Norme comportamentali per escursionisti responsabili

Interessante.

Però non ho capito questo passaggio, nel capitolo sui cani da guardiania:

SE AVETE UN CANE, TENETELO AL GUINZAGLIO

Nel caso in cui vi trovaste in una situazione
delicata, per proteggervi, sciogliete il cane,
richiamandolo a voi ed evitate di prenderlo in
braccio.


Va tenuto al guinzaglio o va sciolto?!?
 
Direi che il principio che propone è quello di tenerlo al guinzaglio, in generis, ma di liberarlo se si sta per essere "sbranati" :) in modo tale, immagino, di distrarlo e ...... sperare di poterlo richiamare.

Ciao :si:, Gianluca
 
Grazie delle info, è già uscita una discussione sul tema, ma purtroppo i toni si sono scaldati.
Le linee guida sono utili e applicarle vuol dire avere tanto sangue freddo, ovviamente non possono descrivere le molteplici casistiche che si possono verificare.
Personalmente spero di non fare mai un avvistamento ne avere contatti neanche a distanza soprattutto se sono accompagnato.
 
il cane va tenuto al guinzaglio per potere evitare che vada verso i cani da guardiania, se però per qualche motivo viene ugualmente considerato una minaccia e quindi attaccato va liberato (prima del primo morso possibilmente) in modo da lasciargli la possibilità di difendersi o scappare cosa che al guinzaglio non potrebbe fare e allo stesso tempo non essere attaccati a vostra volta avendo il cane che con il guinzaglio vi gira attorno impedendo anche i vostri movimenti e mettendovi direttamente sulla linea di attacco del cane aggressore.
 
Esistono dei meccanismi di difesa automatici che scattano in caso di pericolo o di forte stress. Ovviamente, come un po’ in tutte le situazioni di pericolo improvviso, “tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare”!
Però posso sostenere che nella natura umana il cervello mette in atto delle reazioni seguendo lo schema di quelle che si chiamano le 3 F: Freeze-Fight-Flight (bloccarsi, combattere, scappare)... sono le tre reazioni istintive alle minacce di qualsiasi tipo! Fanno ormai parte nell’hardware del nostro cervello!
 
A seguito del recente episodio accaduto nei boschi del Trentino durante il quale due escursionisti si sono ritrovati ad affrontare un grande orso, vi posto, per opportuna conoscenza, qualche indicazione del CAI sulle REGOLE GENERALI DI CORRETTA FREQUENTAZIONE DELL’AMBIENTE IN CUI VIVONO I GRANDI CARNIVORI:

https://www.cai.it/wp-content/uploads/2020/06/Norme-comportamentali-GGC-italiano_compressed.pdf
Buono
mi sembra che sia scritto con molto buonsenso e consapevolezza.
magari non sarà facile applicare i suggerimenti con la calma che richiederebbero
ma sapere che si deve fare così aiuta
 
bè magari con i soldi che sono stati spesi per reintrodurre i carnivori si sarebbero potuti attrezzare meglio gli ospedali e fare decollare qualche nonnetto in meno?
 
Vero anche che le reintroduzioni dovrebbero essere accompagnate da altre misure.
Si tratta di convivenza, non è che butto dentro l'orso, il lupo, lo sciacallo e poi chi s'è visto s'è visto...

Perché in qs modo si creano problemi per risolverne altri.

;)

Il timore è che si siano accontentate giunte animaliste senza valutare bene.
Magari mi sbaglio.
 
La normalità prevede grandi carnivori nei boschi, la malattia è la loro assenza. Tutto il resto sono chiacchiere da bar dello sport.

Il vademecum è molto ben fatto, poi tra teoria e applicazione ci sono di mezzo tante cose.
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Forse perché ci si era resi conto che l'averli precedentemente sterminati era stata una caxxata colossale.


Io ricordo come erano le campagne e i boschi 30 anni fa
e in questi 30 anni vedo il miglioramento netto che c'è stato
e io capisco che tutto è collegato.

Ti consiglio di leggere uno dei casi da manuale: la reintroduzione del lupo nello Yellowstone.
 
Ti consiglio di leggere uno dei casi da manuale: la reintroduzione del lupo nello Yellowstone.
lo avevo già letto.
ma potrebbero contestare che la non c'è la convivenza con l'uomo e che ci sono grandi spazi che qui non abbiamo ecc.
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bè magari con i soldi che sono stati spesi per reintrodurre i carnivori si sarebbero potuti attrezzare meglio gli ospedali e fare decollare qualche nonnetto in meno?
e se invece i nonnetti e non solo, partiti in questi mesi, fossero morti perché all'origine del problema c'è la devastazione della natura e la distruzione degli habitat dei selvatici?

Tu così come dici
vuoi curare la fame nel mondo con le pillole contro l'appetito!
:eek:
 
Mah,se una specie è pericolosa e patogena sai quello che farei...

Concordo in pieno.
8 miliardi di esemplari con prospettiva di crescita a 11 entro il 2050, il 60% dei vertebrati terrestri scomparsi a causa sua negli ultimi 50 anni, il 50% della copertura vegetale terrestre fatta fuori in pochi secoli, una marea di cacca prodotta non contando CO2 e plastica. Necessita continuamente di nuovi territori che conquista a scapito di altre specie e dei suoi simili, si espande come un agente patogeno o cancerogeno a ritmo incontrollato.

Certamente da decimare.:si:
 
8 miliardi di esemplari con prospettiva di crescita a 11 entro il 2050,
si espande come un agente patogeno o cancerogeno a ritmo incontrollato.

Certamente da decimare.:si:
mmm non so ...
questi agenti patogeni che si espandono dai e dai portano alla morte dell'organismo ospite ...
al che si estingue anche il patogeno, ma l'organismo non rinasce.
Cosa si fa in questi casi?
Si stermina il patogeno ... a meno che non si sviluppino anticorpi sufficientemente forti e abbondanti da riuscire a tenere ben controllata la diffusione del patogeno. In tal caso si può arrivare ad una sorta di simbiosi.

Quindi
nel primo caso si deve andare ben oltre la decimazione ...
solo se cresceranno abbastanza gli anticorpi può bastare....
e io dico che conviene far crescere gli anticorpi
perché i patogeni che non lasciano spazio agli anticorpi per non sparire devono avere a disposizione altri organismi in cui trasferirsi.

Noi ci stiamo provando ma sembra che di riuscire a popolare altri pianeti ci siano poche possibilità
 
mmm non so ...
questi agenti patogeni che si espandono dai e dai portano alla morte dell'organismo ospite ...
al che si estingue anche il patogeno, ma l'organismo non rinasce.
Cosa si fa in questi casi?
Si stermina il patogeno ... a meno che non si sviluppino anticorpi sufficientemente forti e abbondanti da riuscire a tenere ben controllata la diffusione del patogeno. In tal caso si può arrivare ad una sorta di simbiosi.

Quindi
nel primo caso si deve andare ben oltre la decimazione ...
solo se cresceranno abbastanza gli anticorpi può bastare....
e io dico che conviene far crescere gli anticorpi
perché i patogeni che non lasciano spazio agli anticorpi per non sparire devono avere a disposizione altri organismi in cui trasferirsi.

Noi ci stiamo provando ma sembra che di riuscire a popolare altri pianeti ci siano poche possibilità

Ma speriamo di non riuscirci mai, finiremmo solo per mandare in vacca altri mondi. Chissà che robe meravigliose ci sono lì fuori ma lo saranno solo finché sono al sicuro da noi.
Varie equipe di scienziati hanno stimato che la Terra può reggere una popolazione massima di 4 miliardi di persone e non con uno stile di vita folle come l'attuale. Per me sono già troppe...

Purtroppo non siamo una "forma di vita intelligente" visto che il nostro comportamento di specie non è dissimile da quello di un virus oppure di un agente cancerogeno, quindi non nutro molte speranze. Credo però che alla fine saranno le limitate risorse del Pianeta a decimarci volenti o nolenti.
 
cominciamo a guardare le etnie che stanno figliano come conigli e quelle che non lo stanno facendo?

Occhio che come discorso è un campo minato!

E andiamo a finire sui divorzi,separazioni,la megera che sempre si porta via tutto grazie ai mangiamorti legali...Se sul pipino ho il cartello appeso "chiuso per sciopero" c'è un motivo ergo con me il discorso del figliare come conigli non attacca proprio!

sarei pure disposto a prenderne con me uno "già fatto" appunto per questo.

E non è di sicuro perchè oltre agli anta c'è rischio che fimosi e prostata suonino il campanello.
 
Ultima modifica:
cominciamo a guardare le etnie che stanno figliano come conigli e quelle che non lo stanno facendo?
ci vai poco lontano con questo aspetto
perché devi sapere che il nostro stile di vita, quello stile che deve sterminare i predatori che deve piallare tutto a proprio uso e consumo
si regge ad una condizione,
ovvero che ci sia una espansione continua.

Se tutti smettessero di figliare l'espansione finirebbe ... e crollerebbe di un botto l'economia ...questa economia drogata che non concepisce gli equilibri naturali.

anche in questo l'homo tecnologicus è poco sapiens


:ka:
 
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