Io però continuo a soffermarmi su un concetto che mi dà l'impressione che nessuno vuole vedere.
Le leggi non vengono fatte, in via teorica e concettualmente, solo perché uno si alza al mattino e decide che è vietato andare in giro con le scarpe blu perché al legislatore, ovvero alla forza politica di turno, non gli piace il blu.
Il coltello, attrezzo utile in moltissimi contesti, non è solo un oggetto "innocuo", non è solo il pieghevole che ognuno di noi, io compreso, vorremmo avere con se per rispondere a quelle esigenze naturali, pacifiche e quotidiane che chiunque può avere nella vita di tutti i giorni che non è andar per boschi (ok c'è anche chi andar per boschi rappresenta la quotidianità ma è lo zero virgola zero un per cento della popolazione Italiana), che piaccia o non piaccia è anche un arma, poffardinella non piace neanche a me !!!!! però è così ed è sempre stato così dall'alba dei tempi.
Non è una novità di oggi, o della stampa, che un coltello puntato verso un tizio è un ottimo strumento per far fare al tizio di turno quello che si vuole.
Non è una giustificazione sensata che poiché il delinquente se ne frega delle regole allora è logico non fare delle regole ....... aboliamo anche il reato di omicidio tanto chi vuole uccidere lo fà lo stesso ...... lo trovate logico ? Bhè io, sinceramente, no ...... aboliamo il reato di tentato omicidio solo perché non avendolo compiuto non è morto nessuno ? ...... per carità può avere anche un senso MA a me pare 'na strunzata.
Da una parte c'è il desiderio, il vantato diritto, del "buono" di turno che vuole il coltello in tasca per "n" motivi leciti e, dall'altra parte, c'è lo oronzo che dell'uso lecito non gli interessa una cippa ma che con quel "coltello" puo' fare il suo lavoro !!!! se possiamo chiamarlo "lavoro". La differenza fra i due è nel contesto & luogo.
In mezzo ad un bosco il "delinquente" non ci và, non ha interesse, oggi, per cui, in quel contesto, il legislatore, come i suoi preposti, non hanno, idealmente, nulla da dire tant'è che di "
escursionisti" perseguiti per avere un Opinel, io, non ne conosco.
In città il delinquente c'è ...... cavolo se c'è e molto sinceramente, non me ne voglia nessuno, se devo scegliere fra il DIRITTO PER TUTTI, buoni, belli, brutti e cattivi di avere un coltello con sè e la DISCREZIONALITÀ soggettiva, perché non può non essere così o diventerebbe comunque un diritto, tale per il quale si possa evitare problemi ben più impattanti che questa discrezionalità comporta per la parte "sana" della società ..... bhè, io, preferisco la seconda.
Dopo di che è vero che non c'è nulla di più ingiusto che un "buono" che passa per "cattivo", soprattutto perché può capitare a chiunque e quando capita sono dolori, se poi si aggiunge che capita perché un tizio si è alzato con la luna storta o non è competente, le sfere ruotano ancora di più, MA ci sono delle escamotage tali da permettere comunque di giustificare la presenza di un coltello, certo non universalmente, non a prescindere, sono per definizione una "scappatoia", per cui non un diritto, ma alla fine ci sono
...... certo a qualcosa bisogna rinunciare, difficilmente si potrà giustificare un "first blood" in piazza navona a roma, non tenere un coltello nell'abitacolo dell'auto non mi sembra un così grosso sacrificio..... certo puo' capitare di dimenticarsi, ma non deve succedere poiché si rischia inutilmente di correre un rischio.
Se invece alla pura discrezionalità, o al diritto a prescindere, vogliamo, per puro scopo dialettico poiché, alla fine oltre a quello noi, o almeno io, non possiamo andare, ipotizzare soluzioni alternative che salvino la volontà di avere comunque un qualcosa di tagliente ma che non sia un "libera tutti" ....... ben venga, perché no ? Se non erro un thread aperto sull'argomento ci dovrebbe già essere e se non c'è si può sempre aprire.
Ciao
, Gianluca
PS.: il maiuscolo che trovate non è per "urlare" ma solo per sottolineare maggiormente una parola nel contesto in cui viene espressa.