Bike Ocriculum e pesca alla carpa

Dati

Data:
Regione e provincia: tra Lazio e Umbria
Località di partenza: castello delle Formiche
Località di arrivo: idem
Tempo di percorrenza: 4h28m
Chilometri: poco più di 16km.
Grado di difficoltà: facile
Descrizione delle difficoltà: conciliare cultura e ricerca di nuovi luoghi da cui pescare le carpe
Periodo consigliato: sempre
Segnaletica: traccia studiata su mappe
Dislivello in salita: 318m
Dislivello in discesa:318m
Quota massima: 90m slm
Accesso stradale: si
Traccia GPS: [appena capirò come si fa, mandatemi un MP se volete ricever il gpx]


Descrizione
chi pensa che pesca e cultura non possano coesistere con un giro in mountain bike, dovrà ricredersi ;).


Eh si, il giro si prefiggeva di esplorare la riva sud del Tevere in cerca di buoni punti di pesca per le carpe e prevedeva di partire dalle maestose rovine di una delle più ricche città imperiali romane: Ocriculum.
Allego un link per chi volesse approfondirne la storia:
https://www.romanoimpero.com/2014/06/ocriculum-umbria.html?m=1

Resti del teatro, anfiteatro, porto sul Tevere, ninfeo, terme, lastricati della Flaminia vecchia e tombe monumentali sono liberamente visitabili lungo un percorso attrezzato (palline, illuminazione e percorsi percorribili a piedi o in mtb).

L'importanza ed i fasti di Ocriculum potete studiarla sul link prima riportato, inizio subito con le foto di questo parco archeologico ben tenuto e ben gestito e, come spesso capita in questa bella Italia, poco conosciuto.
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Inizio con il lastricato originale della Flaminia vecchia ed i resti di una torre di guardia.

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L'anfiteatro, entrare in mtb in un anfiteatro romano ha il suo fascino.

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Alcuni particolari dell'opus reticulatum che lo riveste.

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La palina che lo descrive


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Le rovine delle terme


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Quel che rimane dei basamenti del Teatro
(Altre fonti riferiscono una destinazione diversa di questa imponente costruzione).


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e la sua ricostruzione ipotetica.


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I resti del monumento funerario.


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Il nifeo o tempio delle ninfe, quello che ne resta le cui statue sono ora nel museo insieme alle altre statue qui ritrovate.


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Una discutibile ricostruzione del porto (il lastricato alla base è l'unica cosa originale)



Come anticipato in apertura, abbiamo poi seguito la riva sud del Tevere per 16 km per esplorarne le rive e trovare nuovi punti per la pesca alle carpe.
Frequenti incontri con aironi bianchi e aironi cinerini.
Allego foto delle anse del Tevere reso placido dalla diga Enel a valle.
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Questo esemplare di erba delle pampas è poco autoctona ma sembra crescere rigogliosa.

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Tutto bene fino alla diga dove l'assenza di un ponte, presente invece sulle mappe, ci costringe indietro, suoi nostri passi anzi "solchi".
 
Ultima modifica:
Bellissimo giro!! Non posso non confrontarlo con l'ultima mia pedalata e notare come, a così breve distanza, nel tuo lasciano tranquillamente visitabile un intero sito mentre nel mio recintano (con visite a pagamento) "quattro colonne"!! Chi troppo e chi niente!! :biggrin:
 
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Bellissimo giro!! Non posso non confrontarlo con l'ultima mia pedalata e notare come, a così breve distanza, nel tuo lasciano tranquillamente visitabile un intero sito mentre nel mio recintano (con visite a pagamento) "quattro colonne"!! Chi troppo e chi niente!! :biggrin:

Dovrebbero recintare anche Ocriculum perché le madri degli imbecilli sono sempre incinta purtroppo.
 
Incredibile che non sia un sito visitabile a pagamento...

Forse è un po' periferico e difficile da raggiungere?
É poco conosciuto e poco pubblicizzato, tutto qui.

È a qualche chilometro dall'uscita Magliano Sabina della A1 quindi non difficile da raggiungere e non serve certo una mtb per visitarlo o raggiungerlo.
Organizzano visite accompagnate durante il weekend (a pagamento, non so) ma l'accesso è libero.

Le foto non rendono, è veramente imponente e vasto. Se passi di lì, ti consiglio una sosta di due-tre ore e la visita.
 
É poco conosciuto e poco pubblicizzato, tutto qui.

È a qualche chilometro dall'uscita Magliano Sabina della A1 quindi non difficile da raggiungere e non serve certo una mtb per visitarlo o raggiungerlo.
Organizzano visite accompagnate durante il weekend (a pagamento, non so) ma l'accesso è libero.

Le foto non rendono, è veramente imponente e vasto. Se passi di lì, ti consiglio una sosta di due-tre ore e la visita.

Grazie per la dritta! Lo terrò sicuramente presente :si:
 
spettacolo puro, complimenti!!!

non ci ho mai pensato ma, da casa dei miei a este, a dove andavo a pescare in zona colli, al 99.9% passavo di fianco ai resti di una domus romana.
 
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