Recensione Ciclovia Asissi Spoleto

A fine Luglio ho percorso questa ciclabile.Partendo da Roma ho utilizzato il treno per Assisi.Appena arrivati alla stazione, uscendo,c'è l'indicazione della ciclabile che seguendo circa un chilometro di mattonata sale ad Assisi.Devo dire però che ciclisticamente parlando non vale la pena,perchè una volta giunti al paese il soldati non fanno avvicinare alla Basilica con le bici anche se condotte a mano.Non resta altro che continuare la salita e visitare la stupenda basilica di S.Chiara, ma anche qui c'è qualche problema di parcheggio bici. I cortesissimi impiegati dell'Ente per il turismo molto prodighi di depliant non sanno nulla del percorso della Ciclovia come molte altre persone del posto a cui ho chiesto.Tra i molti depliant che pubblicizzano vini,salami e porchette varie ce ne è uno intitolato:"Scopri l'arte di vivere...in bicicletta" che nomina molti bellissimi itinerari umbri ma senza cartina dei percorsi.Quindi non resta altro da fare che seguire la ripidissima salita per poi scendere a precipizio verso il Santuario di Rivotorto sede del "tugurio" di S.Francesco.Qui comincia la pseudo ciclovia che si sviluppa su anonime strade asfaltate in zone industriali con almeno scarsissimo traffico.Da qui con qualche problema di orientamento si giunge a Cannara. Secondo me è da qui che conviene partire e dedicare ad Assisi una visita a parte a piedi.Appena si entra a Cannara di fronte ad un negozio di ferramenta inizia un poco visibile sentierino che conduce sull'argine del fiume finalmente sulla sede propria della ciclovia.Da qui facendo molta attenzione ai bivi segnalati da cartelli un pò contraddittori,si giunge a Bevagna con la sua straordinaria P.zza Silvestri. Uscendo da Bevagna poche decine di metri a sinistra parte l'itinerario ciclopedonale sull'argine dei fiumi Teverone e Maroggia tutto in pianura e ottimamente tenuto che arriva a Pontebari a pochi chilometri da Spoleto.C'è da dire però che se si vogliono visitare le Fonti del Clitunno bisogna lasciare la ciclabile e tornare sulla strada normale.Ma da qui essendo ormai vicina la stazione di Spoleto non vale la pena di tornare sulla sterrata. Quindi concludendo sarebbe meglio mettere qualche cartello indicatore in più nei punti dove ci si può confondere e pubblicare una mappa dell'itinerario.
 
Sempre curioso del mondo bici ho letto con piacere questa recensione, l'Umbria sembra veramente un bel posto per pedalare!

Per capirne di più ho fatto le mie solite googlate da cui ho scoperto che gli amici umbri hanno caricato questo tracciato (e molto altro) su OpenCycleMap, il tracciato è in violetto (almeno sullo schermo del PC e dei telefonini, su quello dei GPS non so).

Può anche tornare utile la traccia di questo utente Wikiloc che l'ha percorso per intero, facendo attenzione al fatto che le statistiche sono falsate dalla inclusione nella traccia del ritorno in treno(!); la lunghezza effettiva dalla stazione di Assisi (senza salire ad Assisi) alla stazione di Spoleto dovrebbe essere di 55Km.

http://it.wikiloc.com/wikiloc/view.do?id=13503751


Credo purtroppo che la pubblicazione di queste tracce GPS stia rendendo gli enti locali ancora più avari di pubblicazioni.

Info in formato tradizionale si trovano qui:

http://www.piste-ciclabili.com/regione-umbria
 
http://www.umbriabike.eu/itinerari/dettaglio/-/dettaglio/bike-assisi-spoleto-tappa01/10488/58929
http://www.bikeinumbria.it/in_bicic...alia/it/itinerari/assisi_spoleto/tappa_02.htm
Io ho seguito le indicazioni di questi due link che dividono il percorso in due tappe da 26,6 km l'uno. Dalla stazione di Assisi a quella di Spoleto senza contare eventuali deviazioni o errori dovrebbe essere appunto di 5o-55 km. Sabato vorrei tornare a Spoleto per percorrere la vecchia ferrovia fino a S.Anatolia di Narco e poi tornare a Terni per la Val Nerina.'Questo è un itinerario che feci a rovescio nel 1995 circa (nà paura nelle gallerie!) su indicazione del volume:"A piedi...da qualche parte che non mi ricordo" di Stefano Ardito. Adesso mi dicono al comune di Spoleto che è tutto ben sistemato tanto che ai primi di Settembre c'è una ciclomanifestazione proprio sul vecchio tracciato fino a Norcia. Grazie dell'apprezzamento@appenninocentrale.
 
Si grazie:si: Avevo già letto questa tua preziosa segnalazione.Ma penso di limitarmi ad arrivare a S.Anatolia e ridiscendere il Nera verso Terni cosi rivedo i posti in cui tentavo di pescare a mosca. Poi volevo vedere le famose mummie di Ferentillo che avevo mancato l'altra volta.
 
Così ieri ho ripercorso la la ferrovia per il solo tratto Spoleto S.Anatolia di Narco.Non metto foto perchè sarebbe un inutile brutto doppione dopo il bel servizio di @Montinvisibili e altri,vuole solo essere una condivisione ed un aggiornamento. Sceso alla stazione di Spoleto basta andare dritti in salita fino alla prima rotatoria, qui a sinistra in fondo poi a destra, sottopassare il viadotto della Flaminia e qui c'è subito l'inizio del sentiero ben segnalato che è tutto ben tenuto. Qui iniziano otto- nove km di leggera salita su sterrato con bei panorami.Presto si giunge alla grande galleria di quasi due chilometri. Raccomando di portare almeno due torce in perfetta efficienza e fare attenzione ai banchi di ghiaia che potrebbero far sbandare.Comunque dopo 400 500 metri all'interno si comincia a vedere l'uscita e questo aiuta a mantenere la direzione.Alla fine della galleria la sterrata è tutta in discesa con panorami "andini" e qualche altra galleriola da 2 0 300 metri,ma poca cosa.Infine si arriva alla famosa galleria elicoidale.Qui il buio è assoluto e il fatto che si avviti su se stessa può dare un pò di sbadamento,perciò direi ti tenere tutte e due le torce accese,una fissata sul manubri e tenersi vicini alla parete di destra cosa che aiuta a far percepire bene lo spazio.Ma comunque niente di pauroso è anzi bello poter percorre lentamente questa straordinaria opera ingegneristica. Una volta usciti la sterrata fin qui più che buona termina ad un staccionata con un grosso cartello di divieto di transito.Ignorarlo passando a sinistra e si arriva subito all'ultima galleria chiusa da un cancello.A destra inizia un sentierino ieri un pò invaso dai rovi ed in alcuni punti franato tanto che alcuni tratti è meglio farli bici a mano.Il sentiero termina al piazzale sotto S.Anatolia deve c'è una area picnic e una negozio di salumi e porchetta al livello di santità tipico della zona!! Qui sempre ben indicato prosegue il tracciato,ma io ho deciso di raggiungere Terni lungo la Val Nerina che è tutta pianeggiante se non in leggera discesa.Però presenta un problema: non si riesce a raggiungere un ritmo costante di pedalata perchè almeno ogni 500 metri bisogna fermarsi per ammirare u no scorcio,il cristallino Nera, una torre, una curiosità come le mummie di Ferentillo e almeno dei panorami straordinari. Pian piano la valle si apre e all'altezza della Cascata delle Marmore e l'incredibile Ponte del Tora si arriva pacificamente a Terni passando davanti alla sua poderosa acciaieria un tempo vanto nazionale.Tutto qui.Ciao.
 
Sabato scorso ho completato la mia Assisi Spoleto Norcia in bici.Ultima sezione S.Anatolia di Narco Norcia.Vorrei dare degli aggiornamenti sul percorso. All'inizio della sterrata in leggera salita si incontrano dei cartelli e dei blocchi che indicherebbero che la strada è interrotta.Non è cosi,aggirarli tranquillamente e proseguire lungo lo stupendo corso del Nera.Si incontrano alcune gallerie di cui solo un paio richiedono la torcia. Raccomando sempre di portare due torce in perfetta efficienza.Dopo un pò di chilometri si giunge ad uno slargo con una grande targa (romana?) sulla sinistra.Appena dopo, la sterrata finisce ad una grande casa privata con un cancello chiusi solo da una corda che immette sulla statale.Qui,mi sono accorto al ritorno,che a destra della casa il tracciato potrebbe proseguire su un prato ma non lo so. Sulla statale si incontrano prima due gallerie che hanno un lato aperto quindi sono abbastanza illuminate ma comunque la bici deve essere dotata di buone luci posteriori.Dopo si incontrano alcune gallerie in cui sconsiglio assolutamente di entrare nemmeno se si montano luci da contraerea. Però all'imboccatura di queste a destra oltre il paracarro c'è la traccia della vecchia strada sostituita dalle gallerie che ci consente di saltare comodamente la galleria.Poi un altro pò di statale e all'altezza di un centro rafting quasi all'imbocco della seconda galleria pericolosissima il vecchio tracciato sempre a destra ci consente di aggirarla portandoci davanti all'ingresso della "galleria orribile". Questa galleria con l'ingresso in parte chiuso da mattoni faceva parte del vecchio tracciato ed è stata usata come fungaia.Dico orribile perchè l'interno è da film gotico.Ai lati ci sono i vecchi scaffali dei funghi e dall'alto pendono come sudari dei fogli di plastica spettrali. C'è un aria da catacomba o da cimitero indiano di Corvo Rosso.Ma in realtà non c'è alcun pericolo,forse è meglio condurre la bici a mano per la presenza di qualche rottame a terra e ovviamente un buona torcia.Non ci sono nemmeno animalacci vari. All'uscita, con sollievo,bel colpo d'occhio a destra sulle gole del torrente.Un altro pezzetto di statale e arriviamo a Serravalle da cui riparte il tracciato che ci porta "lisci e sbrisci" a Norcia.Ho visto poi che ci sono pure specie in questo ultimo tratto delle deviazioni per Cascia e altri posti.Spero di essere stato utile.Ciao a tutti e buone pedalate.
 
Alto Basso