Grazie Fabrizio per la relazione e le splendide foto! Il giro svolto è stato spettacolare, direi perfetto in tutto e sicuramente da rifare.
Percorso ciaspolatorio lungo il giusto e perfetto come struttura e scenari al punto che sembra costruito a tavolino (potrebbero ricostruirlo negli Emirati Arabi di fianco alle piste da sci artificiali come prototipo di ciaspolata)
Inizia con un paio di saliscendi nel bosco, giusto per entrare in temperatura una volta scesi dalla macchina. Prosegue poi con una costante e dolce planata fino alla classica quota di fondovalle simbruino (1450m circa, vado a naso), per permettere al ciaspolatore di godere senza fatica della bellezza della faggeta innevata, intervallata di tanto in tanto di luminose e aperte radure, in un'alternanza chiuso/aperto che rende il percorso mai monotono (unico rischio di queste escursioni).
Proprio al momento giusto arriva la salita, mai ripida, fino alla frequentata sella Le vedute. Qui il bosco chiuso lascia di colpo la scena al panorama, alla luce e al vento, elementi che ci accompagneranno per la breve cresta, sintesi dell'escursione così sospesa tra bosco e valle, e poi in cima al Monte Autore, da cui si scorge praticamente tutto l'Appennino centrale e un fazzoletto di Mar Tirreno.
Il ritorno dura 1/4 dell'andata e si svolge per buona parte in una specie di navata neogotica formata da fronde innevate che si protendono sul sentiero fino a chiudere la vista del cielo.
L'aspetto umano della gita non lo tratto, tanto gira che ti rigira siamo sempre gli stessi
Tu fai la mezza maratona in 1h e 40 senza allenarti perchè ti cibi di gallette e sei magro come un chiodo, grazie ar ca... Alle gare dovrebbero dividere le persone non per fasce di età ma per attitudine alla forchetta
Percorso ciaspolatorio lungo il giusto e perfetto come struttura e scenari al punto che sembra costruito a tavolino (potrebbero ricostruirlo negli Emirati Arabi di fianco alle piste da sci artificiali come prototipo di ciaspolata)
Inizia con un paio di saliscendi nel bosco, giusto per entrare in temperatura una volta scesi dalla macchina. Prosegue poi con una costante e dolce planata fino alla classica quota di fondovalle simbruino (1450m circa, vado a naso), per permettere al ciaspolatore di godere senza fatica della bellezza della faggeta innevata, intervallata di tanto in tanto di luminose e aperte radure, in un'alternanza chiuso/aperto che rende il percorso mai monotono (unico rischio di queste escursioni).
Proprio al momento giusto arriva la salita, mai ripida, fino alla frequentata sella Le vedute. Qui il bosco chiuso lascia di colpo la scena al panorama, alla luce e al vento, elementi che ci accompagneranno per la breve cresta, sintesi dell'escursione così sospesa tra bosco e valle, e poi in cima al Monte Autore, da cui si scorge praticamente tutto l'Appennino centrale e un fazzoletto di Mar Tirreno.
Il ritorno dura 1/4 dell'andata e si svolge per buona parte in una specie di navata neogotica formata da fronde innevate che si protendono sul sentiero fino a chiudere la vista del cielo.
L'aspetto umano della gita non lo tratto, tanto gira che ti rigira siamo sempre gli stessi
Dove sta l'aspetto sorprendente ? Sta nel fatto che, se solo uno consulta il web, per correre la mezza maratona già in meno di 1'40" (e a maggior ragione in meno di 1'30" e di 1'20") vengono proposte tabelle su tabelle a suon di 5-6 allenamenti settimanali chiarendo che se non si ha tempo, voglia e possibilità di farli sarebbe inutile illudersi;
Tu fai la mezza maratona in 1h e 40 senza allenarti perchè ti cibi di gallette e sei magro come un chiodo, grazie ar ca... Alle gare dovrebbero dividere le persone non per fasce di età ma per attitudine alla forchetta