La picozza del nonno - aiuto e restauro

Buongiorno ragazzi,
rovistando fra le cose del nonno, per fare un po' di ordine, è saltata fuori questa vecchia picozza/ bastone da passeggio:

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Le ho dato una sommaria pulita, il legno è crepo e balla nella testa, non ha il puntale ( non so neppure se lo avesse in origine). Diciamo che ha bisogno di qualche cura.
Mi piace molto e mi piacerebbe saperne di più, non penso sia vecchissima, sarà degli anni '70 secondo me.
Qualcuno mi può aiutare con qualche info in più?

Detto questo mi piacerebbe farne un bel bastone da passeggio con un bel ramo dritto e nodoso, ci metto un puntale e via. La picca è in alluminio, piuttosto duro fra l'altro, ed i vari segni ne suggeriscono l'uso, quindi penso sia funzionale oltre che estetica. Che ne dite? Ci posso fare affidamento? Suggerimenti per il restauro/riuso?

Ovviamente sarà solo ed esclusivamente un bastone da passeggio, nel bosco e su sentieri. Non ho grosse competenze alpinistiche, soprattutto quelle che comportano l'uso di una picca per cui mi fermo lì ;)

Grazie per l'aiuto,
Luca
 
fosse mio lo lascerei così com'è, pensa che dove tieni la mano adesso un tempo ci stava la mano di tuo nonno, non rischierei neanche ad usarla con il rischio di romperla o perderla, piuttosto troverei una bella collocazione in casa, magari appesa in bella vista.

questo è ciò che farei io, ognuno poi preferisce vivere gli oggetti di un ricordo in mniera diversa.

comunque davvero bella :si:
 
Premesso che è bellissima, complimenti.:si:

Dalla forma direi che è più un bastone che una picca vera e propria: la punta non è fatta per penetrare neve/ghiaccio, ha più una funzione estetica che altro, mentre la becca potrebbe anche fare il suo; anche il fatto che sia in alluminio, conferma sia poco adatta ad avere a che fare con il ghiaccio.
Ma non sono un esperto, prendi tutto con le pinze.

Concordo con te, proverei a recuperarla, lucidandola. Il puntale ci vuole.
 
Ultima modifica:
fosse mio lo lascerei così com'è, pensa che dove tieni la mano adesso un tempo ci stava la mano di tuo nonno, non rischierei neanche ad usarla con il rischio di romperla o perderla, piuttosto troverei una bella collocazione in casa, magari appesa in bella vista.

questo è ciò che farei io, ognuno poi preferisce vivere gli oggetti di un ricordo in mniera diversa.

comunque davvero bella :si:

Capisco il tuo punto di vista e lo condivido, però, in questo caso, mi sembra di darle più giustizia usandola.. Farà lo stesso servizio che ha svolto per anni con mio nonno, è un modo per portarlo nei boschi con me, vediamola così :si:

Premesso che è bellissima, complimenti.:si:

Dalla forma direi che è più un bastone che una picca verrà e propria, la punta non è fatta per penetrare neve/ghiaccio, ha più una funzione estetica che altro, mentre la becca potrebbe fare il suo, anche il fatto che sia in alluminio, conferma sia poco adatta ad avere a che fare con il ghiaccio. Ma non sono un esperto, prendere tutto con le pinze.

Concordo con te, proverei a recuperarla, lucidandola. Il puntale ci vuole.

Penso anche io che non sia uno strumento da ghiaccio, inoltre direi, quasi con assoluta certezza, che è stata utilizzata per lo più nel bosco e sui sentieri della mia zona. Sono certo che sia stata un'infinità di volte per funghi, asparagi e tutto il resto! :lol:
Ho già riprofilato un poco la becca, togliendo giusto le botte sul filo e "riaffilandolo", nulla di più. Il manico si è tolto da solo visto che le spine erano consumate completamente dalla ruggine.
Il problema è che non so come pulirla, nel senso che non vorrei lucidarla proprio a nuovo, volevo lasciare un po' di patina. Non sono pratico con il restauro dell'alluminio, fosse acciaio, rame oppure ottone saprei su che prodotti andare, ma in questo caso sono un po' a digiuno. Consigli?

L'idea è di farci un bastone da passeggio, una sorta di alpenstock, con la possibilità di aggrapparmi a qualche albero con la punta e poco più. Il puntale ce lo metto, con quello originale probabilmente era lunga, in tutto, un metro che è una lunghezza con cui mi trovo bene per cui starei su una cosa del genere, che dite?
 
Se hai memoria @Puz94 che effettivamente tuo nonno la usasse per andare a funghi piuttosto che come bastone, ok, nulla da dire sul fatto di ripristinarla portandola nuovamente operativa o lasciarla così....... sono scelte tue (io non la toccherei nè la userei ma ognuno vive queste cose alla sua maniera).

Se invece non hai reali ricordi del suo utilizzo, occhio che così abbellite erano spesso souvenir degli anni 70 che erano belle ma fatte in maniera che alla prima "botta" si rompessero, mi riferisco alla testa ovviamente.

L'anello serviva per fissarci una piattina da infilare nel polso per non perdere il bastone se lasciavi la presa (come c'è adesso).

Ciao :si:, Gianluca
 
Si esatto l'anello serve proprio per quello. Per il fatto che sia solo decorativa non credo proprio perché effettivamente ho dei ricordi di reale utilizzo. Inoltre, visto che ne ho un'altra decorativa più recente, ho potuto paragonare materiali e costruzione e quella più nuova non regge il confronto, sia come qualità dell'alluminio e del legno, sia come costruzione del giunto: più grosso, più profondo, il collarino di innesto ha tanto materiale contenitivo con la sede per due spine di diametro generoso. Anche riprofilando la becca si capiva che il materiale è buono.

Poi, come dicevo, non ho intenzione di usarla su roccia o ghiaccio come picca vera e propria, sarà più un bastone da bosco. Adesso devo capire come e con cosa pulirla.
 
dovrebbe avere anche un chiodo per non farlo uscire , questa l'ho comprata a un mercatino , 10euro

In realtà la mia ha l'anello inserito direttamente nella testa, ruota e si muove ma non può uscire per via del collarino alla base. Il che è un altro motivo che mi porta a pensare più all'uso come bastone che come picca vera e propria, anche se la presenza di tale fettuccia può indicare l'uso su sentieri ripidi o con "gradini" dove di solito afferri il bastone a metà altezza per aiutarti a salire, oppure sempre come uncino per qualche ramo o radice con lo stesso tipo di presa, cosa che capita spesso quando sei per i boschi.
 
In realtà la mia ha l'anello inserito direttamente nella testa, ruota e si muove ma non può uscire per via del collarino alla base. Il che è un altro motivo che mi porta a pensare più all'uso come bastone che come picca vera e propria, anche se la presenza di tale fettuccia può indicare l'uso su sentieri ripidi o con "gradini" dove di solito afferri il bastone a metà altezza per aiutarti a salire, oppure sempre come uncino per qualche ramo o radice con lo stesso tipo di presa, cosa che capita spesso quando sei per i boschi.

ho letto ora l'altro tuo commento , ma e' veramente in alluminio ? sembra strano per quei tempi , per il fatto del costo , mi sembra quasi impossibile in alluminio anche per l'eventuale usura ... la mia ipoteticamente anni '50 '60 e' in ferro se ricordo bene , testa e puntale
 
Si è una lega di alluminio, dura ma alluminio. Sul periodo preciso a cui risale non sono sicuro, è una mia ipotesi in relazione a ciò che ho trovato in rete. Secondo me sempre perché è una picozza da bosco, o comunque da passeggio, e non da arrampicata o simili.
 
Rieccomi con degli sviluppi interessanti: nel frattempo ho sgrassato la testa con un detergente e tolto la terra residua con una spazzola a setole dure, ho poi "affilato" la becca e lucidato il filo, come detto in precedenza, ed ho lucidato parzialmente il tutto con spazzola, acqua calda e bicarbonato.
Ho anche realizzato una cinghia in pelle rifacendomi ad alcune immagini storiche. Questo è il risultato:

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Il manico è fissato in maniera provvisoria per foto e prove. Mentre cercavo qualche immagine per ispirazione e riferimento mi sono imbattuto in alcune informazioni interessanti: ho trovato un paio di esemplari, del tutto identici alla mia, all'asta e ho scoperto che è una picca datata 1930 circa! Ora, io che sono diffidente di natura, ho cercato degli approfondimenti ed è risultato che l'aquila dovrebbe essere quella fascista, mentre il cappello sulla becca è ovviamente un cappello alpino. Confrontando il periodo di picco del fascio e le relazioni con gli alpini, effettivamente, potrebbe risalire ad un periodo a cavallo degli anni '30, comunque nulla di certo. Non male direi, chissà non sia addirittura un regalo del bisnonno a mio nonno o proprio un'oggetto del mio bisnonno.
Il valore non è elevato, va dai 45 ai 75 euro per esemplari completi di manico e puntale (anche se non avevano l'anello per la cinghia quelli venduti), quindi in condizioni leggermente migliori della mia. Sicuramente, almeno per me, ha più valore storico e affettivo che economico.
E' un lavoretto da poco che mi sta appassionando parecchio, ora passerò al manico e al puntale: mi piacerebbe tenere il manico originale ma non credo di riuscire, lo dovrei accorciare e mi servirebbe un puntale come l'originale (circa 15 cm in acciaio) per riuscire ad utilizzarla come bastone (mi serve circa un metro o poco meno, ora è circa 80 cm).
 
Nei prossimi giorni vorrei finire il restauro per provarla entro fine settimana, il mio dubbio è il legno: quello originale pulito e nutrito è veramente molto bello, ho tagliato due centimetri sul fondo per eliminare crepa ed eccessiva tarlatura, per il resto è un buon legno denso e solido. Ho paura, però, che 85 cm in totale, incluso il puntale, siano pochi anche se sono alto solo 1.70 m. Uno nuovo sarebbe su misura, ma nuovo appunto!
Che mi consigliate? Provare il vecchio non mi costa nulla, ed è anche vero che i miei boschi e sentieri hanno pendenze non trascurabili!
 
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