Ciao a tutti.
Vi presento la mia personale recensione di un coltello italiano da poco disponibile sul mercato.... Il Lionsteel B40.
Si tratta della risposta italiana alla crescente domanda di coltelli specializzati nell'attività di bushcraft; il suo nome per esteso infatti è proprio questo: Buschcraft 4.0.
Progettato da Mik Molletta e realizzato attraverso la solita partnership con la casa del leone, è un coltello dalle linee classiche ma con ampio uso di materiali di qualità.
MISURE E DIMENSIONI:
Vi allego direttamente la scheda dal sito.
CONFEZIONE:
Solita scatola di cartone contenente coltello, fodero, protezione e foglietto illustrativo.
MATERIALI:
Acciaio Sleipner per la lama, micarta verde tendente al grigio per la manicatura, cuoio per il fodero.
Ecco una slide esaustiva in merito all'acciaio utilizzato.
COSTRUZIONE:
Se c'è una cosa che mi mette sicurezza è proprio l'attenzione che la casa madre dedica ai suoi prodotti.
Li conosco da anni so come lavorano e non mi hanno mai deluso; dalla foto sotto potete vedere la struttura del coltello smontato.
Tutti i dettagli nella loro semplicità sono realizzati con cura e precisione, come notate le guancette sono smontabili e anche la parte nascosta alla vista e realizzata con la massima cura.
LAMA:
Classico drop point dalle giuste misure per ogni attività all'aria aperta. Finitura stonewashed che non amo particolarmente.
Dorso sfondato comodissimo nei tagli a pressione e di precisione.
Accenno di guardia che aumenta la sicurezza senza mai ostacolare il lavoro.
Affilatura di fabbrica pessima. Dopo poche prove ho subito capito che non ci siamo e ho dovuto fare un filo aggressivo.
Cosa non facile vista la durezza estrema dello Sleipner.
MANICO:
Eccoci arrivati alla novità più importante, il manico. A vederlo può sembrare semplicemente brutto, visto il suo disegno denominato 3d... ma in realtà basta impugnarlo e poi utilizzarlo per capire che il lavoro di progettazione è stato davvero curato nei minimi particolari.
Questo manico riesce ad essere ergonomico come pochi altri, non scivola, regala una sensazione di grande sicurezza e la mano non si affatica.
Inoltre la sua lunghezza è più che proporzionata e può soddisfare le esigenze di tutti gli utilizzatori. Un vero upgrade rispetto a quello delle M4, gran coltello ma col manico forse un po' troppo corto.
Il codolo esposto presenta il classico foro per il laccetto e una parte del metallo è a 90 gradi in modo da consentire l'utilizzo dell'acciarino. Operazione per la quale ci si deve un po' abituare.
FODERO:
Anche qui rimaniamo sul classico... fodero benfatto, cucitura spessa e resistente.
Non mi fa impazzire il colore e neppure il passante per la cintura che si poteva fare sicuramente più ampio; detto questo la qualità c'è e si vede.
LE PROVE DI TAGLIO:
Passiamo ora alla parte più interessante di qualunque recensione, le prove sul campo.
Questo è un coltello nato per il bushcraft quindi deve essere capace di svolgere tantissimi compiti nel miglior modo possibile e senza stancare l'utilizzatore.
Lame di questo tipo sono presenti da sempre sul mercato, cosa potrà dare di più questo prodotto rispetto agli altri?
Vi devo anticipare che il manico ha reso facile qualunque tipo di lavoro, il coltello si manovra perfettamente ed è stato in grado di effettuare qualunque tipo di taglio senza alcuna difficoltà
Capiamoci subito... trattandosi di un prodotto leggero e di piccole dimensioni non si può pretendere che nel taglio ad impatto tiri giù dei rami di grandi dimensioni con estrema facilità, questo è ovvio! Ma per quel che riguarda la sua mission si è rivelato davvero un compagno straordinario.
Per poter dare il meglio bisogna dare una affilatura più aggressiva perché quella di fabbrica non consente di tagliare bene; questo è l'unico vero grande difetto del coltello. Nelle foto che vedrete ho effettuato tagli ad impatto, a pressione, batoning e anche alcune prove estreme che riservo però alla fase finale. Il legno utilizzato per queste prove, a differenza di tante altre prove che si vedono online, è stagionato. Tutte essenze particolarmente dure e resistenti, parliamo di Mandorlo, Tasso e Ulivo con una stagionatura di almeno 3 anni.
Nel taglio a pressione si apprezza il dorso stondato e la leggerezza della lama.
Nel chopping e batoning si accusa il peso esiguo e la bilanciatuea neutra. Ma sono attività che si possono comodamente svolgere se si ha cervello e si capisce che tipo di attrezzatura stiamo usando.
Dopo molte prove, svolte in più giorni, il filo non ha mostrato nessun segno di cedimento. Consiglio di non sfruttare troppo il metallo, perché per riaffilarlo si fa molta fatica. Ma nonostante ciò, la sua resistenza vi renderà liberi di lavorare senza patemi per molte ore.
PROVE NON CONVENZIONALI:
Sono rimasto molto soddisfatto dei risultati ottenuti fino ad ora, il coltello si è dimostrato tagliente comodo preciso ed efficace.
Così ho deciso di spingermi oltre e di fare ancora tre prove non convenzionali dello stile Don't Try this at home.
Nella prima ho tagliato un ramo di mandorlo che oltre ai suoi soliti tre anni di stagionatura è stato anche asciugato artificialmente in un essiccatoio... in pratica più che legno sembrava marmo. Eppure il coltello lo ha tagliato perfettamente.
Nella seconda prova non convenzionale mi sono fatto dare un blocco di legno africano (non conosco il nome dell' essenza) stagionato vent'anni; un legno davvero duro sembra quasi un sasso e sul quale gli altri coltelli hanno ceduto.
Anche qui senza voler troppo esagerare sono riuscito a tagliare i bordi.
L'ultima prova in realtà è stupida ed inutile me ne rendo conto ma ho voluto vedere ugualmente fin dove si poteva spingere il coltello, così ho preso un vecchio cellulare ed ho applicato 3 strati di protettivo antiurto. Ho provato a spaccarlo e anche qui ci sono riuscito ma mi sono giocato mezzo millimetro di punta. E vabbè a voi le foto...
CONCLUSIONI:
Questo è un valido compagno di avventure, sto preoarando nuove prove e continuerò ad usarlo per molto tempo.
Fa per voi solo se avete voglia di spendere ben 160 euro e se siete bravi a rifare il filo ad un coltello che nasce ottuso.
Peccato davvero per questi due difetti, ai quali comunque si può provvedere.
Lo consiglio a tutti gli appassionati di vita all'aria aperta, anche ai cacciatori e agli escursionisti.
Seguiranno nuove prove, a voi la parola.