Cosa posso aggiungere a questo kit di pronto soccorso?

Sinceramente non vedo l'utilità di una lama da bisturi. Cosa me ne faccio? Al massimo una volta nei boyscout mi ci hanno tolto una scheggia sotto l'unghia. Utile ma non necessaria e sopratutto la persona che me l'ha tolta era un infermiere. Se si parla di morso di serpente, beh, anche se fosse la più velenosa delle vipere arriverei tranquillamente all'ospedale senza problemi.... almeno in italia (ed è anche meglio, almeno così dicono i medici).

Per quanto riguarda il laccio emostatico non so che dire, l'ho usato per i prelievi di sangue ed al militare mi hanno spiegato che è utile in caso di amputazioni....... ma questo non è il caso.

Di distorsioni ne ho prese tante ma a casa ci sono sempre arrivato. Abrasioni idem. Se mi taglio la femorale forse c'è poco da fare.. ma perchè mi dovrei tagliare la femorale?

Poi personalmente non amo molto abusare di medicinali, non porto con me neanche l'aspirina e forse quì sbaglio.

Per il resto direi che il tuo kit va bene.
 
Sinceramente non vedo l'utilità di una lama da bisturi. Cosa me ne faccio? Al massimo una volta nei boyscout mi ci hanno tolto una scheggia sotto l'unghia. Utile ma non necessaria e sopratutto la persona che me l'ha tolta era un infermiere. Se si parla di morso di serpente, beh, anche se fosse la più velenosa delle vipere arriverei tranquillamente all'ospedale senza problemi.... almeno in italia (ed è anche meglio, almeno così dicono i medici).

Per quanto riguarda il laccio emostatico non so che dire, l'ho usato per i prelievi di sangue ed al militare mi hanno spiegato che è utile in caso di amputazioni....... ma questo non è il caso.

Di distorsioni ne ho prese tante ma a casa ci sono sempre arrivato. Abrasioni idem. Se mi taglio la femorale forse c'è poco da fare.. ma perchè mi dovrei tagliare la femorale?

Poi personalmente non amo molto abusare di medicinali, non porto con me neanche l'aspirina e forse quì sbaglio.

Per il resto direi che il tuo kit va bene.

Quoto, e quoto anche il discorso di Pesciolotto sull'informarsi da fonti ufficiali.
Senza pensare però che basta leggere una procedura per saperla applicare, quindi.....corso di primo soccorso presso la cri e colloquio col medico, come dice Stefano.....io ad esempio soffro di allergie, quindi sono andato dal mio medico a chiedergli cosa fare in caso di punture di api e simili.
Portiamo solo ciò che sappiamo usare, e prima di consigliare una cosa potenzialmente pericolosa cerchiamo di renderci conto di chi abbiamo davanti.
 
Ma allora evidentemente non ci siamo capiti, come ho spiegato chiaramente a pesciolotto, non e' una questione di portati o non portarti, oltre al fatto di non aver mai parlato di farmaci ne' di sieri antivipera, che personalmente sconsiglio se leggete i miei messaggi, anzi a ripensarci non ho parlato nemmeno del resto, ho solo scritto che ho la mia lista personale, solo dopo li ho tirati in ballo.

Non si tratta di cosa mettere o non mettere ma del modo di rispondere ad una persona che fa una domanda...
Leggete bene i messaggi di stefanobi e capirete gli viene detto di mollare a casa tutto tanto non serve niente...solo il cellulare...ma lo capite quando scrive o leggete troppo veloce per assimilare lo scritto?

E per il caro stefano, il guru sa di non sapere tutto in assoluto, ma semplicemente ritiene inutile sapere tutto cio' che non sa.
Questo e' il tuo piccolo feudo, forse e' per quello che in questo thread le persone o hanno scritto come la pensavi te o sono rimaste zitte, compreso il creatore del topic.
Probabilmente io sono duro di comprendonio e non ho capito prima che in questo forum o la si pensa come te o si ha la peste.

Se non hai ragione te la prendi, a costo di rigirare quanto detto a tuo beneficio, qui posso averne dei dubbi, ma e' gia successo chiaramente in un altro thread e li' si trattava di documenti originali tradotti, poco da discutere, ma hai preteso l'ultima parola lo stesso.

Mi spiace tantissimo constatare questo, speravo che i saccenti ci fossero solo in citta' e che chi vive la montagna avesse capito l'umilta' davanti ad un qualcosa di infinitamente piu' grande di noi, ma mi pare di capire la razza umana e' la stessa ovunque, che tu vada per mare, per cielo o per terra.

Se cosi' stanno le cose un consiglio:
Cambia il titolo del forum, che "avventurosamente" e' ridicolo, chiamalo "il mio piccolo feudo", o al massimo "scampagnatamente", che la chiusura mentale e avventura ed esplorazione non sono mai andate d'accordo.

Io ho tantissime cose da imparare e non mi permetterei mai di salire in cattedra, ma chi si e' arrampicato addirittura su un pulpito si faccia un esame di coscienza prima di scrivere e di dare di imbecille a qualcuno, del cui passato e presente non sa assolutamente niente.

Con questa concludo questa discussione, per quanto mi riguarda, tu continua pure a ridere insieme ai vassalli o adepti, scegli tu la parola e a dare di imbecille a chiunque la pensi in modo diverso da te, che se il mondo so trova nella condizione in cui e' adesso e' anche grazie agli ottusi.

Fortunatamente ho un cervello e lo uso per discernere il giusto dallo sbagliato e soprattutto lo uso per imparare tutto quello che mi capita davanti e che non so a differenza di chi ritiene che quello che non sa e' superfluo.
 
Ciao a tutti ho acquistato questo kit di pronto soccorso della Gelert (a dir la verita 2, ne tengo uno nel cosciale che porto sempre dietro e uno nello zaino,non si sa mai), vi elenco i vari componenti e vi chiedo cosa potrei aggiungere, per il trekking e per le escursioni nei boschi.

Ohhh, adesso possiamo anche vedere di finire le risposte alla domanda, in maniera realistica, semplice, ragionevole e alla portata di tutti, anche delle persone normali.

Ma invece di rispondere direttamente vorrei fare a tutti una proposta: magari si può cercare di creare un 3d esaustivo e completo, così tutte le volte che qualcuno chiede informazioni del genere si può semplicemente rimandare a questo, senza dover ripetere le stesse cose decine di volte.

Probabilmente la cosa più importante da fare, come intelligentemente qualcuno ha fatto notare, è individuare prima di tutto il tipo di problemi di salute che si possono verificare, e che si possono risolvere senza particolari competenze e senza strumenti o prodotti particolari. Quelle cose, insomma, che prima o poi capitano a tutti, e che anche un incompetente totale in medicina come me può risolvere.

Dobbiamo infatti partire dal principio logico ma a quanto pare non così evidente, che chi fa domande su un argomento di quell'argomento non se ne intende assolutamente. Un medico, un infermiere, un operatore del 118 non verranno mai qui a chiedere informazioni su un kit medico. Chi dovrà usare questo memorandum sarà una persona che di medicina ne sa meno di zero, che come la maggior parte delle persone normali può mettere un cerotto o uno steri strip, togliere una spina e poco più. Dobbiamo cercare insomma di usare, nello spiegare a chi si rivolge a noi, quella enorme dote che è l'umiltà di chi insegna. Le indicazioni superiori alla base non vanno date qui, ma nelle sedi apposite: i corsi di primo soccorso, l'ambulatorio del proprio medico di fiducia. Qui ci si deve porre umilmente sul più basso scalino, quello di chi viene a chiedere perchè non sa nulla. E tenendo anche presente che non essendo noi medici, nessuno di noi, non siamo competenti nel dare informazioni che vanno oltre il cerotto. Solo chi ha le qualifiche adatte può insegnare, il primo soccorso si impara dopo 5 anni di medicina e 3 di specializzazione, non su un forum di ragionieri, operai, impiegati, tecnici di computer, studenti di economia e di legge.





Visto che si tratta di escursioni nei boschi e trekking in montagna, quello che può accadere e a cui si può porre rimedio senza particolari strumenti o competenze è facilmente individuabile, visto che è probabilmente successo a tutti:
  • scottature con il fuoco o con il fornello
  • spine nelle mani (e nelle chiappe, a volte :p )
  • sbucciature (i pantaloni e la camicia lunghi le evitano quasi del tutto, comunque)
  • tagli (intagliando un legno, tagliando il pane, aprendo una scatoletta...), comunque sempre piccoli
  • vesciche ai piedi
  • bruciature solari
  • lesioni da freddo (specialmente alle labbra)
  • punture (api, zecche, vespe, tafani...)
  • morsi di vipera
  • schegge di legno negli occhi
  • slogature leggere (la classica storta) che però non impediscono di camminare, anche se con difficoltà
  • principio di piede d'atleta
Questi sono gli "infortuni", ma poi si potrebbe aver bisogno di farmaci per piccoli disturbi che spesso capitano improvvisamente, e che renderebbero difficoltoso il nostro soggiorno in montagna, che debilitano e spesso disidratano l'organismo. Mi vengono in mente:
  • dolore (mal di testa, mal di denti...)
  • forte raffreddore
  • diarrea
  • vomito
  • congiuntiviti
Naturalmente in questa lista sono escluse le cose che richiedono un intervento specialistico, farmaci prescrivibili solo con ricetta medica o addirittura il ricovero ospedaliero: fratture, slogature che impediscono di camminare, ferite di entità rilevante, ustioni estese... Solo un elenco di guai che possono capitare e che possiamo risolvere se abbiamo un minimo di cose e un minimo di informazioni.

Direi che si può intanto prendere questa lista, che vuol essere solo un'idea, e svilupparla aggiungendo o togliendo tutte le situazioni critiche.

Una volta completata, si potranno prendere tutti i punti, uno per uno, e indicare cosa portare e, soprattutto, come usarlo, restando nel ragionevole e nell'accessibile a tutti.

Dopo di che si può prendere questo "vade mecum" e metterlo in evidenza nella sezione, come linea guida a cui tutti si possono riferire. Possiamo in pratica creare, con la collaborazione di tutti, una "Guida al kit medico per niubbi" di Avventurosamente.

Che ne dite? Cosa c'è da togliere, o da aggiungere?
 
Ultima modifica:
Nessuna di queste tre cose è da consigliare o inserire, secondo la letteratura scientifica.

Questo riguardo il siero antiofidico:

http://www.agenziafarmaco.it/wscs_r...0379508479c29f.pdf?id=111.50610.1150379508587

Riguardo alla siringa aspira veleno sono state postate sul forum le ricerche cliniche che ne hanno dimostrato l'assoluta totale inefficacia. Serve invece una fasciatura linfatica apposita, anche di questo si è parlato molto, riportando link competenti.

E sul laccio emostatico si è detto tutto fino alla nausea, al limite può servire come cannuccia aspirante. L'uso va fatto in maniera particolare, ed evidentemente in questo forum non c'è molta gente in grado di farlo (e chi lo sa fare non viene certo a chiedere informazioni sul pronto soccorso), quindi evitiamo di consigliare cose che poi la gente non è in grado di utilizzare correttamente.


non mi pare dicesse cose strane nel suo primo messaggio di risposta al quesito cosa posso aggiungere nel kit di primo soccorso.
Se uno chiede cosa aggiungere icuramente non e' un medico o un infermiere altrimenti saprebbe benissimo cosa potrebbe servirgli e cosa no
 
Grazie mille per i consigli:D...penso che inseriro delle garze extra(molte), degli antidiarroici (ne e un esmpio mio fratello ogni volta che viene con me gli viene la cagetta:azz:) e poi qualcosa contro il mal di testa e dolori vari e poi pensavo un antibiotico tipo amoxicillina, voi che ne dite?...puo servire in un trekking di piu giorni?...grazie ancora questo forum e fantastico:woot:

qui ha risposto e fino a pag 2 mi sembrava soddisfatto e convinto che oltre a quelle cose non sarebbe stato in grado di usare altro.
 
Premetto che questo kit e’ una cosa molto particolare e molto personale, non e’ facile da consigliare soprattutto per il fatto che certi materiali sono strettamente legati alla propria capacita’ di usarli.


questo lo scrivi tu sul tuo sito ;)
 
questo lo scrivi tu sul tuo sito ;)

??? Dove? Non ricordo, non ho mai parlato di kit medici proprio perchè non essendo un medico non mi arrogo la pretesa di insegnare niente riguardo l'argomento!! Anche se qualcuno mi considera come un "guru", non vado mai oltre quello che è la mia diretta effettiva esperienza.
 
Ohhh, adesso possiamo anche vedere di finire le risposte alla domanda, in maniera realistica, semplice, ragionevole e alla portata di tutti, anche delle persone normali.

Ma invece di rispondere direttamente vorrei fare a tutti una proposta: magari si può cercare di creare un 3d esaustivo e completo, così tutte le volte che qualcuno chiede informazioni del genere si può semplicemente rimandare a questo, senza dover ripetere le stesse cose decine di volte.

Probabilmente la cosa più importante da fare, come intelligentemente qualcuno ha fatto notare, è individuare prima di tutto il tipo di problemi di salute che si possono verificare, e che si possono risolvere senza particolari competenze e senza strumenti o prodotti particolari. Quelle cose, insomma, che prima o poi capitano a tutti, e che anche un incompetente totale in medicina come me può risolvere.

Dobbiamo infatti partire dal principio logico ma a quanto pare non così evidente, che chi fa domande su un argomento di quell'argomento non se ne intende assolutamente. Un medico, un infermiere, un operatore del 118 non verranno mai qui a chiedere informazioni su un kit medico. Chi dovrà usare questo memorandum sarà una persona che di medicina ne sa meno di zero, che come la maggior parte delle persone normali può mettere un cerotto o uno steri strip, togliere una spina e poco più. Dobbiamo cercare insomma di usare, nello spiegare a chi si rivolge a noi, quella enorme dote che è l'umiltà di chi insegna. Le indicazioni superiori alla base non vanno date qui, ma nelle sedi apposite: i corsi di primo soccorso, l'ambulatorio del proprio medico di fiducia. Qui ci si deve porre umilmente sul più basso scalino, quello di chi viene a chiedere perchè non sa nulla. E tenendo anche presente che non essendo noi medici, nessuno di noi, non siamo competenti nel dare informazioni che vanno oltre il cerotto. Solo chi ha le qualifiche adatte può insegnare, il primo soccorso si impara dopo 5 anni di medicina e 3 di specializzazione, non su un forum di ragionieri, operai, impiegati, tecnici di computer, studenti di economia e di legge.






Visto che si tratta di escursioni nei boschi e trekking in montagna, quello che può accadere e a cui si può porre rimedio senza particolari strumenti o competenze è facilmente individuabile, visto che è probabilmente successo a tutti:
  • scottature con il fuoco o con il fornello
  • spine nelle mani (e nelle chiappe, a volte :p )
  • sbucciature (i pantaloni e la camicia lunghi le evitano quasi del tutto, comunque)
  • tagli (intagliando un legno, tagliando il pane, aprendo una scatoletta...), comunque sempre piccoli
  • vesciche ai piedi
  • bruciature solari
  • lesioni da freddo (specialmente alle labbra)
  • punture (api, zecche, vespe, tafani...)
  • morsi di vipera
  • schegge di legno negli occhi
  • slogature leggere (la classica storta) che però non impediscono di camminare, anche se con difficoltà
  • principio di piede d'atleta
Questi sono gli "infortuni", ma poi si potrebbe aver bisogno di farmaci per piccoli disturbi che spesso capitano improvvisamente, e che renderebbero difficoltoso il nostro soggiorno in montagna, che debilitano e spesso disidratano l'organismo. Mi vengono in mente:
  • dolore (mal di testa, mal di denti...)
  • forte raffreddore
  • diarrea
  • vomito
  • congiuntiviti
Naturalmente in questa lista sono escluse le cose che richiedono un intervento specialistico, farmaci prescrivibili solo con ricetta medica o addirittura il ricovero ospedaliero: fratture, slogature che impediscono di camminare, ferite di entità rilevante, ustioni estese... Solo un elenco di guai che possono capitare e che possiamo risolvere se abbiamo un minimo di cose e un minimo di informazioni.

Direi che si può intanto prendere questa lista, che vuol essere solo un'idea, e svilupparla aggiungendo o togliendo tutte le situazioni critiche.

Una volta completata, si potranno prendere tutti i punti, uno per uno, e indicare cosa portare e, soprattutto, come usarlo, restando nel ragionevole e nell'accessibile a tutti.

Dopo di che si può prendere questo "vade mecum" e metterlo in evidenza nella sezione, come linea guida a cui tutti si possono riferire. Possiamo in pratica creare, con la collaborazione di tutti, una "Guida al kit medico per niubbi" di Avventurosamente.

Che ne dite? Cosa c'è da togliere, o da aggiungere?

direi che e' un'ottima iea,ognuno poi si puo' creare un foglio di excel e in base al problema ha a fianco cosa deve fare e che medicinali o attrezzaura medica deve usare,lo stampa lo plastifica e lo tiene nel proprio kit.
 
oppure un siero anti vipera. Ma per questo devi andare prima in farmacia a fare un test..inoltre ha una scadenza piuttosto breve, quindi ti conviene prenderlo prima di partire.
il siero antivipera non viene più prodotto dal luglio 2001, inoltre, per uso umano non veniva già più utilizzato da diversi anni (circa 10) a favore di cure altrettanto efficaci ma assai meno rischiose, comunque, anche se una persona entrasse in possesso di una dose utilizzabile (non scaduta) è un prodotto che non può essere trasportato perchè la sua conservazione prevede lo stoccaggio a temperature comprese tra +2 e +6°C (impossibile in un trekking) e il suo utilizzo senza la presenza di un medico e senza un resuscitator kit è assai sconsigliabile. molto meglio portarsi un flacone di flebocortid 500 mg. o 2, si può iniettare iv o im senza grande paura e nei confronti di una morsicatura di ofide velenoso (o punture, con gravi effetti, di insetti) o situazioni di shock traumatico ha un egregio effetto, inoltre dopo un incontro ravvicinato del 4° tipo con una vipera sconsiglio un tentativo di automedicazione, avviatevi solertemente, ma senza correre, dal medico più vicino


mi viene in mente una cosa, io raramente porto con me così tante cose, certo sono aiutato dall'aver studiato medicina, però ecco cosa uso (o meglio userei):
cerotti, salviette disinfettanti (per chi abita vicino ad un allevatore di bovini da latte quelle utilizzate per l'igienizzazione del capezzolo delle vacche sono meglio di quelle che potete comprare in farmacia), ci vuole sempre un po di sapone che va usato (lavandosi bene) prima di disinfettare, per le scottature (piccole, si intende, come estenzione e gravità) va molto bene anche l'applicazione di un po' di dentifricio, per i tagli da coltello et al (dimensioni massime del taglio 3 cm.) direi di agire così:
1) lavare con acqua e sapone per asportare lo sporco grossolano, sciaquare con acqua abbondante
2) applicare il disinfettante liquido o disinfettare almeno i margini della ferita in caso si abbiano delle salviette,
3) applicare dentro la ferita della pomata antibiotica (consiglierei per esempio della chemicetina uso oftalmico, contenuta in picoli tubetti dotati di un fine beccuccio che facilita l'operazione di applicazione e facili da trasportare)
4) chiudere i margini della ferita con i comodissimi "steri strip" che sono reperibili in farmacia

Se il taglio non interessa i tessuti sottostanti (muscolo, fasce muscolari, tendini, legamenti, capsule articolari, periostio e osso) ma solo cute e derma, e se siete vaccinati neni confronti del tetano, non è niente di meno di quello che farebbe il medico all'ospedale.
qualche siringa può essere utile, gli aghi per iniezione (avendo un margine di taglio estremamente affilato ed essendo sterili) sono gli strumenti migliori e più efficaci da utilizzare per l'estrazioni di spine ed altri corpi estranei, sono daccordo con squob, non vi serve un bisturi se non per squoiare un cinghiale, lasciate quello strumento a chi lo sa usare,
per le ferite da abrasione, lavare con aqua e sapone, sciaquare, applicare la salvietta disinfettante e non coprire se non sono molto profonde.
alla fine comunque è importante che dopo un primo intervento d'urgenza si vada da chi di dovere.
mi sembra inutile portarsi addirittura un manuale, non vi mettete a fare cose azzardate (immobilizzazioni di fratture, manovre di cpr) specie non su altre persone se non siete abilitati a farlo dalla legge, se sbagliate potreste provocare un danno anche grave e di sicuro vi beccate una bella denuncia la medicina non si impara da un manualetto, poi una attrezzatura come quella descritta dal primo post pesa una marea, come ve la portate? l'applicazione del regolamento 626 durante un trekking la vedo davvero dura. poche cose poche azioni fatte bene sono più che sufficienti
 
Ultima modifica:
certo sono aiutato dall'aver studiato medicina,

Infatti non l'avevo detto, ma pensavo a te per la lista da compilare. Tra l'altro, mi sembra che Veterinaria sia 6 anni, Medicina solo 5, giusto? E poi un uomo non è così diverso da un maiale, credo. Se ti va di aiutarci sarebbe un supporto prezioso. Naturalmente senza sbilanciarti troppo e senza crearti problemi, solo indicazioni generiche per chi non sa neanche cosa sia uno steri strip (ma quello possiamo spiegare come si usa, credo che tutti ci siamo chiusi un taglio, durante le nostre escursioni).

Se riusciamo a completare la lista dei "guai", possiamo iniziare a prenderli uno per uno per mettere i rimedi, e alla fine fare la lista.
 
Forse altri guai da considerare potrebbero essere quelli derivanti dal caldo....eccessiva sudorazione, spossatezza, calo di sali minerali (a meno che per "bruciature solari" non intendevi anche questo, ma non mi sembra)
 
le aggiungo. Poi alla fine vediamo cosa viene fuori, al limite tagliamo.

Piccoli infortuni:
  • scottature con il fuoco o con il fornello
  • spine nelle mani (e nelle chiappe, a volte :p )
  • sbucciature (i pantaloni e la camicia lunghi le evitano quasi del tutto, comunque)
  • tagli (intagliando un legno, tagliando il pane, aprendo una scatoletta...), comunque sempre piccoli
  • vesciche ai piedi
  • bruciature solari
  • lesioni da freddo (specialmente alle labbra)
  • punture (api, zecche, vespe, tafani...)
  • morsi di vipera
  • schegge di legno negli occhi
  • slogature leggere (la classica storta) che però non impediscono di camminare, anche se con difficoltà
  • principio di piede d'atleta
Problemi che necessitano di farmaci o altro:
  • dolore (mal di testa, mal di denti...)
  • forte raffreddore
  • diarrea
  • vomito
  • congiuntiviti
  • sudorazione eccessiva
  • spossatezza
  • mancanza o calo di sali
 
Infatti non l'avevo detto, ma pensavo a te per la lista da compilare. Tra l'altro, mi sembra che Veterinaria sia 6 anni, Medicina solo 5, giusto? E poi un uomo non è così diverso da un maiale, credo. Se ti va di aiutarci sarebbe un supporto prezioso. Naturalmente senza sbilanciarti troppo e senza crearti problemi, solo indicazioni generiche per chi non sa neanche cosa sia uno steri strip (ma quello possiamo spiegare come si usa, credo che tutti ci siamo chiusi un taglio, durante le nostre escursioni).

Se riusciamo a completare la lista dei "guai", possiamo iniziare a prenderli uno per uno per mettere i rimedi, e alla fine fare la lista.
uomo e maiale sono animali moooolto simili anche in modo psicologico :D
allora, gli steri strip sono cerottini con potere adesivo notevolissimo che simulano i punti di sutura e tengono vicini i margini di una ferita da taglio, questo è essenziale per chiudere la via di accesso ai batteri. li trovi in faramacia
Shop 3M: 3M Steri-Strip Elastic Skin Closures
non sono semplici cerottini
mi piace l'idea della lista dei guai e poi dei rimedi, sono un veterinario che lavora in haccp&quality of food, le check list sono il mio pane,
allora.....guai possibili...(quello che mi ricordo, le specifiche definizioni della clinica medica sono per me un ricordo didattico, quello che conta è la pratica in questo caso)
prima cosa che mi viene in mente (che ho visto o mi è successo):
traumi e loro conseguenze
1) trauma distorsivo (o sublussazione) soprattutto alla caviglia e polso (punti di appoggio maggiormente stressati in seguito a caduta a scivolata)
1 bis) trauma contusivo ,senza soluzione di continuità, cioè non esce sangue ma si forma un bel livido (ematoma sottocutaneo e cutaneo)
2) ferita da abrasione , si scivola e si struscia la pellaccia su una pietra o sul brecciolino del sentiero,
3) ferita lacero contusa, ovvero, il substrato su qui si scivola non è così gentile come un sentiero con qualche ghiaiottolo, ma ad esempio il classico scoglio del mare o altre pietre con superfici non arrotondate, provocano un tipo di ferita in cui l'aspetto di semplice abrasione (un po' come una grattugiata con carta abrasiva) è complicato dalla presenza di margini della ferita slabbrati con profondità dei tessuti variabile
4) ferite da taglio per coltellate, machetate, o contatti troppo intimi con superfici dotate di bordi taglienti (anche spunzoni di rami o bordi di pietre)
5) ferite penetranti coltellata di un compagno di trek in disaccordo oppure cadute su oggetti acuminati (queste ferite sono quelle da considerare potenzialmente più pericolose e gravi perchè spesso non ci è dato intuirne la profondità, e non solo per questo motivo).
rimedi possibili
punto 1) la famosa storta, ma un po' più grave, in pratica i capi di una articolazione hanno, momentaneamente, perso il loro normale rapporto di connessione, la cura prevede l'immobilizzazione per periodi anche lunghi (20-30 gg.) quindi l'intervento di un medico per bipedi non pennuti, ma noi possiamo fare qualcosa sul momento senza aggravare la situazione, rendere la parte interessata immobile il più possibile con fasciatura e stecche di fortuna, l'importante è immobilizzare senza stringere troppo, cioè meglio un po' di mobilità che bloccare la circolazione, per l'applicazione delle stecche basta seguire il consiglio dell'infortunato...non c'è pericolo di fare grossi casini, poi stampella (se si tratta del piede) e pronto soccorso. la benda elastica autoadesiva è il massimo per l'immobilizzazione, ma stringe molto (va saputa usare) ed è un peso inutile da portare perchè l'evento significa comunque la fine della gita in montagna.
punto 1 bis) il trauma contusivo dovrebbe essere trattato prima con il freddo e poi con il caldo, la sua entità è alla base della decisione di contnuare o meno il trek, è una sensazione soggettiva, io ne o subiti e ho sempre continuato, ma se il dolore e la localizzazione non lo consente è bene mollare, portarsi dietro bomboletta di ghiaccio spray e borsa per l'acqua calda per la cura?... non mi sembra praticabile, o è sufficiente quello che avete (acqua fresca di montagna e fuocherello) oppure è un casotto! vanno bene pomate come il lasonil, voltaren emungel etc. se non vi pesano fate vobis, in questo tipo di problema il sentire se stessi è la cosa determinante per valutare il tutto, certo che se l'ematoma è grande come una napoletana....
punto 2, 3 e 4) o già detto sopra, la ferita lacero contusa può essere però un vero problema se piuttosto estesa, lasciare a disposizione troppe porte d'ingresso per i batteri può essere un problema, non lo è per un trek giornaliero, se il dolore è sopportabile,
punto 5) it is a problem, tranne che non si tratti di una evidente banalità assimilabile ad una ferita lacera, abbiate sempre paura, specie se la ferita è localizzata in addome o sugli arti, ci possono essere emorragie importanti e non sarà mai possibile una reale pulizia della ferita stessa (prevede una pulizia profonda che può fare un medico o un'infermiere o un macellaio) unica cosa da fare una pulizia superficiale e pronto soccorso, nel caso di evidente emorragia abbondante si può fare, senza paura di errare: pulire quanto possibile, spremere dentro ferita la pomata antibiotica eventualmente a disposizione, applicare degli steri strip, infine fasciare in maniera piuttosto "compressiva", se la ferita è su un arto si può applicare un laccio (va bene una cinta o una stringa) a MONTE della ferita. l'entità della compressione va in base alla gravità dell'emorragia, se abbondante la compressione e il laccio eventuale devono essere molto stretti, non vi preoccupate, l'importante è allentare la compressione per 30-60 secondi e poi stringere ancora, importante: correte dal medico. se l'emorragia è gravissima (inarrestabile e molto abbondante, accompagnata da sensazione di freddo e localizzata nell' addome, nel cavo ascellare o nell'interno della coscia chiamate il soccorso e non muovetevi dopo il tentativo di compressione!

pubblico questo e inizio a scrivere il prossimo
 
il laccio emostatico è inutile fardello, va bene per praticare iniezioni endovena, ottenete maggiore risultato con il cordino di tensione delle tende
 
scottature
per piccole evenienze si applica del dentifricio, a seguito della scottatura si porma nella maggior parte dei casi una "bola" piena di siero, che una volta aperta, va trattata come la ferita da abrasione. bruciature gravi, portano alla formazione di una vera e propria crosta per abbrostulimento (chiamata escara) che va lasciata in sitù come le croste delle abrasioni. la vastità del danno è la discriminante della gravità (semplifico) applicare pomate antibiotiche dopo disinfezione. lo stesso principio vale per le scottature solari. prevenire, prevenire, prevenire.
colpo di calore
dovuto all'aumento della temperatura del sangue che circola nell'organismo (maggiormente nel cranio) per continua esposizione a temperature elevate per irradiazione diretta dai raggi solari. molto pericoloso, possibile edema cerebrale, shock gravissimo e morte!, in medicina: raffreddamento dell'intero corpo con immersione in ghiaccio, iniezione di cortisonici ed antiedemigeni, fluidoterapia, ca///i acidissimi, cosa possiamo fare in montagna? prevenire prevenire prevenire, in montagna è insidioso, d'estate, quota priva di copertura arborea, sole allo zenith, ventolino fresco, lo prendiamo del di///tro, la vera causa sono i raggi uv, allora...cappellino spesso umidificato (diceva qualcuno: quello che para lo freddo para lo caldo) in caso di evento negativo: raffreddare il più possibile con acqua fresca, iniettare cortisone se a disposizione (il flebocortid che dicevo prima o ad esempio urbason etc.) e poi elisoccorso.
perfrigerazioni
allora, non dico niente del principio di assideramento, le discussioni ci sono già state, ma qualcosa per il congelamento delle estremità, in realtà l'effetto "medico" è quasi competamente assimilabile ad una scottatura, tranne che per il soccorso immediato che prevede l'applicazione di acqua tiepida (mai molto calda), il resto ha l'evoluzione delle scottature e le stesse cure. anche qui la prevenzione la fa da padrona, io non pratico la montagna in inverno come stefano, ma, sono sicuro, lui sa che dal freddo sulle estremità ci si protegge con presidi specifici (guanti, calze adatte, burro di cacao e creme varie).

disidratazione
possibile conseguenza dell'eccessiva sudorazione non accompagnata da una reintroduzione di liquidi e sali.
avere sempre a disposizione acqua da bere per chi va per montagna è essenziale, la sudorazione, anche legata alle temperature estive, porta ad una perdita di liquidi e sali minerali, connessa al tentativo dell'organismo di mantenere l'omotermia (temperatura costante). in estate, il lavoro dell'organismo viene sbilanciato dalla temperatura esterna e la reintroduzione dei liquidi persi per eccessiva sudorazione è essenziale. la disidratazione è un evento pericoloso come il colpo di calore, ne deriva una emoconcentrazione (sangue meno fluido, più denso), aumento di pressione, shock etc. bere molto, anche integratori (specie per i forti sudatori) è l'unica cura e prevenzione.
 
Ultima modifica:
continuo stasera o domani perchè devo aiutare la mia ex a traslocare....
alla fine della storia mi piacerebbe essere in grado di preparare un kit di emergenza
 
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