Alpinismo Marmolada - Punta Penia: La regina delle Dolomiti

Parchi del Trentino-Alto Adige
  1. Dolomiti di Fassa
Data: 18-08-2014
Regione e provincia: Trentino Alto Adige
Località di partenza: Pian dei Fiacconi (2626 m)
Località di arrivo: Punta Penia (3343 m)
Tempo di percorrenza: 7 ore
Grado di difficoltà: EEA per la ferrata F per il ghiacciaio
Descrizione delle difficoltà: ferrata abbastanza esposta, lunga e in quota, ghiacciaio poco crepacciato
Periodo consigliato: estate
Segnaletica: ottima
Dislivello in salita: 900 m
Dislivello in discesa: 900 m
Quota massima: 3343 m
Accesso stradale: Da Canazei si raggiunge il Pian di Fedaia; oltrepassata la diga, si lascia l'auto
nel parcheggio della bidonvia con la quale si raggiunge il Pian dei Fiacconi (2626m)


Straodinaria escursione effettuata con la mia compagna (e non solo di cordata) e
utente del forum (Zeppis). Da Passo Fedaia si sale, con bidonvia stile medievale
ma molto divertente (impiega circa 15 minuti), sino al Rifugio Pian dei Fiacconi
(m 2626), posto un centinaio di metri più in basso rispetto all'inizio del Ghiacciaio
della Marmolada. Scesi dalla funivia l’escursione ha inizio sul sentiero n°606
che scende di quota verso ovest andando ad aggirare senza alcuna difficoltà la
base della soprastante struttura di Punta Penia. Camminiamo tra grandi rocce
lisce ed arrotondate modellate nel corsi dei secoli dal ghiacciaio, ora ritiratosi
decisamente più in alto. Il sentiero scende fino alla quota di m 2475 per poi
rimontare ripidamente il vallone detritico in direzione della Forcella della Marmolada.
La salita, nella parte inferiore su traccia fra sassoni mobili, punta verso il centro
della conca sino a raggiungere il bordo inferiore del Ghiacciaio del Vernel. Qui
calziamo per la prima volta i ramponi e ci leghiamo in conserva anche se, in questo
punto è anche inutile. Si risale il ghiacciaio verso destra fino a raggiungere le prime
funi della ferrata sul fianco orientale del Piccolo Vernel.

Descrizione della ferrata:

Rimossi i ramponi e la piccozza saliamo in pochi minuti, assicurandoci alle funi
fisse, sino alla pronunciata Forcella della Marmolada (m 2910 – ore 2 dalla partenza),
che divide il Piccolo Vernel dalla Punta Penia. Sul versante sud della Marmolada
osserviamo la via che sale alla forcella dal Rifugio Contrin affrontando l’accesso
al valico, in ultimo, con una fila di staffe su parete pressoché verticale. Passiamo
ora al settore principale della Ferrata Cresta Ovest: una prima fila di staffe metalliche
(fune come corrimano) permette di risalire la parete quasi verticale che caratterizza
il tratto iniziale della via e che si presenta quasi sempre bagnata o coperta da uno
strato di pericoloso vetrato. Il tracciato procede mantenendosi di poco a sinistra del filo
di cresta: si alternano paretine che si superano grazie a robuste scalinate di staffe
metalliche (una breve scaletta), con brevi traversi verso sinistra su placche inclinate.
I tratti su placca sono attrezzati con spuntoni di ferro per l’appoggio dei piedi.

Superati i primi 200 metri circa di dislivello, si sale direttamente sul filo della cresta
ovest guadagnando una forcellina del crinale. Il terreno è più facile, con fune come
corrimano, ma a farsi impressionante è l’esposizione specie verso meridione dove la
Marmolada precipita, in pratica strapiombante, per oltre 800 metri ma questo l'abbiamo
solo sentito dire visto che in questo tratto siamo entrati dritti in una nuvola. Si prosegue
con le ultime facili funi metalliche per poi passare su neve (o su detriti a fine stagione)
all’innocua traccia che conduce in moderata salita sino al punto più elevato
(Punta Penia – m 3343 – ore 4,30 dalla partenza). A pochi metri dalla vetta è
presente il Rifugio Capanna Punta Penia, gestito nella stagione estiva e comunque
sempre aperto anche in assenza del personale, dove abbiamo degustato una sublime
Linzer Torte alla marmellata di frutti di bosco: vale la pena di risalire per questo. Siamo
nel punto più elevato non solo del Massiccio della Marmolada ma di tutte le Dolomiti;
il panorama nei giorni limpidi è sconfinato, peccato che essendo il nostro un giorno non
limpido, l'abbiamo appena intravisto: sarà per la prossima volta!

Discesa:

La nostra via di discesa si è sviluppata sul ghiacciaio della Marmolada, percorso più breve
della salita ma che richiede comunque concentrazione ed attenzione. Calzati nuovamente
i ramponi caliamo per il primo breve tratto, sempre innevato o ghiacciato, sul filo dell’esile
cresta nota come “Schena de Mul”. fino a raggiungere molto ripidamente il bordo dello stretto
canale attrezzato che scende sul Ghiacciaio della Marmolada. Togliamo nuovamente i ramponi
e rimanendo legati disarrampichiamo questo breve tratto di I grado che dal luglio 2005 è stato
attrezzato con funi fisse a creare un nuovo, breve e facile tratto ferrato, che permette di
autoassicurarsi nella discesa. Si passa a questo punto sulla pista che serpeggia tra i crepacci,
a tratti numerosi e in qualche caso molto aperti e profondi. Indispensabile la progressione in
cordata e utilizzo di ramponi e piccozza. Nella parte inferiore la pendenza si attenua sensibilmente
e i crepacci si fanno piccoli e poco pericolosi. In uno splendido scenario (il blu del Lago di Fedaia
in fondo al ghiacciaio) seguiamo la pista, progressivamente meno ripida, finché il ghiacciaio
diventa roccia. Tolti i ramponi restano gli ultimi 10 – 15 minuti di cammino sui dossi rocciosi
arrotondati lasciati liberi dal ritiro del ghiacciaio e in breve si torna al punto di partenza presso
la stazione a monte del Rifugio Pian dei Fiacconi (m 2626 - ore 2 dalla cima di Punta Penia –
ore 7 dalla partenza).

Esperienza straordinaria soprattutto per la bellezza e la varietà del percorso e record di quota superato per l'ormai alpinista Zeppis ::D:D

Michele e Sara
Ecco alcune foto:
:):)

Ghiacciaio del Vernel
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Ferrata Cresta Ovest
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Quasi all'arrivo
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Vetta Punta Penia
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Crestina di vetta con la Capanna Penia
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"Schena de Mul"
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Tratto attrezzato in discesa
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Il Ghiacciaio e i suoi crepacci
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Vista da Pian dei Fiacconi
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Ultima modifica di un moderatore:
A fine luglio sono stato in Val di Fassa. La Marmolada è sempre stata avvolta dalle nubi ed è piovuto tutti i giorni...vi invidio.
Mi sa che mi tocca tornarci
 
Lo ricordo come un giro eterno.. Eppure sia il dislivello che la lunghezza sono ragionevoli, deve essere stata la quota^^
Quando si apriva un pò il cielo il panorama era dei più belli, verso porta
vescovo, sasso piatto mi pare. Unico vero neo l'ho trovata molta trafficata, per il resto un giro che merita!
:)
 
Bravi a crederci nonostante il meteo non eccezionale e siete stati giustamente ripagati con la cima! Ottima anche la relazione bella dettagliata!
A presto! :D
 
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