Direi che ormai siamo allo stato dell'arte con il piagnisteo. Già Cicerone ci diceva "nil difficile volenti", passando per il popolare "volere è potere" e addirittura Totò ci ammoniva "se fossi, se avessi e se volessi erano tre fessi".
Le tue difficoltà, che senza dubbio sono presenti, sono soltanto leggermente superiori a quelle della media. La gente sana al 100% incontrata in spedizione, nella mia compagnia e nelle altre, era presente nella misura di 1 a 5 circa. Le altre 4 avevano problemi
pregressi più o meno gravi: intolleranze alimentari e ai farmaci, chi era zoppo per un congelamento precedente, chi soffriva di pressione alta, chi aveva un tutore, etc.
Io stesso (lo sai bene) ho 11 chiodi in un ginocchio e non hai idea del dolore che provavo dopo una giornata di cammino nella ghiaia vulcanica con gli scarponi doppio scafo da due kg l'uno.
Inoltre uno dei nostri autisti era celiaco proprio come te e aveva fatto l'Ojos e l'Aconcagua qualche anno prima e sai come ha risolto? Con una banale spesa separata.
L'aspirina non puoi prenderla? E che vuol dire? Prendi un protettore gastrico. Non puoi prendere neanche quello? Infilati una supposta. Sai a cosa serve l'aspirina? Mica ti salva la vita o ti dà i superpoteri, serve per alleviare il mal di testa. E vuoi far credere che tra tutti i medicinali in vendita per il mal di testa non c'è nessuno che tu possa prendere?
Certo, molto più facile non fare nulla e lamentarsi di congiunzioni astrali piuttosto che muovere il culo e industriarsi per risolvere i problemi. Vallo quindi a dire a certi personaggi tipo
http://en.wikipedia.org/wiki/Tom_Whittaker_(mountaineer)
oppure, sempre rimanendo in tema
http://www.regione.veneto.it/web/guest/comunicati-stampa/dettaglio-comunicati?_spp_detailId=349797
guarda che si dice di chi farebbe carte false per avere i tuoi di problemi: "Simone ha dimostrato come l'unica vera disabilità è quella mentale, cioè la convinzione di non farcela o che non ci siano i supporti per farcela"
Sulla bruttura dell'ascesa del vulcano beh, chiaro che non era un sentiero valdostano lastricato e con le aiuole, ma la tua considerazione è un po' come il famoso dito nei confronti della luna: che cosa c'entra? E' come se volessi misurare la bellezza del Giro d'Italia dalla qualità dell'asfalto dello Stelvio, direi che forse sarebbe il caso di estendere un po' i propri preconcetti