Quando si parlava del tesserino per escursionisti.

Su molti trail americani, se non tutti, comunque ci vai solo col permesso dei ranger e i permessi sono contati.
Si, ma non é una "patente": é una limitazione al sovraffollamento. Anche nelle zone a riserva integrale dei parchi nazionali italiani, entro solo per comprovati motivi (ad esempio di studio) e solo dopo che la direzione del parco ha verificato le tue credenziali e rilasciato un permesso.
Ma qui si parla di una specie di titoli di abilitazione ad inoltrarsi su un qualsiasi sentiero.
 
Ma qui si parla di una specie di titoli di abilitazione ad inoltrarsi su un qualsiasi sentiero.
Se ti riferisci all'ipotetico "italico tesserino" No, si parla di essere esonerato dal rispetto di regole comportamentali come il poter accedere un fuoco a prescindere dal fatto che sia vietato. Poi, visto che non è nulla di più che una "ipotesi", all'interno del forum, nulla vieta di interpretarla come uno vuole incluso, per assurdo, guidare un auto senza patente.

Ciao :si:, Gianluca
 
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Mi sembra però un discorso un pò bizantino.Perchè pure se uno ha la patente non significa che sappia guidare un auto ed esempi ne abbiamo a centinaia sotto gli occhi tutti i giorni, cattivi comportamenti dovuti ad maleducazione,imbecillità ecc .ma patentati.E non ho la presunzione di dire che tra gli escursionisti manchino di queste categorie. Questa del tesserino, aldilà delle buone intenzioni,che come sappiamo lastricano l'inferno, sarebbe solo un ulteriore balzello e complicazione inutile di vita.
 
Mi sembra però un discorso un pò bizantino.Perchè pure se uno ha la patente non significa che sappia guidare un auto ed esempi ne abbiamo a centinaia sotto gli occhi tutti i giorni, cattivi comportamenti dovuti ad maleducazione,imbecillità ecc .ma patentati.E non ho la presunzione di dire che tra gli escursionisti manchino di queste categorie. Questa del tesserino, aldilà delle buone intenzioni,che come sappiamo lastricano l'inferno, sarebbe solo un ulteriore balzello e complicazione inutile di vita.
l'avevo già scritto ma quoto.
 
Sinceramente però questo discorso che se c'è una mela marcia allora smettiamo di mangiare mele o che tutte le mele sono marce non lo sopporto più...... ovviamente nulla di personale.

Non c'è bisogno neanche di dirlo ma se decido di costruire un ospedale, in qualsiasi parte del mondo, stai pur certo che la malavita "locale" cercherà di metterci lo zampino, alcune volte ci riescono, alcune volte neanche lo sapremo mai che ci sono riusciti, alcune volte non ci riescono ....... smettiamo di costruire ospedali e operiamo in mezzo alla strada ?

No, nessuno "sano" di mente risponderebbe di sì tant'è che di ospedali nel mondo se ne costruiscono ogni giorno (indicativamente) cercando di ridurre al minimo possibile, se non a zero, la presenza della malavita ect ect., questa è la cosa sensata.

Avere una patente d'auto, purtroppo, non vuol dire che si è guidatori provetti, è innegabile, ma tralasciando chi materialmente se la compra (secondo me molto pochi perché la prima volta che esci dal garage ti schianti da solo contro l'albero del giardino) la patente certifica che al momento dell'esame il tizio era in grado di guidare se poi fa il coglione, beve, usa il telefono mentre guida o semplicemente se ne sbatte degli altri non è colpa della "patente" ma lui che è un pirla e come tale và trattato.

Io, come molti di noi, sono patentato, da anni, non pretendo di essere un istruttore di guida, ma visto i milioni di km percorsi non mi ritengo un pirla, cazzate sicuramente ne faccio, ma la mia patente non è solo un pezzo di carta e sinceramente preferisco la patente a "non" la patente solo perché ci sono dei pirla che, comunque, ci sarebbero lo stesso patente o non patente.

Un patentino da escursionista, anche se nella "teoria" potrebbe essere una cosa sensata NON per permettere di camminare MA per essere esonerato dal rispetto di determinate regole, non ha semplicemente senso, per me, perchè se non puoi verificare chi lo ha e chi non lo ha non serve a nulla, poi posso anche essere d'accordo che il tesserino sarebbe più una rogna che un vantaggio, chi farebbe i corsi?, chi giudicherebbe?, programmi? ect ect ....... MA questo sarebbe tutto un altro discorso che, ripeto, non avrei difficoltà ad essere d'accordo "il gioco non vale la candela".

Ciao :si:, Gianluca
 
Non è questione di mele marce o altro è che pensare ad una cosa del genere costituisce solo che una perdita di tempo. Perchè se si richiede una patente ci deve poi essere qualcuno che controlla. Bisognerebbe istituire un corpo di "vigili" che all'inizio dei sentieri,che sono milioni,perchè vanno considerati non solo quelli in montagna,che controllano come sei vestito che scarpe indossi,come cucini ecc.. Le mele marce vanno individuate e corrette,senza rompere le scatole a chi si comporta bene,come nel caso dei biglietti ferroviari ,OT OT!! ma inerente ,che per punire gli evasori hanno reso la vita difficilissima a chi onestamente vuole procurarsi il biglietto,poi se volete spiego meglio ma credo che sapete tutto.Il discorso "siccome ci sono le mele marce allora smettiamo ecc.ecc." è proprio quello che fanno.
 
Occorre fare un punto fermo e tornare in tema, secondo me.
QUESTO post, su cui apparirà il mio intervento, ha un titolo che si riferisce ad un'altra discussione, MA che prende le mosse da una notizia di stampa (link nel primo messaggio dell'argomento) DIVERSA, che dice, testualmente:

"Da Portofino alla Costiera Amalfitana, dalle Cinque Terre ai rilievi del Gennargentu, i comuni della penisola italiana corrono ai ripari e vietano l’escursionismo improvvisato, quello effettuato senza attrezzatura ed equipaggiamento adeguati, che vedono esploratori dell’ultima ora inerpicarsi in sentieri non segnalati, difficili e pericolosi, che mettono a repentaglio la sicurezza degli improvvidi camminatori e impongono molto spesso i soccorritori a intervenire in luoghi impervi.

Ormai lungo tutto l’arco della penisola fioccano i cartelli che segnalano il divieto assoluto di affrontare sentieri apparentemente semplici sprovvisti dei più elementari oggetti che ogni buon escursionista deve sempre portare con sé: acqua, una mappa del sentiero o uno smartphone ben carico dove poter consultare la mappa on line, piccola cassetta di pronto soccorso e naturalmente calzature adeguate."

Quindi: definire un "escursionista IMPROVVISATO" è il tema.

Il tesserino, che si è discusso in un altro post, non è una soluzione.

In questo post si parla di alcuni elementi che dovrebbero servire per identificare chi improvvisato non è. Partendo dal testo che ho qui riportato fra virgolette. E che mi sembra un po' ridicolo, come approccio. Alcuni hanno giustamente fatto notare che non è l'abito che fa il monaco. E che, anche se fosse, parlare genericamente di calzature ADEGUATE, porterebbe ad un contenzioso infinito. Io ad esempio continuo a pensare che, per evitare slogature, morsi di serpente, zecche, ecc. almeno uno scarponcino alto sia da preferire. Ma c'è gente che fa cose che io non mi sognerei neanche di fare, su una parete, a piedi nudi!

Dunque? Dunque, per favore, cari politici, evitate di regolamentare troppo.
Quando i soccorsi non saranno più possibili, per motivi economici, li farete pagare ai diretti interessati. Ma fino ad allora, il soccorso è e rimane un dovere, per una società degna di chiamarsi civile.

Ma questa storia della cassetta del pronto soccorso, delle calzature adeguate, del cellulare (rigorosamente ben carico, eh! ma una bella prolunga da 50 km collegata alla prima presa di corrente, non ce la portiamo?:rofl::wall:) onestamente... fa acqua da tutte le parti!

IMHO, eh?
 
Il tesserino, che si è discusso in un altro post, non è una soluzione.
Anche perché era in un contesto diverso ovvero il tesserino NON era una licenza a fare escursionismo MA ad evitare di rispettare determinate regole in particolar modo la cosa che dà più fastidio a chi fà escursionismo ovvero piantare la tenda e accedere un fuoco.

In altre parole il "tesserino" non è mai stato un qualcosa per definire un escursionista improvvisato ma esperto il che non è la stessa cosa (vista in senso opposto) poiché, idealmente, c'è l'improvvisato (infradito sul ghiacciaio), il normale/saltuario (abbigliamento adeguato ma non di più, semplicemente la stessa persona che non farebbe jogging con le ciabatte in città ma non è un allenatore) e l'esperto, a quest'ultimo il "tesserino" si riferiva.

Detto questo tornando all'argomento del thread
Alcuni hanno giustamente fatto notare che non è l'abito che fa il monaco. E che, anche se fosse, parlare genericamente di calzature ADEGUATE, porterebbe ad un contenzioso infinito. Io ad esempio continuo a pensare che, per evitare slogature, morsi di serpente, zecche, ecc. almeno uno scarponcino alto sia da preferire. Ma c'è gente che fa cose che io non mi sognerei neanche di fare, su una parete, a piedi nudi!
Scarpe da montagna ve ne sono una marea e, indubbiamente, nei piedi "giusti" anche delle infradito o i semplici piedi "nudi" possono fare cose che noi (io per primo) neanche ci sogniamo di fare ........ ma questo non vuol dire che non si possa dire che "usare scarpe adeguate" sia formalmente sbagliato perché non si può definire con rigore "scarpe adeguate".

Il concetto che, immagino, che stia dietro a quei cartelli è quello di indurre nell'escursionista "improvvisato" una valutazione di quello che, materialmente, uno ha e trarre delle considerazioni di merito, se io, come legislatore, asserisco "adeguate", chi oltrepassa quel cartello lo fà presupponendo che sia consapevole che da quel momento in poi non è una situazione "normale" e questo me lo auguro per il diretto interessato ma anche per tutta la comunità.

Poi possiamo discutere di cosa "scrivere" ma trovo errato, ovviamente secondo me ognuno è libero di pensarla diversamente, considerare sbagliato mettere degli avvertimenti anche sotto forma di divieti (bastasse un cartello per farli rispettare) per i motivi di cui sopra e se questo comporta anche una riduzione degli interventi dei soccorsi spostando in avanti il confine oltre il quale è un costo insostenibile, bhè, ben venga.

Ciao :si:, Gianluca
 
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Secondo molto si risolverebbe con i cartelli come quelli che ha messo @andreapaiola, presenti in USA.

Si elencano i rischi, i pericoli, l'attezzatura consigliata per quel determinato ambiente e i divieti (che però non devono essere esagerati, tipo vietare tutto per fare prima... :biggrin:).

Poi scivoli in un burrone perchè hai le infradito invece degli scarponi? Salvataggio certamente, ma i costi li paghi tu, fino all'ultimo centesimo.

Accendi un fuoco e incendi il bosco perchè non sai farlo e spegnerlo in sicurezza? Di nuovo paghi per tutto quello che hai causato.
 
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Salvataggio certamente, ma i costi li paghi tu, fino all'ultimo centesimo
E' potenzialmente pericoloso, a mio avviso, un pensiero del genere poichè rischi che lo sfortunato di turno per la paura di vedersi un conto con tanti zeri (e con l'elisoccorso è facile) ritardi la chiamata o proprio non la faccia con i risultati che si possono immaginare.

Fino a quando è possibile il soccorso dovrebbe essere sempre gratuito, o al limite "quasi" (una multa non fa male a nessuno), non vorrei che un giorno con lo stesso principio si smettesse di salvare categorie come i drogati o i malati terminali.

Piuttosto incentivare assicurazioni sui rischi, recuperare introiti dall'indotto che gira intorno alla montagna etc etc.

Ciao :si:, Gianluca
 
E' potenzialmente pericoloso, a mio avviso, un pensiero del genere poichè rischi che lo sfortunato di turno per la paura di vedersi un conto con tanti zeri (e con l'elisoccorso è facile) ritardi la chiamata o proprio non la faccia con i risultati che si possono immaginare.

Non pensi, invece, che la persona con l'infradito eviti fin dall'inizio di avventurarsi in quel percorso dopo aver visto un cartello del genere?
 
Non pensi, invece, che la persona con l'infradito eviti fin dall'inizio di avventurarsi in quel percorso dopo aver visto un cartello del genere?
A prescindere dal fatto che secondo me una società civile, non americana, dovrebbe avere il servizio sanitario (e di conseguenza di soccorso) gratuito per principio, se applichi una multa esagerata, e con l'elisoccorso è veramente facile (si parla di tariffazione al secondo di volo ;)), rischi di innescare tutto un potenziale contenzioso giuridico che lo sfigato di turno metterebbe in piedi, bisognerebbe codificare cosa esattamente è "l'adeguato" e ci sarà chi ti porterà l'esempio di quel tizio (è solo un esempio) che a piedi nudi si è girato il mondo o con le infradito ha scalato l'everest (sto esagerando) per cui il tuo "adeguato" dovrebbe avere delle eccezioni ect ect., GPS o bussola ? E se io uso il sole ? ect ect.

Una bella "partecipazione" alle spese di soccorso e via :) magari più alta a chi ha le infradito, ma se hai fatto l'assicurazione che l'albergo ti ha proposto ti offrono anche il gelato.

IMHO

Ciao :si:, Gianluca
 
Però sempre secondo me il gitante infradidato è dopotutto cosa rara.Anzi proprio per il grande battage pubblicitario che si fa sul mondo dell'escursionismo molta gente va su una collina di 300 m. addobbata da campo base dell 'Everest. E poi ripeto non si dovrebbero nemmeno snobbare gli itinerari a bassa o bassissima quota. Al limite ci vorrebbe pure un patentino da bagnante!! Se capita lo sprovveduto di turno,cosa che poi se guardiamo è limitata a due mesi l'anno e in casi sporadici,soccorriamolo e punto,visto che certi servizi gia li pre paghiamo.
 
Però sempre secondo me il gitante infradidato è dopotutto cosa rara.

Può darsi, ma personalmente mi è capitato!

In una escursione abbiamo incontrato sul sentiero una signora che chiedeva disperatamente aiuto per la sua amica che, con delle semplici superga e per di più lisce, era scivolata lungo un dirupo, fermandosi ad un albero.
Ci ha portato sul posto e abbiamo trovata questa signora i mezza età, sovrappeso, facente parte di una gita di gruppo, che si teneva abbracciata ad un albero.

Con relativa facilità l'abbiamo riportata sul sentiero (era molto comico: in due la tiravamo ciascuno per un braccio, il terzo da dietro la spingeva con entrambe le mani sulle sue chiappone :biggrin::rofl:).
Mi ricordo ancora il nome della signora, nonostante siano passati degli anni: Dolores! :lol:

Però se non c'eravamo noi non sarebbe stato semplice.
 
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Credo che ha tutti sia capitato di assistere ad un episodio del genere. Come sempre tra centinaia di persone qualche coglioncello non vuoi che ci sia? Però non mi pare il caso di armare un casino di cartelli regolamenti tesserini ecc. per pochi. E comunque anche il coglioncello categoria in cui sicuramente potrei rientrare, va soccorso senza punizioni in prospettiva. Ma poi gli eventuali soccorritori dovrebbero accertarsi dell'idoneità dell'abbigliamento del soccorso prima di multarlo. Se invece uno tipo perfettamente equipaggiato ma del tutto imbranato però fa una cavolata come sporgersi troppo per fare una foto,saltare da un masso all'altro non andrebbe sanzionato perchè trovato vestito bene!! Ma dai !! E' una cosa irrealizzabile, per qualto possibile si soccorrono tutti e basta.
 
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Può darsi, ma personalmente mi è capitato!

In una escursione abbiamo incontrato sul sentirero una signora che chiedeva disperatamente per la sua amica che, con delle semplici superga e per di più lisce, è scivolata lungo un dirupo, farmandosi ad un albero.
Ci ha protato sul posto e abbiamo trovata questa signora i mezza età, sovrappeso, facente parte di una gita di gruppo, che si teneva abbracciata ad un albero.

Con relativa facilià l'abbiamo riportata sul sentiero (era molto comico: in due la tiravamo ciascuno per un baraccio, il terzo da dietro la spingeva con entrambe le mani sulle chiappone :biggrin::rofl:).

Però se non c'eravamo noi non sarebbe stato semplice.
Bravi!:si:
 
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