- Parchi dell'Emilia-Romagna
-
- Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi Monte Falterona e Campigna
Ciao gentaglia,
Report di due giorni passati nel bosco il we scorso in compagnia di amici, come sempre ci siamo divertiti da matti, fra bushcraft, fuochi, vino, ma soprattutto vivendo ogni momento in natura col sorriso stampato!
La sera prima preparo lo zaino, ecco cosa ho portato
La gavetta con dentro una zuppa, uno snack, e la colazione
Il sacchetto del cordame con le due borracce pieghevoli per filtrare l’acqua dal fiume (unica disponibile).
Il sacchetto “del passatempo”, con pietre per affilatura, spoon knife, selce e acciarino, un kit fuoco con diverse esche, e poche altre cose per passare il tempo.
Iniziano subito i primi grandi dilemmi sul cosa portare: R2-D2 o quel vecchio matusa di Yoda?
Alla fine ha prevalso la saggezza del vecchio maestro jedi dislessico, che verrà infilato nella tasca frontale dello zaino assieme alle cose di rapido accesso.
Raggruppo le cose e le avvolgo nella kefiah come suggerito da @Puz94
Aggiungo il bedroll composto dalla coperta di lana
E finisco di comporre il tutto
Se volete vedere com'è nata l'idea di questo sistema di trasporto alternativo allo zaino potrete leggerla qui.
L’indomani la sveglia suona alle 4,30 e alle 5,00 esco per trovarmi con gli altri.
Fra l’attesa del ritardatario cronico @MicheleBazz e la strada che ci separa dal bosco passa circa un ora e mezza, poi finalmente possiamo lasciarci tutto alle spalle per immergerci nel verde..
Nel bosco si alternano guadi e fuoripista
Ma anche qualche sentiero segnalato.
Arriviamo al vecchio campo base dove qualche tempo fa ho portato the kid, vi ricordate?
Il mio vecchio riparo è rimasto esattamente come l’avevo lasciato
Decidiamo di stabilirci in quest’area, quindi non perdiamo tempo e iniziamo subito i lavori.
Mitch si dà da fare per tre mentre lavora al bivacco che ospiterà lui, Ambra e Selena. (vecchio marpione!)
Ma le ragazze non stanno certo a guardare.
Ed alla fine ne esce proprio un bel campo, tanto che Michele ne sfrutta la panca molto spesso.
A circa 70 mt di distanza, @Tibo1980 , Luca e Musta la Mangusta® mettono in piedi il loro bivacco.
Deve essere stato molto faticoso piazzare questi tre teli perché Musta non ne vuole sapere di alzarsi…
Chi ha detto cibo???
Era una finta Musta, sorry….
Ne è uscito un bel bivacco anche qui, riparato, caldo, comodo, fuoco protetto, treppiede con gavetta, scorta di legna a lato…ma bravi!
Purtroppo ci sono anche gli amachisti al campo …che ci volete fà, non sono riuscito a convincere @Scala e @MicheleBazz ad abbracciare la filosofia dello shelterista!
L’amaca di Scala
E la visuale del campo con l’amaca di michele, come potete vedere però non si sono limitati a montare semplicemente le amache.
Io mi sono limitato a dare una risistemata al vecchio riparo a tettoia che avevo costruito precedentemente, ho aggiunto fronde fresche, ho messo dei rami sotto il materasso di fronde per aumentare l’isolamento e aggiunto un paio di pali al telaio principale, stop.
Ora veniamo a Alex che è quello che certamente si è dato più da fare di tutti costruendo un teepee di fronde.
I pali fortunatamente abbondavano nell’area e li ha trovati quasi subito.
Per le fronde, non volendo prenderne di fresche, abbiamo dovuto cercare parecchio per trovarle, andando persino a trascinare un piccolo abete caduto al di là del ruscello, ma alla fine un po’ qua e un po’ la Alex è riuscito a ricoprire il teepee.
Non trovando altre fronde ma avendo grande disponibilità di legni secchi Alex si adatta alle risorse che trova per completare il rifugio
Completa il tutto con una branda di legni ricoperta di fronde e una piccola area fuoco fatta di pietre sufficientemente grande per cucinare qualcosa.
Fra una pausa e l’altra alex scopre un nuovo modo per sfruttare il telaio alice che compone il mio zaino.
Gli abeti restano il top per appendere l’equipaggiamento, qui lo zaino thule versant di Michele.
Trovo un osso che mi pare bello resistente
Ma Orco lo è di più.
Per Ambra è l’ora di sbatoneggiare per la prima volta.
Poi si è fatta un cucchiaio che ho scordato di fotografare.
Mitch si è fatto una bella forchetta, ha detto che la regalerà al suo amico Frodo.
Selena, Ambra e mitch, immortalati un attimo prima di essere aggrediti da Musta all’urlo di Hezbollà vincera!
Si sta facendo sera, userò la coperta di lana per scaldarmi la notte, se anche voi come me siete abituati a dormire a mummia muovendovi poco, ecco come potrete usare la coperta per fare in modo che vi avvolga come fosse un sacco a pelo.
Stendetevi dal lato lungo della coperta come fosse un rombo.
Copritevi i piedi con la parte bassa.
Ora copritevi il corpo con un lato della coperta e sistematelo sotto di voi in modo che resti bello aderente al corpo.
Ora fate la stessa cosa con l’altro lato.
Infilate dentro la coperta le braccia dopo aver alzato la sciarpa e abbassato la berretta ed avrete finito, buonanotte.
ATTENZIONE!
Prima di utilizzare questa tecnica assicuratevi che non ci siano degli amici infami che vi scrutano come avvoltoi pronti a scagliarsi su di voi non appena vi ritrovate legati come un salame altrimenti poi succede questo…
Erano solamente in due, armati di 4 miseri coltelli ed un bastone, come speravano di poter prevalere su di me?
Dopo aver lavorato intensamente al campo, dopo averci dato dentro col batoning, dopo essersi intagliata il primo cucchiaio, Ambra non contenta ha pure acceso il fuoco per la prima volta con l’acciarino, le esche se le è fatte da se creando trucioli accesi con del fatwood.
Dopo averlo difeso per tutto il giorno dai continui attacchi di Scala, posso finalmente cedere al gruppo la tanica da 5LT di vin brulè…
Ci diamo dentro con la carne, per velocizzare ho fatto una veloce griglia con dei polloni di nocciolo.
Tibo aveva dimenticato la torcia frontale..
La notte passa serena e la mattina vengo destato da una leggera pioggia che fortunatamente non filtra dal tetto di fronde del mio rifugio.
Tiriamo fuori le pietre per affilare e lo stroppino e facciamo un po’ di pratica.
Durante i test per verificare le qualità di taglio ci siamo resi conto di alcuni problemi dell’M5 di Michele riscontrati mentre cercavamo di fare dei feather stick, potete leggere la recensione di Michi in cui si parla anche di questo clikkando qui.
Ok ok, so di aver toccato un argomento, quello dei coltelli, che già avrà eccitato molti di voi, per cui tanto vale farvi godere del tutto…
Da sx, Mora companion di tibo, custom di luca ispirato al tops tom brown tracker (ma taglia decisamente meglio quello di Luca), EnZo Camper di Alex, Lionsteel M5 di Michelebazz, Fallkniven A1 di Scala, altro custom di Luca, Black fox tactical hunter di Mitch, fox bushcraft parang mio prestato a musta, ed infine il mio possente Orco.
Ma il meglio, in fatto di lame, è arrivato sul fronte degli attrezzi da bosco che per puro caso erano davvero uno diverso dall’altro, davvero tanta versatilità che ci ha permesso di fare qualche comparazione fra i diversi attrezzi.
Da SX, la piccola grande Fiskars X7 di alex come sempre si è dimostrata una garanzia, leggera e dall’ottimo bilanciamento, è l’ideale come piccola accetta individuale; poi il mio kukri cold steel che ormai è stato adottato da Tibo, io non mi ci trovo molto bene, lui da dio; La fiskars Xa3 di musta, una rivisitazione moderna del vesuri finlandese, l’ho utilizzato poco, per sfrondare è una bomba ma non ha la botta sul legno secco come ad esempio il kukri; il mio tomahawk che non ho praticamente mai utilizzato; e la roselli allround axe di scala, che dire di quest’ultima piccoletta, Scala ci ha abbattuto un paio di piccoli abeti, il profilo è davvero spesso tanto da somigliare ad una piccola accetta da spacco eppure ci si fanno dei buoni trucioli a detta di scala, non si pianta nel legno ma rimbalza a meno di non colpire con grande forza, è estremamente comoda da impugnare, anche portando la mano a ridosso della testa come quando si devono creare dei manufatti di legno, però cercando di colpire appena il legno per asportare mi è parso che non tagli affatto…insomma io non ci ho capito una cippa ma l’ho maneggiata poco, a scala piace e tanto basta.
Purtroppo in questa ultime foto degli attrezzi da lavoro manca quello che è davvero un bel pezzo da 90, forse lo strumento più versatile di tutti quelli visti al raduno, Il parang custom Lovaglio di Michelebazz, un attrezzo davvero ben concepito ed in grado di svolgere lavori a 360 gradi, eccolo
Durante la mattina Luca monta la sua amaca per schiacciare un pisolino in quanto avendo dormito con Tibo e Musta, fra rutti e scorregge, non deve aver passato una notte tranquilla.
Continua il cazzeggio mattutino.
Luca stende a terra il tarp 3X3 della DD e inizia a sistemare le sue cose
La zona campo di Scala e Bazz viene svuotata.
Ci si sposta tutti nell’area comune per le ultime chiacchiere.
E’ giunta l’ora di tornare, durante il tragitto chiacchiero con michele; diversi materiali, diverso equipaggiamento, diverse filosofie, ma la stessa passione.
Ci coglie la pioggia, volevamo fermarci per pranzare in un'altra zona ma erano già le 14 ed abbiamo deciso di tornare a casa.
Ciao ragazzi, e a chi era con me in questa escursione, avanti con le vostre considerazioni e foto!
A presto
Gabri
Report di due giorni passati nel bosco il we scorso in compagnia di amici, come sempre ci siamo divertiti da matti, fra bushcraft, fuochi, vino, ma soprattutto vivendo ogni momento in natura col sorriso stampato!
La sera prima preparo lo zaino, ecco cosa ho portato
La gavetta con dentro una zuppa, uno snack, e la colazione
Il sacchetto del cordame con le due borracce pieghevoli per filtrare l’acqua dal fiume (unica disponibile).
Il sacchetto “del passatempo”, con pietre per affilatura, spoon knife, selce e acciarino, un kit fuoco con diverse esche, e poche altre cose per passare il tempo.
Iniziano subito i primi grandi dilemmi sul cosa portare: R2-D2 o quel vecchio matusa di Yoda?
Alla fine ha prevalso la saggezza del vecchio maestro jedi dislessico, che verrà infilato nella tasca frontale dello zaino assieme alle cose di rapido accesso.
Raggruppo le cose e le avvolgo nella kefiah come suggerito da @Puz94
Aggiungo il bedroll composto dalla coperta di lana
E finisco di comporre il tutto
Se volete vedere com'è nata l'idea di questo sistema di trasporto alternativo allo zaino potrete leggerla qui.
L’indomani la sveglia suona alle 4,30 e alle 5,00 esco per trovarmi con gli altri.
Fra l’attesa del ritardatario cronico @MicheleBazz e la strada che ci separa dal bosco passa circa un ora e mezza, poi finalmente possiamo lasciarci tutto alle spalle per immergerci nel verde..
Nel bosco si alternano guadi e fuoripista
Ma anche qualche sentiero segnalato.
Arriviamo al vecchio campo base dove qualche tempo fa ho portato the kid, vi ricordate?
Il mio vecchio riparo è rimasto esattamente come l’avevo lasciato
Decidiamo di stabilirci in quest’area, quindi non perdiamo tempo e iniziamo subito i lavori.
Mitch si dà da fare per tre mentre lavora al bivacco che ospiterà lui, Ambra e Selena. (vecchio marpione!)
Ma le ragazze non stanno certo a guardare.
Ed alla fine ne esce proprio un bel campo, tanto che Michele ne sfrutta la panca molto spesso.
A circa 70 mt di distanza, @Tibo1980 , Luca e Musta la Mangusta® mettono in piedi il loro bivacco.
Deve essere stato molto faticoso piazzare questi tre teli perché Musta non ne vuole sapere di alzarsi…
Chi ha detto cibo???
Era una finta Musta, sorry….
Ne è uscito un bel bivacco anche qui, riparato, caldo, comodo, fuoco protetto, treppiede con gavetta, scorta di legna a lato…ma bravi!
Purtroppo ci sono anche gli amachisti al campo …che ci volete fà, non sono riuscito a convincere @Scala e @MicheleBazz ad abbracciare la filosofia dello shelterista!
L’amaca di Scala
E la visuale del campo con l’amaca di michele, come potete vedere però non si sono limitati a montare semplicemente le amache.
Io mi sono limitato a dare una risistemata al vecchio riparo a tettoia che avevo costruito precedentemente, ho aggiunto fronde fresche, ho messo dei rami sotto il materasso di fronde per aumentare l’isolamento e aggiunto un paio di pali al telaio principale, stop.
Ora veniamo a Alex che è quello che certamente si è dato più da fare di tutti costruendo un teepee di fronde.
I pali fortunatamente abbondavano nell’area e li ha trovati quasi subito.
Per le fronde, non volendo prenderne di fresche, abbiamo dovuto cercare parecchio per trovarle, andando persino a trascinare un piccolo abete caduto al di là del ruscello, ma alla fine un po’ qua e un po’ la Alex è riuscito a ricoprire il teepee.
Non trovando altre fronde ma avendo grande disponibilità di legni secchi Alex si adatta alle risorse che trova per completare il rifugio
Completa il tutto con una branda di legni ricoperta di fronde e una piccola area fuoco fatta di pietre sufficientemente grande per cucinare qualcosa.
Fra una pausa e l’altra alex scopre un nuovo modo per sfruttare il telaio alice che compone il mio zaino.
Gli abeti restano il top per appendere l’equipaggiamento, qui lo zaino thule versant di Michele.
Trovo un osso che mi pare bello resistente
Ma Orco lo è di più.
Per Ambra è l’ora di sbatoneggiare per la prima volta.
Poi si è fatta un cucchiaio che ho scordato di fotografare.
Mitch si è fatto una bella forchetta, ha detto che la regalerà al suo amico Frodo.
Selena, Ambra e mitch, immortalati un attimo prima di essere aggrediti da Musta all’urlo di Hezbollà vincera!
Si sta facendo sera, userò la coperta di lana per scaldarmi la notte, se anche voi come me siete abituati a dormire a mummia muovendovi poco, ecco come potrete usare la coperta per fare in modo che vi avvolga come fosse un sacco a pelo.
Stendetevi dal lato lungo della coperta come fosse un rombo.
Copritevi i piedi con la parte bassa.
Ora copritevi il corpo con un lato della coperta e sistematelo sotto di voi in modo che resti bello aderente al corpo.
Ora fate la stessa cosa con l’altro lato.
Infilate dentro la coperta le braccia dopo aver alzato la sciarpa e abbassato la berretta ed avrete finito, buonanotte.
ATTENZIONE!
Prima di utilizzare questa tecnica assicuratevi che non ci siano degli amici infami che vi scrutano come avvoltoi pronti a scagliarsi su di voi non appena vi ritrovate legati come un salame altrimenti poi succede questo…
Erano solamente in due, armati di 4 miseri coltelli ed un bastone, come speravano di poter prevalere su di me?
Dopo aver lavorato intensamente al campo, dopo averci dato dentro col batoning, dopo essersi intagliata il primo cucchiaio, Ambra non contenta ha pure acceso il fuoco per la prima volta con l’acciarino, le esche se le è fatte da se creando trucioli accesi con del fatwood.
Dopo averlo difeso per tutto il giorno dai continui attacchi di Scala, posso finalmente cedere al gruppo la tanica da 5LT di vin brulè…
Ci diamo dentro con la carne, per velocizzare ho fatto una veloce griglia con dei polloni di nocciolo.
Tibo aveva dimenticato la torcia frontale..
La notte passa serena e la mattina vengo destato da una leggera pioggia che fortunatamente non filtra dal tetto di fronde del mio rifugio.
Tiriamo fuori le pietre per affilare e lo stroppino e facciamo un po’ di pratica.
Durante i test per verificare le qualità di taglio ci siamo resi conto di alcuni problemi dell’M5 di Michele riscontrati mentre cercavamo di fare dei feather stick, potete leggere la recensione di Michi in cui si parla anche di questo clikkando qui.
Ok ok, so di aver toccato un argomento, quello dei coltelli, che già avrà eccitato molti di voi, per cui tanto vale farvi godere del tutto…
Da sx, Mora companion di tibo, custom di luca ispirato al tops tom brown tracker (ma taglia decisamente meglio quello di Luca), EnZo Camper di Alex, Lionsteel M5 di Michelebazz, Fallkniven A1 di Scala, altro custom di Luca, Black fox tactical hunter di Mitch, fox bushcraft parang mio prestato a musta, ed infine il mio possente Orco.
Ma il meglio, in fatto di lame, è arrivato sul fronte degli attrezzi da bosco che per puro caso erano davvero uno diverso dall’altro, davvero tanta versatilità che ci ha permesso di fare qualche comparazione fra i diversi attrezzi.
Da SX, la piccola grande Fiskars X7 di alex come sempre si è dimostrata una garanzia, leggera e dall’ottimo bilanciamento, è l’ideale come piccola accetta individuale; poi il mio kukri cold steel che ormai è stato adottato da Tibo, io non mi ci trovo molto bene, lui da dio; La fiskars Xa3 di musta, una rivisitazione moderna del vesuri finlandese, l’ho utilizzato poco, per sfrondare è una bomba ma non ha la botta sul legno secco come ad esempio il kukri; il mio tomahawk che non ho praticamente mai utilizzato; e la roselli allround axe di scala, che dire di quest’ultima piccoletta, Scala ci ha abbattuto un paio di piccoli abeti, il profilo è davvero spesso tanto da somigliare ad una piccola accetta da spacco eppure ci si fanno dei buoni trucioli a detta di scala, non si pianta nel legno ma rimbalza a meno di non colpire con grande forza, è estremamente comoda da impugnare, anche portando la mano a ridosso della testa come quando si devono creare dei manufatti di legno, però cercando di colpire appena il legno per asportare mi è parso che non tagli affatto…insomma io non ci ho capito una cippa ma l’ho maneggiata poco, a scala piace e tanto basta.
Purtroppo in questa ultime foto degli attrezzi da lavoro manca quello che è davvero un bel pezzo da 90, forse lo strumento più versatile di tutti quelli visti al raduno, Il parang custom Lovaglio di Michelebazz, un attrezzo davvero ben concepito ed in grado di svolgere lavori a 360 gradi, eccolo
Durante la mattina Luca monta la sua amaca per schiacciare un pisolino in quanto avendo dormito con Tibo e Musta, fra rutti e scorregge, non deve aver passato una notte tranquilla.
Continua il cazzeggio mattutino.
Luca stende a terra il tarp 3X3 della DD e inizia a sistemare le sue cose
La zona campo di Scala e Bazz viene svuotata.
Ci si sposta tutti nell’area comune per le ultime chiacchiere.
E’ giunta l’ora di tornare, durante il tragitto chiacchiero con michele; diversi materiali, diverso equipaggiamento, diverse filosofie, ma la stessa passione.
Ci coglie la pioggia, volevamo fermarci per pranzare in un'altra zona ma erano già le 14 ed abbiamo deciso di tornare a casa.
Ciao ragazzi, e a chi era con me in questa escursione, avanti con le vostre considerazioni e foto!
A presto
Gabri