Dati
Data: 30/06/2019
Regione e provincia: Piemonte - TO
Località di partenza: Ruhilles
Località di arrivo: Ruhilles
Tempo di percorrenza: tante ore
Chilometri: 20 km
Grado di difficoltà: EE (F la parte franata)
Descrizione delle difficoltà: sfasciumi semplici passi di arrampicata, esposizione
Periodo consigliato: Estate Autunno
Segnaletica: tacche bianco rosse
Dislivello in salita: 1.600
Dislivello in discesa: 1.600
Quota massima: 3.100
Accesso stradale: Da Bousson proseguire per Thures e poi su sterrata per Ruhilles
Descrizione
Scorpacciata di cime come non facevo da tanto tempo, il caldo era soffocante, in solitaria.
Si parte da Ruhilles si segue la strada sterrata che va in direzione del Colle Chabaud
La strada è comoda in mezzo ai boschi.
Si sale per un bel tratto poi si prende la deviazione verso sinistra direzione Giassiez, il sentiero è ancora ampio, c'è parecchia acqua che lavora le pareti della montagna.
Si continua a salire nel bosco e poi si sbuca fuori, il panorama cambia prati e radi alberi.
Salendo iniziano le pietraie, c'è ancora qualche nevaio.
Il sentiero è ancora comodo e rapidamente arrivo nei pressi della vetta.
Il Giassiez per 2588 metri, prima cima di giornata.
Guardo la dorsale che mi aspetta verso le altre cime.
Perdo un po' di quota e poi riprendo a salire su comoda dorsale in direzione Dorlier, arrivato nei pressi della cima il sentiero sta a destra della cresta.
Siamo in pieno sfasciume.
Il sentiero è chiaro, ma è franato in varie parti, si scivola parecchio, bisogna avere piede fermo.
C'è un ampio settore franato non si vede più il sentiero.
Lo attraverso facendo attenzione mantenendo la stessa quota, arrivato dall'altra parte mi accorgo che il sentiero è una decina di metri sopra di me.
Poco male salgo dritto per dritto, qualche passo di I, e riprendo il sentiero, comunque più sottile di una volta.
Uscito fuori da questo lungo traverso, la cima è dietro di me, facile facile.
Salgo l'ultimo tratto e raggiungo la seconda vetta di giornata: Cima Dorlier 2758 metri.
Guardo avanti c'è ancora molta strada da fare.
Dopo un breve tratto su erba si riprende a salire tra sfasciumi e nevai.
La salita è faticosa, ci sono un paio di anticime che ingannano, ma alla fine spunta una nuova cima.
E siamo a tre, Dormillouse 2.908 metri.
Faccio una piccola pausa, mi aspetta ancora tanta strada.
Proseguo su dorsale c'è qualche punta innominata.
La stanchezza e il caldo si fanno sentire sono un po' in riserva, ma proseguo imperterrito.
In lontananza compare la croce della cima più alta di giornata.
Finalmente la raggiungo.
Terra Nera 3.100 metri quarta cima.
Mi godo il panorama.
Inizia la lunga discesa, non passo per la via di salita faccio un anello.
Durante la discesa mi capitano sotto tiro un altro paio di cime, che faccio? lascio?
Ovviamente no.
Intasco anche la Gran Barà 2.728 e siamo a 5.
Sono abbastanza bollito , ma ne appare un'altra.
Un muro verticale di erba, spezza gambe, e in cima non c'è nulla.
Comunque è il Monte Clausis 2.487 metri, sesta è ultima cima di giornata.
A questo punto scendo seguendo il sentiero che in realtà non è evidentissimo è infatti lo perdo, allora scendo dritto per dritto in mezzo al bosco.
Dopo questo infido ravanamento trovo la sterrata, mi aspettano 5 km di sterrata per chiudere l'anello, a completare il divertimento arriva anche il temporale.
Rientro alla macchina sotto la pioggia.
Che dire, giro lungo e appagante, peccato il caldo, il lungo rientro su sterrata e il temporale.
Data: 30/06/2019
Regione e provincia: Piemonte - TO
Località di partenza: Ruhilles
Località di arrivo: Ruhilles
Tempo di percorrenza: tante ore
Chilometri: 20 km
Grado di difficoltà: EE (F la parte franata)
Descrizione delle difficoltà: sfasciumi semplici passi di arrampicata, esposizione
Periodo consigliato: Estate Autunno
Segnaletica: tacche bianco rosse
Dislivello in salita: 1.600
Dislivello in discesa: 1.600
Quota massima: 3.100
Accesso stradale: Da Bousson proseguire per Thures e poi su sterrata per Ruhilles
Descrizione
Scorpacciata di cime come non facevo da tanto tempo, il caldo era soffocante, in solitaria.
Si parte da Ruhilles si segue la strada sterrata che va in direzione del Colle Chabaud
La strada è comoda in mezzo ai boschi.
Si sale per un bel tratto poi si prende la deviazione verso sinistra direzione Giassiez, il sentiero è ancora ampio, c'è parecchia acqua che lavora le pareti della montagna.
Si continua a salire nel bosco e poi si sbuca fuori, il panorama cambia prati e radi alberi.
Salendo iniziano le pietraie, c'è ancora qualche nevaio.
Il sentiero è ancora comodo e rapidamente arrivo nei pressi della vetta.
Il Giassiez per 2588 metri, prima cima di giornata.
Guardo la dorsale che mi aspetta verso le altre cime.
Perdo un po' di quota e poi riprendo a salire su comoda dorsale in direzione Dorlier, arrivato nei pressi della cima il sentiero sta a destra della cresta.
Siamo in pieno sfasciume.
Il sentiero è chiaro, ma è franato in varie parti, si scivola parecchio, bisogna avere piede fermo.
C'è un ampio settore franato non si vede più il sentiero.
Lo attraverso facendo attenzione mantenendo la stessa quota, arrivato dall'altra parte mi accorgo che il sentiero è una decina di metri sopra di me.
Poco male salgo dritto per dritto, qualche passo di I, e riprendo il sentiero, comunque più sottile di una volta.
Uscito fuori da questo lungo traverso, la cima è dietro di me, facile facile.
Salgo l'ultimo tratto e raggiungo la seconda vetta di giornata: Cima Dorlier 2758 metri.
Guardo avanti c'è ancora molta strada da fare.
Dopo un breve tratto su erba si riprende a salire tra sfasciumi e nevai.
La salita è faticosa, ci sono un paio di anticime che ingannano, ma alla fine spunta una nuova cima.
E siamo a tre, Dormillouse 2.908 metri.
Faccio una piccola pausa, mi aspetta ancora tanta strada.
Proseguo su dorsale c'è qualche punta innominata.
La stanchezza e il caldo si fanno sentire sono un po' in riserva, ma proseguo imperterrito.
In lontananza compare la croce della cima più alta di giornata.
Finalmente la raggiungo.
Terra Nera 3.100 metri quarta cima.
Mi godo il panorama.
Inizia la lunga discesa, non passo per la via di salita faccio un anello.
Durante la discesa mi capitano sotto tiro un altro paio di cime, che faccio? lascio?
Ovviamente no.
Intasco anche la Gran Barà 2.728 e siamo a 5.
Sono abbastanza bollito , ma ne appare un'altra.
Un muro verticale di erba, spezza gambe, e in cima non c'è nulla.
Comunque è il Monte Clausis 2.487 metri, sesta è ultima cima di giornata.
A questo punto scendo seguendo il sentiero che in realtà non è evidentissimo è infatti lo perdo, allora scendo dritto per dritto in mezzo al bosco.
Dopo questo infido ravanamento trovo la sterrata, mi aspettano 5 km di sterrata per chiudere l'anello, a completare il divertimento arriva anche il temporale.
Rientro alla macchina sotto la pioggia.
Che dire, giro lungo e appagante, peccato il caldo, il lungo rientro su sterrata e il temporale.