- Parchi della Valle d'Aosta
-
- Massiccio del Monte Rosa
Dati
Data:04-05/07/2017
Regione e provincia: Valle d'Aosta
Località di partenza: Stafal
Località di arrivo: Castore
Tempo di percorrenza: 3h + 2,5 h
Chilometri:
Grado di difficoltà: F+ (EEA fino al rifugio)
Descrizione delle difficoltà: tratti attrezzati, esposizione, ghiaccio, crestine
Periodo consigliato: estate
Segnaletica: tacche gialle con numero 9
Dislivello in salita: 1.565 (915 +650)
Dislivello in discesa: 1.565
Quota massima: 4.225
Accesso stradale: Da Pont seguire le indicazioni per Gressoney, lasciare la macchina a Stafal davanti agli impianti di risalita.
Descrizione
Primo 4.000 della stagione estiva, rimandato una volta a causa del maltempo, insieme ad @eleutheria , l'unica a seguirmi in questa avventura.
1° Giorno
Partiamo mattino avanzato, @eleutheria arriva da una notte in ospedale è modello zombie , ma anche io non sono in formissima.
Arriviamo a Staffal, il meteo è buono ma c'è la nuvoletta di Fantozzi sul nostro rifugio.
Prendiamo la funivia e poi la seggiovia coperta e arriviamo in fretta al colle Bettaforca (2.672 m).
Qui parte la nostra avventura seguiamo il sentiero numero 9, c'è il bollo con il numero ogni 3 per 2, non ci si può perdere. Dopo pochi metri incrociamo una numerosa famiglia di camosci.
Il sentiero si snoda su una pietraia, c'è uno sviluppo notevole, all'inizio si sale dolcemente, quando le nuvole si aprono appaiono sullo sfondo i 4.000 del Rosa.
Il primo tratto il sentiero è agevole, poi diventerà una pietraia, c'è ancora qualche nevaio qua e la, ma non crea problemi.
Facciamo un altro avvistamento, un simpatico stambecco.
Si inizia a salire più decisi in mezzo alle pietraie, fanno capolino qualche gradino metallico, forse un po' esagerato.
Si continua a salire, ormai immersi nella nebbia . Altri nevai da superare.
Inizia il tratto più duro a tornanti si inizia a salire deciso, alla fine un omettone segnala la fine di questo tratto.
Un breve tratto in piano nella nebbia.
Dopo inizia il famoso tratto di cresta attrezzato, una corda blu l'accompagna sempre, il tratto è molto divertente ed anche molto esposto.
A metà troviamo anche un ponte di legno.
Questo tratto è lungo e si sale abbastanza alla fine finisce e dopo pochi metri spunta il rifugio.
Lì vicino ci sono le tende della Ferrino, non ho ben capito a fare cosa, penso ad accumulare giorni in quota per vedere come si comportano.
Il panorama è nullo.
Non c'è molto da fare, siamo nello stanzone, sul piano altro dei letti a castello. Sono letti per alpinisti, non c'è nulla per facilitare la salita, per salire bisogna fare un passo di 6a.
Ci riposiamo un po' prima di cena, pasta e spezzatino, discreta.
Il rifugio è pieno, ma sono quasi tutti stranieri, il bagno è fuori e non ci sono docce.
Rimaniamo un po' a chiacchierare e chiudiamo la serata con un buon bicchiere di Genepy
Si va dormire alle 21, la sceglia è presto la mattina successiva.
C'è chiaro fino a quasi alle 22, e lo stanzone è molto rumoroso, senza contare l'altitudine, comunque alla fine riposiamo abbastanza bene. Le nuvole non danno tregua solo qualche apertura qua e la. Speriamo bene...
Data:04-05/07/2017
Regione e provincia: Valle d'Aosta
Località di partenza: Stafal
Località di arrivo: Castore
Tempo di percorrenza: 3h + 2,5 h
Chilometri:
Grado di difficoltà: F+ (EEA fino al rifugio)
Descrizione delle difficoltà: tratti attrezzati, esposizione, ghiaccio, crestine
Periodo consigliato: estate
Segnaletica: tacche gialle con numero 9
Dislivello in salita: 1.565 (915 +650)
Dislivello in discesa: 1.565
Quota massima: 4.225
Accesso stradale: Da Pont seguire le indicazioni per Gressoney, lasciare la macchina a Stafal davanti agli impianti di risalita.
Descrizione
Primo 4.000 della stagione estiva, rimandato una volta a causa del maltempo, insieme ad @eleutheria , l'unica a seguirmi in questa avventura.
1° Giorno
Partiamo mattino avanzato, @eleutheria arriva da una notte in ospedale è modello zombie , ma anche io non sono in formissima.
Arriviamo a Staffal, il meteo è buono ma c'è la nuvoletta di Fantozzi sul nostro rifugio.
Prendiamo la funivia e poi la seggiovia coperta e arriviamo in fretta al colle Bettaforca (2.672 m).
Qui parte la nostra avventura seguiamo il sentiero numero 9, c'è il bollo con il numero ogni 3 per 2, non ci si può perdere. Dopo pochi metri incrociamo una numerosa famiglia di camosci.
Il sentiero si snoda su una pietraia, c'è uno sviluppo notevole, all'inizio si sale dolcemente, quando le nuvole si aprono appaiono sullo sfondo i 4.000 del Rosa.
Il primo tratto il sentiero è agevole, poi diventerà una pietraia, c'è ancora qualche nevaio qua e la, ma non crea problemi.
Facciamo un altro avvistamento, un simpatico stambecco.
Si inizia a salire più decisi in mezzo alle pietraie, fanno capolino qualche gradino metallico, forse un po' esagerato.
Si continua a salire, ormai immersi nella nebbia . Altri nevai da superare.
Inizia il tratto più duro a tornanti si inizia a salire deciso, alla fine un omettone segnala la fine di questo tratto.
Un breve tratto in piano nella nebbia.
Dopo inizia il famoso tratto di cresta attrezzato, una corda blu l'accompagna sempre, il tratto è molto divertente ed anche molto esposto.
A metà troviamo anche un ponte di legno.
Questo tratto è lungo e si sale abbastanza alla fine finisce e dopo pochi metri spunta il rifugio.
Lì vicino ci sono le tende della Ferrino, non ho ben capito a fare cosa, penso ad accumulare giorni in quota per vedere come si comportano.
Il panorama è nullo.
Non c'è molto da fare, siamo nello stanzone, sul piano altro dei letti a castello. Sono letti per alpinisti, non c'è nulla per facilitare la salita, per salire bisogna fare un passo di 6a.
Ci riposiamo un po' prima di cena, pasta e spezzatino, discreta.
Il rifugio è pieno, ma sono quasi tutti stranieri, il bagno è fuori e non ci sono docce.
Rimaniamo un po' a chiacchierare e chiudiamo la serata con un buon bicchiere di Genepy
Si va dormire alle 21, la sceglia è presto la mattina successiva.
C'è chiaro fino a quasi alle 22, e lo stanzone è molto rumoroso, senza contare l'altitudine, comunque alla fine riposiamo abbastanza bene. Le nuvole non danno tregua solo qualche apertura qua e la. Speriamo bene...