Come non maciullarsi passando un nevaio

Da razionalista come sono direi che a livello EE, come rischi dopo

1 ipotermia Che può solo far soffrire un pó o ucciderti in 3 ore dipende da T, windchill, pioggia/ bufera di neve e dalle tue protezioni e isolamento termico e non poco importante quanto puoi muoverti per scaldarti oltre ad avere modo di accendere fuoco e altre variabili minori

2 disidratazione (ma ci vuole tempo x star male seriamente se non sei ferito nel giro di un giorno in Italia ovunque sei a livello escursionistico quindi non in inverno a 3500, raggiungi la civilta in poche ore e BEVI)

3 Ci sono i nevai e sotto di loro rocce o peggio burroni. E non mi riferisco a E invernale, ma primavera e tardo autunno.

Nevai che a quanto sembra in quota anche intorno ai 1600/2000 e zona d ombra puoi beccare anche a aprile o adirittura a maggio.
Ovvio che se la pendenza è zero O la neve non è ghiacciata ma ci sprofondi bene almeno con mezzo scarpone e ti pianti, non rischi niente.

Ma se hai uno scivolo con pendenze A PARTIRE dal 10/12% e sicuramente oltre il 20% ,si. Rischi.
E se scivoli piu è pendente e lungo il nevaio piu ti farai male. Anche tanto.
Se sotto c'è pure un bel salto alias burrone bè direi che potrebbe arrivare la fatalità.

1 Soluzione con scarponi: ramponi universali per non scivolare. Se cmq ce possibilita di scivolare o hai lle piccozze e sai usarle o torni indietro

2 scarpe mid da treckking o scarpette da trail running
Soprattutto le seconde sono piu difficile da ramponare e devi avere ghette apposite per non rischiare di sventrarti caviglie e polpacci.

Qui direi picvozze e saperle usare. Se la pendenza è minima con scarpe da trail con tacchetti di 6mm tengono piu del vibram quindi puoi fidarti un po di piu.
Ma ovvio che ramponi non sono.
Se il rischio è minimamente eccessivo girare i tacchi.
Pareri di un principiante assoluto..mo sentiamo :D
 
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Da razionalista come sono direi che dopo
1 ipotermia Che pup far soffrire un po o ucviderti in 3 ore dipendr da T windchill pioggia/neve e dalle tue protezioni e quanto puoi muoverti per scaldarti oltre ad avete modo di accendere fuoco
2 disidratazione (ma ci vuole tempo x star male seriamente se non sei ferito nel giro di un giorno in Italia ovunque sei raggiungi la civilta e BEVI)

Ci sono i nevai e sotto di loro rocce o burroni.
Nevai che a quanto sembra in quota anche intorno ai 1800 2000 e zona d ombra puoi beccare anche a maggio.
Ovvio che se la pendenza è zero la neve non è ghiacciata ma ci sprofondi rischi niente.
Ma se hai uno scivolo con pendenze dal 10/12% in su si. Rischi. E se scivoli piu è pendente e lungo il nevaio piu ti farai male. Anche tanto.

1 Soluzione con scarponi: ramponi universali per non scivolare. Se cmq ce possibilita di scivolare o hai lle piccozze e sai usarle o torni indietro

2 scarpe da trecking o trail running
Soprattutto le seconde sono piu difficile da ramponare e devi avere ghette apposite per non rischiare di sventrarti caviglie e polpacci.

Qui direi picvozze e saperle usare. Se la pendenza è minima con scarpe da trail con tacchetti di 6mm tengono piu del vibram quindi puoi fidarti un po di piu.
Ma ovvio che ramponi non sono.
Se il rischio è minimamente eccessivo girare i tacchi.

Pendenza del 10%? :rofl:
A parte il discorso su ipotermia e disidratazione:eek: che davvero non capisco, per i nevai che restano a inizio estate su quote medio-alte generalmente la piccozza è eccessiva, ma occorre comunque esperienza e attenzione nel valutare il passaggio, e come hai detto tu anche girare i tacchi se la pendenza è alta e la neve è dura (in questo caso si, la piccozza potrebbe servire, ma generalmente è difficile sapere in anticipo se possa esserci qualche piccolo nevaio insidioso). Solitamente la neve è dura al mattino in caso di rigelo, in altri periodi della giornata è difficile che accada.
Comunque generalmente si riesce a capire se un nevaio è percorribile in sicurezza o meno, ma qui entra in gioco l'esperienza, intesa anche e soprattutto come valutazione in base ai nevai percorsi nelle escursioni precedenti, mettiamola così.

Non sarebbe male, comunque, avere un paio dei ramponcini mostrati nel video da portare a inizio stagione, in modo che un eventuale piccolo nevaio un po' ripido o esposto (non troppo) non pregiudichi la gita.
 
Pendenza del 10%? :rofl:
A parte il discorso su ipotermia e disidratazione:eek: che davvero non capisco, per i nevai che restano a inizio estate su quote medio-alte generalmente la piccozza è eccessiva, ma occorre comunque esperienza e attenzione nel valutare il passaggio, e come hai detto tu anche girare i tacchi se la pendenza è alta e la neve è dura (in questo caso si, la piccozza potrebbe servire, ma generalmente è difficile sapere in anticipo se possa esserci qualche piccolo nevaio insidioso). Solitamente la neve è dura al mattino in caso di rigelo, in altri periodi della giornata è difficile che accada.
Comunque generalmente si riesce a capire se un nevaio è percorribile in sicurezza o meno, ma qui entra in gioco l'esperienza, intesa anche e soprattutto come valutazione in base ai nevai percorsi nelle escursioni precedenti, mettiamola così.

Non sarebbe male, comunque, avere un paio dei ramponcini mostrati nel video da portare a inizio stagione, in modo che un eventuale piccolo nevaio un po' ripido o esposto (non troppo) non pregiudichi la gita.
Su ipotermia e disidratazione non capisco cosa ci sia di capire direi che assieme a nevai burroni sono i pericoli piu probabili punto. Pendenza del 25 ti va bene ?
Grazie dei consigli puoi anche fare a meno di intervenire ulteriormente in questa discussione.
 
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Su ipotermia e disidratazione non capisco cosa ci sia di capire direi che assieme a nevai burroni sono i pericoli piu probabili punto. Pendenza del 25 ti va bene ?
Grazie dei consigli puoi anche fare a meno di intervenire ulteriormente in questa discussione.

Scusa ma...se sai già tutto, perchè fare tutte queste domande? Coumunque ne faccio a meno, tranquillo, ho solo provato a darti qualche consiglio basandomi sulla mia limitata esperienza.
 
Scusa ma...se sai già tutto, perchè fare tutte queste domande? Coumunque ne faccio a meno, tranquillo, ho solo provato a darti qualche consiglio basandomi sulla mia limitata esperienza.
Io non so un *****. Hai fatto benissimo e l esperienza conta come conta quella da altri tipo la tua. Il tono non mi andava.
Saro un principiante noioso ma non un coglione.
 
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Io non so un *****. Hai fatto benissimo e l esperienza conta come conta quella da altri tipo la tua. Il tono non mi andava.
Saro un principiante noioso ma non un coglione.

E mica ho detto questo. Ho solo detto di non capire il motivo di quei due pericoli, in particolare della disidratazione, spero che qualcuno possa darti validi consigli per i tuoi dubbi, non ho mica niente contro di te.
 
E mica ho detto questo. Ho solo detto di non capire il motivo di quei due pericoli, in particolare della disidratazione, spero che qualcuno possa darti validi consigli per i tuoi dubbi, non ho mica niente contro di te.
È molto piu pericoloso andare in moto andare in bici sulla provinciale non serve andare nel terxo mondo a cercare rogne .. Tipo vacanze in Yemen c'è chi le fa donne. Poi non si sa bene che fine fanno. A volte.
Tuttavia in un contesto a basso rischio ho elencato i rischi che comunque ci sono. L esperienza informsxioni da altri come te serve a non fare cazzate tali che non costino troppo. Il fiscorso e2 questo. Che di freddo e senza acqua si muoia in tempi abbastanza rapidi non ci piove. Un altro rischio potrebbe essere i nevai perche se scivoli non è detto che ti fermi se non sulla roccia.
Il discorso e2 quello. Certo non parlo di vipere calabroni o di risibili Orsi. Parlo di quello che è piu probabile chhe capiti. Se ogni anno in inverno centinaia di persone alpinisti in primis chevfrequentano la montagna ci lasciano la pelle direi che i rischi nulli non sono.
 
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Pendenza del 10%? :rofl:
A parte il discorso su ipotermia e disidratazione:eek: che davvero non capisco, per i nevai che restano a inizio estate su quote medio-alte generalmente la piccozza è eccessiva, ma occorre comunque esperienza e attenzione nel valutare il passaggio, e come hai detto tu anche girare i tacchi se la pendenza è alta e la neve è dura (in questo caso si, la piccozza potrebbe servire, ma generalmente è difficile sapere in anticipo se possa esserci qualche piccolo nevaio insidioso). Solitamente la neve è dura al mattino in caso di rigelo, in altri periodi della giornata è difficile che accada.
Comunque generalmente si riesce a capire se un nevaio è percorribile in sicurezza o meno, ma qui entra in gioco l'esperienza, intesa anche e soprattutto come valutazione in base ai nevai percorsi nelle escursioni precedenti, mettiamola così.

Non sarebbe male, comunque, avere un paio dei ramponcini mostrati nel video da portare a inizio stagione, in modo che un eventuale piccolo nevaio un po' ripido o esposto (non troppo) non pregiudichi la gita.
Aggiungerei che conta anche il tipo di camminata in caso di neve, soprattutto per cercare di avere un appoggio del piede/punta saldo nella neve(con i soli scarponi) sempre se non è del tutto ghiacciata.
 
Aggiungerei che conta anche il tipo di camminata in caso di neve, soprattutto per cercare di avere un appoggio del piede/punta saldo nella neve(con i soli scarponi) sempre se non è del tutto ghiacciata.
Si se la neve non è ghiacciata ma sprofondi almeno con la suola puntare bene i piedi è buona cosa. Ovviamente con suole non consumate e pendenze lievi altrimenti può non bastare.
Mah, guardando il video ottimo, direi che un paio di universali leggeri a 6 punte rappresenta già una buona garanzia su tratto breve di un nevaio dal 12 al 25% di pendenza. Oltre senza ramponi standard e piccozza meglio girare i tacchi.
Anche la parte finale sulla piccozza è interessante che in pratica è il sistema di arresto quando ormai sei scivolato.
Direi che me la porterei quando sono con le scarpe da trail (che con tacchetti non consumati tengono già di per se più di un vibram).
La piccozza va afferrata a due mani e piantata con decisione nella neve ghiacciata. Fermata la discesa ti rimetti in piedi...
Direi che è assolutamente il caso di averla gia in mano già quando attraversi, quando scivoli magari ti incasini e ti scappa dalle mani mentre la prendi dallo zaino
Anche in questo ultimo caso pero se il nevaio è oltre il 25 ed è bello lungo giro i tacchi e tanti saluti

@alexabis lasciando perdere il nostro piccolo diverbio iniziale, onestamente dal video risulta chiaro che i ramponcini sono solo per non scivolare sul piano di neve ghiacciata o su strade mulattiere di fondo valle5 poco pendenti innevate o su sentiero di terra ghiacciata MA non su neve/ghiaccio in pendenza.
Per la cronaca io anni fa scivolai con scarponi ovvio senza puntare bene, su nevaio che avra avuto max il 15% di pendenza.. Non che stessi prendendo chissa che velocita ma gia la sensazione di NON potersi fermare è brutta.
Comunque mi son fermato puntando il piede su una roccetta dopo 30ina di metri, comunque se te lo spari tutto lungo 350 metri anche al 15% di pendenza e sotto trovvi rocce non credo che arrivi giu tanto tanto piano...
Non ti maciulli ma male ti fai...
 
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L'alpinismo si fa con l'acciaio: ramponi e piccozza (casco, imbrago) e aver dimestichezza di progressione e manovra di auto-arresto.

Ben venga qualche nozione e qualche video esplicativo ma non ci puoi fare un "post", il CAI su un argomentino del genere ci ha fatto un tomo di 600 pagine... buona lettura

PROGRESSIONE SU GHIACCIO E MISTO

P.S. È bene anche saper un minimo leggere le condizioni del manto nevoso, in primavera magari ha già scaricato, ma prima anche il rischio valanghe è un elemento da tenere in altissima considerazione.
 
Anche la parte finale sulla piccozza è interessante che in pratica è il sistema di arresto quando ormai sei scivolato.
Direi che me la porterei quando sono con le scarpe da trail (che con tacchetti non consumati tengono già di per se più di un vibram).
La piccozza va afferrata a due mani e piantata con decisione nella neve ghiacciata. Fermata la discesa ti rimetti in piedi...
Direi che è assolutamente il caso di averla gia in mano già quando attraversi, quando scivoli magari ti incasini e ti scappa dalle mani mentre la prendi dallo zaino
:rofl:

Guarda la picca per ora lasciala stare, è evidente che non sai di che parli... lo dico solo perché voglio evitare che ti fai male.

Trova qualcuno esperto che ti aiuti sul campo, e sul campo proverai, magari dei corsi CAI non ti farebbero male.
 
Si se la neve non è ghiacciata ma sprofondi almeno con la suola puntare bene i piedi è buona cosa. Ovviamente con suole non consumate e pendenze lievi altrimenti può non bastare.
Mah, guardando il video ottimo, direi che un paio di universali leggeri a 6 punte rappresenta già una buona garanzia su tratto breve di un nevaio dal 12 al 25% di pendenza. Oltre senza ramponi standard e piccozza meglio girare i tacchi.
Anche la parte finale sulla piccozza è interessante che in pratica è il sistema di arresto quando ormai sei scivolato.
Direi che me la porterei quando sono con le scarpe da trail (che con tacchetti non consumati tengono già di per se più di un vibram).
La piccozza va afferrata a due mani e piantata con decisione nella neve ghiacciata. Fermata la discesa ti rimetti in piedi...
Direi che è assolutamente il caso di averla gia in mano già quando attraversi, quando scivoli magari ti incasini e ti scappa dalle mani mentre la prendi dallo zaino
Anche in questo ultimo caso pero se il nevaio è oltre il 25 ed è bello lungo giro i tacchi e tanti saluti

@alexabis lasciando perdere il nostro piccolo diverbio iniziale, onestamente dal video risulta chiaro che i ramponcini sono solo per non scivolare sul piano di neve ghiacciata o su strade mulattiere di fondo valle5 poco pendenti innevate o su sentiero di terra ghiacciata MA non su neve/ghiaccio in pendenza.
Per la cronaca io anni fa scivolai con scarponi ovvio senza puntare bene, su nevaio che avra avuto max il 15% di pendenza.. Non che stessi prendendo chissa che velocita ma gia la sensazione di NON potersi fermare è brutta.
Comunque mi son fermato puntando il piede su una roccetta dopo 30ina di metri, comunque se te lo spari tutto lungo 350 metri anche al 15% di pendenza e sotto trovvi rocce non credo che arrivi giu tanto tanto piano...
Non ti maciulli ma male ti fai...

Certo, con ghiaccio in pendenza non sono adatti. Tieni conto che una pendenza del 15% è quella di una strada (asfaltata) di montagna, mi sembra abbastanza bassa , ma il 'non potersi fermare' dipende sempre dalla condizioni della neve.
L'alpinismo si fa con l'acciaio: ramponi e piccozza (casco, imbrago) e aver dimestichezza di progressione e manovra di auto-arresto.

Ben venga qualche nozione e qualche video esplicativo ma non ci puoi fare un "post", il CAI su un argomentino del genere ci ha fatto un tomo di 600 pagine... buona lettura

PROGRESSIONE SU GHIACCIO E MISTO

P.S. È bene anche saper un minimo leggere le condizioni del manto nevoso, in primavera magari ha già scaricato, ma prima anche il rischio valanghe è un elemento da tenere in altissima considerazione.

Penso che parli di nevai 'estivi', quelli che a volte si trovano a inizio stagione e che di solito non richiedono attrezzatura. Ovviamente ci possono anche essere dei casi in cui è meglio usare ramponi e/o picca, e in quel caso prima di utilizzarli autonomamente si, meglio a imparare ad usarli con un corso di quel tipo
 
Attenzione a non fare casino tra gradi e percentuali.
  • i gradi sono gradi :eek:, 90° è il muro verticale, da 30° inizia ad essere una buona pendenza, sopra 45° sono pendenze significative che richiedono capacità ed esperienza
  • La percentuale è riferita generalmente alle strade percorse da veicoli, ed indica il rapporto, espresso in percentuale, tra la componente della distanza percorsa in verticale e quella percorsa in orizzontale (semplificando i cateti di un triangolo rettangolo, per chi ha competenze di geometria la tangente dell'angolo): il 58% sono circa 30°, il 100% sono 45° (100% significa che ad es. sono avanzato di 200 metri in orizzontale e al contempo salito di 200 metri sulla verticale), 173% (sì, si può andare oltre il 100%) sono 60°
 
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Personalmente odio usare % per le pendenze, sarà che sono abituato ad usare i gradi... poi appunto si rischia di fare confusione.
Infatti è improprio parlare di % per i pendii e i sentieri montani, si usa per le strade, ad es. nel ciclismo, vedi Giro d'Italia quando parlano di salite.

Anche se usano le percentuali nella classificazione delle piste da sci :azz:
("blu", se la pendenza longitudinale o trasversale non supera il 25%, salvo brevi tratti di terreno aperto; sono le piste più facili da sciare adatte a principianti;
"rossa", se la pendenza longitudinale o trasversale non supera il 40%, salvo brevi tratti di terreno aperto; sono piste di media difficoltà;
"nera", se la pendenza supera quella di una pista rossa; rappresentano le piste più difficili adatte solo a sciatori esperti.)
NB 40% sono 22° per darvi un'idea che i 30° sono tutt'altro che pochi.
 
Tornando OT, fondamentale è anche l'inclinazione del nevaio: salita, discesa e traverso.
Dove traverso è la situazione più pericolosa, hai minore superficie di appoggio per i piedi; poi viene la discesa, dove per la cinematica del movimento si tende ad essere in una condizione di minore equilibrio, e per ultimo la salita, in teoria la più semplice.
 
Attenzione a non fare casino tra gradi e percentuali.
  • i gradi sono gradi :eek:, 90° è il muro verticale, da 30° inizia ad essere una buona pendenza, sopra 45° sono pendenze significative che richiedono capacità ed esperienza
  • La percentuale è riferita alle strade percorse da veicoli, ed indica il rapporto, espresso in percentuale, tra la componente della distanza percorsa in verticale e quella percorsa in orizzontale (semplificando i cateti di un triangolo rettangolo, per chia ha competenze di geometria la tangente dell'angolo): il 58% sono circa 30°, il 100% sono 45°, 173% (sì, si può andare oltre il 100%) sono 60°
Di c'è stata un invomprensione di fondo Io in tutto il mio discorso stavo indicando % nel senso di ° quindi quando dicevo dal 12 al 25 intendevo da 12° a 25°.

Parlando a livello generale ovvio che se devo praticare in modo regolare progressioni su terreni innevati/ghiacciati in pendenza con ramponi e piccozza mi serva un corso CAI apposito fare diverse uscite con esperti prove di scivolamento e arresto. Nessuno che non ha mai toccato un auto a marce impara in due ore o in due giorni a guidarla decentemente con partenze in salita, parcheggi ecc
Ovvio.

Ora dalle mie premesse si tratta solo di capire quali siano i mezzi e fino a che punto il rischio sia controllabile per un EE che attraversi NON in inverno e ben sotto quote alpinistiche credo partano dai 3000 metri sulle Alpi e 2000Appenini (ma potri sparare stronzate non lo so) dove è ovvio che anche una parete a 45° e oltre che richieda attrezzatura anche a 900 m slm sia alpinismo.
Comunque non so neanche definire quando da EE si passi ad alpinismo

Ora passiamo alla pratica sono un EE incontro un breve tratto di neve ghiacciata riassumendo

Con La piccozza non si improvvisa percui o mi risulterebbe inutile se non pericolosa lascio perdere

Che pendenze in gradi max sono accettabili (per nevai lunghetti ovvio che se il nevaio è lungo meno di 25m amenoche non sia un muro anche scivolando non raggiungero velocita pericolose) da attraversare senza sistemi di arresto

A)Con scarponi muniti di ramponi leggeri a 6 punte?

B)con scarpe da trail a tacchetti in buono stato?
 
Comunque non so neanche definire quando da EE si passi ad alpinismo
solitamente quando ci sono dei passaggi di arrampicata superiori al 2° o condizioni ambientali particolari, tipo ghiacciaio o particolari esposizioni, erba olina, roccia marcia o instabile... oppure quando è più verticale che orizzontale :biggrin: si passa all'alpinismo

si tratta comunque di valutazioni generali di un percorso

non ci sono regole assolute su queste gite "vie di mezzo", alle volte sono da affrontare con più attenzione delle EE che delle gite alpinistiche gradate F...
 
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