Normativa Coltellino svizzero nel marsupio, scout condannato a pagare 23mila euro

Però allora la legge deve essere ineluttabilmente definita. Dobbiamo buttare tutti i coltelli e coltellini che abbiamo e chiudere quasi tutte le coltellerie e lasciarle solo per i coltelli da cucina che non debbono assolutamente lasciare le abitazioni. Se in escursione vogliamo portarci che so,un salamino,esso va pretagliato a casa oppure mangiato a morsi sul posto! Non è che posso saldare all'auto una lama e dissaldarla al momento dell'uso,in quale ambiente poi sarebbe lecito il porto? Viceversa,visto che i codici non possono certo contemplare le varie casistiche,pregare alcuni,e sottolineo alcuni, tutori di accendere il cervello e regolarsi intelligentemente a seconda delle infinite situazioni proposte sul momento, che non mi pare cosa poi così difficile. Pure il discorso : "dipende da come ti poni" può essere accettano fino ad un certo punto.Mi pare difficile che una persona "normale" alla richiesta delle generalità risponda male o a parolacce! Se si ,certo va punito perchè probabilmente ubriaco o disturbato. Ma quando si cerca evidentemente il capello ecc. uno sbuffo può capitare e non è detto che un cittadino pagatore di tasse debba essere viscido ed untuoso alla Fantozzi per paura che si interpretino i regolamenti a suo danno. IMHO.
 
Non vorrei fare l'avvocato del diavolo nè m'interessa farlo per il legislatore però quanti di voi hanno avuto problemi in escursione o in ambienti ad essi riconducibili ? ...... anche per sentito dire.

Io mai.

I problemi si pongono in contesti urbani.

Ciao :si:, Gianluca
 
Però allora la legge deve essere ineluttabilmente definita. Dobbiamo buttare tutti i coltelli e coltellini che abbiamo e chiudere quasi tutte le coltellerie e lasciarle solo per i coltelli da cucina che non debbono assolutamente lasciare le abitazioni. Se in escursione vogliamo portarci che so,un salamino,esso va pretagliato a casa oppure mangiato a morsi sul posto! Non è che posso saldare all'auto una lama e dissaldarla al momento dell'uso,in quale ambiente poi sarebbe lecito il porto? Viceversa,visto che i codici non possono certo contemplare le varie casistiche,pregare alcuni,e sottolineo alcuni, tutori di accendere il cervello e regolarsi intelligentemente a seconda delle infinite situazioni proposte sul momento, che non mi pare cosa poi così difficile. Pure il discorso : "dipende da come ti poni" può essere accettano fino ad un certo punto.Mi pare difficile che una persona "normale" alla richiesta delle generalità risponda male o a parolacce! Se si ,certo va punito perchè probabilmente ubriaco o disturbato. Ma quando si cerca evidentemente il capello ecc. uno sbuffo può capitare e non è detto che un cittadino pagatore di tasse debba essere viscido ed untuoso alla Fantozzi per paura che si interpretino i regolamenti a suo danno. IMHO.
Condivido in pieno !
 
Ma non è,secondo me, tanto quanti di fatto hanno avuto problemi,quanto il fatto che potrebbero averne sia in escursione che in contesti urbani.
Ok ma io torno a dire quanti in contesto escursionistico ?

Se le rogne fossero in ambiente escursionistico, personalmente, sarei il primo ad urlare allo scandalo ma in ambiente urbano, molto sinceramente, A ME sta bene così.

Mi dispiace per chi ritiene che gli venga negato un proprio diritto, in ambito urbano, ma considerando che, in QUEL contesto specifico, potrebbe essere tranquillamente utilizzato per fini non legali, e non è una ipotesi, ed io, come chiunque altro, potrebbe essere oggetto di questo uso, ripeto, A ME sta bene così.

Poi è vero che in teoria potrebbe non esserci una distinzione fra urbano e nel bosco MA fino a quando non ci saranno casi concreti, nel bosco, continuo a pensare che vada avanti così e che il discrezionale non sia poi così "a culo".

Ciao :si:, Gianluca
 
È di fatto un diritto negato, perché non vale solo per i coltelli, metti come capita a me che vado dai miei anzianissimi genitori a sistemargli una presa e metto in tasca un cacciavite perché hanno una dotazione nulla di atrezzi, e nel caso ti perquisiscano e magari hai già fatto il lavoro poi da famigliari e quindi testimoni considerati di parte, e ti fregano come la fotografa che aveva nello zaino il vic, ora è stata assolta perché il fatto non sussiste e speriamo faccia regola, ma intanto due anni sui carboni ardenti, inoltre chi vuole bucarti se ne fotte e se lo porta e ti buca uguale anche in pieno centro urbano, discoteca, cinema, centro commerciale che sia, ci sono sistemi di occultamento che possono non essere trovati neanche ad una perquisizione sommaria.
 
Ma come fai a dire dove comincia il contesto urbano e quello escursionistico? Caso di Roma: il contesto escursionistico ,ipotesi, è all'interno del Raccordo Anulare ,ma come esco entro nel contesto, ad esempio, in quello di Ladispoli,Latina ecc .Poi noi escursionisti pescatori cacciatori ecc. abitiamo in contesti urbani quindi attraversiamo inevitabilmente le città quindi potremmo essere sanzionati,non è detto poi che tutti si spostino in auto ,chi va in bici? Chi a piedi con il treno? Se però il coltello fa parte di un corredo idoneo ok...ma quanti altri elementi fanno un corredo idoneo? Come molte altre leggi italiche questa non è definita e si presta ad interpretazioni in cui in altri più drammatici casi fanno presa situazioni che vanno dall' inaccettabile :"dipende da con chi capiti" al mafioso. Allora: o i coltelli non debbono uscire dalle cucine domestiche,ristoranti ecc,oppure non ci deve essere limitazione,oppure ancora stabilire le dimensioni consentite per il porto :lunghezza della lama,monofilo,nessun tipo di blocco,niente punta ecc.Sarebbe limitativo certo ma almeno sarebbe serio.
 
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Ma come fai a dire dove comincia il contesto urbano e quello escursionistico? Caso di Roma: il contesto escursionistico ,ipotesi, è all'interno del Raccordo Anulare ,ma come esco entro nel contesto, ad esempio, in quello di Ladispoli,Latina ecc D.Poi noi escursionisti pescatori cacciatori ecc. abitiamo in contesti urbani quindi attraversiamo inevitabilmente le città quindi potremmo essere sanzionati,non è detto poi che tutti si spostino in auto ,chi va in bici? Chi a piedi con il treno? Se però il coltello fa parte di un corredo idoneo...ok quanti elementi fanno un corredo idoneo?
E anche qui concordo con te, non sperare in una risposta univoca, sono anni che chiedo sia a FFOO che ad esperti vari, io abito in un paese turistico, sul lago, a due km ho il bosco e la campagna a scelta, esco a piedi vestito normale, con il mio pastore tedesco e vado a fare una passeggiata nel bosco o in campagna, ovviamente attraverso il centro urbano per arrivare alla periferia e quindi alla campagna, un paio di km in tutto, andando a piedi il trasporto come lo faccio? Il motivo mi verrà riconosciuto giustificato? Teoricamente si in pratica ho dei dubbi, che poi io me ne freghi e vada lo stesso con il mio attrezzo ê un altro paio di maniche, ecco perché sarebbe buono avere un tesserino un porto, dove ovviamente siano anche richiesti dei requisiti, come la licenza di pesca ecc. Tanto ribadisco se uno vuole fare del male se ne frega e si porta anche la pistola , o magari ti ammazza con la bottiglia della birra, e allora vietiamo il porto di bottiglia?
 
inoltre chi vuole bucarti se ne fotte e se lo porta e ti buca uguale
Ovvio che chi vuole delinquere se ne frega MA se c'è una legge che gli impedisce di portarsi in giro un coltello, in caso di verifica, possono fare qualcosa, diversamente gli dovrebbero dare una bella pacca sulla spalla e magari offrirgli pure il caffè ...... preferisci questo ? ...... a me così sembrerebbe di essere cornuto e pure mazziato.

Ciao :si:, Gianluca
 
Non pretendo di avere le risposte a tutto nè ovviamente mi è vagamente possibile però, pur consapevole del concetto di discrezionalità che sta alla base della legge, se il coltello si vuole tenere in tasca ...... di che stiamo a parlare ? ...... senza offesa per nessuno.

Certo che per andare in "montagna", se io abito in città, debbo per forza partire da un contesto urbano, a piedi, treno o a cavallo :) ...... non tenerlo in tasca, infilalo in fondo allo zaino insieme a quello che ti servirà per la "gita" e, non ci metto la mano sul fuoco, ma vedrai che rogne non ne avrai.
D'accordo @znnglc ma la verifica la possono fare SOLO dopo che comunque quello mi ha dato una coltellata quindi a che serve tutta questa solfa?
Perché DOPO ? Scusa a te ti perquisiscono senza che tu abbia fatto nulla e a lui (il delinquente) solo DOPO ?

Ciao :si:, Gianluca
 
Certo che per andare in "montagna", se io abito in città, debbo per forza partire da un contesto urbano, a piedi, treno o a cavallo :) ...... non tenerlo in tasca, infilalo in fondo allo zaino insieme a quello che ti servirà per la "gita" e, non ci metto la mano sul fuoco, ma vedrai che rogne non ne avrai.

Ok Jeanluc, ma è un dannato e schifosissimo Work Around, un escamotage, un trucco. Ti giuro che ad avere tempo e infiniti soldi da spendere andrei a fare escursioni quotidiane con un coltello in uno zainettino VUOTO. Ed al primo controllo con contestazione e magari denuncia passo la palla ad un imperatore del Foro per demolire la giurisdizione corrente per averne una meno punitiva per le p.p.

Provo a spiegarmi, ho molto rispetto per le forze dell'ordine, ma durante i controlli le persone che controllano sono sempre in due e ciascuno è testimone dell'altro.
Se si è da soli ....... sono affari per diabetici.
Ho preso una multa per la pura opinione del poliziotto della stradale che senza alcun mezzo di controllo attivo Autovelox o altro mi ha sanzionato per eccesso di velocità e guida pericolosa. La sua motivazione aver scalato le marce (il motore è salito di giri) prima di una curva invece di frenare.
Quindi anche se mi sono fermato in meno di dieci metri quando mi ha rocambolescamente segnalato di fermarmi, su 'na macchina grossa pesantuccia, io andavo alla velocità Warp dell'Enterprise di Star Trek. Il verbale l'hanno firmato tutti e due.
Che significa che ogni contestazione, in assenza di testimoni terzi, è assolutamente inutile.

Anche io sono in ansiosa attesa delle motivazioni.
 
Non pretendo di avere le risposte a tutto nè ovviamente mi è vagamente possibile però, pur consapevole del concetto di discrezionalità che sta alla base della legge, se il coltello si vuole tenere in tasca ...... di che stiamo a parlare ? ...... senza offesa per nessuno.

Certo che per andare in "montagna", se io abito in città, debbo per forza partire da un contesto urbano, a piedi, treno o a cavallo :) ...... non tenerlo in tasca, infilalo in fondo allo zaino insieme a quello che ti servirà per la "gita" e, non ci metto la mano sul fuoco, ma vedrai che rogne non ne avrai.
Perché DOPO ? Scusa a te ti perquisiscono senza che tu abbia fatto nulla e a lui (il delinquente) solo DOPO ?

Ciao :si:, Gianluca
Ma lo so che nella maggior parte dei casi rogne non ne avrei,ma si ritorna sempre al fatto che una cosa si può o non si può fare adilà di vari trucchi.Questa cosa odiosissima del dipende da con chi capiti è alla radice di molte malformazioni nazionali anche in altri campi,per esempio le concessioni edilizie dove il dipende è molto ma molto invogliato.
 
Cento anni fa o giù di lì avere un temperino/coltellino in tasca era normale, non parlo ovviamente di una molletta da 30 cm di lama, ma diciamo che un 111 mm di Victorinox non avrebbero scandalizzato nessuno.

Ma è anche vero che c'era meno rumore, meno strombazzamento su certe notizie che oggi grazie a Internet hanno la risonanza dello sparo della grande Berta o della salva dei grossi calibri una corazzata di classe Missouri.

Inoltre di fronte a tutto ciò, pur sapendo BENISSIMO di sbagliare metodo, la nostra classe dirigente emette delle leggi che sono come le grida manzoniane, severissime, intransigenti, decisissime, abbastanza inapplicabili se non alle persone perbene o p.p.

Bizantinismi oscuri e fumosi.

Inoltre la pubblica ammministrazione si muove anche via circolari ministeriali che raramente arrivano anche ad un pubblico attento ed esperto.

Alla lunga i delinquenti se ne sbattono e noi ci andiamo di mezzo. E se prendono i delinquenti quelli continuano a sbattersene.
 
Cento anni fa o giù di lì avere un temperino/coltellino in tasca era normale, non parlo ovviamente di una molletta da 30 cm di lama, ma diciamo che un 111 mm di Victorinox non avrebbero scandalizzato nessuno.

Ma è anche vero che c'era meno rumore, meno strombazzamento su certe notizie che oggi grazie a Internet hanno la risonanza dello sparo della grande Berta o della salva dei grossi calibri una corazzata di classe Missouri.

Inoltre di fronte a tutto ciò, pur sapendo BENISSIMO di sbagliare metodo, la nostra classe dirigente emette delle leggi che sono come le grida manzoniane, severissime, intransigenti, decisissime, abbastanza inapplicabili se non alle persone perbene o p.p.

Bizantinismi oscuri e fumosi.

Inoltre la pubblica ammministrazione si muove anche via circolari ministeriali che raramente arrivano anche ad un pubblico attento ed esperto.

Alla lunga i delinquenti se ne sbattono e noi ci andiamo di mezzo. E se prendono i delinquenti quelli continuano a sbattersene.

Una sintesi perfetta della situazione attuale.

Non ho cento anni, ma noi da bambini (che si giocava nei campi) avevamo tutti un coltellino in tasca.

A proposito della "interpretazione" della legge, proprio oggi ho sentito al TG regionale dell'EmiliaRomagna che un tipo in carcere per aver tentato di uccidere la moglie, ha assoldato un suo compagno di cella perchè lo facesse lui quando usciva, e gli ha promesso un compenso di 25.000 €. Per questa cosa è stato prosciolto perchè accordarsi per fare un reato e poi non eseguirlo "non costituisce reato"... :eek::eek::eek: (Io invece che ho un piccolo Vic in tasca posso correre dei guai... Bho?!?)

Il marito tentato omicida ha preso 8 anni e tra poco uscirà dal carcere, immaginiamo come debba sentirsi quella donna...
 
Io però continuo a soffermarmi su un concetto che mi dà l'impressione che nessuno vuole vedere.

Le leggi non vengono fatte, in via teorica e concettualmente, solo perché uno si alza al mattino e decide che è vietato andare in giro con le scarpe blu perché al legislatore, ovvero alla forza politica di turno, non gli piace il blu.

Il coltello, attrezzo utile in moltissimi contesti, non è solo un oggetto "innocuo", non è solo il pieghevole che ognuno di noi, io compreso, vorremmo avere con se per rispondere a quelle esigenze naturali, pacifiche e quotidiane che chiunque può avere nella vita di tutti i giorni che non è andar per boschi (ok c'è anche chi andar per boschi rappresenta la quotidianità ma è lo zero virgola zero un per cento della popolazione Italiana), che piaccia o non piaccia è anche un arma, poffardinella non piace neanche a me !!!!! però è così ed è sempre stato così dall'alba dei tempi.

Non è una novità di oggi, o della stampa, che un coltello puntato verso un tizio è un ottimo strumento per far fare al tizio di turno quello che si vuole.

Non è una giustificazione sensata che poiché il delinquente se ne frega delle regole allora è logico non fare delle regole ....... aboliamo anche il reato di omicidio tanto chi vuole uccidere lo fà lo stesso ...... lo trovate logico ? Bhè io, sinceramente, no ...... aboliamo il reato di tentato omicidio solo perché non avendolo compiuto non è morto nessuno ? ...... per carità può avere anche un senso MA a me pare 'na strunzata.

Da una parte c'è il desiderio, il vantato diritto, del "buono" di turno che vuole il coltello in tasca per "n" motivi leciti e, dall'altra parte, c'è lo oronzo che dell'uso lecito non gli interessa una cippa ma che con quel "coltello" puo' fare il suo lavoro !!!! se possiamo chiamarlo "lavoro". La differenza fra i due è nel contesto & luogo.

In mezzo ad un bosco il "delinquente" non ci và, non ha interesse, oggi, per cui, in quel contesto, il legislatore, come i suoi preposti, non hanno, idealmente, nulla da dire tant'è che di "escursionisti" perseguiti per avere un Opinel, io, non ne conosco.

In città il delinquente c'è ...... cavolo se c'è e molto sinceramente, non me ne voglia nessuno, se devo scegliere fra il DIRITTO PER TUTTI, buoni, belli, brutti e cattivi di avere un coltello con sè e la DISCREZIONALITÀ soggettiva, perché non può non essere così o diventerebbe comunque un diritto, tale per il quale si possa evitare problemi ben più impattanti che questa discrezionalità comporta per la parte "sana" della società ..... bhè, io, preferisco la seconda.

Dopo di che è vero che non c'è nulla di più ingiusto che un "buono" che passa per "cattivo", soprattutto perché può capitare a chiunque e quando capita sono dolori, se poi si aggiunge che capita perché un tizio si è alzato con la luna storta o non è competente, le sfere ruotano ancora di più, MA ci sono delle escamotage tali da permettere comunque di giustificare la presenza di un coltello, certo non universalmente, non a prescindere, sono per definizione una "scappatoia", per cui non un diritto, ma alla fine ci sono ;) ...... certo a qualcosa bisogna rinunciare, difficilmente si potrà giustificare un "first blood" in piazza navona a roma, non tenere un coltello nell'abitacolo dell'auto non mi sembra un così grosso sacrificio..... certo puo' capitare di dimenticarsi, ma non deve succedere poiché si rischia inutilmente di correre un rischio.

Se invece alla pura discrezionalità, o al diritto a prescindere, vogliamo, per puro scopo dialettico poiché, alla fine oltre a quello noi, o almeno io, non possiamo andare, ipotizzare soluzioni alternative che salvino la volontà di avere comunque un qualcosa di tagliente ma che non sia un "libera tutti" ....... ben venga, perché no ? Se non erro un thread aperto sull'argomento ci dovrebbe già essere e se non c'è si può sempre aprire.

Ciao :si:, Gianluca

PS.: il maiuscolo che trovate non è per "urlare" ma solo per sottolineare maggiormente una parola nel contesto in cui viene espressa.
 
Cento anni fa o giù di lì avere un temperino/coltellino in tasca era normale, non parlo ovviamente di una molletta da 30 cm di lama, ma diciamo che un 111 mm di Victorinox non avrebbero scandalizzato nessuno.
Indubbiamente ma non ci scandalizzava neanche se venivi accoltellato e depredato, non ci si scandalizzava se andando dal panettiere trovavi più "pagnotte" che panini, non ci si scandalizzava se per andare dalla città A alla città B ti fermavi a mangiare pane e formaggio tagliando sia il formaggio che il pane sul momento .......

I tempi sono cambiati :), molto raramente ho con me qualcosa di tagliente eppure non mi sembra un calvario la mia vita quotidiana ...... fuori casa o fuori ufficio ...... eppure ricevo pacchi anch'io, anch'io faccio qualche lavoro da elettricista da mio suocero, mangio un panino, un frutto ect ect.

Poi, per carità, ognuno di noi ha le proprie esigenze e non sarò di certo io a dire quali sono lecite e quali no o degne comunque di attenzione.

Ciao :si:, Gianluca
 
il tuo discorso è assolutamente sensato znnglc, abitando in città sono daccordo con te che sono sicuramente di più i potenziali criminali che gli escursionisti. Solo vorrei un po' meno discrezionalità e una maggior chiarezza nelle leggi, permettendo al comune cittadino di portarsi qualcosa per difendersi eventualmente (ad es. dove lavoro vendiamo anche spray al peperoncino di libera vendita, ma il porto è consentito o no? molta gente non lo sa), e oggetti tipo la lama senza blocco da 3 cm del mio multitool portachiavi. Come verrebbe giudicata da uno zelota in divisa? Cosa potrei portarmi senza rischiare la galera che abbia una minima capacità di taglio? forbicine con la punta arrotondata?
Io sarei per una legge che dice: il tale oggetto si può portare, il talatro no.
 
Io però continuo a soffermarmi su un concetto che mi dà l'impressione che nessuno vuole vedere.

Le leggi non vengono fatte, in via teorica e concettualmente, solo perché uno si alza al mattino e decide che è vietato andare in giro con le scarpe blu perché al legislatore, ovvero alla forza politica di turno, non gli piace il blu.

Il coltello, attrezzo utile in moltissimi contesti, non è solo un oggetto "innocuo", non è solo il pieghevole che ognuno di noi, io compreso, vorremmo avere con se per rispondere a quelle esigenze naturali, pacifiche e quotidiane che chiunque può avere nella vita di tutti i giorni che non è andar per boschi (ok c'è anche chi andar per boschi rappresenta la quotidianità ma è lo zero virgola zero un per cento della popolazione Italiana), che piaccia o non piaccia è anche un arma, poffardinella non piace neanche a me !!!!! però è così ed è sempre stato così dall'alba dei tempi.

Non è una novità di oggi, o della stampa, che un coltello puntato verso un tizio è un ottimo strumento per far fare al tizio di turno quello che si vuole.

Non è una giustificazione sensata che poiché il delinquente se ne frega delle regole allora è logico non fare delle regole ....... aboliamo anche il reato di omicidio tanto chi vuole uccidere lo fà lo stesso ...... lo trovate logico ? Bhè io, sinceramente, no ...... aboliamo il reato di tentato omicidio solo perché non avendolo compiuto non è morto nessuno ? ...... per carità può avere anche un senso MA a me pare 'na strunzata.

Da una parte c'è il desiderio, il vantato diritto, del "buono" di turno che vuole il coltello in tasca per "n" motivi leciti e, dall'altra parte, c'è lo oronzo che dell'uso lecito non gli interessa una cippa ma che con quel "coltello" puo' fare il suo lavoro !!!! se possiamo chiamarlo "lavoro". La differenza fra i due è nel contesto & luogo.

In mezzo ad un bosco il "delinquente" non ci và, non ha interesse, oggi, per cui, in quel contesto, il legislatore, come i suoi preposti, non hanno, idealmente, nulla da dire tant'è che di "escursionisti" perseguiti per avere un Opinel, io, non ne conosco.

In città il delinquente c'è ...... cavolo se c'è e molto sinceramente, non me ne voglia nessuno, se devo scegliere fra il DIRITTO PER TUTTI, buoni, belli, brutti e cattivi di avere un coltello con sè e la DISCREZIONALITÀ soggettiva, perché non può non essere così o diventerebbe comunque un diritto, tale per il quale si possa evitare problemi ben più impattanti che questa discrezionalità comporta per la parte "sana" della società ..... bhè, io, preferisco la seconda.

Dopo di che è vero che non c'è nulla di più ingiusto che un "buono" che passa per "cattivo", soprattutto perché può capitare a chiunque e quando capita sono dolori, se poi si aggiunge che capita perché un tizio si è alzato con la luna storta o non è competente, le sfere ruotano ancora di più, MA ci sono delle escamotage tali da permettere comunque di giustificare la presenza di un coltello, certo non universalmente, non a prescindere, sono per definizione una "scappatoia", per cui non un diritto, ma alla fine ci sono ;) ...... certo a qualcosa bisogna rinunciare, difficilmente si potrà giustificare un "first blood" in piazza navona a roma, non tenere un coltello nell'abitacolo dell'auto non mi sembra un così grosso sacrificio..... certo puo' capitare di dimenticarsi, ma non deve succedere poiché si rischia inutilmente di correre un rischio.

Se invece alla pura discrezionalità, o al diritto a prescindere, vogliamo, per puro scopo dialettico poiché, alla fine oltre a quello noi, o almeno io, non possiamo andare, ipotizzare soluzioni alternative che salvino la volontà di avere comunque un qualcosa di tagliente ma che non sia un "libera tutti" ....... ben venga, perché no ? Se non erro un thread aperto sull'argomento ci dovrebbe già essere e se non c'è si può sempre aprire.

Ciao :si:, Gianluca

PS.: il maiuscolo che trovate non è per "urlare" ma solo per sottolineare maggiormente una parola nel contesto in cui viene espressa.

Concetti perfettamente condivisibili e di buon senso.

Da parte mia però cambierei i presupposti iniziali. Ammetto che mi piace molto una norma di uno Stato degli USA (al momento non ricordo quale) dove è proibito avere con se un coltello ma celato, non visibile agli altri :woot:, lo so, sono un guerrafondaio per cui non faccio testo :biggrin:
Pensate che bello girare per strada o al supermarcato con un bel bowie in cintura, ben visibile a tutti!

Però loro sono gli USA e hanno nella costituzione che è lecito possedere e portare un'arma con se... :roll:
 
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