Dopo quasi un mese di clima estivo, riesco a programmare un'uscita proprio in un giorno di neve a bassa quota e così, a causa delle lunghe, ripide e tortuose strade innevate che mi separano dall'inizio della gita, devo ripiegare su di un percorso vicino alla statale. Parto da Trisungo alle 7:30 e risalgo il fosso "la Valle" sotto la neve. Subito sono impegnato a superare recinti e vegetazione ma la cosa che più mi intimoriva e che invece si è rivelata piuttosto benevola è stato il fiume che si è lasciato guadare agevolmente per ben due volte: la proma quando scelgo di risalire le pareti rocciose delle "Manzarecce"; la seconda quando a "recchie basse" decido di ripiegare umilmente fermato da formazioni rocciose e vegetali (la breve deviazione però sarà ripagata dalla vista di un piccolo antro che in passato doveva essere usato come "angolo riposo", sarebbe perfetto per una pausa pranzo ma è ancora troppo presto). A questo punto risalgo, non senza qualche difficoltà, verso la cresta del "colle Forcella" dove mi viene offerto un superbo spettacolo della parete del Pizzo del Vettore che fa lo "spogliarello" di nubi. Resto a lungo ad aspettare che si mostri nella sua interezza ma oggi pare sia in programma solo la danza dei 7 veli. Non mi reste che scendere a Piedilama e, su asfalto, tornare all'auto.
