Il libro cartaceo è uno di quegli oggetti difficilmente migliorabili per comodità, qualità di lettura, formato di pubblicazione in base ai contenuti. Si tira dietro tante informazioni rispetto al solo testo: l'odore, le sgualciture e tante altre proprietà intrinseche o indotte che rendono ogni copia un oggetto unico. Per dire, quanto "raccontano" i libri usati? quasi ti mettono in connessione con il precedente lettore. La copertina poi? Quando leggi un libro cartaceo tutti sanno cosa stai leggendo, si attacca bottone e ci si scambia opinioni e consigli. Quando leggi su un Kindle o un Kobo, bè stai leggendo un... Kindle
Detto questo non disdegno l'uso dell'e-book reader, che mi permette di portare libri in viaggio senza aggiungere volume e peso. Non solo: avendo un kindle con illuminazione integrata do meno fastidio agli altri quando leggo di notte. A proposito di illuminazione: è laterale e non viene dal retro, cosa che stanca meno gli occhi.
Il grosso limite dell'ebook reader sta, oltre che in abitudini e sensazioni percepite, nel formato: la formattazione del testo, che acquista il pregio di poter essere ingrandito o rimpicciolito a piacimento, viene persa rispetto a quella imposta nel libro. Avendo esperienza da impaginatore si perde parte di ciò che si comunica, la formattazione fa parte dell'opera e va scelta sapientemente. Non parliamo poi della impossibilità di godersi le immagini: non si perde solo il colore ma la profondità e l'interezza.
In passato ho provato a usare il Kindle per consultare mappe o guide di viaggio. Nel primo caso si è rivelato praticamente inutile, nel secondo nonostante le funzioni di ricerca, ho trovato più veloce e pratico sfogliare la guida cartacea.
Attualmente lo trovo utile, oltre che per portare numerosi libri in viaggio, per avere una manualistica completa utile a lavoro (informatica).