Escursione Sul tetto d'Abruzzo : corno Grande 2912 mt

Parchi d'Abruzzo
  1. Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga
Data: mercoledì 14 settembre

Partenza: campo imperatore.
Descrizione:
Percorso da cui non avevo grandi aspettative ,che invece di banale ha solo la tanta gente , anche incosciente e improbabile, che è salita e sale tutti i giorni quassù, purtroppo anche di un mercoledì di settembre.Comunque sono riuscito a trovare il mio spazio di solitudine forzando o rallentando il passo. In discesa se piove il percorso si fa pericoloso secondo me , specie per chi gira, purtroppo ancora tanti, con le scarpette da tennis o peggio , su cui sorvolo e non farò menzione alcuna.
Per la prima volta passo la quota dei 2500 mt e si fa sentire la mancanza di ossigeno , specie dopo la pausa con panino di hamburger casalingo e Fumatina nella conca degli invalidi, ma lì mi si apriva un'altra montagna davanti, nuova per i miei occhi e meritava una bella pausa contemplativa, che scopriva di tanto in tanto numerose vie di salita e un'altra meraviglia mai vista che credo sia la sella tra le due vette, non so se sia "carrabile" ma mi pare di aver visto una traccia che andava in quella direzione. (L'affaccio da quella sella è Iscritta ufficialmente nel libro dei sogni, insieme a Cima Woitiyua vista due giorni prima).
Ma partiamo dall'inizio: il sentiero inizia subito a mezza costa verso la sella di Monte Aquila e trottando dietro Linda, che aveva una gran voglia di montagna da quasi strozzarsi nel tirare quei primi dieci metri fatti al guinzaglio, ho raggiunto in 15 minuti scarsi.Alla sella ,in un cielo azzurrissimo ,il colosso di Intermesoli ha appena sfornato dalla punta più alta il primo candido cirro. A destra il paretone di sua maestà in mezz'ora ha lavorato molto di più ,elevando un bel nembo bianco da sotto la piana assolata delle 7 e trenta. Sperando di arrivare prima delle nuvole sotto è già attaccate alla parete, qui la pausa sarà breve, giusto il tempo di sistemare le scarpe e buttare un occhio allo stazzo bafile e alla affascinante via direttissima. Un'altro pezzo di facile sentiero ,sopra la vista immensa di campo pericoli e del pizzo Cefalone percorso due giorni fa con l'amico Ciccio,scorre via veloce fino al brecciaio dove cominciano le fatiche e il sudore che mi terrà compagnia fino in cima al punto più alto d'Abruzzo. Sopra il brecciaio spunta, imponente,la vista di corno piccolo, e il sentiero alza ancora un poco l'asticella della fatica ma la vista della vetta orientale distoglie ogni altro pensiero: la "punta" di fianco la croce sembra formata da tre massi giganti e stondati ,appoggiati li,quasi in bilico pronti a cadere, se poi guardando sotto ,si vedono i segni di crolli passati , forse vi verrà un brivido come per me. Ora ecco la vera sorpresa del giorno: la conca degli invalidi. Qui come già detto sì è aperto un "angolo" di sua maestà davvero incredibile, come la prima volta che vidi il ghiacciaio del calderone sono rimasto a bocca aperta di fronte un'altro anfiteatro di rocce sopra una voragine di breccia, un posto così enorme ,eppure così nascosto dalla vista d'altro versante , che non si vede se non ci si passa dentro.Mi ha colpito molto. Da qui il sentiero si vede già che mi farà abbandonare i bastoni , tra non molto, per usare anche le mani e l'aria si è fatta molto rarefatta. Dopo una mezz'ora di pausa ,con relativa "crisi"di 5 minuti ripartendo, il sentiero si fa più impegnativo fino alla Cima ma , soprattutto in questo tratto , molto segnato lungo la via principale.Anche Linda se la cava meglio di me in barba ai miei dubbi , guardando questo tratto da sotto.E poi adesso sono sopra un'altro anfiteatro che mi ha incantato più volte in passato, quello del calderone. La prima volta che vidi da dentro il ghiacciaio sognavo di camminare sopra dove vedevo spuntare qualcuno ogni tanto e oggi eccomi qui, in questo contesto veramente unico Montagna Splendida il G.S.. Appena arrivato in cima , neanche tempo di una foto mi hanno avvolto le nuvole negandomi la vista dal più ambito terrazzo. Ho aspettato un po da solo( che rarità in questa giornata trafficata quassù specie al ritorno) che si riaprisse invano. 5 minuti più giù , curiosando tra gli affacci sul ghiacciaio, in mezzo a quelle guglie ho trovato una pozza in piano di sabbia bagnata( una pozza di ghiaccio credo) grande come una tenda, perfetto per un'altra Fumatina e un bellissimo the caldo, dove in mezzo al grigio delle nebbia sono spuntati due vistosi occhi azzurri della signorina o signora, non ho indagato e non ne avevo interesse, Svetlana a cui ho offerto una tazza di the dopo il suo sonoro buon giorno sorridente. Parlando di montagne , e lei ne conosceva tante, e della bontà del the caldo al limone a quelle quote è passata un'altra mezz'ora , e poi io per la discesa e "l'ospite" per l'ultimo strappeto di salita. La fame scendendo è aumentata specie nel primo brecciaio , sotto la pioggia, dove miravo il rifugio duca d'Abruzzo e pensavo a un bel piatto di pasta e un paio di birre. Alla sella di monte Aquila il dislivello per raggiungere il rifugio non l'ho neanche percepito dopo sua Maestà e la tanta Fame.
Spero di non avervi annoiato con un racconto un po prolisso. Vi mando foto in ordine cronologico della descrizione.................. Alla prossima.
P.S.: mi tocca tornarci per il rammarico di non aver visto " il mondo" causa nuvole. Comunque piccolo rammarico perché il percorso è bellissimo comunque
 
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Data: mercoledì 14 settembre

Partenza: campo imperatore.
Descrizione:
Percorso da cui non avevo grandi aspettative ,che invece di banale ha solo la tanta gente , anche incosciente e improbabile, che è salita e sale tutti i giorni quassù, purtroppo anche di un mercoledì di settembre.Comunque sono riuscito a trovare il mio spazio di solitudine forzando o rallentando il passo. In discesa se piove il percorso si fa pericoloso secondo me , specie per chi gira, purtroppo ancora tanti, con le scarpette da tennis o peggio , su cui sorvolo e non farò menzione alcuna.
Per la prima volta passo la quota dei 2500 mt e si fa sentire la mancanza di ossigeno , specie dopo la pausa con panino di hamburger casalingo e Fumatina nella conca degli invalidi, ma lì mi si apriva un'altra montagna davanti, nuova per i miei occhi e meritava una bella pausa contemplativa, che scopriva di tanto in tanto numerose vie di salita e un'altra meraviglia mai vista che credo sia la sella tra le due vette, non so se sia "carrabile" ma mi pare di aver visto una traccia che andava in quella direzione. (L'affaccio da quella sella è Iscritta ufficialmente nel libro dei sogni, insieme a Cima Woitiyua vista due giorni prima).
Ma partiamo dall'inizio: il sentiero inizia subito a mezza costa verso la sella di Monte Aquila e trottando dietro Linda, che aveva una gran voglia di montagna da quasi strozzarsi nel tirare quei primi dieci metri fatti al guinzaglio, ho raggiunto in 15 minuti scarsi.Alla sella ,in un cielo azzurrissimo ,il colosso di Intermesoli ha appena sfornato dalla punta più alta il primo candido cirro. A destra il paretone di sua maestà in mezz'ora ha lavorato molto di più ,elevando un bel nembo bianco da sotto la piana assolata delle 7 e trenta. Sperando di arrivare prima delle nuvole sotto è già attaccate alla parete, qui la pausa sarà breve, giusto il tempo di sistemare le scarpe e buttare un occhio allo stazzo bafile e alla affascinante via direttissima. Un'altro pezzo di facile sentiero ,sopra la vista immensa di campo pericoli e del pizzo Cefalone percorso due giorni fa con l'amico Ciccio,scorre via veloce fino al brecciaio dove cominciano le fatiche e il sudore che mi terrà compagnia fino in cima al punto più alto d'Abruzzo. Sopra il brecciaio spunta, imponente,la vista di corno piccolo, e il sentiero alza ancora un poco l'asticella della fatica ma la vista della vetta orientale distoglie ogni altro pensiero: la "punta" di fianco la croce sembra formata da tre massi giganti e stondati ,appoggiati li,quasi in bilico pronti a cadere, se poi guardando sotto ,si vedono i segni di crolli passati , forse vi verrà un brivido come per me. Ora ecco la vera sorpresa del giorno: la conca degli invalidi. Qui come già detto sì è aperto un "angolo" di sua maestà davvero incredibile, come la prima volta che vidi il ghiacciaio del calderone sono rimasto a bocca aperta di fronte un'altro anfiteatro di rocce sopra una voragine di breccia, un posto così enorme ,eppure così nascosto dalla vista d'altro versante , che non si vede se non ci si passa dentro.Mi ha colpito molto. Da qui il sentiero si vede già che mi farà abbandonare i bastoni , tra non molto, per usare anche le mani e l'aria si è fatta molto rarefatta. Dopo una mezz'ora di pausa ,con relativa "crisi"di 5 minuti ripartendo, il sentiero si fa più impegnativo fino alla Cima ma , soprattutto in questo tratto , molto segnato lungo la via principale.Anche Linda se la cava meglio di me in barba ai miei dubbi , guardando questo tratto da sotto.E poi adesso sono sopra un'altro anfiteatro che mi ha incantato più volte in passato, quello del calderone. La prima volta che vidi da dentro il ghiacciaio sognavo di camminare sopra dove vedevo spuntare qualcuno ogni tanto e oggi eccomi qui, in questo contesto veramente unico Montagna Splendida il G.S.. Appena arrivato in cima , neanche tempo di una foto mi hanno avvolto le nuvole negandomi la vista dal più ambito terrazzo. Ho aspettato un po da solo( che rarità in questa giornata trafficata quassù specie al ritorno) che si riaprisse invano. 5 minuti più giù , curiosando tra gli affacci sul ghiacciaio, in mezzo a quelle guglie ho trovato una pozza in piano di sabbia bagnata( una pozza di ghiaccio credo) grande come una tenda, perfetto per un'altra Fumatina e un bellissimo the caldo, dove in mezzo al grigio delle nebbia sono spuntati due vistosi occhi azzurri della signorina o signora, non ho indagato e non ne avevo interesse, Svetlana a cui ho offerto una tazza di the dopo il suo sonoro buon giorno sorridente. Parlando di montagne , e lei ne conosceva tante, e della bontà del the caldo al limone a quelle quote è passata un'altra mezz'ora , e poi io per la discesa e "l'ospite" per l'ultimo strappeto di salita. La fame scendendo è aumentata specie nel primo brecciaio , sotto la pioggia, dove miravo il rifugio duca d'Abruzzo e pensavo a un bel piatto di pasta e un paio di birre. Alla sella di monte Aquila il dislivello per raggiungere il rifugio non l'ho neanche percepito dopo sua Maestà e la tanta Fame.
Spero di non avervi annoiato con un racconto un po prolisso. Vi mando foto in ordine cronologico della descrizione.................. Alla prossima.
P.S.: mi tocca tornarci per il rammarico di non aver visto " il mondo" causa nuvole. Comunque piccolo rammarico perché il percorso è bellissimo comunque
Le foto tra un paio d'ore arrivano abbiate fede :biggrin:
 

Allegati

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La croce di vetta più ambita dell'appennino!
Quando ci portai mio figlio in un sabato dello scorso settembre, dovemmo fare mezz'ora di fila per farci un selfie di vetta, tutto sommato a te è andata meglio!
Per quanto inflazionata e affollata, la salita alla vetta occidentale del GS mantiene sempre vivo il suo fascino.
Ora ti consiglio di tornarci per altre vie, non finirai mai di apprezzarla.
 
Bella @Leo da solo! Mi hai ricordato lo stupore che fu anche il mio quando ci salii la prima volta nel 1993. Certo, mi hai lasciato giù @Ciccio74!
Anche io sono un fautore delle fumatine contemplative, ma magari la prossima volta è meglio che aspetti l'arrivo in vetta.
Si mi spiace per Ciccio ma io sto mese sono in ferie e lui deve ancora ritagliarsi i suoi spazi, comunque due giorni prima siamo stati insieme sul Cefalone e la Portella dove mi ha spiegato bene il percorso da fare per Corno o altri giri: lui è il "cialtrone" più preparato e ci è mancata la sua presenza a me e Linda. Per la Fumatina in cima , non avrei visto un granché visto il tempo, mi ha messo un po in crisi 5 minuti ma ne è valsa la pena alla conca.:biggrin::rofl:
 
La croce di vetta più ambita dell'appennino!
Quando ci portai mio figlio in un sabato dello scorso settembre, dovemmo fare mezz'ora di fila per farci un selfie di vetta, tutto sommato a te è andata meglio!
Per quanto inflazionata e affollata, la salita alla vetta occidentale del GS mantiene sempre vivo il suo fascino.
Ora ti consiglio di tornarci per altre vie, non finirai mai di apprezzarla.
Più che altro devo tornarci per vedere un po di panorama in una giornata limpida. Grazie della visita a tutti.
 
E brava Linda... vabbè, pure @Leo da solo :lol:

Complimenti amico mio, bellissimo racconto e sono felice che ti sia piaciuta nonostante qualche merenderos che purtroppo non manca mai... a me è dispiaciuto non essere con te, ma come hai detto a @Montinvisibili questo periodo per me è un po' incasinato e tu invece sei in ferie: hai fatto benissimo ad approfittare!

Io comunque la fumatina alla conca degli invalidi non te l'avrei fatta fare perché avendo già fatto l'ultimo pezzo, che sembra più di quel che è, ma comunque ti porta quasi a 3000m e dopo un bel po' di strada, so che può farsi sentire la fatica... ;)

Comunque la stagione ancora può dare spazio ad altre gitarelle... Ottobre, prima che cambi l'orario, può avere delle luci e dei colori meravigliosi se becchiamo la giornata giusta.. Ed io si sua maestà ci torno volentieri :si:

P.S. la zona che ti è piaciuta e dalla quale vuoi ri-affacciarti dovrebbe essere la sella dei due corni anche perché è l'unico sentiero (che va verso sinistra quando sali) che si incrocia dopo il bivio per il rifugio Garibaldi che è moooolto prima ;)
 
Sempre una splendida montagna che amo molto,ma mai fatta per la via normale però.Purtroppo su questo percorso le carovane di gente non mancano mai,specialmente quando si arriva in vetta,difficile godersela in tranquillità.Complimenti cmq per la bella salita.
Qualche carovana ,se non sai bene dove stai andando in una zona nuova e da solo fa anche comodo, specie se a modo e silenziose , il problema è quando le carovane sono troppe, o improbabili, tipo gli adolescenti con le scarpette da tennis e pantaloncini che scendono ,
ignorando i sentieri, dal brecciaio nella conca buttando sotto pietre pericolose e scivolare spesso di culo..... I soli schiamazzi li avrei anche tollerati , ma invece, dopo avergli urlato se stavano bene e avevano bisogno di aiuto, mi sono fatto prendere da un po di rabbia e gli ho "cazziato" di uscire dal brecciaio prima di rompere la testa a qualcuno. I 3 minuti più brutti della giornata insomma..... Dopo ho continuato ad ignorarli come tutti coloro che guardandoli scuotevano la testa, per poi continuare. Non mi era mai successo di non farmi i fatti miei ( e non ricapita)... Ma mi hanno un attimo preso male , specie poco prima che avrei dovuto passare sotto di loro.
 
deve essere bellissimo trovare occhi azzurri a quasi 3000 metri!
complimenti per tutto il resto!!!
Grazie. Poi l'azzurro a tremila metri dona!!:lol:
Specie con il grigio celo del momento... Si sa che il grigio e l'azzurro sono un ottimo accoppiamento ahah
A parte gli occhi ci siamo ritrovati a parlare della mia adorata Laga, che questa primavera lei ha conosciuto, e di altre montagne lì in zona e le aveva girate quasi tutte.... È stata un ottima pausa the.... Mi ha anche dato due cerotti per le mie piccole vesciche da scarpa nuova. Magari ci legge e la saluto:)
 
E brava Linda... vabbè, pure @Leo da solo :lol:

Complimenti amico mio, bellissimo racconto e sono felice che ti sia piaciuta nonostante qualche merenderos che purtroppo non manca mai... a me è dispiaciuto non essere con te, ma come hai detto a @Montinvisibili questo periodo per me è un po' incasinato e tu invece sei in ferie: hai fatto benissimo ad approfittare!

Io comunque la fumatina alla conca degli invalidi non te l'avrei fatta fare perché avendo già fatto l'ultimo pezzo, che sembra più di quel che è, ma comunque ti porta quasi a 3000m e dopo un bel po' di strada, so che può farsi sentire la fatica... ;)

Comunque la stagione ancora può dare spazio ad altre gitarelle... Ottobre, prima che cambi l'orario, può avere delle luci e dei colori meravigliosi se becchiamo la giornata giusta.. Ed io si sua maestà ci torno volentieri :si:

P.S. la zona che ti è piaciuta e dalla quale vuoi ri-affacciarti dovrebbe essere la sella dei due corni anche perché è l'unico sentiero (che va verso sinistra quando sali) che si incrocia dopo il bivio per il rifugio Garibaldi che è moooolto prima ;)
La sella dei due corni è molto più bassa. È una specie di cengia che unisce le due vette ,anche se poi da sopra ne ho perso le tracce e ritrovate nel riscendere. Di preciso si vedeva a sinistra del pezzo più ripido sopra i brecciai della Conca , e sempre in quel punto c'era una bandierina rossa e gialla che tagliava in quella direzione . Vedrò dalla cartina se la individuo o era solo un effetto ottico.
 
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La sella dei due corni è molto più bassa. È una specie di cengia che unisce le due vette ,anche se poi da sopra ne ho perso le tracce e ritrovate nel riscendere. Di preciso si vedeva a sinistra del pezzo più ripido sopra i brecciai della Conca , e sempre in quel punto c'era una bandierina rossa e gialla che tagliava in quella direzione . Vedrò dalla cartina se la individuo o era solo un effetto ottico.[/QUOT
E brava Linda... vabbè, pure @Leo da solo :lol:

Complimenti amico mio, bellissimo racconto e sono felice che ti sia piaciuta nonostante qualche merenderos che purtroppo non manca mai... a me è dispiaciuto non essere con te, ma come hai detto a @Montinvisibili questo periodo per me è un po' incasinato e tu invece sei in ferie: hai fatto benissimo ad approfittare!

Io comunque la fumatina alla conca degli invalidi non te l'avrei fatta fare perché avendo già fatto l'ultimo pezzo, che sembra più di quel che è, ma comunque ti porta quasi a 3000m e dopo un bel po' di strada, so che può farsi sentire la fatica... ;)

Comunque la stagione ancora può dare spazio ad altre gitarelle... Ottobre, prima che cambi l'orario, può avere delle luci e dei colori meravigliosi se becchiamo la giornata giusta.. Ed io si sua maestà ci torno volentieri :si:

P.S. la zona che ti è piaciuta e dalla quale vuoi ri-affacciarti dovrebbe essere la sella dei due corni anche perché è l'unico sentiero (che va verso sinistra quando sali) che si incrocia dopo il bivio per il rifugio Garibaldi che è moooolto prima ;)
E brava Linda... vabbè, pure @Leo da solo :lol:

Complimenti amico mio, bellissimo racconto e sono felice che ti sia piaciuta nonostante qualche merenderos che purtroppo non manca mai... a me è dispiaciuto non essere con te, ma come hai detto a @Montinvisibili questo periodo per me è un po' incasinato e tu invece sei in ferie: hai fatto benissimo ad approfittare!

Io comunque la fumatina alla conca degli invalidi non te l'avrei fatta fare perché avendo già fatto l'ultimo pezzo, che sembra più di quel che è, ma comunque ti porta quasi a 3000m e dopo un bel po' di strada, so che può farsi sentire la fatica... ;)

Comunque la stagione ancora può dare spazio ad altre gitarelle... Ottobre, prima che cambi l'orario, può avere delle luci e dei colori meravigliosi se becchiamo la giornata giusta.. Ed io si sua maestà ci torno volentieri :si:

P.S. la zona che ti è piaciuta e dalla quale vuoi ri-affacciarti dovrebbe essere la sella dei due corni anche perché è l'unico sentiero (che va verso sinistra quando sali) che si incrocia dopo il bivio per il rifugio Garibaldi che è moooolto prima ;)
In effetti sulle carte della app. Del telefono non da sentieri in quella zona ( che il telefono chiama Torrione Cambi) che uniscono le due vette ma devo vedere la carta che è più precisa per ste cose. Praticamente dove nella foto c'è scritto 2800........ Ma non credo sia fattibile ( per lo meno per me)un affaccio da lì
 

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finalmente in vetta sul tetto dell'Appennino! bravo Leo, complimenti a te e alla lupa!
Un'unico appunto, ma ovviamente ognuno ha la sua idea su come cosa e quando mangiare...magari la prossima tieniti più leggero :biggrin:
So che gli abruzzesi veraci, e @Ciccio74 ne sa qualcosa, si mangiano sto mondo e quest'altro in montagna, ma io il panino con l'hamburger me lo mangerei a fine escursione :cool:
 
finalmente in vetta sul tetto dell'Appennino! bravo Leo, complimenti a te e alla lupa!
Un'unico appunto, ma ovviamente ognuno ha la sua idea su come cosa e quando mangiare...magari la prossima tieniti più leggero :biggrin:
So che gli abruzzesi veraci, e @Ciccio74 ne sa qualcosa, si mangiano sto mondo e quest'altro in montagna, ma io il panino con l'hamburger me lo mangerei a fine escursione :cool:
Ahahah ... Io ne ho mangiato un'altro sopra e poi l'amatriciana a fine escursione l'ave o in mente da prima di partire :lol::rofl: Io leggero non cammino..... Per strada un po di uva secca con mista semi vari e tre barrette di Kinder latte :azz::p il giorno dopo no comment: meglio.
Comunque questa estate, in cui anche grazie a voi tutti per la voglia che mettete di montagna e al buon @Ciccio74 , le mie escursioni sono state tante da perdere 8 kg mangiando di più ,perché si sa che la montagna mette fame :biggrin:
 
Ultima modifica:
P.S.: alla fine ad arrivare sopra ci ho messo 3 ore e mezza esatte compreso di tutte le pause( due , una lunghetta) mi sembra sempre molto più facile partire già dai 2000 di campo imperatore, che andare ,anche solo nel Calderone ,da prati di tivo.. Qualcuno la in alto parlava di più facilità dai prati , io non sono molto convinto.
 
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