Coltelli inutilmente grossi e cattivi

Normalmente quanto tagli qualcosa di molle con un folder come ad esempio del formaggio rimane sempre qualcosa residuo nel meccanismo che al lungo andare va a male .Con un folder ciclicamente devo diventare pazzo a pulire le intercapedini con uno stuzzicadente per togliere i residui mentre con un fisso basta una passata sotto il rubinetto e sono a posto
 
Dipende da che folder hai avuto...Io posso dirti che dei miei due preferiti ( cold steel recon 1 e Real steel bushcraft folder) mi fido ciecamente hanno sopportato anche il batoning su tronchi da 8 centimetri e non hanno nemmeno un filino di gioco o altro ...Su YouTube trovi i video di questi test vedrai che per uso ordinario sono sovradimensionati :)
Grazie della segnalazione, guarderò.
 
il mio limite è più che altro psicologico. non ho problemi a portarmi da casa a lavoro il taglierino in tasca, perchè so che difficilmente fermano persone in bici, e che è un oggetto abbastanza tollerato, con i dovuti limiti, dal pubblico. se davanti a un cliente estraggo il taglierino per aprire una fascetta, non fa una piega, se estraggo il folder nero tacticool o mimetico pieno di punte o seghettature (non ne posseggo di fatti così, precisiamo), potrebbe anche guardarmi storto. Un opinel o un coltellino tradizionale potrebbero passare inosservati...
 
il mio limite è più che altro psicologico. non ho problemi a portarmi da casa a lavoro il taglierino in tasca, perchè so che difficilmente fermano persone in bici, e che è un oggetto abbastanza tollerato, con i dovuti limiti, dal pubblico. se davanti a un cliente estraggo il taglierino per aprire una fascetta, non fa una piega, se estraggo il folder nero tacticool o mimetico pieno di punte o seghettature (non ne posseggo di fatti così, precisiamo), potrebbe anche guardarmi storto. Un opinel o un coltellino tradizionale potrebbero passare inosservati...
Ho paura di uscire dal topic però nel mio kit bushcraft c'è la leatherman surge che di solito porto a lavoro ( ho una ditta di costruzioni edilizie ) e la gente non ci fa caso perché la vede come un attrezzo multiuso , posso dirti che è robustissima sempre su YouTube trovi un test hard che fa paura :)
 
Prego ;) però vanno sempre accompagnati a un fisso Comunque non pensavo intendessi per mangiare io li penso da lavoro per questo ti ho detto così :)
Il più delle volte il coltello mi serve per mangiare ma comunque preferisco che sia robusto perchè anche se 99 volte lo usi solo per mangiare (o non lo usi) capita la volta che ti serve veramente e allora in quel caso se ti tradisce sono guai. Per questo puntavo sui fissi con la lama da 10 cm perche per me sono un buon compromesso tra peso , robustezza e usabilita. Ma sono sempre pronto a nuove soluzioni se capitano.....
 
Il più delle volte il coltello mi serve per mangiare ma comunque preferisco che sia robusto perchè anche se 99 volte lo usi solo per mangiare (o non lo usi) capita la volta che ti serve veramente e allora in quel caso se ti tradisce sono guai. Per questo puntavo sui fissi con la lama da 10 cm perche per me sono un buon compromesso tra peso , robustezza e usabilita. Ma sono sempre pronto a nuove soluzioni se capitano.....
Da un po' ho questo chiudibile della Real steel in acciaio d2 preso a 60 euro ... è un mostro ti assicuro che non mi fa rimpiangere il mio fisso
 
Non mi sembra cosi difficile capire l utilità di un coltello grande...se fai la passeggiata di due ore o una giornata su sentiero comodo o ti sei portato il panino o bivacchi in rifugio basta e avanza un folder o un pukko.
Se giri per il bosco improvvisi sentieri e consideri un ipotetica emergenza dove puoi avere un solo stumento..io di quei coltellini da 10 cm ci faccio ben poco..voglio vedere se uno si perde, scende la nebbia e hai perso l' orientamento e di notte la temperatura scende di parecchio cosa vorresti avere se un coltellino pukko o un bel coltello da 20 cm di lama con cui fai legna per il fuoco e riparo con pochi colpi di chopping...in america e in australia i coltelli erano grandi non è un invenzione di ora, anzi..ma era una necessità, dalla caccia al campo come anche in sud america. si spende meno energia e si ha piu resa.
Anzi è la moda di ora che mette in evidenza i coltelli da intaglio da 10 cm per la sopravvivenza stile nordico senza considerare però che non erano coltelli per escursionismo o survival ma erano utility facenti parte del quotidiano sono cose ben diverse..poi se mi dite lo accompagno ad un ascia quello è diverso, ma in un escursione di un giorno difficilmente porterai oltre al coltello un ascia, se poi ci fosse un imprevisto?..beh.. a quel punto vorresti avere con te un grande coltello!!!
 

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potendo scegliere, si, altrimenti usi quello che hai e se è un pukko o un mora stai tranquillo che se hai bisogno ti industri e ci fai quello che ci devi fare, se lo sai fare, secondo me. Lo stesso con il coltellone, sebbene per alcune cose faresti meno fatica. Io ci sto pensando da mo a prendermi un coltello da campo( anzi un consiglio è sempre ben accetto in materia) ma sonosempre molto restio perchè non mi sento a mio agio col coltellone.
 
Non mi sembra cosi difficile capire l utilità di un coltello grande...se fai la passeggiata di due ore o una giornata su sentiero comodo o ti sei portato il panino o bivacchi in rifugio basta e avanza un folder o un pukko.
Se giri per il bosco improvvisi sentieri e consideri un ipotetica emergenza dove puoi avere un solo stumento..io di quei coltellini da 10 cm ci faccio ben poco..voglio vedere se uno si perde, scende la nebbia e hai perso l' orientamento e di notte la temperatura scende di parecchio cosa vorresti avere se un coltellino pukko o un bel coltello da 20 cm di lama con cui fai legna per il fuoco e riparo con pochi colpi di chopping...in america e in australia i coltelli erano grandi non è un invenzione di ora, anzi..ma era una necessità, dalla caccia al campo come anche in sud america. si spende meno energia e si ha piu resa.
Anzi è la moda di ora che mette in evidenza i coltelli da intaglio da 10 cm per la sopravvivenza stile nordico senza considerare però che non erano coltelli per escursionismo o survival ma erano utility facenti parte del quotidiano sono cose ben diverse..poi se mi dite lo accompagno ad un ascia quello è diverso, ma in un escursione di un giorno difficilmente porterai oltre al coltello un ascia, se poi ci fosse un imprevisto?..beh.. a quel punto vorresti avere con te un grande coltello!!!
È una tua rispettabile opinione, io personalmente me la cavo meglio e bene con i10 cm di lama, e per creare un rifugio di emergenza, non ho bisogno di abbattere alberi o fare chopping estremo, alla peggio puoi portare una sega a filo, ma non ho bisogno nemmeno di quella, questione di abitudini? Imparato a fare così? Sicuro fossero grandi? Non molto di più di 12 o 15 cm di lama al massimo, infatti pionieri e trappers privilegiavano le accette. Il coltello era da scuoio, e da utensile tuttofare, niente batoning all’epoca.
 
È una tua rispettabile opinione, io personalmente me la cavo meglio e bene con i10 cm di lama, e per creare un rifugio di emergenza, non ho bisogno di abbattere alberi o fare chopping estremo, alla peggio puoi portare una sega a filo, ma non ho bisogno nemmeno di quella, questione di abitudini? Imparato a fare così? Sicuro fossero grandi? Non molto di più di 12 o 15 cm di lama al massimo, infatti pionieri e trappers privilegiavano le accette. Il coltello era da scuoio, e da utensile tuttofare, niente batoning all’epoca.
Si, sicuro posso citarne alcuni come il kukri, l hudson bay, il bowie, etc etc..chiunque avesse avuto a che fare con la natura selvaggia aveva un grande coltello e non un temperino, perfino lo skrama è un grosso coltello che si ispira al coltello da lavoro vichingo, io non ho parlato di batoning infatti, eventualmente per fare un rifugio con un coltello da 10cm in un tempo ragionevole probabilmente saresti tu che avresti bisogno di tale tecnica...
Si, non si faceva batoning sono d accordo, si usavano le accette vero, ma si usavano anche grossi coltelli per un infinità di compiti..
Ora, se mi venite a dire mi sento piu a mio agio con un pukko perche siamo nel 2020, perche non si osa piu di tanto, perchè piu discreto e attira meno l attenzione ok, ma venirmi a dire che lavori meglio in skill's di sopravvivenza, non credo proprio ho partecipato a corsi survival ,pratico il campeggio essenziale e mi confronto con tanti amici appassionati come me e ti assicuro che di fronte all evidenza molti fan di coltelli tipo pukko hanno dovuto ammettere che se avessero avuto un solo strumento e cioè un coltello sarebbe stato meglio fosse stato un grande coltello.
E 15 cm è gia un coltello abbastanza grande.
PS visto che sono in ferie settimana prossima stavo organizzando con un amico un uscita di due giorni con notte all adiaccio, se qualcuno avesse voglia non sarebbe una brutta idea ,la zona dovrebbe essere marche o abruzzo, potremmo vedere quale coltello si addice meglio a tale situazione e magari pubblicare foto e considerazioni su questa discussione..poi visto mai magari o sicuramente imparo qualcosa di nuovo che mi convince o mi mette a mio agio con un coltello da 10 cm di lama, mi risparmierei anche ingombro se poi il risultato è il medesimo.
 
I commenti che state facendo non fanno una piega, sia quelli di indio che di clodis...sono classici esempi di approccio.. Do ragione a entrambi perché avete due teorie diverse anche se da parte mia credo che per svolgere bene certi lavori "importanti" ci vogliono gli strumenti giusti. Io personalmente in un trekking di un giorno vado col victorinox, al massimo il mora che tanto basta. Se iniziamo a fare uscite più lunghe (indio dobbiamo organizzare sta uscita) io mi porto il mio inseparabile puukko per tagliare e l accetta per spaccare /tagliare e magari il seghetto serramanico.. Il coltellone l ho avuto (skrama gran coltello), l ho provato ma non mi trovo, preferisco accetta e coltello...al massimo mi trovo bene con il cold steel srk ma già quando devo lavorare di fino vado in crisi.Io credo che ognuno di noi sia fatto a modo suo e abbia le sue abitudini e priorità...alla fine ciò che conta è il risultato finale..
 
I commenti che state facendo non fanno una piega, sia quelli di indio che di clodis...sono classici esempi di approccio.. Do ragione a entrambi perché avete due teorie diverse anche se da parte mia credo che per svolgere bene certi lavori "importanti" ci vogliono gli strumenti giusti. Io personalmente in un trekking di un giorno vado col victorinox, al massimo il mora che tanto basta. Se iniziamo a fare uscite più lunghe (indio dobbiamo organizzare sta uscita) io mi porto il mio inseparabile puukko per tagliare e l accetta per spaccare /tagliare e magari il seghetto serramanico.. Il coltellone l ho avuto (skrama gran coltello), l ho provato ma non mi trovo, preferisco accetta e coltello...al massimo mi trovo bene con il cold steel srk ma già quando devo lavorare di fino vado in crisi.Io credo che ognuno di noi sia fatto a modo suo e abbia le sue abitudini e priorità...alla fine ciò che conta è il risultato finale..
Eila! Lo sai io aspetto che tu mi dica :) prox sett scendo che sono inferie torno il 3.(scusate l OT)
Per quel che riguarda il coltello, io dico proprio questo, ognuno sceglie il proprio strumento, indubbiamente per piccole uscite o lavori di intaglio è meglio un coltello piccolo e sicuramente accetta e coltello sei coperto bene, ma se in una situazione imprevista tu dovessi avere un solo strumento e puo succedere, sono dell idea che c e una bella differenza da avere un pukko o un bowie..
Poi io stesso ho coltelli di ogni genere piccoli grandi etc e anche accette di ogni genere dalla vi axe tops alla gränsforkbruks e mi piace variare, gli strumenti' ma l ultilità del coltello grande la vedo e come, quindi capisco il discorso preferenze ma il topic iniziava con coltelli inutilmente...ed ecco un grosso coltello proprio inutile non lo trovo..poi ovvio dipende anche dal coltello e da ciò che si fa.
 
La concezione del coltello, così come l'uso, sono cambiati nel corso degli anni. Basta pensare al discorso full tang, o bisello scandi, o spessore al filo... e tra un pò sarà l'epoca dei manici e poi magari anche delle lame stampate in 3d. Attualmente ci sono già manici in titanio stampati con polvere di titanio da stampanti di ultima generazione. Si sono fatte sperimentazioni che hanno portato a sostituire il ferro con cobalto o tungsteno, creando difatti leghe che non ha più nemmeno senso chiamare acciaio, ma leghe di... I risultati non sono sempre così promettenti, ma sono compensati dal marketing dell'era digitale, che è capace di vendere un machete sud-americano ad uno che abita nei boschi di faggio dell'appennino. Quindi vanno sempre fatte le dovute considerazioni.

Personalmente trovo molto interessante vedere, leggere e studiare quali sono gli strumenti che le varie popolazioni locali hanno usato in giro per il mondo, nel corso dei secoli. Il trapper è uscito in un certo periodo storico e faceva determinate cose in quel tipo di ambiente. Non è che un trapper è un profeta dell'uso del coltello. I nord europei hanno sempre preferito l'accoppiata accetta, piccolo utility (pukko), viste le loro necessità e l'ambiente. Ma anche loro hanno avuto coltelli grandi, stile seax o skramaseax vichingo, che assumeva svariate funzioni, dal costruirsi un riparo, magari insieme all'accetta, alla caccia, fino al combattimento. Un antenato a tutti gli effetti del bowie se vogliamo, nati con le stesse premesse. Gli indiani d'america usavano strumenti in pietra fino alla scoperta delle Americhe, il vero tomahawk era in pietra, sono diventati poi in acciaio prendendo le accette da carpentiere usate a bordo delle navi europee. La loro concezione era molto preistorica, coltelli, accette, punte di frecce in pietra, tanta caccia, popolo nomade. Ma deriva anche dall'ambiente in cui si trovavano. Altrove non c'erano accette, ad esempio il masai keniano ha sempre usato una specie di daga, chiamata pugnale del masai. Altrove c'era il machete, il bolo, il parang, il kukri e così via... tutti coltelli decisamente non piccoli e potrei annoiarvi con esempi e storia ancora a lungo :poke:

Il punto è che la strumentazione che usiamo deriva dalla storia, ma anche dal tipo di ambiente, combinata con preferenze personali, abitudini e anche uso effettivo. Come detto da Indio e da altri, se vai a fare una passeggiata di 2 ore nel bosco vicino casa, che conosci a memoria, hai dietro il telefono, che sai prendere bene in quelle zone, con la batteria carica, la famiglia sa dove sei e dove trovarti nel caso.... ma ti porti accetta e coltello?? il machete? ma onestamente non ha senso nemmeno il pukko, il mora o quello che sia, ci piacciono i coltelli per cui diciamo che basta un victorinox, ma la verità è che andrebbe bene anche un semplicissimo chiudibile di qualsiasi marca, purchè lo sappia usare.... caso mai trovassi dei funghi, o delle erbe, o volessi farmi un bastone o solo per qualsiasi evenienza, compresa la sicurezza psicologica. Se fossi in bici, porterei una pinza o piuttosto uno di quei multi-tool specifici per la montain bike.

Ma se fossi in un campeggio, o in una escursione in cui devo accendere un fuoco, anche se tutto organizzato nei minimi dettagli... oppure se devo fare un lavoro in giardino, nell'orto, nel campo, nel bosco ecc.. Ma mi porto gli strumenti più efficaci possibili che so usare meglio. Potrebbero essere accetta e coltello, così come un 8 pollici e un segaccio, o un 10 pollici e un chiudibile e via dicendo. Un coltello di medio grandi dimensioni, resta uno strumento estremamente valido a 360°, per tante attività, chopping soprattutto, ma anche costruzione di picchetti ecc. strumenti base che possono essere fondamentali, certo non l'intaglio di una statuetta. Alcuni sono anche adatti ad essere usati per un leggero batonin, sebbene non sia una attività in cui bisogna esagerare. Se io sono due-tre giorni in campeggio fuori, nel bosco e ho solo un coltello da 4 pollici di lama, secondo me ho sbagliato tutto, anche se ho la tenda. Ho sottovalutato ampiamente la quantità di legna che serve per tenere acceso un fuoco e cuocere un pasto, quella che trovo a terra finisce presto e può essere umida e in caso di imprevisto ho uno strumento limitato. Se devo anche fare un riparo, nel senso che volutamente non ho portato una tenda, beh allora il 4 pollici perde ancora più di significato. Già accoppiarlo ad un bel seghetto chiudibile (meglio avere una lama di riserva e il modo per cambiarla) o una accetta cambia tutto. Ma se devo scegliere un solo strumento non potrebbe essere un coltello da 4 pollici, sarebbe almeno un 7-8 polllici. Anche un coltello da 5-6 pollici è limitato in quanto in genere poco efficace nel chopping.

Se devo fare un lavoro di potatura, abbattere un albero secco ecc. ma voi avete mai visto un contadino, un tagliaboschi, un vigile del fuoco, con un 4 pollici?? hanno roncole e mille varianti similari, accette e motoseghe. Una roncola, un roncola pennata, un marraccio, matrasso, roncio ecc. una delle tante varianti regionali nel tema è un grande strumento di taglio, posso sostituirlo con un buon chopper, anche se perdo il gancio in punta, ma magari guadagno in leggerezza e tenuta dell'acciaio, ma sicuramente non con un 4 pollici.

Proprio qua sta il punto principale secondo me. "Coltelli inutilmente grossi e cattivi" detta proprio sinceramente è un titolo fuorviante, fazioso, completamente sbagliato e anche offensivo soprattutto per chi costruisce strumenti del genere. Per questo Indio ha risposto argomentando l'utilità di un coltello grande, anche troppo pacatamente visto il titolo del topic.
 
La concezione del coltello, così come l'uso, sono cambiati nel corso degli anni. Basta pensare al discorso full tang, o bisello scandi, o spessore al filo... e tra un pò sarà l'epoca dei manici e poi magari anche delle lame stampate in 3d. Attualmente ci sono già manici in titanio stampati con polvere di titanio da stampanti di ultima generazione. Si sono fatte sperimentazioni che hanno portato a sostituire il ferro con cobalto o tungsteno, creando difatti leghe che non ha più nemmeno senso chiamare acciaio, ma leghe di... I risultati non sono sempre così promettenti, ma sono compensati dal marketing dell'era digitale, che è capace di vendere un machete sud-americano ad uno che abita nei boschi di faggio dell'appennino. Quindi vanno sempre fatte le dovute considerazioni.

Personalmente trovo molto interessante vedere, leggere e studiare quali sono gli strumenti che le varie popolazioni locali hanno usato in giro per il mondo, nel corso dei secoli. Il trapper è uscito in un certo periodo storico e faceva determinate cose in quel tipo di ambiente. Non è che un trapper è un profeta dell'uso del coltello. I nord europei hanno sempre preferito l'accoppiata accetta, piccolo utility (pukko), viste le loro necessità e l'ambiente. Ma anche loro hanno avuto coltelli grandi, stile seax o skramaseax vichingo, che assumeva svariate funzioni, dal costruirsi un riparo, magari insieme all'accetta, alla caccia, fino al combattimento. Un antenato a tutti gli effetti del bowie se vogliamo, nati con le stesse premesse. Gli indiani d'america usavano strumenti in pietra fino alla scoperta delle Americhe, il vero tomahawk era in pietra, sono diventati poi in acciaio prendendo le accette da carpentiere usate a bordo delle navi europee. La loro concezione era molto preistorica, coltelli, accette, punte di frecce in pietra, tanta caccia, popolo nomade. Ma deriva anche dall'ambiente in cui si trovavano. Altrove non c'erano accette, ad esempio il masai keniano ha sempre usato una specie di daga, chiamata pugnale del masai. Altrove c'era il machete, il bolo, il parang, il kukri e così via... tutti coltelli decisamente non piccoli e potrei annoiarvi con esempi e storia ancora a lungo :poke:

Il punto è che la strumentazione che usiamo deriva dalla storia, ma anche dal tipo di ambiente, combinata con preferenze personali, abitudini e anche uso effettivo. Come detto da Indio e da altri, se vai a fare una passeggiata di 2 ore nel bosco vicino casa, che conosci a memoria, hai dietro il telefono, che sai prendere bene in quelle zone, con la batteria carica, la famiglia sa dove sei e dove trovarti nel caso.... ma ti porti accetta e coltello?? il machete? ma onestamente non ha senso nemmeno il pukko, il mora o quello che sia, ci piacciono i coltelli per cui diciamo che basta un victorinox, ma la verità è che andrebbe bene anche un semplicissimo chiudibile di qualsiasi marca, purchè lo sappia usare.... caso mai trovassi dei funghi, o delle erbe, o volessi farmi un bastone o solo per qualsiasi evenienza, compresa la sicurezza psicologica. Se fossi in bici, porterei una pinza o piuttosto uno di quei multi-tool specifici per la montain bike.

Ma se fossi in un campeggio, o in una escursione in cui devo accendere un fuoco, anche se tutto organizzato nei minimi dettagli... oppure se devo fare un lavoro in giardino, nell'orto, nel campo, nel bosco ecc.. Ma mi porto gli strumenti più efficaci possibili che so usare meglio. Potrebbero essere accetta e coltello, così come un 8 pollici e un segaccio, o un 10 pollici e un chiudibile e via dicendo. Un coltello di medio grandi dimensioni, resta uno strumento estremamente valido a 360°, per tante attività, chopping soprattutto, ma anche costruzione di picchetti ecc. strumenti base che possono essere fondamentali, certo non l'intaglio di una statuetta. Alcuni sono anche adatti ad essere usati per un leggero batonin, sebbene non sia una attività in cui bisogna esagerare. Se io sono due-tre giorni in campeggio fuori, nel bosco e ho solo un coltello da 4 pollici di lama, secondo me ho sbagliato tutto, anche se ho la tenda. Ho sottovalutato ampiamente la quantità di legna che serve per tenere acceso un fuoco e cuocere un pasto, quella che trovo a terra finisce presto e può essere umida e in caso di imprevisto ho uno strumento limitato. Se devo anche fare un riparo, nel senso che volutamente non ho portato una tenda, beh allora il 4 pollici perde ancora più di significato. Già accoppiarlo ad un bel seghetto chiudibile (meglio avere una lama di riserva e il modo per cambiarla) o una accetta cambia tutto. Ma se devo scegliere un solo strumento non potrebbe essere un coltello da 4 pollici, sarebbe almeno un 7-8 polllici. Anche un coltello da 5-6 pollici è limitato in quanto in genere poco efficace nel chopping.

Se devo fare un lavoro di potatura, abbattere un albero secco ecc. ma voi avete mai visto un contadino, un tagliaboschi, un vigile del fuoco, con un 4 pollici?? hanno roncole e mille varianti similari, accette e motoseghe. Una roncola, un roncola pennata, un marraccio, matrasso, roncio ecc. una delle tante varianti regionali nel tema è un grande strumento di taglio, posso sostituirlo con un buon chopper, anche se perdo il gancio in punta, ma magari guadagno in leggerezza e tenuta dell'acciaio, ma sicuramente non con un 4 pollici.

Proprio qua sta il punto principale secondo me. "Coltelli inutilmente grossi e cattivi" detta proprio sinceramente è un titolo fuorviante, fazioso, completamente sbagliato e anche offensivo soprattutto per chi costruisce strumenti del genere. Per questo Indio ha risposto argomentando l'utilità di un coltello grande, anche troppo pacatamente visto il titolo del topic.
Indubbiamente anche per me se devo scegliere un solo strumento per necessità resto pure io con un coltello grande,perché sappiamo che a differenza di vari strumenti lui fa un po' di tutto, non farà dei lavori da certosino ma in certe situazioni di emergenza sicuramente non si va a vedere se il fiocchetto è uscito bene
 
C'é sicuramente qualcosa di inconscio nel maschio nell' esibire oggetti anche solo vagamente riconducibili ad una simbologia fallica.

Credo che il discrimine utilità vs moda si manifesti appunto nella esibizione: portare il coltellaccio appeso allo zaino (mi è capitato di vederne) accodati magari ad una escursione di ragionieri in libera uscita mi sembra un filino esibizionista.
Portarsi il coltellaccio quando si va in solitaria fuori sentiero (cosa ovviamente sconsigliata sia con che senza coltellaccio) ha comunque un suo perché: immagino che nessuno sarebbe così sciocco da portarsi un oggetto grosso e pesante in giro per i boschi nel caso questo fosse anche inutile.

Tutto ciò premesso in montagna di coltelli (di qualsiasi dimensione) non mi capita molto di vederne, tra gli escursionisti (il genere di persone che frequento io) già il coltellino svizzero viene da molti considerato un peso inutile.
 
C'é sicuramente qualcosa di inconscio nel maschio nell' esibire oggetti anche solo vagamente riconducibili ad una simbologia fallica.

Credo che il discrimine utilità vs moda si manifesti appunto nella esibizione: portare il coltellaccio appeso allo zaino (mi è capitato di vederne) accodati magari ad una escursione di ragionieri in libera uscita mi sembra un filino esibizionista.
Portarsi il coltellaccio quando si va in solitaria fuori sentiero (cosa ovviamente sconsigliata sia con che senza coltellaccio) ha comunque un suo perché: immagino che nessuno sarebbe così sciocco da portarsi un oggetto grosso e pesante in giro per i boschi nel caso questo fosse anche inutile.

Tutto ciò premesso in montagna di coltelli (di qualsiasi dimensione) non mi capita molto di vederne, tra gli escursionisti (il genere di persone che frequento io) già il coltellino svizzero viene da molti considerato un peso inutile.
Va' bene qui si può stare a parlare non per ore ma per giorni, se poi non si legge o non si recepisce i post già scritti...bravo appenninocentrale vai senza coltello che risparmi peso.
Buona giornata ragazzi.
 
C'é sicuramente qualcosa di inconscio nel maschio nell' esibire oggetti anche solo vagamente riconducibili ad una simbologia fallica
Solo per pura curiosità, questa ipotetica quanto inconscia volontà di esibizione, quanto influisce sulla lunghezza della lama ?

Lo chiedo, ripeto per pura curiosità, solo per capire se mai dovessi incontrare Rocco Siffredi in montagna mi devo aspettare un bisturi o uno spadone medievale ?

E se è una donna ad avere il coltello ?

Ironia a parte ...... ci può stare tutto nella vita, e non ho difficoltà ad ammettere che avere un coltello mi dia più fiducia nell'affrontare una escursione, esattamente come il kit di primo soccorso o la coperta d'emergenza, ma che questo rappresenti un'espressione di "virilità" bhè mi lascia alquanto dubbioso.

Ciao :si:, Gianluca
 
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