Prima di partire per l'America ho dovuto sbrigare un sacco di pratiche e formalità che andrò qui ad elencare a utilità di chi, come me, voglia intraprendere un viaggio di questo tipo.
Iniziamo con il passaporto.
Dimenticatevi quello vecchio! Adesso c'è quello digitale con il micro-chip. Al suo interno, oltre ai nostri dati personali tradizionali (quelli anagrafici) ci sono anche le impronte digitali scansionate all'ufficio passaporti all'atto della richiesta. La lettura di questi dati avviene immediatamente dall'ufficio immigrazione del paese ospitante, anche troppo, tant'è che esiste il pericolo che la nostra identità venga carpita mentre circoliamo per gli aereoporti; ma di questo ne parleremo in seguito.
Per richiedere il passaporto nuovo basta compilare una domanda, effettuare un versamento da 42,50€, una marca da bollo da 40,29€, due foto e consegnare il tutto all'ufficio passaporti della Questura di competenza. La stessa operazione la si può fare presso un qualsiasi commissariato, ma mi sono accorto che hanno orari al pubblico più scomodi, mentre l'ufficio preposto generalmente è aperto sei giorni su sette. Infine se siete sposati con prole minorenne occorre una liberatoria da parte del coniuge dove esprime il proprio consenso al rilascio del documento. I tempi sono generalmente una settimana, sappiate inoltre che, Dio non voglia accadesse qualche disgrazia, e necessitasse che vostra moglie/marito dovesse raggiungervi urgentemente p.es. in America, sono in grado di rilasciarvi (bontà loro) un passaporto a vista, quindi è tecnicamente possibile, almeno questo è quanto mi hanno assicurato.
Tornando al furto d'identità, c'è la possibilità che qualche male intenzionato circoli per gli aereoporti con uno scanner il quale aggancia e legge a distanza il contenuto del chip del passaporto che tenete in tasca con lo scopo di falsificarne uno più plausibile possibile. Per proteggerci da questa paranoica ma comunque possibile eventualità è necessario schermare il nostro personalissimo e prezioso documento.
Questa schermatura si può effettuare acquistando su Amazon o su Ebay l'apposito contenitore, cercando "secure passport holder" oppure costruendoselo in casa.
Quest'ultima opzione la si trova spiegata sul youtube cercando la stessa dicitura oppure creando una busta con il foglio d'alluminio per alimenti. Nel mio caso ho riciclato una busta di bollette nella quale il passaporto entrava a pennello, che ho poi avvolto più volte in un foglio doppio d'alluminio per alimenti, badando bene di lasciare una pattina per chiudere l'apertura. Più giri di nastro per imballaggi hanno fissato poi il tutto. Per provarne poi la bontà ci ho messo dentro un cellulare acceso ed ho provato a chiamarlo senza però riuscire a raggiungerlo, accertandomi così che la schermatura ai segnali radio era perfetta.
Devo però dirvi che l'unico ad avere il passaporto blindato gli aereoporti di Roma e JFK ero solo io...
Serve un visto?
Serve l'ESTA (autorizzazione al viaggio per gli Stati Uniti d'America)!
Essendo l'Italia un paese amico, è piuttosto agevolata rispetto ad altri paesi, quindi più che un visto in piena regola basterà richiedere l'ESTA. Io mi sono rivolto a questo sito https://esta-online.it/esta-modulo?gclid=CObVqdj5lLYCFYdd3godHEcA5A ma è un intermediario ed il costo non è stato di 14$ ma di ben 48,50€. Rivolgersi invece al diretto https://esta.cbp.dhs.gov/esta/ dove si pagano invece solo i 14 dollari previsti, okkio quindi
L'ESTA vale 2 anni quindi se vi venisse lo sghiribizzo di ritornare negli USA...
La richiesta di questo "visto" avviene online e la risposta/autorizzazione arriva quasi subito. Si paga con carta di credito, si stampa e si presenta all'atto delle formalità d'imbarco (io comunque l'ho portata sempre con me).
Partite per gli Stati Uniti? Assicuratevi!
Infatti in questo paese non esiste un sistema sanitario nazionale come l'Italia, questo non significa che vi lasceranno morire per strada, ma sono molto sensibili a chi alla fine paga il conto.
Mi sono allora rivolto a diverse grosse assicurazioni italiane per avere una polizza assicurativa che coprisse ogni eventualità, ma alla fine si finiva quasi sempre su una sorta di polizza vita che oltre a non fare esattamente per me, costava pure un botto.
Ottima alternativa è quella di rivolgersi alle Assurances Americane che consentono di cucirsene una addosso come nel classico standard americano. Scegliete malattie, tipo di sinistro, giorno data e ora di inizio e fine copertura e tanto altro, insomma è un piacere avere a che fare con loro, massima chiarezza, ma tutto in inglese. Per il prezzo comandano i massimali.
Ecco qui un sito Americano per assicurarsi http://www.travelinsurancereview.net/travel-insurance-101/
Mi sono però accorto che anche Alitalia offriva una copertura assicurativa con ACE European Group Ldt, al prezzo più vantaggioso in assoluto. I patti sono che ci si fa male bisogna subito chiamare il call center attivo h24, che si attiverà per gestire la cosa. Da bravo sfigato ho proposto alcune situazioni tipo piuttosto complesse, e con piacere ho riscontrato che la copertura funzionava alla grande.
Quindi prima di tutto chiedete, chiedete, chiedete. Se avete dubbi informatevi, io ho trovato persone preparate e disponibili che hanno fugato ogni mio dubbio. Poi se volete ragionare il logica americana prendete nota della data ed ora della conversazione e degli estremi dell'operatore che vi risponde in caso di contenzioso. Per me è come tirare un sasso nello stagno mentre il mio amico garantisce che funziona.
E se mi succede qualcosa?
Ho comprato una busta trasparente con chiusura a scatto dove ho riposto tutti i documenti per le emergenze.
Personalmente, avendo raggiunto la soglia dei 50, soffro di diverse patologie che necessitano terapie farmacologiche continue. Onde evitare problemi alla dogana o con qualche zelante sceriffo mi sono così regolato anche su consiglio dell'ambasciata Americana a Palermo.
Mi sono fatto rilasciare dal mio medico curante certificato medico che certifica oltre alle patologie di cui soffro anche la terapia e la relativa posologia per un calcolo di massima del numero delle pillole al seguito. Per non sbagliare nella busta ho inserito i bugiardini dei farmaci che prendo. Anche se scritti in un'altra lingua, è quanto di più preciso un medico americano possa avere per avere informazioni su cosa e perché lo prendo. Ovviamente ho portato più pillole di quante me ne servissero e le NON le ho messe tutte nello stesso posto, e comunque in contenitori stagni.
Il mio amico Americano (con il quale ho viaggiato) mi ha scritto un foglio che più meno recitava così:
Il sig. Marco Ianni è un turista italiano in America
egli ha una regolare copertura assicurativa quindi si prega di non ritardare in alcun modo le terapie.
Si autorizza il sig. Nome e Cognome dell'Amico a seguirlo ed accompagnarlo anche durante la degenza ospedaliera fino all'arrivo dei parenti.
Per ogni emergenza contattare nell'ordine
1- nome cognome tel cell email amico
2- nome cognome tel cell email moglie amico
3- nome cognome tel cell email mia moglie e parenti in italia
questo in caso fossi arrivato nudo e senza sensi al trauma center con il solo portafoglio all'insegna dei migliori telefilm ospedalieri americani.
Il documento è stato poi legalizzato da un notaio in banca (che in america non si pagano!!!)
Tutta questa procedura per garantirmi in caso di disgrazia grave o comunque mia perdita di sensi o impossibilità di intendere o comunque agire (grande fiducia nei confronti dell'amico).
Nella busta assieme al contratto di assicurazione ed i relativi numeri verdi da chiamare in caso di sinistro, perché anche se la fortuna è cieca, la sfiga ci vede benissimo!
E se volessi sconfinare?
Bene, il consolato mi ha consigliato di viaggiare sempre con il passaporto addosso oppure fare copia autenticata presso un ufficio del comune, e con il biglietto di ritorno così da garantire che non si intende restare a vita ma che c'è una scadenza alla nostra permanenza negli USA (specialmente al rientro).
Nessuno mi ha mai chiesto passaporto o biglietto se non il primo alla frontiera con il Canada, comunque sempre meglio avere il tutto con se nella busta trasparente.
Come pago?
In America usi la carta di credito anche per il caffè, però io ho usato quasi sempre contante per rispettare il budget fissato (un trucco come un altro).
Quando conviene fare il biglietto?
Il prima possibile. Prima lo si fa meno si paga (in linea di massima). Attenzione però alle operatrici Alitalia; dopo avere avuto diversi problemi per portare a termine la prenotazione/acquisto online mi sono rivolto al call center Alitalia dove ho espresso l'unico desiderio di avere un posto accanto al finestrino. Bene quella stronzissima dell'operatrice mi ha appioppato sia all'andata che al ritorno i due peggiori posti dell'aereo, entrambe quasi sulle ali (quindi il finestrino me lo sono fatto fritto) ed inoltre a ridosso di un divisorio tra due sezioni e quindi molto angusto. E dire che di posti liberi ce ne erano in abbondanza dato che l'operazione la stavamo facendo mesi prima...
Morale? In America sono dovuto ricorrere al chiropratico per farmi raddrizzare la schiena visto che all'andata ho dormito tutto storto.
Comprare in America
È decisamente un piacere farlo per diversi motivi, prescindendo dall'eventuale convenienza economica.
Sappiate che per un capo d'abbigliamento, se con regolare targhetta e scontrino, avete ben un anno di tempo per cambiarlo o per farvi restituire i soldi, inoltre è praticamente impossibile girare per un grande magazzino senza essere fermato almeno un paio di volte da qualche gentilissimo commesso che ci chiede se abbiamo bisogno di qualcosa. Per portare poi qualcosa in Italia sappiate che c'è un'esenzione dai dazi doganali per generi di consumo privi di carattere commerciale che portate nel bagaglio e che non superano il valore di 175€ per gli adulti e 90€ per i minori di 15 anni.
Per i dettagli consultate www.agenziadogane.gov.it
ultimo consiglio (al momento): nella busta mettete una chiavetta USB con copia di tutti i documenti cartacei ed un file testo denominato READ ME FIRST dove scriverete quello che deve essere fatto in caso di emergenza.
Personalmente ho fatto scansione anche delle carte di credito, bancomat e tessera sanitaria (oltre a patente, carta d'identità passaporto ecc. ecc. ecc.)
prima aggiunta: comunichiamo con casa
il gestore decisamente più vantaggioso che ho trovato è stato Jibtel.
E' francese e funziona così:
Ti associ tramite internet pagando un minimo di 5€ (e volendo tanto basta). Giusto per un viaggio a New York si paga da casa -Italia- verso gli USA -New York- solo 1 centesimo di € al minuto!!! in pratica una miseria. Esiste una funzione reverse e cioè Jibtel Vacanze che funziona solo da 17 paesi ma con me ha cannato per difficoltà di utilizzo (fonia in francese).
Ecco come funziona il servizio.
Dopo essersi registrati, si effettuano tutte le operazioni di configurazione da internet. Si va allora su I miei contatti si clicca su Aggiungi un contatto e si inserisce il numero americano che desidereremo chiamare a tariffa Jibtelliana
Ci verrà restituito un numero di Milano (anche via SMS al numero di cellulare master che dichiareremo) che sarà il numero che dovremo chiamare per contattare gli USA. Sarà poi Jibtel tramite fonia su IP a trasportare la chiamata oltre oceano ed a sparare la telefonata tramite un suo apparecchio on-site. Insomma una specie di Skype. Questa operazione avverrà, per chiamate dall'italia in modo indolore (intendo come procedura) per le chiamate originate dai numeri caricati ne Le mie Preferenze - I miei Numeri altrimenti bisognerà rispondere alle istruzioni della fonia. Attenzione! se il vostro numero ha il blocco identificativo del chiamante non vi funzionerà il riconoscimento automatico.
Il credito è ricaricabile sempre via internet sia manualmente sia automaticamente quando il saldo è di 1€.
Se non avete credito sul vostro telefonino (chiamante) esiste la funzione callback, cioè fate uno squillo al numero desiderato e jibtel vi richiama (a carico vostro) mettendovi in contatto. Credo non si possa chiedere di più
seconda aggiunta: I telefoni Americani
Visto che ho avuto problemi con Jibtel mi sono mosso nel seguente modo.
Ho comprato (si trovano anche in farmacia) un cellulare blisterato. Il costo oscilla dai 20 ai 50$ ricarica inclusa (ma non sempre, dipende dal gestore). Nel mio caso ho trovato un'offerta che per 2$ al giorno, attivabile solo se lo usavo, non avevo limiti come urbane inerurbane sms e cellulari in tutti gli USA. Per chiamare a casa invece con solo 10$ (pagati extra) avevo 250 minuti per chiamate ai fissi in Italia. Insomma hai voglia a chiamare casa...
Le ricariche si trovano ovunque.
terza aggiunta: tuteliamoci il bagaglio
a titolo cautelativo è sempre bene fare un paio di foto con la compattina al bagaglio, così in caso di smarrimento possiamo evitare di perderci in descrizioni in lingue che non sono la nostra quando una foto vale più di mille parole
proprio il mio bagaglio era composto da un grande anonimo borsone che a sua volta conteneva il bagaglio effettivo decisamente più trendy. molto capiente prevedendo al rientro acquisti ha l'apertura dall'alto con occhielli in acciaio invece di una grande cerniera che può attrarre eventuali male intenzionati per la facilità di apertura e rovistaggio all'interno del bagaglio. nello spazio dedicato ai dati del proprietario ho inserito un foglietto con a vista la scritta OWNER INFORMATION e dietro i miei dati, così da evitare che qualcuno al volo potesse carpire i miei dati.
quarta aggiunta: per non perdermi
mi sono munito sia di tablet che di GPS. il primo ha la funzione GPS, ma potrebbe essere sconveniente tirarlo fuori anche se il tasso di criminalità della grande mela è negli ultimi anni calato nettamente.
Comunque sia, è un buco nell'acqua, perchè in mezzo ai grattacieli anche il Garmin 62s con la sua antenna esterna prendeva fischi per lampioni! ed avevo pure comprato la cartina originale della città alla Garmin!
Comoda invece la mappa della metro installabile sul tablet Android consultabile off-line (accertatevene prima da casa). Ne esistono on-line che vi danno informazioni anche dei trenini e degli autobus, ma vi tocca avere un collegamento funzionante o scroccare un wifi.
quinta aggiunta: ok sono arrivato conosco l'inglese ma questi che lingua parlano?
parlano in americanese...
Considerate una normale frase nell'inglese che conoscete, composta da sette o otto parole, levatene mediamente 3 mettete quello che resta in un secchiello per il ghiaccio agitate bene e scaraventate il tutto su di un tavolo. Ecco una frase in perfetto slang americano!
Se poi ci mettete anche la pronuncia decisamente rotonda (è un eufemismo!) allora ecco che, se chiedete una tazza di caffè in un bar resterete a bocca asciutta. Fortuna che era solo caffè...
Il trucco? FULL IMMERSION e tanta buona volontà (anche da parte loro ovviamente).
Aggiornamento tardivo ma decisamente sostanzioso.
Come assicurazione mi hanno segnalato l'Europ Assistance. Un viaggio come il mio, di 12 giorni verrebbe a costare, per una copertura Standard 130,50€.
E' qualcosa in più di quanto abbia speso con Alitalia, ma il servizio è offerto è allineato, anzi con qualche differenza (in più) si può assicurare anche casa.
Iniziamo con il passaporto.
Dimenticatevi quello vecchio! Adesso c'è quello digitale con il micro-chip. Al suo interno, oltre ai nostri dati personali tradizionali (quelli anagrafici) ci sono anche le impronte digitali scansionate all'ufficio passaporti all'atto della richiesta. La lettura di questi dati avviene immediatamente dall'ufficio immigrazione del paese ospitante, anche troppo, tant'è che esiste il pericolo che la nostra identità venga carpita mentre circoliamo per gli aereoporti; ma di questo ne parleremo in seguito.
Per richiedere il passaporto nuovo basta compilare una domanda, effettuare un versamento da 42,50€, una marca da bollo da 40,29€, due foto e consegnare il tutto all'ufficio passaporti della Questura di competenza. La stessa operazione la si può fare presso un qualsiasi commissariato, ma mi sono accorto che hanno orari al pubblico più scomodi, mentre l'ufficio preposto generalmente è aperto sei giorni su sette. Infine se siete sposati con prole minorenne occorre una liberatoria da parte del coniuge dove esprime il proprio consenso al rilascio del documento. I tempi sono generalmente una settimana, sappiate inoltre che, Dio non voglia accadesse qualche disgrazia, e necessitasse che vostra moglie/marito dovesse raggiungervi urgentemente p.es. in America, sono in grado di rilasciarvi (bontà loro) un passaporto a vista, quindi è tecnicamente possibile, almeno questo è quanto mi hanno assicurato.
Tornando al furto d'identità, c'è la possibilità che qualche male intenzionato circoli per gli aereoporti con uno scanner il quale aggancia e legge a distanza il contenuto del chip del passaporto che tenete in tasca con lo scopo di falsificarne uno più plausibile possibile. Per proteggerci da questa paranoica ma comunque possibile eventualità è necessario schermare il nostro personalissimo e prezioso documento.
Questa schermatura si può effettuare acquistando su Amazon o su Ebay l'apposito contenitore, cercando "secure passport holder" oppure costruendoselo in casa.
Quest'ultima opzione la si trova spiegata sul youtube cercando la stessa dicitura oppure creando una busta con il foglio d'alluminio per alimenti. Nel mio caso ho riciclato una busta di bollette nella quale il passaporto entrava a pennello, che ho poi avvolto più volte in un foglio doppio d'alluminio per alimenti, badando bene di lasciare una pattina per chiudere l'apertura. Più giri di nastro per imballaggi hanno fissato poi il tutto. Per provarne poi la bontà ci ho messo dentro un cellulare acceso ed ho provato a chiamarlo senza però riuscire a raggiungerlo, accertandomi così che la schermatura ai segnali radio era perfetta.
Devo però dirvi che l'unico ad avere il passaporto blindato gli aereoporti di Roma e JFK ero solo io...
Serve un visto?
Serve l'ESTA (autorizzazione al viaggio per gli Stati Uniti d'America)!
Essendo l'Italia un paese amico, è piuttosto agevolata rispetto ad altri paesi, quindi più che un visto in piena regola basterà richiedere l'ESTA. Io mi sono rivolto a questo sito https://esta-online.it/esta-modulo?gclid=CObVqdj5lLYCFYdd3godHEcA5A ma è un intermediario ed il costo non è stato di 14$ ma di ben 48,50€. Rivolgersi invece al diretto https://esta.cbp.dhs.gov/esta/ dove si pagano invece solo i 14 dollari previsti, okkio quindi
L'ESTA vale 2 anni quindi se vi venisse lo sghiribizzo di ritornare negli USA...
La richiesta di questo "visto" avviene online e la risposta/autorizzazione arriva quasi subito. Si paga con carta di credito, si stampa e si presenta all'atto delle formalità d'imbarco (io comunque l'ho portata sempre con me).
Partite per gli Stati Uniti? Assicuratevi!
Infatti in questo paese non esiste un sistema sanitario nazionale come l'Italia, questo non significa che vi lasceranno morire per strada, ma sono molto sensibili a chi alla fine paga il conto.
Mi sono allora rivolto a diverse grosse assicurazioni italiane per avere una polizza assicurativa che coprisse ogni eventualità, ma alla fine si finiva quasi sempre su una sorta di polizza vita che oltre a non fare esattamente per me, costava pure un botto.
Ottima alternativa è quella di rivolgersi alle Assurances Americane che consentono di cucirsene una addosso come nel classico standard americano. Scegliete malattie, tipo di sinistro, giorno data e ora di inizio e fine copertura e tanto altro, insomma è un piacere avere a che fare con loro, massima chiarezza, ma tutto in inglese. Per il prezzo comandano i massimali.
Ecco qui un sito Americano per assicurarsi http://www.travelinsurancereview.net/travel-insurance-101/
Mi sono però accorto che anche Alitalia offriva una copertura assicurativa con ACE European Group Ldt, al prezzo più vantaggioso in assoluto. I patti sono che ci si fa male bisogna subito chiamare il call center attivo h24, che si attiverà per gestire la cosa. Da bravo sfigato ho proposto alcune situazioni tipo piuttosto complesse, e con piacere ho riscontrato che la copertura funzionava alla grande.
Quindi prima di tutto chiedete, chiedete, chiedete. Se avete dubbi informatevi, io ho trovato persone preparate e disponibili che hanno fugato ogni mio dubbio. Poi se volete ragionare il logica americana prendete nota della data ed ora della conversazione e degli estremi dell'operatore che vi risponde in caso di contenzioso. Per me è come tirare un sasso nello stagno mentre il mio amico garantisce che funziona.
E se mi succede qualcosa?
Ho comprato una busta trasparente con chiusura a scatto dove ho riposto tutti i documenti per le emergenze.
Personalmente, avendo raggiunto la soglia dei 50, soffro di diverse patologie che necessitano terapie farmacologiche continue. Onde evitare problemi alla dogana o con qualche zelante sceriffo mi sono così regolato anche su consiglio dell'ambasciata Americana a Palermo.
Mi sono fatto rilasciare dal mio medico curante certificato medico che certifica oltre alle patologie di cui soffro anche la terapia e la relativa posologia per un calcolo di massima del numero delle pillole al seguito. Per non sbagliare nella busta ho inserito i bugiardini dei farmaci che prendo. Anche se scritti in un'altra lingua, è quanto di più preciso un medico americano possa avere per avere informazioni su cosa e perché lo prendo. Ovviamente ho portato più pillole di quante me ne servissero e le NON le ho messe tutte nello stesso posto, e comunque in contenitori stagni.
Il mio amico Americano (con il quale ho viaggiato) mi ha scritto un foglio che più meno recitava così:
Il sig. Marco Ianni è un turista italiano in America
egli ha una regolare copertura assicurativa quindi si prega di non ritardare in alcun modo le terapie.
Si autorizza il sig. Nome e Cognome dell'Amico a seguirlo ed accompagnarlo anche durante la degenza ospedaliera fino all'arrivo dei parenti.
Per ogni emergenza contattare nell'ordine
1- nome cognome tel cell email amico
2- nome cognome tel cell email moglie amico
3- nome cognome tel cell email mia moglie e parenti in italia
questo in caso fossi arrivato nudo e senza sensi al trauma center con il solo portafoglio all'insegna dei migliori telefilm ospedalieri americani.
Il documento è stato poi legalizzato da un notaio in banca (che in america non si pagano!!!)
Tutta questa procedura per garantirmi in caso di disgrazia grave o comunque mia perdita di sensi o impossibilità di intendere o comunque agire (grande fiducia nei confronti dell'amico).
Nella busta assieme al contratto di assicurazione ed i relativi numeri verdi da chiamare in caso di sinistro, perché anche se la fortuna è cieca, la sfiga ci vede benissimo!
E se volessi sconfinare?
Bene, il consolato mi ha consigliato di viaggiare sempre con il passaporto addosso oppure fare copia autenticata presso un ufficio del comune, e con il biglietto di ritorno così da garantire che non si intende restare a vita ma che c'è una scadenza alla nostra permanenza negli USA (specialmente al rientro).
Nessuno mi ha mai chiesto passaporto o biglietto se non il primo alla frontiera con il Canada, comunque sempre meglio avere il tutto con se nella busta trasparente.
Come pago?
In America usi la carta di credito anche per il caffè, però io ho usato quasi sempre contante per rispettare il budget fissato (un trucco come un altro).
Quando conviene fare il biglietto?
Il prima possibile. Prima lo si fa meno si paga (in linea di massima). Attenzione però alle operatrici Alitalia; dopo avere avuto diversi problemi per portare a termine la prenotazione/acquisto online mi sono rivolto al call center Alitalia dove ho espresso l'unico desiderio di avere un posto accanto al finestrino. Bene quella stronzissima dell'operatrice mi ha appioppato sia all'andata che al ritorno i due peggiori posti dell'aereo, entrambe quasi sulle ali (quindi il finestrino me lo sono fatto fritto) ed inoltre a ridosso di un divisorio tra due sezioni e quindi molto angusto. E dire che di posti liberi ce ne erano in abbondanza dato che l'operazione la stavamo facendo mesi prima...
Morale? In America sono dovuto ricorrere al chiropratico per farmi raddrizzare la schiena visto che all'andata ho dormito tutto storto.
Comprare in America
È decisamente un piacere farlo per diversi motivi, prescindendo dall'eventuale convenienza economica.
Sappiate che per un capo d'abbigliamento, se con regolare targhetta e scontrino, avete ben un anno di tempo per cambiarlo o per farvi restituire i soldi, inoltre è praticamente impossibile girare per un grande magazzino senza essere fermato almeno un paio di volte da qualche gentilissimo commesso che ci chiede se abbiamo bisogno di qualcosa. Per portare poi qualcosa in Italia sappiate che c'è un'esenzione dai dazi doganali per generi di consumo privi di carattere commerciale che portate nel bagaglio e che non superano il valore di 175€ per gli adulti e 90€ per i minori di 15 anni.
Per i dettagli consultate www.agenziadogane.gov.it
ultimo consiglio (al momento): nella busta mettete una chiavetta USB con copia di tutti i documenti cartacei ed un file testo denominato READ ME FIRST dove scriverete quello che deve essere fatto in caso di emergenza.
Personalmente ho fatto scansione anche delle carte di credito, bancomat e tessera sanitaria (oltre a patente, carta d'identità passaporto ecc. ecc. ecc.)
prima aggiunta: comunichiamo con casa
il gestore decisamente più vantaggioso che ho trovato è stato Jibtel.
E' francese e funziona così:
Ti associ tramite internet pagando un minimo di 5€ (e volendo tanto basta). Giusto per un viaggio a New York si paga da casa -Italia- verso gli USA -New York- solo 1 centesimo di € al minuto!!! in pratica una miseria. Esiste una funzione reverse e cioè Jibtel Vacanze che funziona solo da 17 paesi ma con me ha cannato per difficoltà di utilizzo (fonia in francese).
Ecco come funziona il servizio.
Dopo essersi registrati, si effettuano tutte le operazioni di configurazione da internet. Si va allora su I miei contatti si clicca su Aggiungi un contatto e si inserisce il numero americano che desidereremo chiamare a tariffa Jibtelliana
Ci verrà restituito un numero di Milano (anche via SMS al numero di cellulare master che dichiareremo) che sarà il numero che dovremo chiamare per contattare gli USA. Sarà poi Jibtel tramite fonia su IP a trasportare la chiamata oltre oceano ed a sparare la telefonata tramite un suo apparecchio on-site. Insomma una specie di Skype. Questa operazione avverrà, per chiamate dall'italia in modo indolore (intendo come procedura) per le chiamate originate dai numeri caricati ne Le mie Preferenze - I miei Numeri altrimenti bisognerà rispondere alle istruzioni della fonia. Attenzione! se il vostro numero ha il blocco identificativo del chiamante non vi funzionerà il riconoscimento automatico.
Il credito è ricaricabile sempre via internet sia manualmente sia automaticamente quando il saldo è di 1€.
Se non avete credito sul vostro telefonino (chiamante) esiste la funzione callback, cioè fate uno squillo al numero desiderato e jibtel vi richiama (a carico vostro) mettendovi in contatto. Credo non si possa chiedere di più
seconda aggiunta: I telefoni Americani
Visto che ho avuto problemi con Jibtel mi sono mosso nel seguente modo.
Ho comprato (si trovano anche in farmacia) un cellulare blisterato. Il costo oscilla dai 20 ai 50$ ricarica inclusa (ma non sempre, dipende dal gestore). Nel mio caso ho trovato un'offerta che per 2$ al giorno, attivabile solo se lo usavo, non avevo limiti come urbane inerurbane sms e cellulari in tutti gli USA. Per chiamare a casa invece con solo 10$ (pagati extra) avevo 250 minuti per chiamate ai fissi in Italia. Insomma hai voglia a chiamare casa...
Le ricariche si trovano ovunque.
terza aggiunta: tuteliamoci il bagaglio
a titolo cautelativo è sempre bene fare un paio di foto con la compattina al bagaglio, così in caso di smarrimento possiamo evitare di perderci in descrizioni in lingue che non sono la nostra quando una foto vale più di mille parole
proprio il mio bagaglio era composto da un grande anonimo borsone che a sua volta conteneva il bagaglio effettivo decisamente più trendy. molto capiente prevedendo al rientro acquisti ha l'apertura dall'alto con occhielli in acciaio invece di una grande cerniera che può attrarre eventuali male intenzionati per la facilità di apertura e rovistaggio all'interno del bagaglio. nello spazio dedicato ai dati del proprietario ho inserito un foglietto con a vista la scritta OWNER INFORMATION e dietro i miei dati, così da evitare che qualcuno al volo potesse carpire i miei dati.
quarta aggiunta: per non perdermi
mi sono munito sia di tablet che di GPS. il primo ha la funzione GPS, ma potrebbe essere sconveniente tirarlo fuori anche se il tasso di criminalità della grande mela è negli ultimi anni calato nettamente.
Comunque sia, è un buco nell'acqua, perchè in mezzo ai grattacieli anche il Garmin 62s con la sua antenna esterna prendeva fischi per lampioni! ed avevo pure comprato la cartina originale della città alla Garmin!
Comoda invece la mappa della metro installabile sul tablet Android consultabile off-line (accertatevene prima da casa). Ne esistono on-line che vi danno informazioni anche dei trenini e degli autobus, ma vi tocca avere un collegamento funzionante o scroccare un wifi.
quinta aggiunta: ok sono arrivato conosco l'inglese ma questi che lingua parlano?
parlano in americanese...
Considerate una normale frase nell'inglese che conoscete, composta da sette o otto parole, levatene mediamente 3 mettete quello che resta in un secchiello per il ghiaccio agitate bene e scaraventate il tutto su di un tavolo. Ecco una frase in perfetto slang americano!
Se poi ci mettete anche la pronuncia decisamente rotonda (è un eufemismo!) allora ecco che, se chiedete una tazza di caffè in un bar resterete a bocca asciutta. Fortuna che era solo caffè...
Il trucco? FULL IMMERSION e tanta buona volontà (anche da parte loro ovviamente).
Aggiornamento tardivo ma decisamente sostanzioso.
Come assicurazione mi hanno segnalato l'Europ Assistance. Un viaggio come il mio, di 12 giorni verrebbe a costare, per una copertura Standard 130,50€.
E' qualcosa in più di quanto abbia speso con Alitalia, ma il servizio è offerto è allineato, anzi con qualche differenza (in più) si può assicurare anche casa.
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