beh io invece temo molto questa categoria.
adesso magari non è il caso del suocero di znnglc ma sulle strade della mia città sono anni che trovo queste e-bike che sfrecciano (25km/h= 7m/s) sulle ciclabili (che son poi marciapiedi!) e passano gli incroci a quella V senza guardar nulla. "Guidate" da vecchietti che hanno riflessi con ritardi di MINUTI.
Per me sarebbero da eliminare tutte le e-bike senza intervento progressivo, limitare la Vmax ai 20kmh.
Concordo indubbiamente sul fatto che una bicicletta, ma di qualsiasi natura e a qualsiasi età, può essere pericolosa non tanto per se stessi (è una scelta andare in bicicletta, magari obbligata ma pur sempre una scelta, ergo, sono 'azzi sua se si fa male) ma quanto per gli altri.
Però, a questo punto, bisognerebbe parlare della pericolosità intrinseca del mezzo, anch' io noto qualche anziano che sarebbe più opportuno che usasse il pulman ma noto anche tanti "giovani" che sarebbe meglio che anche loro stessero a casa.
Limitare a 20 o 25 km/h può essere una soluzione ma sinceramente fino ad un certo punto poiché considerando il peso del mezzo, in particolar modo per quelle elettriche (omologate), che sia a 20 o a 25 km/h, hanno una energia cinetica sufficiente per fare danni, inoltre, non impediscono, concettualmente, di fare "manovre" che possono comunque risultare azzardate e, di conseguenza, pericolose.
Il problema è che se, giustamente, si iniziano a fare queste valutazioni vien da sè prendere in considerazione patentini specifici (per tutti) come assicurazioni e quant'altro rendendo la bici, di qualsiasi natura, un mezzo di trasporto con un costo di gestione che snaturebbe, a mio avviso, il senso e la logica del mezzo andando a colpire, probabilmente, quelle persone che hanno maggiormente una necessità "fisiologica" di potersi muovere ma che non lo possono fare attraverso altri mezzi autonomi.
In un mondo "ideale", forse, il problema si potrebbe risolvere creando le ciclabili in modo tale che siano delle "piste", in tutti i sensi, il cui utilizzo sia esclusivo e che le necessità di attraversamento siano il minimo indispensabile e maggiormente controllati...... in un mondo "ideale".
Ciao
, Gianluca