Finalmente riesco a visitare la valle 3 santi che collega l'abbadia di Piobbico a Pintura di Bolognòla e che ospita il torrente Tennacola.
Purtroppo non riesco a cimentarmi nella risalita prima delle 16:00, la via inizialmente è fin troppo evidente e definita a causa dell'utilizzo della stessa per gare di MTB ma più in alto diventa bella e selvaggia fino a giungere alla stretta gola che conduce al "cospetto" della "Signora della Valle": una cascatella racchiusa in un piccolo antro dedicato che la fa sembrare l'icona di una santa nella sua nicchia, sembra proprio una celebrazione dell'acqua e del suo "movimento immobile".
Ora la via abbandona il torrente e risale il pendio, sono circa le 18:00 e, in uno spiazzo poco sopra, mi accampo.
L'alba porta il sole e la pioggia (leggera ma costante), per un pò spero dche smetta ma alle 07:30 mi decido e riparto. Il sentiero è comodo e ben segnalato e in breve guadagno Pintura. Qui, obbligato da recinti elettrificati, devo seguire l'asfalto per aggirare il roccioso M. Valvassetto ma è cosa da poco e torno sui pascoli per ridiscendere dal Fosso Lardina.
Nei pressi di una "casetta per l'acqua" appena svalicata la Forcella, mi fermo a fare colazione e a far asciugare tarp e indumenti ma, dopo poco tempo dovrò usare lo stesso tarp per ripararmi da un temporale che mi costringerà a star rannicchiato per un paio d'ore.
Intorno alle 13:00 non smette ma allenta e ne approfitto per rimettermi in marcia. Questa vallata è decisamente più selvaggia di quella del giorno pima: segnali inesistenti e rischio reale di trovarsi sull'orlo di un salto roccioso poco invitante. Mi cimento nella mia specialità: anti sentierismo boschivo!! Cercando di far aderire alla mappa le tracce lasciate da indefinti animali, di evitare di frustarmi con i rami e di non scivolare nell'insidioso sottobosco, giungo in un ripido prato che assomiglia più ad una penisola circondata da un mare d'aria, ovuque guardo solo precipizi... non sono dove pensavo di essere ma almeno ora so dove sono!!!!
Prudentemente e faticosamente ritorno sui miei passi e scelgo vie più sicure fino a Piobbico.
Da qui potrei seguire la pista per MTB fino all'Abbadia ma ormai l'antisentierismo ha preso il sopravvento e "m'infratto" in un groviglio di rami e spine davvero impegnativo, ma è una cosa breve e raggiungo un comodo prato che mi riaccompagna all'auto, sono le 16:00.