce sui cibi e lascia il sapore. Il problema risulta inferiore se l'ossido è fine e compatto (come si diceva), assomiglia vagamente a ciò che accade per le lame in inox, rimane ben adeso alla lama e la protegge.
Ma lo stesso ragionamento lo si deve fare per le lame ricoperte, esempio era l'esee di un amico un po' usato che lasciava la copertura sul cibo che è peggio dell'ossido. Oppure si deve fare attenzione a cosa si usa per proteggere le lame, olio alimentare e simili vanno benone sul cibo, il WD40 che uso io su quasi tutto non proprio :biggrin:
 
Esatto Puz, mi trovo molto d'accordo con te, i peggiori sono come dici tu, che blaterano di caratteristiche tecniche e convinzioni basate sul nulla, o forse basate solo sul sentito dire, ma per fortuna qui su avventurosamente sono una minoranza, ma la mia speranza non è certo far tacere loro (impossibile), quanto più raccogliere opinioni vere dettate da esperienze vissute, in modo da offrire a chi si avvicina a queste attività, con questi strumenti, una risorsa per non farsi annebbiare la mente.


il WD40 che uso io su quasi tutto non proprio :biggrin:
Grande, anche io sono un WD40 addicted! Lo uso molto, ne ho preso una confezione anche per la signora, che lo tiene in cucina come sgrassante e disincrostante.
Sui coltelli uso però vaselina alimentare,
Per tutto il resto di attrezzi, strumenti, e operazioni varie, WD40 is the way! :cool:
 
Domanda:
La punta tanto è inutile e difficile da affilare.
Risposta: Balle:biggrin:


Domanda:
La roncola è il miglior strumento multiruolo con cui ci si fa tutto
Risposta: il Pennato è migliore:biggrin:


Domanda:
L'acciaio carbonioso lascia sapore metallico sul cibo
Risposta: coltello di innesto di mio nonno fatto di ferro e mezzo arrugginito con cui ho tagliato di tutto di più, il sapore della ruggine sfortunatamente non l'ho conosco... Qundi Balle.:biggrin:
"....Tranne che se uno è TOTALE e usa un coltello arruginito che solo a toccare la lama la polvere della rugine gli rimane in mano....le circostanze sono difficile da capire."


Domanda:
Mai sfregare l'acciarino con la lama, altrimenti si rovina
Risposta: Mi astengo:cry:


Domanda:
Non c'è bisogno di chissà quali strumenti, con un folder ci fai di tutto
Risposta: Quasi tutto:biggrin:


Domanda:
Il coltello da campo è inutile,troppo grosso per i lavori di precisione, e troppo piccolo per i lavori pesanti
Risposta: Il coltello piccolo no può fare il lavoro di un coltello grande però, Il coltello grande può fare il lavoro di un coltello piccolo:ph34r:
 
Ultima modifica:
Mi trovo su tutto ciò che dici...tranne su una cosa...

"Non so se può essere un fattore da prendere in considerazione, ma ho notato che spesso anche Bear Grylls utilizza la lama per sfregare il firesteel."

Specifico che è un mio parere personale, ma credo che il buon vecchio Bear non sia un buon esempio da prendere per la rubrica del "come si fa" :roll:.
 
Esatto Puz, mi trovo molto d'accordo con te, i peggiori sono come dici tu, che blaterano di caratteristiche tecniche e convinzioni basate sul nulla, o forse basate solo sul sentito dire, ma per fortuna qui su avventurosamente sono una minoranza, ma la mia speranza non è certo far tacere loro (impossibile), quanto più raccogliere opinioni vere dettate da esperienze vissute, in modo da offrire a chi si avvicina a queste attività, con questi strumenti, una risorsa per non farsi annebbiare la mente.



Grande, anche io sono un WD40 addicted! Lo uso molto, ne ho preso una confezione anche per la signora, che lo tiene in cucina come sgrassante e disincrostante.
Sui coltelli uso però vaselina alimentare,
Per tutto il resto di attrezzi, strumenti, e operazioni varie, WD40 is the way! :cool:

dove trovi la vaselina alimentare?

Mi trovo su tutto ciò che dici...tranne su una cosa...

"Non so se può essere un fattore da prendere in considerazione, ma ho notato che spesso anche Bear Grylls utilizza la lama per sfregare il firesteel."

Specifico che è un mio parere personale, ma credo che il buon vecchio Bear non sia un buon esempio da prendere per la rubrica del "come si fa" :roll:.

aggiungerei un dubbio: a lui i coltelli li passano gratis e anche se li sfascia nessuno dice nulla. a noi no :D
 
dove trovi la vaselina alimentare?
Vaselina alimentare, o vaselina enologica, la trovi in farmacia o nelle fermamente /brico.
Per chi vuole usare un olio su coltelli che potrebbero entrare in contatto col cibo, per me, è la soluzione migliore. È incolore, inodore, e insapore, non viene alterata nel tempo, a differenza dell'olio d'oliva, che diventa fortemente rancido, e quello si che un pochino di saporaccio lo trasferisce al cibo
:si:
 
Si anche io uso la vaselina enologica sulle lame che potrebbero entrare in contatto con il cibo.. Anche se comunque preferisco usare il Vic, oppure, per preparare i pasti, mi sono fatto un mini coltello da cucina accorciandone uno da formaggi, di quelli grandi.. Fa da coltello, mezzaluna e spatola!!
 
Domanda:
La punta tanto è inutile e difficile da affilare.
Risposta: Concordo con te! La punta tanto è più facile da affilare. L'unico punto in cui è carente è la scuoiatura.


Domanda:
La roncola è il miglior strumento multiruolo con cui ci si fa tutto
Risposta: Posseggo una roncola modificata: è ottima, ma troppo leggera per essere uno strumento unico e polivalente.


Domanda:
L'acciaio carbonioso lascia sapore metallico sul cibo
Risposta: Falso. Lavoro solo carboniosi, anche se preferisco l'inox perchè uso le lame anche per pescare.


Domanda:
Mai sfregare l'acciarino con la lama, altrimenti si rovina
Risposta: Confermo. Il filo perde un po' l'affilatura.


Domanda:
Non c'è bisogno di chissà quali strumenti, con un folder ci fai di tutto
Risposta: Ogni strumento è nato per fare il proprio lavoro. Ma se dovessi scegliere un unico strumento, andrei di coltellone.


Domanda:
Il coltello da campo è inutile,troppo grosso per i lavori di precisione, e troppo piccolo per i lavori pesanti
Risposta: Nelle mani di chi lo sa usare, un coltellone da campo può fare cose inimagginabili! In sud america, ho visto gente fare di tutto con un machete!!


Vorrei aggiungere alla lista delle cose da sfatare il fatto che molti dicono che un carbonioso è più facile da affilare. Per la mia esperienza non è sempre così.
 
Grande Thread! Questa discussione ci voleva, ad esempio io quella dei carboniosi non la sapevo e per non rischiare quando acquisto vado sull'Inox :D Quella del coltellino Opinel che va bene per tutto mi fa venire l'orchite ^^
La punta Tanto invece, oltre a piacermi per motivi estetici, è la cosa più facile da riaffilare che esista
 
Ultima modifica:
La TANTO è sì faciel da affilare per inciso un coltellino mi giunse con la punta NON affilata, 440C quindi so bene di cosa parlo! :ka:
Però è IMHO anche vero che in certi lavori quella discontinuità secca può essere una noia.
Su tutto il resto sono d'accordo al 100% con Greengabri
 
S

Speleoalp

Guest
Che bella discussione.... ormai la mia posizione é chiara a molti, ahah
Personalmente non dico che sono "falsi miti" prodotti da persone dietro ad un monitor, al massimo mi viene spesso da pensare che le persone non provino a fare null'altro se non quello che gli viene spiegato, detto da altri ;) O che credono che il proprio modo di vedere, le scuole di pensiero che seguono sono le uniche....
Ma d'altra parte se uno si trova bene in una determinata maniera ed é quella "tradizionale", giustamente si chiederebbe "perché voler fare diversamente"? Appunto... ma resta il fatto che ben poche cose sono realmente "assolute", mentre quasi tutte sono "soggettive" ;)

Infatti mi vedo in accordo e in disaccordo su tanti aspetti.... fregandomene se vengo ritenuto un "praticante da PC", ahah Ma d'altra parte, penso che sia un pensiero che capita a tanti e spesso, vedendo modi di fare diametralmente opposti ai propri. per dire una cosa del genere con certezza.... "bisogna condividere delle uscite, in contesti e situazioni compatibili con tutti i discorsi".

Detto da uno che ritiene ogni lama adatta a fare quel che serve in natura.... il come farlo e con quale approccio si adatta all'oggetto che si ha in mano. Ma come per tutto....

Comunque bella discussione....
:):D
 
Che bella discussione.... ormai la mia posizione é chiara a molti, ahah
Personalmente non dico che sono "falsi miti" prodotti da persone dietro ad un monitor, al massimo mi viene spesso da pensare che le persone non provino a fare null'altro se non quello che gli viene spiegato, detto da altri ;) O che credono che il proprio modo di vedere, le scuole di pensiero che seguono sono le uniche....
Ma d'altra parte se uno si trova bene in una determinata maniera ed é quella "tradizionale", giustamente si chiederebbe "perché voler fare diversamente"? Appunto... ma resta il fatto che ben poche cose sono realmente "assolute", mentre quasi tutte sono "soggettive" ;)

Infatti mi vedo in accordo e in disaccordo su tanti aspetti.... fregandomene se vengo ritenuto un "praticante da PC", ahah Ma d'altra parte, penso che sia un pensiero che capita a tanti e spesso, vedendo modi di fare diametralmente opposti ai propri. per dire una cosa del genere con certezza.... "bisogna condividere delle uscite, in contesti e situazioni compatibili con tutti i discorsi".

Detto da uno che ritiene ogni lama adatta a fare quel che serve in natura.... il come farlo e con quale approccio si adatta all'oggetto che si ha in mano. Ma come per tutto....

Comunque bella discussione....
:):D
Grazie Speleoalp,
Però, a parte le dieci righe di parole sulla soggettività degli approcci, mi/ci piacerebbe, se lo vuoi, un minimo di opinione riguardo i punti cardini della discussione:biggrin:!
Qui nessuno si scandalizza se qualcuno non è daccordo, anzi, il mio intento è capire che aria tira, in generale, riguardo a opinioni che spesso sento ripetere sugli strumenti da taglio.
Lo sappiamo che tu hai il tuo modo ed il tuo approccio di vedere/fare le cose in natura, anche perchè ce lo ripeti ad ogni singolo commento:)biggrin::p:biggrin:), però, proprio perchè tu sei uno che in natura ci sta parecchio, e ci sa fare parecchio, e gli stumenti, dal victorinox al coltellone, li usa parecchio, mi piacerebbe molto sapere cosa ne pensi, se ti va.

Ogni opinione derivata dall'esperienza, arricchisce questo thread, per renderlo, speriamo, una buona risosrsa a chi si avvicina a questo mondo.

gabri
:)
 
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