Informazione (delucidazioni) la mia avventura personale: 3507,5 km

Salve a tutti, mi sono iscritto da poco al sito, ho fatto la mia presentazione (Link),
adesso vi presento la mia idea per la prossima avventura.


Premesse:
- l'unica esperienza che ho è un'escursione di circa 7 ore fatta in gruppo con una guida;
- l'idea di fare un viaggio del genere la tengo da diverso tempo, solo a gennaio 2016 sono riuscito a focalizzare cosa voglio.


Introduzione:
3507,5 km è la costa della penisola italiana (quindi senza isole. La misurazione l'ho fatta personalmente da Google Earth, quindi ci saranno sicuramente degli errori ma consideriamolo comunque come dimensione di riferimento). Partirei da piazza del Plebiscito, Napoli, andrei sulla costa e comincerei a seguirla verso sud, proseguire fino a risalire tutta la costa adriatica e arrivare fino al confine italo-sloveno, da qui fare l'entroterra (600 km circa) e arrivare al confine italo-francese per poi riscendere lungo la costa e ritornare al punto di partenza. In totale sarebbero 4100 km, se facessi 10 km al giorno (sono pochi ma sarebbe come media, perchè potrei fermarmi anche per più tempo in un solo posto), impiegherei circa 410 giorni che sarebbe 1 anno e 2 mesi circa.

Tutto il viaggio fatto in solitaria, a piedi e se capita autospot, con solo l'attrezzatura e poco o nulla di soldi. Vuole essere più un'esperienza di adattamento, con la possibilità di prendere le risorse dalla natura o barattando con le persone, del tipo se io posso aiutare in qualche lavoro e in cambio ricevere del cibo o la possibilità di usare qualche servizio come doccia, internet (che non sarà affatto una cosa necessaria) o altro.

So bene che non sarà semplice, io non so se fallirò e mi ritirerò dopo qualche giorno o riuscirò a completare tutto l'intinerario, ma è questo il punto: voglio mettermi alla prova, fare un'esperienza unica, formativa, personale e in piena libertà.


Perplessità e consigli:
adesso entriamo nel vivo, in quello che vorrei di più una mano: la scelta dei prodotti e chiarire alcune perplessità che ho. Quello che assolutamente voglio fare attenzione massima sono lo zaino e le scarpe.

Dati personali:
data partenza: nei primi 10 giorni di ottobre 2017
altezza: 1,77 m
peso: 82 kg

- attrezzatura:
Le perplessità più grandi sono:
mi porterò un cellulare, non so ancora bene che modello, molto probabile non sarà uno smartphone. Nel caso dovessi chiamare per un'emergenza potrebbero prendere la posizione dal cellulare (ovviamente il cellulare deve possedere la funzione GPS)? nel caso non si potesse fare, come potrei indicare la mia posizione dato che non saprei dove mi trovo?

In ogni caso sentitevi liberi pure di esprimere la vostra opinione personale su qualsiasi cosa, anche cose che non ho scritto, potrei aver dimenticato di riportarle o non averci proprio pensato perchè ignoro la questione.

Ringrazio in anticipo per l'aiuto e l'attenzione nel aver letto tutto il testo.
Leandro.
 

Avventurosamente guadagna dagli acquisti idonei dei prodotti linkati.

Ciao.
Si potrebbe discutere per ore sulla prova in generale e su ogni singola parte di equipaggiamento. Immagino molti li faranno.
Io di certo posso dirti di evitare gli stivaletti tipo militare, ma cercare qualcosa di più solido delle scarpe da running. Non saprei però cosa consigliare.
Aggiungo che per essere rintracciati mediante un cellulare non è indispensabile il gps (se ce l'hai, del resto; puoi fornire tu la tua esatta posizione ai soccorsi). Tuttavia la triangolazione per individuare un telefono non è immediata e comunque fornisce un'area, non un punto preciso.
Ciao e buona fortuna
 
Ciao.
Si potrebbe discutere per ore sulla prova in generale e su ogni singola parte di equipaggiamento. Immagino molti li faranno.
Io di certo posso dirti di evitare gli stivaletti tipo militare, ma cercare qualcosa di più solido delle scarpe da running. Non saprei però cosa consigliare.
Aggiungo che per essere rintracciati mediante un cellulare non è indispensabile il gps (se ce l'hai, del resto; puoi fornire tu la tua esatta posizione ai soccorsi). Tuttavia la triangolazione per individuare un telefono non è immediata e comunque fornisce un'area, non un punto preciso.
Ciao e buona fortuna

Pensavo fose una cosa più da film la triangolazione per individuare la telefonata.
Valuterò anche altre scarpe come hai suggerito.
Grazie mille per la risposta.
 
mi porterò un cellulare, non so ancora bene che modello, molto probabile non sarà uno smartphone. Nel caso dovessi chiamare per un'emergenza potrebbero prendere la posizione dal cellulare (ovviamente il cellulare deve possedere la funzione GPS)? nel caso non si potesse fare, come potrei indicare la mia posizione dato che non saprei dove mi trovo?
Pensavo fose una cosa più da film la triangolazione per individuare la telefonata.
In realtà più che una triangolazione, che tecnicamente è comunque possibile ma necessità di una infrastruttura apposita che normalmente non c'è, la cosa più semplice è la determinazione della cella a cui il cellulare è, o si è, collegato questo perché ogni cellulare ha un codice identificativo, teoricamente univoco, che è l'IMEI

image.axd


però questo non determina una posizione precisa ma solo un area che corrisponde all'area in cui quella cella è predominante, quell'area può essere anche di "n" km quadri ..... dipende.

Detto questo esistono comunque dei software, delle "app", che possono trasmettere, ad esempio, ad un cellulare specifico (o più di uno) le coordinate gps (per cui un punto ben specifico) quando l'operatore lo richiede, per tanto, se il destinatario è opportunamente addestrato, saprà che questo corrisponderà ad una richiesta di soccorsi.

Esistono anche delle "app" che, invece, tracciano la propria posizione ogni "x" minuti per far sapere, ad esempio, dove si stà andando senza per forza segnalare una condizione di emergenza, come esistono dei "gps tracker" che sfruttano lo stesso principio (vai su amazon.it e ne trovi quanti ne vuoi) ma funzionano in modo autonomo ovvero senza smartphone.

Ovviamente si ha la necessità che vi sia copertura telefonica, diversamente, il tutto semplicemente non funziona :), per ovviare a questa situazione vi sono altri apparati che sfruttano non il sistema cellulare ma il sistema satellitare, quest'ultimo basta, teoricamente, che ci sia una porzione di cielo "libero" per essere operativo però, mentre le "app" spesso sono gratuite o hanno un costo molto basso, le apparecchiature satellitari hanno un costo più sostenuto ed hanno bisogno di un abbonamento che, ovviamente, costa anche lui; un esempio è lo SPOT https://www.findmespot.eu/en/

Ciao :si:, Gianluca
 
Ultima modifica:
Tu sei un pazzo!! Lo dico con molta invidia, buona fortuna, ti auguro un buon viaggio...

Per gli stivaletti, ho 2 amici che girano con i lowa desert mi pare, in gorotex, prezzo sui 160 euro, colore beige, e lì usano tutto l'anno, da -10 a +40.. dicono che Stan da dio, ma non lì ho mai provati;)
 
In realtà più che una triangolazione, che tecnicamente è comunque possibile ma necessità di una infrastruttura apposita che normalmente non c'è, la cosa più semplice è la determinazione della cella a cui il cellulare è, o si è, collegato questo perché ogni cellulare ha un codice identificativo, teoricamente univoco, che è l'IMEI

image.axd


però questo non determina una posizione precisa ma solo un area che corrisponde all'area in cui quella cella è predominante, quell'area può essere anche di "n" km quadri ..... dipende.

Detto questo esistono comunque dei software, delle "app", che possono trasmettere, ad esempio, ad un cellulare specifico (o più di uno) le coordinate gps (per cui un punto ben specifico) quando l'operatore lo richiede, per tanto, se il destinatario è opportunamente addestrato, saprà che questo corrisponderà ad una richiesta di soccorsi.

Esistono anche delle "app" che, invece, tracciano la propria posizione ogni "x" minuti per far sapere, ad esempio, dove si stà andando senza per forza segnalare una condizione di emergenza, come esistono dei "gps tracker" che sfruttano lo stesso principio (vai su amazon.it e ne trovi quanti ne vuoi) ma funzionano in modo autonomo ovvero senza smartphone.

Ovviamente si ha la necessità che vi sia copertura telefonica, diversamente, il tutto semplicemente non funziona :), per ovviare a questa situazione vi sono altri apparati che sfruttano non il sistema cellulare ma il sistema satellitare, quest'ultimo basta, teoricamente, che ci sia una porzione di cielo "libero" per essere operativo però, mentre le "app" spesso sono gratuite o hanno un costo molto basso, le apparecchiature satellitari hanno un costo più sostenuto ed hanno bisogno di un abbonamento che, ovviamente, costa anche lui; un esempio è lo SPOT https://www.findmespot.eu/en/

Ciao :si:, Gianluca

Per il resto troverai, nel forum, vari thread che trattano l'argomento ovvero viaggi "lunghi" mesi :).

Ciao :si:, Gianluca

Avevo letto l'altro sistema satellitare però il costo mi sembrava esagerato, adesso non ricordo il nome, ma stava sui 400 euro. Anche questo SPOT sarebbe un costo in più non indifferente, non credo lo prenderò però è sicuramente da prendere in considerazione rispetto all'altro.
Se mi dite però (come sta accadendo) che il 118 può avere un minimo di idea della posizione dalla chiamata mi sento abbastanza sicuro, anche perchè potrei integrare con un fumogeno (o no?).
A breve andrò a vedere gli altri thread.
Grazie mille per la spiegazione e le risposte.

Tu sei un pazzo!! Lo dico con molta invidia, buona fortuna, ti auguro un buon viaggio...

Per gli stivaletti, ho 2 amici che girano con i lowa desert mi pare, in gorotex, prezzo sui 160 euro, colore beige, e lì usano tutto l'anno, da -10 a +40.. dicono che Stan da dio, ma non lì ho mai provati;)

Grazie mille per la risposta, li prenderò in considerazione ma con riserva dato che poi ho avuto l'altro consiglio di non prendere in considerazione gli stivali militari, quindi adesso mi sento un po' confuso anche se sono cose comunque soggettive e non mi aspetto che possa venire uno e dirmi con certezza assoluta cosa mi adrà bene al 100%.

PS: anzi, prendo più in considerazione questo consiglio che quello di non prendere stivali militari, quanto meno mi servirebbe una motivazione per escluderli. Tu invece hai dato una motivazione per prenderli. Quindi @Viandante mi sapresti motivare la scelta di escludere stivaletti militari?
 
Ultima modifica di un moderatore:
Se mi dite però (come sta accadendo) che il 118 può avere un minimo di idea della posizione dalla chiamata mi sento abbastanza sicuro, anche perchè potrei integrare con un fumogeno (o no?).
La mia esperienza di centrale operativa mi dice che non è così immediata la cosa.

Quando tu effettui una telefonata il tuo numero di cellulare, visto che parliamo di cellulare, è normalmente visibile (volendo anche no ma questo è una tua scelta) per cui la centrale operativa è a conoscenza di questo, ma la cella a cui, in quel momento è agganciato il cellulare, è una informazione che è in mano al provider che fornisce il servizio telefonico (vodafone, tim, tre ect), per tanto non è così "istantanea", dev'esserci una richiesta da parte della centrale operativa e attendere risposta..... in altre parole se io dovessi appoggiare la mia sicurezza alla possibilità, da parte della centrale operativa di conoscere la cella, cercherei sicuramente altre soluzioni, questo è poco ma sicuro anche perché, in base alla mia esperienza, questo avviene nel tempo e non di certo in tempo reale.

Ora il costo di uno Spot, che è solo un esempio, è di circa 150€ ma si può trovare anche a meno (certo non a tanto), se è una cifra che non si vuole sostenere (non vendo nulla io per cui nulla di personale) ci sono GPS Tracker anche a quaranta euri, ovviamente, non forniscono la stessa garanzia. In ultima analisi ci sono le "app" per smartphone, basta avere un amico, parente, che sia reperibile 24/24 7/7 che faccia da ponte con, visto che l'hai nominato, il 118.

Ciao :si:, Gianluca
 
discussione entusiasmante che mi permetto di smorzare un attimo: la scelta oculata dell'equipaggiamento è fondamentale, ma purtroppo una scelta ottimale presuppone molta esperienza personale e apertura mentale. Chiedendo qui, tra mille pareri, alcuni informati altri meno, rischi di crearti molta confusione, visto che ti manca quel senso critico dato dall'esperienza che ti permette di discernere... tu intanto che ricevi consigli, informati almeno online, leggi tante recensioni.
...E non partire con scarpe e zaino appena comprati! Facci almeno 50 ore di cammino!!

Ps: non fare a piedi l'entroterra, non aggiunge niente all'impresa costiera. Risparmi chilometri e giorni.
 
Ultima modifica di un moderatore:
La mia esperienza di centrale operativa mi dice che non è così immediata la cosa.

Quando tu effettui una telefonata il tuo numero di cellulare, visto che parliamo di cellulare, è normalmente visibile (volendo anche no ma questo è una tua scelta) per cui la centrale operativa è a conoscenza di questo, ma la cella a cui, in quel momento è agganciato il cellulare, è una informazione che è in mano al provider che fornisce il servizio telefonico (vodafone, tim, tre ect), per tanto non è così "istantanea", dev'esserci una richiesta da parte della centrale operativa e attendere risposta..... in altre parole se io dovessi appoggiare la mia sicurezza alla possibilità, da parte della centrale operativa di conoscere la cella, cercherei sicuramente altre soluzioni, questo è poco ma sicuro anche perché, in base alla mia esperienza, questo avviene nel tempo e non di certo in tempo reale.

Ora il costo di uno Spot, che è solo un esempio, è di circa 150€ ma si può trovare anche a meno (certo non a tanto), se è una cifra che non si vuole sostenere (non vendo nulla io per cui nulla di personale) ci sono GPS Tracker anche a quaranta euri, ovviamente, non forniscono la stessa garanzia. In ultima analisi ci sono le "app" per smartphone, basta avere un amico, parente, che sia reperibile 24/24 7/7 che faccia da ponte con, visto che l'hai nominato, il 118.

Ciao :si:, Gianluca

Ecco, chiedo scusa perchè molto probabilmente non mi sono espresso bene, ma voleva essere questa la mia domanda. Quindi non posso contare sul semplice cellulare. Grazie ancora.

discussione entusiasmante che mi permetto di smorzare un attimo: la scelta oculata dell'equipaggiamento è fondamentale, ma purtroppo una scelta ottimale presuppone molta esperienza personale e apertura mentale. Chiedendo qui, tra mille pareri, alcuni informati altri meno, rischi di crearti molta confusione, visto che ti manca quel senso critico dato dall'esperienza che ti permette di discernere... tu intanto che ricevi consigli, informati almeno online, leggi tante recensioni.
...E non partire con scarpe e zaino appena comprati! Facci almeno 50 ore di cammino!!

Ok, avevo già letto il fatto di fare un rodaggio per questi prodotti, ma perchè? per vedere se sono effettivamente adatti a me e nel caso cambiarli o per altri motivi?
 
Ultima modifica di un moderatore:
Perchè sono i due pezzi di equipaggiamento in assoluto più importanti, stanno a contatto col corpo e devono essere ergonomici e comodi. Col mal di piedi o di schiena non vai lontano! Purtroppo scegliere senza sapere cosa devi guardare non è facile!
 
Ps: non fare a piedi l'entroterra, non aggiunge niente all'impresa costiera. Risparmi chilometri e giorni.

e come andrei sull'altra costa? a parte i chilometri e quindi giorni che non mi preoccupano, ci sono altri motivi?

Perchè sono i due pezzi di equipaggiamento in assoluto più importanti, stanno a contatto col corpo e devono essere ergonomici e comodi. Col mal di piedi o di schiena non vai lontano! Purtroppo scegliere senza sapere cosa devi guardare non è facile!

ok grazie
 
Ultima modifica di un moderatore:
treno? Lo dicevo per accorciare

Uhm.. si potrebbe essere anche un'idea, però dovrei vedere più o meno quanto costano i biglietti e portari dei soldi dedicati per quello, ma avevo intenzione di viaggiare senza soldi o con poco (non più di 50 euro). Valuterò anche questo, grazie
 
Perdonami, forse non sono fatti miei, ma non è un po' affrettato imbarcarsi in tale impresa dal momento che, come dici tu stesso, non hai alcuna esperienza di trekking?
Mi sembra un po' come quello che ha visto un moschettone in negozio e decide di salire immediatamente il Cervino.

Non sarebbe meglio farsi un po' le ossa in trek di qualche giorno, per capire le risposte del tuo corpo, l'equipaggiamento che ti potrà servire, la logistica ecc ecc?
 
Perdonami, forse non sono fatti miei, ma non è un po' affrettato imbarcarsi in tale impresa dal momento che, come dici tu stesso, non hai alcuna esperienza di trekking?
Mi sembra un po' come quello che ha visto un moschettone in negozio e decide di salire immediatamente il Cervino.

Non sarebbe meglio farsi un po' le ossa in trek di qualche giorno, per capire le risposte del tuo corpo, l'equipaggiamento che ti potrà servire, la logistica ecc ecc?

Certo! Sarebbe sicuramente la cosa più sensata.

Questa è la mia situazione: mi sono laureato circa 3 mesi fa e per lavorare devo essere iscritto all'albo (che sia un lavoro privato o pubblico). Iscriversi all'albo oltre alla quota d'iscrizione, ci sta da pagare la quota annuale e accumulare una quantità di punti formativi all'anno. Credo che una cosa del genere la posso fare adesso o mai più (nessuna certezza per carità, la potrei fare anche a 68 o 70 anni se mi tenessi in forma e fossi in perfetta salute, però non conosciamo il futuro e soprattutto inutile nascondere che le probabilità che a 70 anni possa farlo sono nettamente inferiori del presente). Adesso sto nel passaggio tra università e le possibilità lavorative, ho la piena libertà ad esclusione del tempo, non devo pensare che devo rientrare perchè devo riprendere a lavorare, o perchè devo fare quel corso per prendere i punti, qualsiasi cosa impegnativa adesso non esiste. Ho perso già tre mesi (nel senso che non mi sono iscritto all'albo e non sto provando i concorsi o a cercare lavoro). Perderò, si suppone, un altro anno e mezzo (se le cose dovessero andare bene se no mi potrei ritirare prima) nel fare questa avventura. Non sono partito subito dopo la laurea, sia per chiudere altre cose personali, sia perchè vorrei fare i mesi più freddi a sud e i mesi più caldi a nord (non fraintendetemi, so bene che i mesi freddi al sud non significa avere 20 gradi ne tanto meno i mesi caldi al nord significa stare agli stessi 20 gradi, semplicemente le condizioni dovrebbero essere di qualche punto più favorevoli), se dovessi accumulare esperienza significherebbe rimandare non di poco e perdere ulteriore tempo e magari slittare a oltre 2 anni.

Se sto scrivendo qui sul sito è perchè voglio pareri esterni di persone che abbiano realmente esperienza sul campo, oltre ai consigli sono aperto anche ad annullare l'avventura però voglio motivazioni valide perchè a dire un semplice "è pericoloso, non hai esperienza" è la risposta più comune e proveniente da persone che ne sanno anche meno di me (mi riferisco a chi conosco di persona e ha ascoltato l'idea). Ripeto io so che non è una cosa semplice ma non la vedo neppure come una cosa estremamente difficile, mi spiego meglio: se avessi detto di voler andare nel deserto e viverci per 3 mesi, se avessi detto di voler scalare una montagna, andare a nuoto da Napoli allo stretto di Gibilterra o ancora percorrere tutte le vette degli Appennini capirei il fattore esperienza sarebbe una follia pura, bisogna avere una preparazione teorica e fisica per poterle affrontare, forse alcune sono anche impossibili (io le ho solo dette così come esempio, non ho idea della fattibilità reale). Percorrere la costa italiana non mi sembra così difficile, mi posso fermare quando e quanto voglio (certo non starò fermo una giornata in un punto), resto buona parte delle volte vicino alla civiltà, si tratta di camminare e non correre, sto chiedendo appunto se l'attrezzatura che ho preso in considerazione può andare bene o sarebbe da evitare ma che in un modo o nell'altro farà il suo lavoro, non sto parlando di un viaggio con uno zaino piccolo con solo qualche ricambio.

Ripeto, perchè non voglio essere frainteso dalle mie ultime parole, non mi aspetto che sarà semplice, potrei soffrire di fame, potrei trovarmi con eventi metereologici avversi, eventi naturali avversi, potrei fallire e non durare neppure 10 giorni ma tutte cose che in un modo o nell'altro sono superabili o reversibili, ovviamente a discapito della riuscita completa dell'avventura.
Quindi, con i nuovi dati riportati, con l'esposizione della mia idea del viaggio, cosa ne pensi @Spinoza (domanda rivolta anche a tutti agli altri)? Non mi sto rendendo conto di quanto sarà realmente pericoloso? Ho una visione distorta? Possibili soluzioni?
Per favore risposte argomentate e non semplici "si" o "no", fatemi esempi di pericoli e difficoltà che potrei incontrare; datemi dei dati, per quanto sia possibie, su cui farmi un'idea.

Grazie.
 
Alcuni considerazioni.
Inanzitutto quoto mdsjack, su zaino e soprattutto scarponi non si scherza, entrambi vanno provati e possibilmente rodati, visto che per un acquisto sbagliato ne porterai le conseguenze.

Un viaggio così ti conveniva farlo in primavera-estate e non autunno-inverno, per due ovvi motivi : uno hai meno vestiti da portarti dietro e puoi dormire all'addiaccio, due il meteo è più stabile.
Per le scarpe guarda nelle discussioni del cammino di santiago (anche per lo zaino), le tue necessità sono simili, camminerai molto su asfalto, per cui ti consiglierei scarpe basse e molto ammortizzate, andrei su quelle da runner o trail, le Hoka Hoka penso vadano bene, non le ho mai provate, ma tutti ne parlano bene. Di solito anche per chi corre si prendono un filo più lunghe perché con l'attività i piedi tengono a gonfiarsi.
Non sottovalutare le calze, prenditene qualche paio tecniche, ti salveranno dalle bolle.

Lo zaino non esagerare con la litratura, starei sui 60-80 litri.

Regola generale: portati meno peso possibile, fa' molta differenza, cerca di portarti solo cose che sai usare e/o che sei sicuro ti serviranno.

Per la borraccia le bottiglie di plastica pesano poco, costano nulla e vanno benissimo.

La tenda valuta quanto ci camminerai ogni giorno, se è tanto cerca di prenderla la più leggera possibile.

Corda e moschettoni? Per cosa li useresti? conosci nodi e tecniche? se no lasciala a casa, peso in meno.

Per i vestiti non cercare roba super tecnica, ma che siano comodi e asciughino in fretta, portati due o tre cambi che laverai a rotazione.
 
Ultima modifica:
Alcuni considerazioni.
Inanzitutto quoto mdsjack su zaino e soprattutto scarponi non si scherza, entrambi vanno provati e possibilmente rodati, visto che un acquisto sbagliato ne porterai le conseguenze.

Un viaggio così ti conveniva farlo in primavera-estate e non autunno-inverno, per due ovvi motivi uno hai meno vestiti da portarti dietro e puoi dormire all'addiaccio, due il meteo è più stabile.
Per le scarpe guarda nelle discussioni del cammino di santiago (anche per lo zaino), le tue necessità sono simili, camminerai molto su asfalto, per cui ti consiglierei scarpe basse e molto ammortizzate, andrei su quelle da runner o trail, le Hoka Hoka penso vadano bene, non le ho mai provate, ma tutti ne parlano bene. Di solito anche per chi corre si prendono un filo più lunghe perché con l'attività i piedi tengono a gonfiarsi.
Non sottovalutare le calze, prenditene qualche paio tecniche, ti salveranno dalle bolle.

Lo zaino non esagerare con la litratura, starei sui 60-80 litri.

Regola generale: portati meno peso possibile, fa' molta differenza, cerca di portarti solo cose che sai usare e/o che sei sicuro ti serviranno.

Per la borraccia le bottiglie di plastica pesano poco, costano nulla e vanno benissimo.

La tenda valuta quanto ci camminerai se è tanto cerca di prenderla la più leggera possibile.

Corda e moschettoni? Per cosa li useresti, conosci nodi e tecniche? se no lasciala a casa, peso in meno.

Per i vestiti non cercare roba super tecnica, ma che siano comodi e asciughino in fretta, portati due o tre cambi che laverai a rotazione.

Lo zaino 60 L non sarebbe un po' poco?
No, non conosco nodi e tecniche. Moschettoni per poter appendere cose allo zaino e la corda per qualsiasi utilità tipo usarla con gli occhielli del Poncho che ho postato ed utilizzarlo come tenda aperta. Sarebbe comunque inutile?
 
Lo zaino 60 L non sarebbe un po' poco?
Dipende da cosa ci metti dentro, la regola aurea :eek: dice che per quanto sia grande lo zaino lo riempirai fino a quando non è stracolmo, per cui se non è troppo grande eviti di portarti roba inutile dietro.
A parte gli scherzi, il peso è fondamentale visto che che lo scarrozzerai tu per centinaia di km, ogni grammo risparmiato è un sacco di lavoro (nel senso della fisica) in meno, non sai quanta gente sul Cammino di Santiago dopo qualche giorno inizia ad abbandonare di tutto per alleggerire lo zaino, chiedi a chi ci è stato.

No, non conosco nodi e tecniche. Moschettoni per poter appendere cose allo zaino e la corda per qualsiasi utilità tipo usarla con gli occhielli del Poncho che ho postato ed utilizzarlo come tenda aperta. Sarebbe comunque inutile?
Allora prendi moschettoni non alpinistici e un cordino da 5-6 mm.
 
Quindi, con i nuovi dati riportati, con l'esposizione della mia idea del viaggio, cosa ne pensi @Spinoza (domanda rivolta anche a tutti agli altri)? Non mi sto rendendo conto di quanto sarà realmente pericoloso? Ho una visione distorta? Possibili soluzioni?
Per favore risposte argomentate e non semplici "si" o "no", fatemi esempi di pericoli e difficoltà che potrei incontrare; datemi dei dati, per quanto sia possibie, su cui farmi un'idea.

Grazie.

Capisco il tuo discorso, effettivamente potresti aver ragione nel dire che non ci dovrebbero essere difficoltà "tecniche" per così dire, però alzarsi una mattina e dire "voglio camminare tot mila km" non è uno scherzo, e secondo me potresti sottovalutarne grandemente la difficoltà.

Ad esempio: finché cammini sulla spiaggia o roba del genere è facile, ma le coste italiane sanno essere anche rocciose e frastagliate. Ti trovi di fronte un ostacolo insormontabile, che fai? Torni indietro. Sai dove passerai? Andrai a naso? Rischi di perdere una marea di tempo e fare su e giù su dislivelli importanti, più e più volte con uno zaino pesante. Per me avere una cartina dettagliata della zona dove vado è fondamentale, ma averla di mezza Italia la vedo difficile.
Altra questione. Se passi per prati o campi ti ritroverai inevitabilmente in qualche proprietà privata e rischi che il proprietario o qualche suo animale non la prenda bene.

Non sono problemi insormontabili, è vero, ma non li sottovaluterei. Un semplice "è pericoloso, non hai esperienza" sarà semplice, sarà banale, ma non è di certo meno vero. La mancanza di esperienza può sembrare poca roba, ma personalmente credo che sia uno dei fattori più importanti.
 
Alto Basso