Coltello tipo "yakut" (aggiunti altri coltelli)

Ho letto con interesse i post sui coltelli Evenko-Якут che non conoscevo e hanno subito attirato la mia attenzione, sarei interessato ad approfondire l'argomento e mi piacerebbe poter presto averne uno al mio fianco.
Mi è sorto qualche interrogativo riguardo la forma, premetto che sono mancino e non sono nuovo alle affilature asimmetriche (ho un piccolo utility giapponese, costruzione Ni-mai da mancino) e osservando gli Yakut ho subito notato che hanno i biselli invertiti rispetto ai corrispettivi asimmetrici giapponesi. Sono giunto a conclusione che sia dovuto al fatto che in cucina e nella lavorazione del legno le "movenze" di taglio siano differenti e sia più congeniale avere lo Yakut mancino con bisello piatto a inistra, per lavorare con il profilo convesso in "spinta", mentre per sfilettare (taglio con lama rivolta verso di sé) occorra avere per un mancino il bisello piano (concavo) sul lato destro.
Premesso che nella lavorazione del legno certi intagli si fanno con la lama rivolta verso di sé, forse nel caso dello Yakut l'ideale sarebbe che ognuno avesse entrambe le versioni, per poter lavorare liberamente nell'intaglio.
Mi scuso per la mancanza di vocabolario tecnico nell'ambito dell'intaglio, spero riusciate comunque a seguire il mio pensiero e sono curioso di sentire una vostra opinione in merito. Complimenti ad Алексей per le realizzazioni! Spero di non aver sbagliato a scrivere questa mia digressione su questo post, mi è sembrato quello più generale su questo tipo di coltello.
Ciao! Il coltello yakut, vista la sua particolare geometria bisogna imparare ad usarlo un po' alla volta. Solo cosi riesci a scoprire i preggi e i vantaggi che offre questo tipo di lame. Grazie.
 
Ciao! Il coltello yakut, vista la sua particolare geometria bisogna imparare ad usarlo un po' alla volta. Solo cosi riesci a scoprire i preggi e i vantaggi che offre questo tipo di lame. Grazie.
In breve quali sarebbero i pregi ed i vantaggi? Mi piacerebbe capire e sono incuriosito da questo tipo di lame.
 
Da non esperto ma da possessore e utilizzatore di un bel yakut di Aleks, ti dico che io lo sento più come un attrezzo che come coltello,infatti lo uso per tutti i lavori sul legno. Se ad esempio ho un bel ciocco di legno da pulire per fare un cucchiaio la prima grande ripulita la faccio con lo yakut perchè porta via una montagna di materiale. Lo uso anche nella parte della punta per lavori di fino. per ora ho sempre lavorato con il lato convesso(sono destroso e ho la versione destrosa), non l'ho provato dal lato piano, per il quale è assimilabile ad una pialla, non mi sento ancora abbastanza sicuro e va fatto con i guanti, non escludo che se ne potrebbe avere due, perchè per chi lavora di destro la versione mancina potrebbe essere più utilizzabile per usarlo come pialla. Per altri usi più sfrenati, tipo chopping e batoning non lo uso ma credo che non avrebbe difficoltà, in cucina lo si può usare con successo, lama da 14 cm e 4 mm di spessore.
 
Da non esperto ma da possessore e utilizzatore di un bel yakut di Aleks, ti dico che io lo sento più come un attrezzo che come coltello,infatti lo uso per tutti i lavori sul legno. Se ad esempio ho un bel ciocco di legno da pulire per fare un cucchiaio la prima grande ripulita la faccio con lo yakut perchè porta via una montagna di materiale. Lo uso anche nella parte della punta per lavori di fino. per ora ho sempre lavorato con il lato convesso(sono destroso e ho la versione destrosa), non l'ho provato dal lato piano, per il quale è assimilabile ad una pialla, non mi sento ancora abbastanza sicuro e va fatto con i guanti, non escludo che se ne potrebbe avere due, perchè per chi lavora di destro la versione mancina potrebbe essere più utilizzabile per usarlo come pialla. Per altri usi più sfrenati, tipo chopping e batoning non lo uso ma credo che non avrebbe difficoltà, in cucina lo si può usare con successo, lama da 14 cm e 4 mm di spessore.
Grazie, ne provai uno molti anni fa ma non mi convinse, infatti mi confermi che ce ne vorrebbero due a seconda del tipo di taglio da usare, ma ha senso come unica lama per fare tutto? Cibo, legno, e varie? Mi pare che i popoli che lo usano lo usino per tutto, ma comeè possibile con quel tipo di lama? Serve una tecnica particolare do è solo questione di abitudine? Ad esempio i puukko quelli esagonali Scandi senza micro bisello o micro filo che dir si voglia, richiedono un attimo di pratica sia per l’utilizzo che per l’affilatura, ma detto questo sono coltelli che poi si amano per la loro versatilià e funzionalità, lo stesso possiamo dire per altri coltelli versatili e funzionali. Invece qui mi pare di capire che il discorso sia diverso , correggetemi se sbaglio.
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Qui mi pare li usino normalmente senza problemi, ma torniamo alla domanda iniziale, quale sarebbero i vantaggi e gli svantaggi di avere una lama così?

 
Ultima modifica:
Mi sarebbe piaciuto che a questa domanda ti rispondesse non lo so, prendiamo uno a caso tra @GreenGabri, @Wombat, @Charlie, o un altro "false friend" :rofl: ;)che non hanno mai recensito uno yakut. Dai ragazzi, devo sapere se migliorare o forse peggiorare, ditemi qualcosa, come vanno sti yakut?
Fatte in fretta però, siamo in bel mezzo di una epidemia!
Comunque in attesa che qualcuno faccia una recensione o almeno ci dica come si trova vi dico io cosa penso di questo coltello.
Come ho già detto bisogna imparare a usarlo, dopo vi assicuro che lo userai sempre.
Dunque i vantaggi nella lavorazione legno come piallare, forare, sgrossare non cè un'altra lama che tenga il confronto. Le donne evenki sono talmente brave a piallare che riescono a fare anche "la carta igienica " di legno di bettula. É imbattibile anche nel fare varie tipi di incastri, per costruire qualcosa tipo la slitta evenka trainata dalle rene.
Si può fare la stroganina!
Si possono pulire le zucche, pelli di animali per i cacciatori, e tante altre cose.
I difetti? Ci sono finché impari a usarlo, dopo spariscono!;):rofl::rofl::rofl::rofl:
 
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Grazie, ne provai uno molti anni fa ma non mi convinse, infatti mi confermi che ce ne vorrebbero due a seconda del tipo di taglio da usare, ma ha senso come unica lama per fare tutto? Cibo, legno, e varie? Mi pare che i popoli che lo usano lo usino per tutto, ma comeè possibile con quel tipo di lama? Serve una tecnica particolare do è solo questione di abitudine? Ad esempio i puukko quelli esagonali Scandi senza micro bisello o micro filo che dir si voglia, richiedono un attimo di pratica sia per l’utilizzo che per l’affilatura, ma detto questo sono coltelli che poi si amano per la loro versatilià e funzionalità, lo stesso possiamo dire per altri coltelli versatili e funzionali. Invece qui mi pare di capire che il discorso sia diverso , correggetemi se sbaglio.
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Qui mi pare li usino normalmente senza problemi, ma torniamo alla domanda iniziale, quale sarebbero i vantaggi e gli svantaggi di avere una lama così?

Per me che sono ancora "imbranato" ce ne vorrebbero due, ma sarebbe come dire per evitare di fare la fatica di imparare. Invece imparerò col tempo ma imparerò, spero senza farmi male:)
 
Mi sarebbe piaciuto che a questa domanda ti rispondesse non lo so, prendiamo uno a caso tra @GreenGabri, @Wombat, @Charlie, o un altro "false friend" :rofl: ;)che non hanno mai recensito uno yakut. Dai ragazzi, devo sapere se migliorare o forse peggiorare, ditemi qualcosa, come vanno sti yakut?
Fatte in fretta però, siamo in bel mezzo di una epidemia!

Io non ha mai fatto una recensione vera e propria ma in qua ed in là nel forum ne ho parlato.

Per me è un coltello per il taglio puro perchè essendo un "hidden tang" non ci faccio chopping e batoning.

Lo utilizzo soprattutto sul legno; mi è comodo utilizzarlo con la parte piatta a mo' di pialla ed in questo caso lo uso tirandolo verso di me con 2 mani.
Oppure ci faccio i ricci per iniziare ad accendere il camino se non ho a portata di mano dei legnetti sottili.

E' un coltello taglientissimo e non ho particolari difficoltà a ravvivargli il filo: uso una acchetta ceramica e passo la parte curva della bacchetta sul lato convesso della lama, poi passo la parte piatta della bacchetta sulla parte piatta della lama ed il gioco è fatto.

Non l'ho mai usato in cucina, mi riprometto di farlo al più presto.
 
Mi sarebbe piaciuto che a questa domanda ti rispondesse non lo so, prendiamo uno a caso tra @GreenGabri, @Wombat, @Charlie, o un altro "false friend" :rofl: ;)che non hanno mai recensito uno yakut. Dai ragazzi, devo sapere se migliorare o forse peggiorare, ditemi qualcosa, come vanno sti yakut?
Fatte in fretta però, siamo in bel mezzo di una epidemia!
Concordo con quanto scritto da @Wombat, tranne il fatto che io non ne ho proprio parlato:roll:
Utilizzato sempre e solo su legno con soddisfazione, visto anche che non mi sono lamentato.
Dato che poni la domanda in merito a possibili miglioramenti, o meglio evoluzioni del prodotto, saresti disponibile a valutare la realizzazione di uno Yakut full tang?
Poi perchè "false friend"?
 
Concordo con quanto scritto da @Wombat, tranne il fatto che io non ne ho proprio parlato:roll:
Utilizzato sempre e solo su legno con soddisfazione, visto anche che non mi sono lamentato.
Dato che poni la domanda in merito a possibili miglioramenti, o meglio evoluzioni del prodotto, saresti disponibile a valutare la realizzazione di uno Yakut full tang?
Poi perchè "false friend"?
False friend erà una provocazione, che ha funzionato. ;) :rofl: :rofl: :rofl:
Poi è chiaro che si può fare l'yakut in tutti i modi possibili, anche se preferisco farlo nel modo più tradizionale possibile.
 
lasciandolo hidden tang IMHO, "fuori dal tradizionale", farei un manico di dimensioni più proporzionate alla altezza della lama, oppure lasciandolo come è ci fari uscire un po di guardia e il fodero in cuoio.
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No magari la guardia no.
 
In breve quali sarebbero i pregi ed i vantaggi? Mi piacerebbe capire e sono incuriosito da questo tipo di lame.
Aggiungo una mia opinione, scendendo un po' più nel tecnico e nel dettaglio rispetto quanto fatto fino ad ora, sperando di risultare comunque chiaro.

In questo periodo sto usando fianco a fianco questo puukko di Pasi Hurttila e questo jakuto di Anton Frolov.
204187


Il puukko ha lama da 100x23x5 mm con sezione rombica (3,5 mm al dorso) e manico da 109x30x22 mm. Filo a 22° leggermente convesso. Acciaio K510 a 60 HRC. 110 g senza fodero.

Lo jakuto ha lama da 102x22x2 mm e manico da 114x28x17 mm. Filo a 6,4° destrorso. Acciaio 1066 a 58 HRC. 78 g senza fodero.

I due manici hanno sezione a goccia, più vivace, e ovale fortemente schiacciata, più rigida.
204189


Come ho già detto in una recensione, la geometria asimmetrica morde bene toccando col bisello convesso, pialla bene toccando col bisello piatto, ma al momento di asportare materiale, tagliando perpendicolare alle fibre, paga il pochissimo metallo al filo, faticando a incidere.

Nei tagli per strisciamento dal tallone verso la punta, effettuati con presa a martello, solitamente per la sgrossatura primaria, lo jakuto è chiaramente più mordace del puukko, questo è indubbio.

Per contro il manico dello jakuto risulta “intero” quando si fanno tagli per trazione, tenendo il coltello fra le dita e usando il pollice come fulcro, stringendo le dita verso il palmo per effettuare ogni taglio, solitamente con la porzione di filo vicina al manico. Un esempio è lo scavare un incavo a U dopo aver creato un invito a V.

La finitura di questi tagli tende, inoltre, ad essere leggermente più grezza rispetto a quella lasciata da un filo a V. Per avere lo stesso risultato con lo jakuto uso la porzione di filo vicina alla punta e uso il pollice come fulcro di rotazione laterale, appoggiandovi contro il dorso.
Con il puukko questa seconda tecnica si può usare senza l’ausilio del pollice e semplicemente dando al coltello un movimento ondulatorio di polso, proprio grazie alla maggior vivacità dell’impugnatura.

Come facile immaginare lo jakuto è più facile alle asperità e schiacciature del filo, dato l’angolo acutissimo, ma l’acciaio e la tempra sono ben bilanciati e si mantiene bene semplicemente con stropping.

Il puukko rimane il più poliedrico ed intuitivo dei due e l'impressione che lo jakuto paghi la propria eccessiva specializzazione, se tolto dal suo contesto e dai lavori per cui fu perfezionato, rimane.
 
Aggiungo una mia opinione, scendendo un po' più nel tecnico e nel dettaglio rispetto quanto fatto fino ad ora, sperando di risultare comunque chiaro.

In questo periodo sto usando fianco a fianco questo puukko di Pasi Hurttila e questo jakuto di Anton Frolov.
Vedi l'allegato 204187

Il puukko ha lama da 100x23x5 mm con sezione rombica (3,5 mm al dorso) e manico da 109x30x22 mm. Filo a 22° leggermente convesso. Acciaio K510 a 60 HRC. 110 g senza fodero.

Lo jakuto ha lama da 102x22x2 mm e manico da 114x28x17 mm. Filo a 6,4° destrorso. Acciaio 1066 a 58 HRC. 78 g senza fodero.

I due manici hanno sezione a goccia, più vivace, e ovale fortemente schiacciata, più rigida.
Vedi l'allegato 204189

Come ho già detto in una recensione, la geometria asimmetrica morde bene toccando col bisello convesso, pialla bene toccando col bisello piatto, ma al momento di asportare materiale, tagliando perpendicolare alle fibre, paga il pochissimo metallo al filo, faticando a incidere.

Nei tagli per strisciamento dal tallone verso la punta, effettuati con presa a martello, solitamente per la sgrossatura primaria, lo jakuto è chiaramente più mordace del puukko, questo è indubbio.

Per contro il manico dello jakuto risulta “intero” quando si fanno tagli per trazione, tenendo il coltello fra le dita e usando il pollice come fulcro, stringendo le dita verso il palmo per effettuare ogni taglio, solitamente con la porzione di filo vicina al manico. Un esempio è lo scavare un incavo a U dopo aver creato un invito a V.

La finitura di questi tagli tende, inoltre, ad essere leggermente più grezza rispetto a quella lasciata da un filo a V. Per avere lo stesso risultato con lo jakuto uso la porzione di filo vicina alla punta e uso il pollice come fulcro di rotazione laterale, appoggiandovi contro il dorso.
Con il puukko questa seconda tecnica si può usare senza l’ausilio del pollice e semplicemente dando al coltello un movimento ondulatorio di polso, proprio grazie alla maggior vivacità dell’impugnatura.

Come facile immaginare lo jakuto è più facile alle asperità e schiacciature del filo, dato l’angolo acutissimo, ma l’acciaio e la tempra sono ben bilanciati e si mantiene bene semplicemente con stropping.

Il puukko rimane il più poliedrico ed intuitivo dei due e l'impressione che lo jakuto paghi la propria eccessiva specializzazione, se tolto dal suo contesto e dai lavori per cui fu perfezionato, rimane.
Grazie ottima spiegazione!
 
@aleks, giusto per chiacchierare (ma anche un minimo di interesse...) quanto può costare un coltello così fatto da te?
Per gli amici del forum il prezzo è fisso sempre 80 euro. Grazie.
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Lo jakuto ha lama da 102x22x2 mm e manico da 114x28x17 mm. Filo a 6,4° destrorso. Acciaio 1066 a 58 HRC. 78 g senza fodero.
l'impressione che lo jakuto paghi la propria eccessiva specializzazione, se tolto dal suo contesto e dai lavori per cui fu perfezionato, rimane.
Ciao. Due millimetri di lama per un coltello yakut, anche se la larghezza e 22 mm. mi sembra una cosa "troppo specializzata ". Per rispettare le geometrie deve avere almeno 3 mm. di spessore. Anche l'angolo è estremamente esagerato. Vedi i disegni che hai utilizzato per farti fare il primo yakut , quello scandinavo. Poi questione di gusti. Magari il terzo che acquisterai avra le geometrie ortodosse.
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La parte dritta a un ovale scuro scavato. Il coltello e afilato dall'altra parte come una pialla a un angolo di 20°.
Vedi la sezzione. Io ho usato la variante 2, quella in mezzo.
 

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Vorrei presentarvi un'altro yakut. Il ritorno alle origini. Infatti vorrei ringraziare gli amici del forum che ognitanto mi ricordano come erano fatti i miei primi coltelli. A voi la "copia" del mio primo yakut.
Lunghezza lama 165 mm.
Spessore lama 5.5 mm.
Acciaio D2 temprato a 60 HRC da @elba620 .

:)
 

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Beh mi pare già una versione abbastanza "ortodossa" cioè vicino alla tradizione, il fodero di cuoio a me piace di più, sempre tradizione o non tradizione. La lama l'avevi forgiata te? mi piace un po panciuta (foto 1)
 
Si, tutto il coltello, anche la lama sono costruiti da me. In questo caso ho fatto la lama più panciuta e ho rivestito il fodero di legno con la pelle invece di usare la lamiera d'ottone. Diciamo che per tradizione i coltelli yakut inizialmente erano i coltelli evenki, con il fodero di legno e metallo e la lama più stretta. Poi dopo sono arrivati il popolo yakut, che erano molto più numerosi, hanno prelevato il territorio e anche il coltello ovviamente modificandolo con il fodero di legno rivestito di pelle di coda di mucca e usando una lama più larga. Quello che sto facendo io è navigare tra gli evenki e yakut sempre cercando di stare più vicino possibile ai coltelli originali.
Il tuo come funziona?
:)
 
Bene, gli ho fatto il fodero in legno ricoperto di cuoio nero col lacciolo messo come il tuo. Ho dato una lustrata all'ottone del fodero originale IMG-3178.JPG e adesso brilla alla grande, Lo uso spesso per sgrossare i legni quando faccio qualche cucchiaio e poi in cucina. Ho già scritto che lo trovo un bell'attrezzo, forse un po specializzato per via del tipo di lama, ma trovo sia un coltello che difficilmente tradisce quando lo metti al lavoro anche pesante.
 
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