Passeggiate in famiglia

Ciao a tutti, mi piacerebbe portare mia figlia a fare qualche passeggiata in montagna/collina.
Ha 6 anni e visto l'arrivo dell'inverno vorrei mettere insieme qualche idea per rendere piacevole e divertente la passeggiata.
Tempo fa, ero solito fare qualche bella passeggiata ma ora tra lavoro e famiglia mi sono impigrito e vorrei che mia figlia vivesse un po' di più la natura.
Vivendo in città le occasioni sono poche e non è abituata a camminare senza uno scopo chiaro, in genere mangiare o fare compere :( .

Quest'estate al parco nazionale di Plitivce ha fatto senza batter ciglio una bella camminata di 8km senza batter ciglio, segnale questo che è in grado di fare delle belle passeggiate!

Ma come faccio ad incuriosirla, a stuzzicarla, insomma a dare uno scopo alla sua passeggiata?
Mi è stato suggerito di cercare tracce di animali, ma attualmente non sono in grado, dovrei studiare, non che questo mi spaventi!
Ora mi sto dilettando con piccoli lavoretti di legno, le ho fatto un bastone da passeggio, leggermente lavorato che le è piaciuto un sacco, ho fatto qualche fiorellino con dei bastoncini di legno...
Le piace guardarmi e mi ha chiesto se tra qualche anno le regalo un victorinox!

Alla fine di queste righe, vi chiedo qualche consiglio su come coinvolgere e incuriosire una bimba di 6/7 anni per riuscire a portarla a fare qualche bella (e semplice) passeggiata per i boschi.
Mi sapete eventualmente indicare anche qualche libro da leggere che spieghi qualche attività da fare in esterno, tipo bushcraft o "sopravvivenza", che possa leggere io e poi spiegare semplificando a lei provando successivamente nei boschi?

Grazie.
 
Anche se il periodo non è dei migliori, in primavera sarebbe sicuramente meglio, potreste fare una "caccia" ai vari tipi di piante, raccoglierne le foglie, farle seccare e poi utilizzarle o a fini di classificazione (ok per una bambina di sei anni non è il massimo) o a fini estetici (quadretti o quant'altro del genere), quest'ultima è più interessante ;)

Sempre con le foglie, raccolte sul posto, potete creare dei "mandala", ovvero disporre le foglie, e le pietre, sul terreno, in modo da formare dei "quadretti"

mandala_foglie_2.jpg


mandala_foglie_4.jpg


Alcuni esempi da internet, gli stessi su carta

mandala_foglie_5.jpg


Questi ti potrebbero dare motivo per girare nei boschi in cerca di nuove foglie :)

Ciao :si:, Gianluca
 
Un altra attività, più complessa e più impegnativa, ma sinceramente ne varrebbe la pena perché può essere svolta in modo pseudo banale (gps muniti) o più complessa (solo con bussola), dicevo, un altra attività potrebbe essere il geocaching https://it.wikipedia.org/wiki/Geocaching

Questo comporta un pre intervento a tuo carico (nascondere le varie prede) ma potrebbe essere una valida alternativa alla caccia al tesoro, ovviamente può avere l'ampiezza, come area di ricerca, quanto vuoi tu, dal giardino di casa a tutto il mondo.

Ciao :si:, Gianluca
 
ciao, effettivamente non ho ben specificato, io vorrei "studiare" d'inverno per farmi trovare pronto per la primavera!

Comunque mi avete dato ottime idee. Mi piace l'idea dei mandala, alla materna ne hanno colorati parecchi e le piacciono. Inoltre li possiamo fare anche in cortile a casa.
In un bosco "facile" si potrebbe organizzare anche una piccola caccia al tesoro senza arrivare all'uso del gps. Non sarà una passeggiata ma è pur sempre un'attività all'aperto.

Mi piacerebbe anche portarla a fare una passeggiata, arrivare su un prato, accendere un fuocherello e farci una tisana, magari con aghi di pino...

Come cultura personale avete qualche libro da consigliarmi?
 
secondo me a sei anni i posti migliori sono i laghetti, il bello è che ce ne sono vicini e lontani, per tutte le tasche insomma.
non mi inventerei tante cose da far fare loro perchè sono piccoli, a quell'età per fortuna hanno una grande fantasia, si intrattengono molto bene da soli :)
 
è vero, hanno fantasia ma sono, almeno la mia lo è, anche pigri e abitudinari, anche se forse possono essere tutte mie paranoie...
I bimbi sono sempre fonte di sorprese, in tutti sensi.
 
S

Speleoalp

Guest
Béh, sicuramente prima di tutto sarebbe da capire se a lei piace la natura, camminare e via dicendo... al di fuori della prova di resistenza che ha fatto. Ma forse intendevi che ha già mostrato interesse, ecc... oltre a procedere ;)

Poi valuterei il semplice trasmetterli il piacere di camminare in natura, stare in quegli ambienti. Senza aspettarsi nulla di particolare, così si evita anche che in futuro perda qualsiasi interesse appena nota che non c'é nulla di specifico da vedere, ricevere ;)

Poi per un livello di apprendimento, cultura,....
Puoi studiare assieme a lei, puoi imparare con lei... (non bisogna per forza far credere ai bimbi che i genitori sanno già tutto).
Usando libri sui fiori, alberi, erbe, animali, tecniche, ecc.... e abbinandoli a delle uscite sul campo.

- riconoscere le risorse naturali, il perché, per cosa,....
- riconoscere animali, ecc
- realizzare strutture, ripari, sostegni,....
- realizzare per "gioco", archi, fiocine, bastoni/boomerang,...
- accendere un fuocherello e cucinarci sopra
- caccia al tesoro
- topografia e orientamento
- nodi
- primo soccorso

Un sacco di cose ;)
 
Tra tutte le cose corrette che hai scritto, una mi ha fatto riflettere:
non bisogna per forza far credere ai bimbi che i genitori sanno già tutto

Spesso siamo noi genitori ansiosi e smaniosi di voler fare tante cose tanto da caricarli di aspettative che se deluse portano al fallimento del progetto...

Una cosa che ho imparato, e che sto ancora imparando, con lei è la capacità di mettersi in gioco, di prendersi in giro e di buttarsi a fare le cose.

Il mio timore, probabilmente infondato, è che si possa annoiare, non essere interessata e che dopo una passeggiata non ne voglia fare altre ma potrebbe anche essere appunto solo una mia paranoia ingiustificata.

Per ora mi documento e in primavera vediamo cosa fare, nel frattempo crescerà ancora un pochino e acquisterà un po' più di sicurezza.
 
Il mio timore, probabilmente infondato, è che si possa annoiare, non essere interessata e che dopo una passeggiata non ne voglia fare altre ma potrebbe anche essere appunto solo una mia paranoia ingiustificata.

beh, non è infondato, tanti bambini si annoiano in montagna, fa parte del carattere, non sono tutti uguali e non c'è una regola precisa per fortuna. la mia più grande (14 anni) ne ha le scatole piene dei monti, adesso va via con le amiche e chi la vede più. la più piccola (12 anni) invece riesco ancora a portarcela con la scusa dell'arrampicata, ha fatto il corso e ogni tanto si va a fare i salami in parete.
questo per dire che nonostante fin da piccole abbiano vissuto assieme l'esperienza della montagna e quindi i medesimi insegnamenti poi hanno preso due strade differenti.
ti dicevo dei laghetti perchè l'acqua ha sempre attirato l'attenzione dei bambini, per loro è quasi come andare al mare; se poi vuoi metterti a fare delle attività più specifiche va bene, ma secondo me deve essere il bambino a chiedertelo.
se no come ti dicevo io lo molli in un posto e lì giocherà senza problemi per tutto il giorno e tu intanto pigli il sole :)
 
sto facendo tesoro di tutti i vostri punti di vista.
La mia bimba è ancora molto dipendente da noi, anche nel gioco. Sebbene stia visibilmente crescendo e si stia rendendo sempre più autonoma, questo in maniera un po' meno veloce :unsure: , l'ideale è trovare un'altra famiglia con la quale trascorrere la giornata. In due si annoiano molto meno e il ruolo dell'adulto non è più quello di intrattenere ma solo quello di sorvegliare.
 
Ni, nel senso che mi piace l'idea ma ho avuto amici che, dopo anni di appartenenza, hanno abbandonato perchè veniva richiesta loro un'eccessiva frequentazione del gruppo tanto da rendere difficoltoso frequentare altri amici.
E' una scelta da ragionare.
 
Di scout ve ne sono di vari gruppi, c'è l'AGESCI e il CNGEI che probabilmente rappresentano i gruppi più numerosi ma ne esistono di altri e se sei di Milano, o limitrofi, sicuramente non mancano alternative. Diciamo, a grandi linee, che mentre l'AGESCI ha una impronta religiosa, cristiana, il CNGEI questa impronta non c'è ed è decisamente più laica pur avendo, comunque, ambedue, finalità educative.

Per mia esperienza, datata, nel AGESCI, rappresentano un valido mezzo per affrontare appunto gli aspetti legati al mondo della natura ma comunque in un contesto socializzante, ovviamente questo comporta una certa costanza poiché non sono un parco dove, semplicemente, si portano i bambini ma c'è anche una finalità educativa che ovviamente ha un senso se è fatta con una certa costanza.

Parlo per l'AGESCI, per il CNGEI e per tutte le altre non ho idea anche se, ma sbagliando probabilmente, il CNGEI forse è meno rigido sulla frequentazione.

Ciao :si:, Gianluca
 
mi rendo conto che, avendo un fine didattico, si debba richiedere costanza nella frequentazione ma sinceramente dopo la scuola tutti i giorni della settimana fino alle 16:30, la piscina, la ginnastica ho un po' di remore a farle fare altre attività con regole da seguire, ogni tanto hanno bisogno del gioco libero per sviluppare fantasia e autonomia.
Comunque ho letto che le prime attività partono dagli 8 anni, per cui ho ancora un po' di tempo ;)
 
S

Speleoalp

Guest
Béh, alla fine dopo tutti quegli impegni, della bimba intendo, non é comunque male che qualcosa venga fatto tra "genitore-figlio/a" e non "sbolognandolo" da qualche parte.
Già i bambini trascorrono un botto di tempo con altre figure, per l'apprendimento e via dicendo.... é una buona cosa se qualcosa viene tenuto in "famiglia" ;)

Poi appunto, senza stressarli troppo... altrimenti si rischia poi un effetto contrario a quello di invitare la persona ad attivarsi, fare, ecc....

;)
 
hai reso in pieno la nostra (mia e di mia moglie) idea di educazione.
Non si può delegare agli altri l'istruzione dei figli, già la società ce lo impone in gran parte. Il tempo libero vogliamo trascorrerlo insieme.
 
Sinceramente ricordavo un età inferiore, come età minima, ma sono passati tanti anni e non mi stupirei se ricordo male o se hanno cambiato le regole, concedimi però di suggerirti di fare un salto una domenica in qualche sede del AGESCI o del CNGEI a te comodi, non mi stupirei se facessero delle deroghe ...... dopo di che non faccio il reclutatore :biggrin: :lol:

Comunque essere inseriti in un gruppo non preclude nulla ai genitori sul piano educativo, il contesto degli scout è quello di permettere una socializzazione fra coetanei, dopo di che liberi di fare come ritenete più opportuno.

Poi, molto sinceramente, non considero un sbolognare gli scout.

Ciao :si:, Gianluca
 
Béh, alla fine dopo tutti quegli impegni, della bimba intendo, non é comunque male che qualcosa venga fatto tra "genitore-figlio/a" e non "sbolognandolo" da qualche parte.
Già i bambini trascorrono un botto di tempo con altre figure, per l'apprendimento e via dicendo.... é una buona cosa se qualcosa viene tenuto in "famiglia" ;)

Poi appunto, senza stressarli troppo... altrimenti si rischia poi un effetto contrario a quello di invitare la persona ad attivarsi, fare, ecc....

;)
Bravo Speleo,sono pienamente sulla tua linea educativa,mi hai anche stupito perche' penso che tu non abbia figli,ma ci sei arrivato lo stesso a certe conclusioni. Certe attivita' fatte coi genitori, il tempo speso assieme, i figli lo ricordano tutta la vita. Mia figlia ha piu' di 30 anni,ho cercato di interessarla alla montagna e a vari sport,ma poi ha mollato quasi tutto,pero' ogni tanto si ricorda che una volta da piccola facendo una gita in montagna sul sentiero,come per magia,avevamo incontrato una bancarella di gelato e l'aveva apprezzato molto.
 
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