C'è compagnia dove nessuno si impone

Questa riflessione non riguarda l'equilibrio della natura che è possiamo dire eccellente di per se, non riguarda l'equilibrio dell'uomo con la natura che è decisamente migliorabile ma riguarda l'equilibrio tra gli uomini, in particolare tra noi componenti di questo spazio di discussione.

Ma la natura ancora una volta ci viene in aiuto. Non esiste un bosco di soli lupi perché hanno bisogno di qualcosa da cacciare, non esiste un bosco di sole piante perché hanno bisogno di insetti e altri animali che rendono fertile il suolo. Nessun componente del bosco o di qualsiasi ambiente naturale (quindi in perfetto equilibrio) prevarica sull'altro perché ognuno serve a tutti, così ad esempio i predatori non si sognano neanche di mangiare tutti gli animali perché poi rimarrebbero senza. Potremmo dire che in un ambiente naturale ogni componente è in equilibrio con gli altri, meglio, ogni componente "è equilibrio" in quanto se non ci fosse il sistema non avrebbe equilibrio.

Mentre gli animali e le piante sanno già qual'è il loro posto, ognuno di noi esseri umani ha bisogno di trovare il proprio posto nel mondo, quello in cui se non ci fosse lui il sistema sarebbe squilibrato, quello in cui non ha senso prevaricare sugli altri in quanto ognuno serve a tutti e in quel "tutti" c'è anche lui. Purtroppo l'umanità è di gran lunga lontano da questo equilibrio ma penso che nel corso dei secoli o forse dei millenni ci si possa avvicinare.

Nel nostro piccolo però possiamo immaginare tra noi, componenti di questo spazio di discussione, un equilibrio in cui nessuno prevarica sull'altro, perché ognuno serve a tutti. Una comunità può esistere secondo me solo se non si dà dei vincoli di pensiero e di struttura, solo così è pronta ad accogliere tutti, ognuno con i propri pensieri e si arricchisce grazie a questo.
Qualunque opinione se espressa con rispetto può essere condivisa. Il fatto che alcuni non accettano visioni diverse dalla loro è normale anche se denota la loro ristrettezza di pensiero, ma il fatto che alcuni impongono a tutti i costi la loro visione denota il fallimento della comunità. In questa comunità ognuno DEVE essere libero di esprimere, con rispetto, il proprio pensiero senza essere attaccato da altri che vogliono imporre la loro diversa visione. Non ci sono scuse, chi legge le diverse visioni saprà o dovrà capire con la propria testa a quale pensiero affidarsi, in fondo anche nella vita è così, gli altri arricchiscono il tuo pensiero con le loro opinioni ma poi alla fine sei tu che devi decidere per te stesso. Come spesso la storia ci ha dimostrato la verità assoluta non esiste, per cui se non sei d'accordo con quello che si dice puoi dire la tua senza attaccare le idee altrui e se qualcuno attacca le tue segnalalo subito in modo che possa intervenire, perché l'equilibrio della comunità è più importante dell'abuso del singolo.
 
Concordo,scrivo solo due parole su questo passaggio: "Purtroppo l'umanità è di gran lunga lontano da questo equilibrio ma penso che nel corso dei secoli o forse dei millenni ci si possa avvicinare".
Caro Andrea,capisco che il tuo,più che ottimismo ,è una speranza.
Ahimè io non ho più neanche quest'ultima.
......Forse in un altro mondo......
 
Concordo,scrivo solo due parole su questo passaggio: "Purtroppo l'umanità è di gran lunga lontano da questo equilibrio ma penso che nel corso dei secoli o forse dei millenni ci si possa avvicinare".
Caro Andrea,capisco che il tuo,più che ottimismo ,è una speranza.
Ahimè io non ho più neanche quest'ultima.
......Forse in un altro mondo......
Concordo, non perché sia pessimista, ma la storia ci insegna che, mentre dal punto di vista fisico negli ultimi millenni siamo cambiati, evoluti se preferite, non si può dire lo stesso da un punto di vista intellettivo, emozionale, etc.
Nel senso che siamo sicuramente più alti, viviamo più lungo, etc. rispetto a 2.000 anni fa, ma non possiamo certamente dire di essere più intelligenti.
L'unica cosa che partiamo da un bagaglio di acquisizioni di chi ci ha preceduto, quindi non dobbiamo reinventare la ruota ogni volta.
 
Perfettamente daccordo con voi, ma devo ribadire una verità scomoda quanto ovvia: questo mondo, è l'unico che abbiamo e che mai avremo.
Gli animali competono con le altre specie per le risorse in un delicato equilibrio, nel tentativo di preservare le informazioni del dna in una maniera che è sempre la stessa da miliardi di anni. Questo ha favorito l'evoluzione.
Ma per noi, con tutti i blocchi che ci vengono imposti, con le incomprensioni, le ideologie, la prepotenza, l'ignoranza dilagante, ci stiamo evolvendo? O stiamo (stanno) selezionando un genoma fallimentare? Chissà se alla fine della giostra guarderemo il sole a schiena dritta e fieri di noi...
 
Il modo migliore di chiudere la bocca da uno che non la pensa come te è:
  1. Aggredirlo
  2. Ridicolizzarlo
nella vita, nella politica e nei forum. E' per questo che ti passa poi la voglia di partecipare(almeno a me):devo stare a farmi venire il sangue amaro per provare a qualcuno che sono io il più forte? Ma che si tengano la loro vittoria che io ho cose più importanti a cui pensare..........
 
Gli animali competono con le altre specie per le risorse in un delicato equilibrio, nel tentativo di preservare le informazioni del dna in una maniera che è sempre la stessa da miliardi di anni
Il delicato equilibro legge della natura ecc si basa anche su limitate capacità intelletive oltre che fisiche (postura eretta pollice opponibile ecc) dell animale non uomo.
Alcuni animali se stimolata (ma del resto vale anche per l uomo) hanno una buona o ottima affettività come i cani ma non possono competere con la complessita umana.
Questo non significa che il potenziale cerebrale sia proporzionale all intelligenza. Se domani scoppia una guerra nucleare e l umanita scompare un ET concluderebbe che l uomo è più stupido di un gamberetto.
A livello di societa e popoli umani c è a mio avviso un livello di complessita superiore che non esiste in natura io non sarò mai compatibile con chi mette davanti a tutto un re una religione rivelata una casta un diverso valore tra uomo e donna quindi con moltissime persone specie non occidentali compatibile non sono.
Come non sono compatibile con certi italiani fuorilegge in primis ma non solo.

Ora Scendendo nel discorso comunitario credo che l aspetto più rimarcato sia quello di limitare egoismi e difendere come massimo valore la libertà d espressione. Fatte le premesse che modestamente mi sentivo di fare al di la di buonismi (il lupo l orso che sbrana la preda non è buono ne cattivo mangia quello che deve con la sua importanza nella catena alimentare) cercare un equilibrio che ha un altra dimensione da quello in natura sempre IHMO puo essere un idea portante. Sicuramente al di la di screzi momentanei chi non condivide le basi su cui poggia una comunita non puo restare.
Opinioni diverse si spazio a tutti si scherzi si purche IHMO ci sia un rispetto per l altro e per il mondo naturale che ci unisce
 
Se domani scoppia una guerra nucleare e l umanita scompare un ET concluderebbe che l uomo è più stupido di un gamberetto.
è proprio così!

ET potrebbe storcere il suo naso piatto anche senza questi scenari tragici (ma ahimè possibili)...
In un mondo in continuo mutamento (antropogenico o naturale) è comunque necessario che sia l'intelligenza e la preparazione culturale a guidarci e da qui la necessità di un dialogo costante.
Proprio perché siamo una specie particolarmente complessa non possiamo fare affidamento sui soli numeri anche se la stima è di oltre 7 miliardi di individui...
 
Se Andrea inizia questa discussione è evidente che da qualche parte il limite è stato superato; non ho difficoltà a crederlo perché come tutti quelli che partecipano al forum a volte leggo interventi che non suscitano simpatia.
Non mi addentrerò nelle cose profonde già scritte, semplicemente mi vorrei soffermare in come si traduce all'atto pratico il rispetto che si deve ad un altro, perché questo è uno dei punti deboli della questione.
In un forum, dove a parte la scrittura mancano elementi fondamentali della comunicazione come gestualità, espressione del volto, tono della voce, è fondamentale scrivere con una prosa moderata e chiara per evitare interpretazioni ed equivoci.
Inoltre ad un forum si partecipa per il desiderio di conoscere cosa pensano gli altri più che per imporre le proprie idee, quindi ogni affermazione deve innanzitutto essere enunciata come contributo alla discussione da sottoporre al giudizio degli altri.
Provo ad essere più chiaro con un esempio: posso essere più che convinto e può far parte della mia fede che due più due faccia quattro ma se scrivo "io penso che due più due fa quattro ed è un cretino chi non lo condivide" probabilmente non ho voglia di contribuire ad una discussione ma tendo solo ad affermare il mio non so cosa.
Anni fa iniziai una discussione sulle "Buone maniere" che ebbe più di cento interventi, il tragicomico fu che molti iniziarono a polemizzare tra loro :cry: ... alla fine lasciai cadere la cosa.
Ben venga quindi ogni intervento su questo aspetto da parte dei moderatori.
 
U

Utente 24852

Guest
Per quanto mi riguarda in un forum, come nella vita reale, bisognerebbe semplicemente mostrare rispetto e apertura per le conoscenze, convinzioni, idee, filosofie, ecc altrui, non per forza condividendole, ma partecipando esponendo le proprie.
Non per giudicarsi a vicenda, criticarsi, ecc... ma mantenendo una linea costruttiva, con consigli, punti di vista, annedoti, ecc... ma senza farlo ritenendosi a priori nel giusto, nel sensato e senza smentire e sminuire gli altri.

In pratica creando un super archivio di approcci, conoscenze, abitudini, preferenze e via dicendo... da cui uno, liberamente, attinge, seguendo le proprie caratteristiche, sensazioni. Perché alla fine ognuno é responsabile delle proprie scelte e il proprio buonsenso, la sua sicurezza, non dipende sicuramente da cosa legge o meno su un forum e se fosse, non sarebbe un forum a fare la differenza e cambiare la maturità di una persona.

Non é normale ponderare mille mila volte se aprire o partecipare ad una discussione, semplicemente con le proprie opinioni, per il timore di finire quasi per certo in polemiche, critiche che han ben poco di costruttivo e rispettoso nei confronti degli altri e delle loro visioni. Perché ci sono "critiche" e "critiche" ;)

Questo ovviamente indifferentemente dall'argomento trattato... ogni persona é una persona.

Noto sempre di più questo genere di problematica... e amando discutere civilmente, rispettare qualsiasi altra filosofia di vita, ma potendo esporre la mia... é per me un grosso problema il partecipare "sì" o "no" (grosso contestualizzato ad un forum, non é questione di vita o morte, ovviamente).

Mi sento un pochino in colpa, perché da quel che ho capito tutto questo é uscito per qualcosa che ho scritto ad AndreaDB l'altra sera... ma lo ringrazio ancora per le belle parole ;)
 
Ultima modifica di un moderatore:
Alto Basso