Alpinismo Aiguille de Rochefort [4.001 m]

Parchi della Valle d'Aosta
  1. Massiccio del Monte Bianco
Dati

Data: 25/06/2020
Regione e provincia: Valle d'Aosta
Località di partenza: Punta Helbronner (3.462 m)
Località di arrivo: Rifugio Torino (3.375 m)
Tempo di percorrenza: Troppo :(
Chilometri: 8 km
Grado di difficoltà: AD
Descrizione delle difficoltà: Cresta sottile, passi fino al III, pendenze fino a 50°
Periodo consigliato: estate
Segnaletica: assente
Dislivello in salita: 900 metri
Dislivello in discesa: 900 metri
Quota massima: 4.001
Accesso stradale: Arrivati al parcheggio dello Skyway lasciare la macchina

Descrizione
Gita nel mirino da un po' di tempo e portata a casa con gli ottimi @giuliof e @Gaijin sempre più vicini a quota 30.

Abbiamo prenotato la funivia per le 6:45 (prenotazione obbligatoria online), passiamo il termo scanner (35 °C temo di essere uno zombie :gover:) e chiediamo se c'è posto sulla prima corsa o_O, c'è, saliamo su alle 6:30, la funivia è velocissima in 2 tronchi e 15 minuti raggiungiamo i 3.466 di Punta Helbronner.

Appena usciti ci troviamo il Dente di fronte
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La temperatura è fresca, ma non troppo, appena mettiamo i piedi sulla neve ci accorgiamo che il rigelo non è perfetto, anzi si sfonda di una 10 di cm ad ogni passo.
Il primo tratto è in discesa si perdono oltre 100 metri di dislivello, ci giriamo a guardare funivia e rifugio alle nostre spalle.
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Procediamo sul ghiacciaio del gigante, c'è una traccia evidente da seguire.
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Una cordata ci precede, si riprende a salire e rapidamente raggiungiamo il primo canalino
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Qui posiamo i bastoncini, che ritroveremo al ritorno e imbracciamo la picca.
Prima sfiga il mio cellulare va kaput :argh:, schermo nero, funziona ma non vedo nulla e non posso fare più foto, quelle che seguono sono del buon @giuliof che ringrazio.
Si stanno aprendo le terminali, ma per adesso si passano agevolmente.
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Il canalino max 50° :help: (così dicono le relazioni), è molto tracciato, lo saliamo con una picca senza problemi.
Passato il canale ci aspetta la salita alla gengiva, oggi quasi tutta in neve, seguiamo la traccia, in un punto si divide, proviamo entrambe le vie, perdendo un po' di tempo, c'è da scegliere tra 2 metri di disarrampicata un po' delicata o due passi di arrampicata un po' aggettanti, alla fine facciamo la disarrampicata.
Procediamo, c'è qualche tratto di misto e qualche altro tratto ripido, ma alla fine sbuchiamo sulla gengiva ai piedi del Gigante 2,5 ore circa dalla partenza.
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C'è qualche cordata sul Dente, ma noi ci concentriamo sulla simpatica crestina che ci aspetta.
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Affilata :argh: quanto basta.
La traccia è ampia, la neve morbida, si procede abbastanza tranquilli, ma l'esposizione è elevata e non sono permessi errori :gover:.
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Ci sono parecchi saliscendi, alcuni tratti ripidi da salire faccia a monte.
Alcuni tratti sono più affilati e non c'è posto dove mettere la picca, ma non ci fermiamo.
Arriviamo all'anticima, con il famoso scivolo di 30 metri (45°), nelle condizioni odierne non risultava pericoloso, c'è comunque una corda fissa.
Qui visto dal basso.
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Ogni tanto ci voltiamo indietro e fa una certa impressione
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Siamo alla fine del tratto in neve, ci attendono le ultime roccette prima della cima.
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Sul percorso ci sono tre soste a spit e cordone, più qualche spit e due friends incastrati a proteggere la progressione.
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Qui facciamo qualche tiro, il più impegnativo è il primo con passaggi di III, con i ramponi che rendono il tutto un filino più complicato.
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L'arrampicata è continua sul II, con qualche tratto di misto, comunque più o meno rapidamente raggiungiamo la vetta.
Un po' strettina per la verità, giusto il tempo di salire e sostiamo qualche metro sotto per una meritata pausa
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Il tempo passa inesorabilmente siamo quasi alle 13:00, l'ultima discesa della funivia è alle 17:30, i tempi sono molto stretti.
Qui la cresta percorsa.
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Grande soddisfazione in cima :sleep:, ma il tempo stringe, dobbiamo tornare.

Con due calate da 30 metri rimettiamo i piedi sulla neve, che nel frattempo ha mollato ed è diventata molto sfondosa.
Ripercorriamo lentamente la cresta, la neve molle rende il procedere più incerto.
Faticosamente raggiungiamo la gengiva, mancano 2 ore alla funivia, la neve è una marmellata:cry:, si sprofonda ad ogni passo, e la fatica (psicologica più che altro) si fa sentire, procediamo lentamente, serve un'altra doppia per superare un tratto ostico.
Il procedere è penoso, si affonda al ginocchio, ogni passo è faticoso, in più il meteo si guasta e arrivano le nubi, e a seguire neve e pioggia ghiacciata :eek:.

Ormai è chiaro non prenderemo la funivia. :(
Il maltempo peggiora la situazione e più si scende e più si sfonda, scendiamo il canalino e le terminali in queste condizioni sono delicate anche se non eccessivamente profonde.
Ritornati al ghiacciaio del Gigante ci dirigiamo mestamente sotto la neve/pioggia al rifugio Torino, l'ultima risalita è infernale :gover:, ma raggiungiamo il rifugio, stanchi, bagnati, ma molto soddisfatti.

Al rifugio sono molto gentili e disponibili, ci danno una stanza, e tutto l'occorrente, ceniamo e andiamo a dormire e la mattino seguente scendiamo giù con la prima corsa.

Che dire, una gita di quelle che si ricordano con grande soddisfazione, tutti bravissimi :si: e pronti a nuove sfide.
 
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